Turismo, tutti i numeri della felice estate bergamasca

Turismo, tutti i numeri della felice estate bergamasca

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rifugio coca

L’estate 2017 in Bergamasca non è stata calda solo dal punto di vista meteorologico (la più rovente dopo quella del 2003 in 200 anni di rilevazioni) ma anche per il turismo. Il bel tempo ha infatti favorito le presenze in montagna e sui laghi e la propensione a visitare il territorio.

L’analisi dei flussi nel periodo maggio-agosto realizzata dall’Osservatorio Turistico della Provincia di Bergamo parla di quadro felice della stagione e mette in fila le maggiori evidenze.

  • Le presenze totali sono aumentate del 7,1% e gli arrivi dell’11,2% con una notevole crescita dei soggiorni dei turisti stranieri nelle strutture ricettive extra – alberghiere (+27,8 % arrivi e +25,8% presenze) rispetto allo stesso periodo del 2016. Nel frattempo è cresciuto anche il numero delle strutture extra – alberghiere totali attive sull’intero territorio bergamasco, passato dalle 856 (13.040 posti letto) dell’agosto 2016 a 1.188 (14.214 posti letto) nello stesso mese di quest’anno.
  • In città le presenze sono salite del 16%, gli arrivi del 22,6%. Il numero delle strutture extra – alberghiere ad agosto 2017 era pari a 502 (3.141 posti letto) mentre nello stesso mese del 2016 se ne contavano 385 (2.488 posti letto).
  • Nelle strutture attive sulle Orobie le presenze sono cresciute del 4,1%. Il dato è restituito dalla media delle presenze registrate in Valle Imagna, nella Valle Brembana ed in Valseriana, di Scalve ed Altopiano di Selvino ed Aviatico (277.553 presenze). Nell’intera area le strutture sono crescite di 67 unità (+543 posti letto).
  • L’estate 2017 ha fatto segnare anche un notevole incremento degli arrivi (+23,4 %) e delle presenze (+22,7 %) nei rifugi alpini. La permanenza media si attesta sui 2,9 giorni, dato piuttosto inconsueto per tale tipo di struttura che, fino a pochi anni fa, faceva registrare soggiorni di una sola notte. Il numero dei rifugi è rimasto pressoché invariato tra il 2016 ed il 2017.
  • Prosegue la crescita dei flussi turistici nelle strutture ricettive attive sul Lago d’Iseo, fattore che evidenzia come l’intero territorio lacustre abbia saputo consolidare i preziosi obiettivi raggiunti grazie al grande evento “The Floating Piers”: +11,9% di presenze nell’area Basso Lago d’Iseo e Valcalepio e +11,1% di presenze sull’Alto Lago d’Iseo. In entrambe le aree il numero degli alberghi è rimasto invariato rispetto al 2016 mentre, per ciò che riguarda l’extra – alberghiero, nel Basso Lago d’Iseo e Valcalepio le strutture sono passate in un anno da 55 (697 posti letto) a 95 (926 posti letto) e nell’Alto Lago d’Iseo da 64 (641 posti letto) a 127 (1.023 posti letto).
  • Continua l’“escalation” dei flussi registrati in case e appartamenti per vacanze, locande, foresterie lombarde ed affittacamere. Nel periodo estivo del 2017 è stata registrata una variazione in positivo del 45,8 % in termini di arrivi e del 54,4 % di presenze. Anche in questo caso c’è stato un forte incremento di nuove strutture appartenenti a questa classificazione: se nel 2016 ne erano attive 448 (2.975 posti letto) ad agosto del 2017 se ne contavano 752 (4.801 posti letto).
  • Per altro, anche i flussi negli alberghi di lusso e di prima categoria (5 e 4 stelle) risultano in continuo incremento e sono i turisti stranieri a preferire questa tipologia di alloggio. Di questo segmento sono presenti in provincia di Bergamo 48 strutture per 5.223 posti  letto totali (nel 2016 si contavano 47 alberghi per 5.155 posti letto).
  • A testimonianza del crescente interesse per questo tipo di sistemazione c’è la crescita dell’indice di utilizzazione lorda delle camere d’albergo, che rappresenta la percentuale di camere realmente sfruttate nel corso del periodo considerato. Il valore è in costante e consistente incremento negli alberghi di qualità (4 e 5 stelle) ed in quelli medi (3 stelle). Stazionario in quelli ad una e due stelle.
  • Il primo Paese di provenienza dei turisti stranieri è, come di consueto, la Germania (52.019 presenze), anche se in calo rispetto allo stesso periodo del 2016. L’analisi giustifica la diminuzione nel confronto con il picco di presenze teutoniche fatto registrare dell’evento “The Floating Piers” nel 2016.
  • Il fenomeno da seguire con interesse è la costante crescita dei flussi di turisti provenienti dalla Polonia, che nelle estati degli ultimi 10 anni si è praticamente quadruplicato, fino ad arrivare a 21.359 presenze. Secondo il sito ufficiale della Farnesina, nella sezione “Infomercatiesteri”, «l’aumento dei salari e della capacità di spesa consentirà ai Polacchi di investire nelle attività per il tempo libero e i viaggi, sebbene il cambio euro-zloty non molto favorevole potrebbe influenzare negativamente il flusso verso l’Italia e l’Europa. Tuttavia la progressiva disponibilità finanziaria delle famiglie e la rilevante propensione al viaggio dei Polacchi uniti alla loro profonda predisposizione verso la storia, la cultura, la lingua e lo stile di vita italiano, favorirà il flusso turistico verso l’Italia che rimane una delle destinazioni preferite».
  • Anche i turisti israeliani, soggiornanti per la maggior parte in Valseriana, hanno raggiunto quota 6.306 presenze, traguardo mai raggiunto prima in terra bergamasca.

tabella flussi turistici provincia di Bergamo - estate 2107 - 1