Alberghi, «ormai fuori controllo 
il fenomeno B&B»

Alberghi, «ormai fuori controllo il fenomeno B&B»

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La stagione è partita con il piede giusto a giugno per poi zoppicare a luglio, mentre, con le prenotazioni che arrivano ormai all’ultimo minuto, agosto resta un’incognita. In montagna pioggia e temperature tutt’altro che estive hanno compromesso l’ultimo mese con un calo delle prenotazioni di appassionati di trekking e arrampicate, come delle famiglie in cerca di un po’ di sano relax. Anche sul lago il meteo ha tarpato le ali alla stagione, che si spera decolli di qui in agosto, da sempre il mese più atteso dagli albergatori del Sebino. In città il flusso di turisti non riesce ancora a bilanciare lo stop per le vacanze di congressi e incontri d’affari, ma l’aspettativa è di confermare il dato dell’anno scorso. Le visite alla città e al borgo storico infatti non mancano ed iniziano ad arrivare i primi gruppi di russi e perfino qualche americano. Nelle hall degli hotel si trovano sempre più frequentemente brochure anche in cirillico russo e kanji, anche se per ora i turisti giapponesi si fanno attendere. Tra gli stranieri prevalgono comunque tedeschi, svedesi, norvegesi e francesi. La sensazione è che, almeno in città, arrivino meno spagnoli, costretti a fare i conti con la crisi. Non mancano i turisti dello shopping, attratti dai saldi. «Stanno arrivando alcuni russi a caccia di affari, complici le vendite di fine stagione – sottolinea Giovanni Zambonelli, presidente del Gruppo Albergatori dell’Ascom -. Quanto all’andamento generale, se reggono le prenotazioni nel periodo di luglio e agosto ci sono buone possibilità di riconfermare la stagione dello scorso anno, anche se i ricavi medi sono scesi, portando ad un’inevitabile riduzione di marginalità. La speranza è che il maltempo abbia compromesso solo in parte l’estate in montagna e al lago e che si possa recuperare ad agosto».

IN CITTÀ
«B&B abusivi, un fenomeno ormai fuori controllo»

Luglio non è stato un gran mese in città e le prenotazioni procedono a rilento: «È il primo mese dell’anno a registrare presenze inferiori al 2013, salvo colpi di coda a fine mese – racconta Donato Anastasia, vicedirettore dell’Hotel San Marco –. Quest’anno, nonostante la chiusura di Orio a maggio, dal primo gennaio ad oggi abbiamo avuto una crescita del 3% delle prenotazioni. Iniziamo ad avere i primi gruppi di russi, oltre ai turisti da Paesi Bassi, Svizzera, Germania, Norvegia e Finlandia. C’è anche qualche americano, dai manager in viaggio d’affari agli “zii d’America” che vengono a trovare i parenti d’estate». Difficile fare previsioni con prenotazioni last-minute, per non dire last-second: «Le richieste sembrano in calo rispetto all’anno scorso – commentano dalla reception dell’Arli Hotel -. Agosto è ancora fermo mentre a luglio abbiamo lavorato con prenotazioni che arrivano all’ultimo momento. La nostra vocazione resta quella del turismo d’affari e congressuale, anche se abbiamo ospitato diversi stranieri in viaggio di piacere, soprattutto dai paesi del Nord, Svezia e Norvegia in testa. Sono diminuiti rispetto allo scorso anno i turisti spagnoli». In Città Alta, luglio e agosto sono al di sotto delle aspettative, anche se è presto per bilanci: «La stagione estiva era partita bene: a giugno, grazie alle numerose convention organizzate dagli enti pubblici è aumentata la clientela business anche in settimana ed abbiamo registrato un numero di prenotazioni superiore allo scorso anno – commenta Tiziana De Franceschi dell’Hotel Piazza Vecchia -. Luglio e agosto, mesi nei quali invece la città è visitata prettamente dai turisti, procedono a rilento. Città Alta è piena di stranieri ma negli ultimi anni la presenza di bed and breakfast e affittacamere non tutti regolari, con palazzi trasformati in alberghi a tutti gli effetti, sta mettendo a dura prova tutte le strutture alberghiere. La situazione è ormai fuori controllo – sottolinea -. Negli ultimi due anni il numero di strutture extralberghiere è cresciuto in modo esponenziale fino ad arrivare a 200 attività, che non hanno gli oneri burocratici e di sicurezza che comportano invece per noi enormi investimenti. Nella maggioranza dei casi non è un servizio di ospitalità reso da una famiglia, ma un vero e proprio business che crea concorrenza sleale».
 

IN MONTAGNA
«Il maltempo ha fatto crollare le prenotazioni»

La stagione all’ombra delle Prealpi procede con qualche difficoltà, legata soprattutto a pioggia e maltempo. «La stagione è tutt’altro che soddisfacente. Il settimo anno di crisi sommato al maltempo ha portato ad un crollo delle prenotazioni del 20% rispetto allo scorso anno – commenta Massimo Ferrari, Albergo Aurora di Castione della Presolana -. Peccato perché l’estate era partita col piede giusto a giugno, mese in cui abbiamo ospitato diversi gruppi per i ritiri sportivi. Agosto si preannuncia in linea con gli altri anni, mentre abbiamo già raccolto qualche prenotazione per settembre». Nonostante le difficoltà, c’è chi riesce ad avere la piena occupazione dell’albergo: «Dal 20 luglio al 20 agosto abbiamo per fortuna il tutto esaurito, dopo un avvio di stagione a rilento e disdette causa maltempo. Non è stato un anno facile, anche perché si avverte la mancanza di una promozione adeguata della nostra montagna per attrarre nuovi turisti» dice Fiorenzo Minelli dell’Hotel Europa di Clusone.
In Val Brembana il meteo ha disincentivato famiglie e sportivi. «Le prenotazioni estive sono calate di almeno il 20%. Le richieste fortunatamente ci sono ma per le conferme si attende l’ultimo minuto – spiega Gianfranco Invernizzi dell’Hotel Des Alpes di Foppolo -. L’interesse per il Sentiero delle Orobie, grazie alla promozione turistica e al passaparola, è in crescita ed è percorso in lungo e in largo da irlandesi, scozzesi e svizzeri. Anche la pista di downhill sta richiamando appassionati. Speriamo che l’ultimo scampolo di luglio e agosto risollevi le sorti di una stagione compromessa da piogge e temperature autunnali».

