Bergamo Jazz, premiate le vetrine più belle

pasticceria Sant'anna
Pasticceria Sant’Anna

Ballons & BonBons
Baloons & Bonbons

La febbre di Bergamo Jazz Festival 2017 ha contagiato anche i negozi. Sono infatti oltre 100 le attività commerciali che hanno partecipato al concorso “Jazz in vetrina” promosso dall’Ascom in collaborazione con Bergamo Jazz, per creare un colorato e creativo fil rouge cittadino con il grande ed attesissimo evento musicale.

Oggi alle 17 nella sala Riccardi del teatro Donizetti sono stati premiati i cinque vincitori. Si tratta del bar pasticceria Sant’Anna, del negozio di design e arredamenti in legno Oxtam e di Baloons & Bonbons, specializzato palloncini e caramelle di ogni forma, tutti in Borgo Palazzo, della boutique Laura Natali in via Monte Grappa e dell’hotel Best Western Cappello d’Oro in viale Papa Giovanni.

Laura Natali abbigliamento donna 2
Laura Natali

Best Western Hotel Cappello d'Oro 2
Best Western hotel Cappello d’Oro

Il risultato finale ha tenuto conto del numero di “like” ottenuti dalle fotografie delle vetrine pubblicate sui profili Facebook e Instagram di Bergamo Jazz e delle valutazioni di una giuria formata dagli organizzatori. La grande partecipazione e la qualità degli allestimenti ha portato i giudici ad assegnare anche cinque menzioni speciali, per premiare impegno e originalità. Anche in questo caso via Borgo Palazzo si distingue, con tre citazioni di merito: al ristorante pizzeria Marechiaro, a Marina Aber abbigliamento e al restauratore Scaccabarozzi. Le altre due segnalazioni sono per la Galleria d’arte San Tomaso, in via San Tomaso, e la Casa della Renna, in via Tasso.

Oxtam
Oxtam

Gli organizzatori hanno fornito ai partecipanti locandina, depliant, t-shirt, shopper e una foto storica di Bergamo Jazz. Ciascuno poteva poi creare la propria vetrina a tema secondo la propria interpretazione e fantasia. Ad accettare la sfida le più diverse attività commerciali, dalla gioielleria all’albergo, dal negozio di borse all’ottica, dal fornaio ai negozi di alimentari, dall’abbigliamento alla galleria d’arte, dal tabaccaio alla pasticceria, dal parrucchiere al bar. Qualche partecipazione (fuori concorso) è arrivata anche dalla provincia. Ugualmente varie le realizzazioni, come il suonatore di jazz interamente realizzato con palloncini, le grafiche originali, i dolci in forma di tastiera e poi tante note, strumenti, spartiti, vinili.

«È stato un evento davvero molto partecipato – afferma con soddisfazione Giorgio Lazzari, responsabile delle relazioni esterne dell’Ascom -. Le oltre cento adesioni sono andate persino oltre le nostre aspettative, ma soprattutto si è trattato di allestimenti di qualità, creativi e differenti. Con le loro realizzazioni i commercianti hanno dimostrato di credere nell’iniziativa ed hanno messo in campo tempo, impegno, idee e gusto».

Una risposta significativa, che fa pensare a delle repliche in occasione di altri appuntamenti cittadini. «Questa è stata la prima collaborazione con Bergamo Jazz e potrà essere sviluppata in futuro – prosegue Lazzari -. Si potranno anche avviare altre partnership. Bergamo è una città viva, ricca di eventi, accompagnarli tutti non si può, ma quelli di maggiore richiamo sicuramente sì. Per le attività commerciali allestire vetrine a tema è interessante perché consente di attirare l’attenzione dei clienti e al tempo stesso di partecipare alla vita culturale della città».

Le premiazioni si tengono nella sala Riccardi del Teatro Donizetti. I vincitori riceveranno due biglietti per il concerto di giovedì 23 marzo al Teatro Socialee una targa a ricordo dell’iniziativa offerta da Ascom Confcommercio Bergamo.

Le vetrine resteranno allestite fino a domenica 26 marzo. Quando si concluderà anche il Festival, che, per il secondo anno sotto la direzione di Dave Douglas, ha preso il via il 19 marzo e propone un programma ricco di concerti, eventi, incontri anche all’interno dei locali cittadini.

