Federconsumatori: “L’area camper 
una cattedrale nel deserto”

Federconsumatori: “L’area camper una cattedrale nel deserto”

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Federconsumatori,  senza dimenticare che tutti i giorni c'è qualcuno che ha la necessità di essere vicino ad un suo caro ammalato e per farlo è  costretto a dover subire l'esosità del costo di un parcheggio che lavora in esclusiva, ritiene positiva l'iniziativa messa in atto alcuni giorni fa dalla direzione del “Papa Giovanni XXIII” che, consentendo la sosta del camper a fianco dell'ingresso della struttura ospedaliera, ha permesso ad una famiglia arrivata da fuori città  di stare vicino al figlio ricoverato in ospedale.
Premesso  che  per ospitare in modo dignitoso chi usa il camper non crediamo sia sufficiente improvvisare un allacciamento elettrico in uno spazio non attrezzato, a  lasciare  perplessi è il leggere dichiarazioni rilasciate da “camperisti/amministratori pubblici” eccellenti i quali enfatizzano la situazione esistente in città. Sino a definirla “punto di riferimento per l'Europa”.
Non  dimentichiamo  che, a Bergamo, con i soldi dei contribuenti è stato realizzato un ottimo parcheggio per i camper attrezzato di tutto punto (con i lampioni accesi ogni notte),  dotato di: acqua potabile; scarico per i liquami; piazzola dedicata al lavaggio dell'automezzo;  parcheggi in spazi definiti e lastricati; servizi igienici;  servizio di sorveglianza e, soprattutto,  vicinanza con linee di trasporto pubblico urbano… che  sta diventando una “cattedrale nel deserto”.
Per la cronaca segnaliamo, assieme ad altri, che l'area camper di Bergamo si trova in Via Corridoni al civico 123. E' pronta da ormai più di un anno e sta cominciando a essere preda delle naturali intemperie oltre che degli immancabili  vandali (le porte della guardiola  sono divelte, il bagno impropriamente usato, ecc….)
Su questo tema non ha nulla da dire l’associazione dei camperisti bergamaschi, che è riuscita a fare costruire un parcheggio coi fiocchi e poi non si attiva perché il medesimo sia utilizzato, magari offrendosi con i propri associati di gestirlo direttamente pagando il dovuto canone al Comune?
Lasciamo ai Cittadini/Contribuenti valutare se questa situazione può essere portata ad esempio di efficienza in Europa. Nel frattempo dai nostri amministratori auspicheremmo un comportamento più consono al carattere bergamasco: evitino di “fare la ruota” per un  atto di accoglienza nei confronti di chi ne aveva bisogno.

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