AL LAGO
In crescita gli arrivi dal Nord Europa

Il lago non perde il suo fascino ma il maltempo lo rende un po’ uggioso. «Giugno è andato decisamente meglio dell’anno scorso, grazie anche alle festività e ai ponti di Ascensione e Pentecoste che hanno portato molti turisti da tutta Europa. Il numero degli stranieri sul nostro lago è in crescita specialmente da Germania, Svezia, Norvegia e Danimarca – evidenzia Roberto Polini dell’Albergo Miranda di Riva di Solto -. Luglio invece, complice il tempo ballerino, è decisamente al di sotto delle aspettative. Speriamo di salvare la stagione estiva. Ad agosto l’hotel è occupato per il 70%, contiamo di raggiungere la piena occupazione». Anche a Sarnico la stagione fa un po’ le bizze: «È un’estate sottotono: si lavora con prenotazioni all’ultimo minuto e fare previsioni diventa davvero difficile. Anche ad agosto le conferme al momento sono al di sotto delle nostre attese – spiega Maurizio Marini del Cocca Hotel -. Quanto alla clientela, la maggior parte proviene dalla Lombardia o comunque da località a medio e corto raggio. Sono per lo più coppie in cerca di relax, ma non mancano piccoli gruppi e famiglie straniere, dai tedeschi appassionati di bicicletta, agli svedesi, ai russi».

E sul Sebino gli stranieri comprano casa
Da località turistica a buen retiro dove trascorrere in tranquillità la pensione, a qualche ora di volo dal Paese di origine. Cresce il numero di stranieri che cercano casa sul Sebino, sponda bergamasca. La vista lago è un lusso irrinunciabile e poi non manca il fascino per edifici storici e vecchi casali da ristrutturare, veri e propri archetipi dell’Italian style. «Crescono le richieste da parte di svedesi, norvegesi e olandesi – conferma Simone Bonanomi dell’Agenzia Immobiliare Quinta Strada di Sarnico -. Ogni venti contatti, almeno uno o due provengono da stranieri, molti in vista della agognata pensione. Le tipologie di immobili variano come il budget a disposizione, dal rustico da sistemare alla villetta in riva al lago. La spesa in media va dai 200 ai 250mila euro e la compravendita si chiude senza mutui né finanziamenti». Anche gli immobili di lusso richiamano molti stranieri, anche se al momento le trattative non sono ancora entrate nel vivo. «Sono in crescita le richieste di olandesi e tedeschi per immobili di pregio, dalle ville con vista lago (con richiesta sui 700mila euro) ad altre soluzioni indipendenti, con almeno un giardino o una terrazza – rileva Marco Zoppini dell’Agenzia Engel & Volkers di Sarnico, specializzata in immobili di lusso con personale che parla olandese e russo -. L’incertezza di tassazione crea qualche perplessità tra gli acquirenti e al momento alcune trattative avviate sono in stallo».

LUOGHI DI FEDE
«Tanti i pellegrini, ma non soggiornano qui»

Il turismo religioso è in crescita, ma i pullman di fedeli in visita a Sotto il Monte nell’anno della canonizzazione di Papa Roncalli e in pellegrinaggio a Caravaggio si limitano ad una giornata di visita. Gli albergatori non riescono ad intercettare i gruppi di pellegrini che raggiungono da ogni angolo del mondo i nostri luoghi di fede. A Sotto il Monte manca una struttura alberghiera e la nuova Casa del Pellegrino rappresenta l’unica opzione per i fedeli in viaggio. Gli alberghi della zona si sono attivati per supportare l’afflusso record di turisti religiosi nei luoghi giovannei nell’anno della santificazione, ma i pellegrini in hotel devono ancora arrivare: «Ogni giorno vediamo passare pullman con gruppi di fedeli ma esaurita la visita a Sotto il Monte proseguono oltre o rientrano a casa – spiega Sofia Baggioni dell’Hotel Solaf di Medolago -. Anche se la nostra clientela di riferimento è quella d’affari, capita sempre più frequentemente di ospitare turisti che scelgono la nostra struttura per visitare poi la città e il territorio. La maggior parte proviene da Francia e Germania e si ferma solo una notte». Anche Caravaggio, che con due milioni di presenze annue si conferma il luogo di culto più visitato della regione, sembra faticare a trattenere anche solo per una notte i pellegrini. «La domenica mattina presto frotte di filippini raggiungono il Santuario per la Messa e il Sacro Fonte richiama turisti da tutta Europa. Si tratta però di pellegrinaggi di giornata o comunque lungo il tragitto verso altre destinazioni – commenta Emanuele Gatti dell’Hotel Villa Belvedere -. La nostra clientela di riferimento è quella business ma capita di ospitare olandesi appassionati di ciclismo e russi diretti a Milano».