>>Il programma di Bergamo Jazz Festival


Venerdì è la Giornata europea del gelato artigianale, a Bergamo si festeggia in 30 gelaterie

Come nel resto d’Europa, anche a Bergamo, venerdì 24 marzo, si celebra la Giornata Europea del Gelato Artigianale. 30 gelaterie sparse in tutta la provincia, con due adesioni cremasche e una bresciana, partecipano alla giornata esponendo in vetrina il gusto Framboise Melba, gelato con sorbetto di lamponi variegato con pesche. La manifestazione quest’anno è infatti dedicata alla Francia. L’iniziativa a livello provinciale è promossa dai Gelatieri Bergamaschi di Ascom Bergamo Confcommercio e mira a promuovere uno dei prodotti più amati non solo in Europa, ma nel mondo intero. La Giornata Europea, che dal 2013 si festeggia il 24 marzo di ogni anno, nasce da un’idea di Longarone Fiere e Artglace. Istituita nel 2012, è l’unica Giornata che il Parlamento Europeo ha finora dedicato ad un alimento, perché – recita la motivazione – “tra i prodotti lattiero-caseari freschi, il gelato artigianale rappresenta l’eccellenza in termini di qualità e sicurezza alimentare, valorizzando i prodotti agro-alimentari di ogni singolo stato membro”.

Per Massimo Bosio, presidente dei Gelatieri Bergamaschi «la giornata è patrimonio di tutti i gelatieri e dell’intera filiera e sono proprio loro ad avere l’onore e l’onere di valorizzarla nel futuro». L’elenco delle gelaterie aderenti, riconoscibili dalla locandina dell’iniziativa in vetrina, si può consultare sul sito Artglace e di Ascom Bergamo Confcommercio.

Ecco chi partecipa:

In città

  1. Gelateria Cherubino– via Colletoni 40/b – Bergamo
  2. Gelateria del Viale – via G. Cesare – Bergamo
  3. Il Tassino – Largo Rezzara 4/6 – Bergamo

In provincia

  1. Gelateria Franca – Albino
  2. Gelateria Petite Fleur – Viale Marconi 21 – Almenno S. Salvatore
  3. Gelatissimo – Via A. De Gasperi 8/A – Boario Terme (Bs)
  4. Caffè del Cioccolato – Largo Europa 1 – Chiuduno
  5. Selzcafè – Viale Gusmini 1 – Clusone
  6. Gelateria Pezzotta – Parco Gout – Costa Di Mezzate
  7. Gelateria Iceberg – Via Roma 84 – Fontanella
  8. Agriall Sel – Via Per Azzano 32 – Grassobbio
  9. Gelateria Franca – Leffe
  10. Bar Commercio – Piazza Agliardi – Osio Sotto
  11. L’Angolo del Gusto Via Garibaldi 63 – Ostiano (Cr)
  12. Gelateria Margot – Via IV Novembre 17 – Palosco
  13. Pasticceria Castello – Via Umberto I° 64 – Pandino (Cr)
  14. La Gelatteria Di Pansa Simona – Via F.Lli Calvi 12 – Pedrengo
  15. Pasticceria Capriccio – Via V. Venete 1063 – Presezzo
  16. Borgo Antico – Via Cesare Battisti 53 – Romano di Lombardia
  17. Gelateria Arlecchina – Via Nazionale 56 – San Paolo d’Argon
  18. La Gelateria Di Mangini Marco & C.– V.le Papa Giovanni XXIII 27 – S. Pellegrino Terme
  19. Paradiso Del Gelato Snc – Via Nazionale 14/16 – Seriate
  20. Lo Chef Del Gelato – Via Locatelli 140 – Trescore Balnerario
  21. Gelatiamo – Piazza Libertà 1 – Treviolo
  22. Gelateria Rubis – Via S. Martino Vecchio 54 – Torre Boldone
  23. La Crem – Largo V. Venero 13 – Vertova
  24. L’Oasi più – Viale Italia – Villongo
  25. Artigel – Via Roma 45 – Zanica
  26. Il Gioppino Srl – Via Padergnone 21/A – Zanica
  27. La Voglia Matta – P.za Della Repubblica 48 – Zanica

 


Il moscato di Scanzo incontra la pasticceria secca

salotto Moscato di Scanzo

Giovedì 23 marzo, alle 20.30, nella sede del Consorzio Tutela Moscato di Scanzo (a Scanzorosciate in via F.M. Colleoni, 38), si terrà la seconda serata della serie “Proviamolo!”. In questa occasione si degusterà il pregiato passito Docg, ottenuto da uve di Moscato a bacca rossa, con un classico abbinamento: la pasticceria secca.

I protagonisti saranno: l’Azienda Agricola Martinì con il suo Moscato di Scanzo Docg 2012, l’Azienda Agricola La Corona e l’Azienda Agricola Pagnoncelli Folcieri, entrambe con l’annata 2013 e la premiata pasticceria Bigio di San Pellegrino Terme.
I produttori assieme al mastro pasticciere guideranno gli ospiti in un percorso di esaltazione delle varie sfaccettature del Moscato, che solo dei dolci studiati ad hoc potranno far carpire.

