Nella giornata nazionale “Legalità, mi piace!” promossa per il quinto anno da Confcommercio a contrasto dei fenomeni criminali che danneggiano le imprese del terziario, l’Ascom di Bergamo ha lanciato un flash mob per dire no all’illegalità nel corso del quale autorità, imprenditori e cittadini hanno indossato la t-shirt gialla con l’hashtag #legalitàmipiace. Nel gazebo allestito in piazza Matteotti l’associazione ha inoltre distribuito materiale informativo e il vademecum anti-contraffazione e ha donato i semi della legalità per coltivare ogni giorno semplici regole e vedere fiorire d’estate dei girasoli.
Anche i commercianti del centro hanno dimostrato la propria condivisione dei principi che guidano un’economia sana e libera prestandosi ad uno scatto fotografico nei loro negozi.
La giornata è proseguita con il consiglio direttivo e delle categorie alle 15 nella sede dell’associazione. Ascom ha inoltre messo a disposizione delle imprese un glossario dei principali fenomeni che alterano il mercato e alimentano l’economia sommersa.
«Il tema della sicurezza è il presupposto fondamentale per fare impresa – ha sottolineato Paolo Malvestiti, presidente dell’Ascom e della Camera di Commercio -. Con la crisi il rispetto e la tutela delle imprese in regola è fondamentale, mentre abusivismo e contraffazione alterano la concorrenza e impoveriscono la nostra economia, a danno di tutti».
«Nonostante i dati evidenzino che la percezione della sicurezza sia leggermente migliorata in provincia, dobbiamo continuare a seminare legalità – ha commenta Oscar Fusini, direttore Ascom -. Il 72% degli italiani pensa che sia normale acquistare falso o che sia al massimo un peccato veniale e i 27% ha acquistato un prodotto contraffatto nell’ultimo anno. Chi acquista merce taroccata o cerca servizi abusivi, dai trasporti al turismo, danneggia le imprese e i lavoratori in regola e il loro futuro».
«L’Ascom di Bergamo è stata tra le prime associazioni a promuovere iniziative a contrasto di contraffazione, che in Italia ha un volume d’affari di 350 miliardi di euro l’anno, e l’abusivismo – sottolinea Diego Pedrali, presidente del Gruppo Abbigliamento Ascom e consigliere nazionale di Federazione Moda Italia -. L’“industria” del falso italiano purtroppo è la prima in Europa e chi acquista merce contraffatta non è sempre consapevole dei danni che crea per non parlare dei rischi per la sicurezza. La Lombardia occupa il secondo posto in Italia per numero di sequestri effettuati. Oltre a comprare capi firmati nei negozi di fiducia, tutti possono dare il loro contributo segnalando a Federmoda casi di contraffazione».
Se l’Ascom e il sistema Confcommercio si sono impegnati a mantenere sempre alta la guardia sulla criminalità e l’illegalità in tutte le sue forme con la giornata annuale di mobilitazione, anche il Comune di Bergamo ha scelto di potenziare gli strumenti per l’analisi e il contrasto dei fenomeni. Non poteva esserci migliore occasione dell’iniziativa di sensibilizzazione in piazza per presentare la nascita di un osservatorio della legalità. «Si riunirà per la prima volta il 29 novembre – ha sottolineato Marzia Marchesi, presidente del Consiglio comunale -. Dove l’economia gira e funziona investe anche la criminalità e i segnali di infiltrazione, seppur in una situazione nebulosa e tutt’altro che chiara, vi sono purtroppo anche nella nostra città. Il primo passo è quello di promuovere ed educare alla legalità».
«L’illegalità si può vincere solo se la gente condivide e conosce le regole che governano la convivenza. In questo molto possiamo fare come istituzioni per coinvolgere e avvicinare i cittadini, nella consapevolezza che solo con l’impegno di tutti si può tutelare la legalità – le parole di Girolamo Fabiano, questore di Bergamo -. Nel territorio i fenomeni criminali sono sotto controllo ma non abbassiamo la guardia».
Guglielmo Benetti, referente dei temi della legalità, educazione alla cittadinanza e prevenzione del bullismo dell’Ufficio Scolastico territoriale di Bergamo ha ricordato l’impegno nell’educazione al rispetto delle regole portato avanti nelle scuole: «Non dobbiamo formare dai banchi dei bravi lavoratori e professionisti, ma il primo compito della scuola è insegnare ai ragazzi ad essere dei bravi cittadini, che apprezzino le istituzioni e le regole senza scorciatoie e compromessi, anticamera dell’illegalità e della corruzione».
Al flash mob della legalità hanno partecipato anche Iole Galasso, viceprefetto aggiunto e il tenente Luca Augelli della Guardia di Finanza di Bergamo.