Il costo è di 20 euro a persona. La prenotazione è obbligatoria (tel. 035 6591425 – info@consorziomoscatodiscanzo.it)


Nuove aperture, le “Impronte” di gusto di Cristian e Francesca

ristorante impronte - team

Inaugurato il 3 febbraio, senza troppi clamori, Impronte è, in ordine di tempo, l’ultima delle novità che riguardano la ristorazione bergamasca. Al timone del locale, in via Baioni, quasi di fronte alla pasticceria Krizia (anche quest’ultima è una recente novità nel panorama provinciale), ci sono due giovani intraprendenti e appassionati, Cristian Fagone e Francesca Mauri, rispettivamente 28 e 27 anni, che negli ultimi mesi hanno posto le basi per il loro futuro professionale e non solo. Nel giugno dello scorso anno si sono sposati e, quasi subito, dopo una lunga ricerca e un progetto ben concepito, hanno trovato il luogo ideale per far crescer la loro creatura, il loro locale.

Nasce così Impronte, sulle ceneri di un deposito di pullman della Zani Viaggi e con un’anima, quindi, molto industriale, nell’ambiente e nell’architettura. «Volevo un luogo accogliente – dice Francesca Mauri, che, con un passato lavorativo nel marketing dell’azienda di famiglia (il mondo è quello dell’illuminotecnica e dei componenti elettrici), si è trovata a suo agio nel creare un ristorante partendo da zero – ma non una casa, piuttosto uno spazio dai toni minimal, con oggetti ricercati come le opere di artisti locali, con il legno rovere che scalda, ma molto materico e pulito allo stesso tempo. Nessuna tovaglia ai tavoli e dettagli che colpiscono, come le maioliche siciliane che utilizziamo per appoggiare le posate al tavolo o le luci curate dal designer Renzo Serafini».

Se la sala è il regno incontrastato di Francesca, che si muove a suo agio tra i tavoli e svolge il ruolo della padrona di casa pronta ad accogliere i clienti, Cristian invece si destreggia tra i fornelli. Il suo background, va detto, non è esattamente quello tipico del cuoco di formazione classica. Non c’è nessuna scuola alberghiera alle spalle e l’animo è un po’ quello dell’autodidatta, che si è appassionato verso i vent’anni alla cucina e si è trovato prima a cucinare per gli amici in casa e poco dopo a muoversi tra le pentole di Giancarlo Morelli (altro bergamasco) all’Osteria del Pomiroeu di Seregno. E ancora, dopo solo qualche mese a curiosare tra i francesismi di Philippe Leveillé al Miramonti l’Altro.

«È stato un approccio tutt’altro che soft – ricorda oggi Cristian – ma che è servito per farmi capire immediatamente che questo era il mio mondo e volevo continuare su questa strada». Così, dai primi timidi approcci, Cristian si lancia nell’esperienza di un corso importante, ovvero il primo Master della cucina organizzato dai fratelli Alajmo in quel di Padova (del ristretto gruppo di partecipanti faceva parte, tra gli altri, anche Aurora Storari, ora in forze alla pasticceria del ristorante Trussardi alla Scala a Milano), in una decisa full immersion che ha portato il cuoco bergamasco a conoscere i guru della gastronomia italica e a capire meglio le dinamiche della ristorazione moderna. Alla fine del corso, dopo 800 ore tra pratica e teoria, a Cristian si è presentata l’opportunità di fermarsi proprio a Padova dagli Alajmo, per un anno, prima di aprire un ristorante stagionale estivo in Toscana, al Lido di Camaiore che ha gestito per tre stagioni, fino al 2015.

La storia recente invece, e arriviamo quindi ai giorni nostri, lo porta alla ricerca di un luogo idoneo per aprire insieme alla moglie Francesca Impronte, e all’idea di non staccarsi troppo da Bergamo dopo molti anni trascorsi con la valigia in mano. Ma veniamo alla cucina. Lo stile di Cristian è decisamente eclettico e passa attraverso molte delle passioni che accomunano le giovani generazioni ai fornelli, con le acidità in bella evidenza, le affumicature a dare sferzate importanti al palato e alcuni giochi di contrasti da cogliere in punta di forchetta.

«Sempre però con la tecnica che è al servizio dell’ingrediente – ricorda Cristian – perché la mia è una cucina di facile approccio, ma vuole essere, in poche parole, personale, semplice e profonda allo stesso tempo. E spesso nasce da piccole sensazioni personali. Faccio un esempio: uno dei piatti che propongo nel menu è la Seppiolina al profumo del camino, un piatto nato durante una cena a casa, quando cucinando delle semplici seppioline sono passato vicino al camino e le sensazioni olfattive mi hanno convinto ad affumicarle utilizzando il legno di faggio. Cosa che poi ho replicato al ristorante».

Il menù non presenta eccessi o particolari virtuosismi. Da Impronte la cucina è concreta, ma vive del bell’equilibrio tra gusto e sottili sensazioni, come nel caso della Triglia di scoglio con i carciofi (la cui crema nel piatto evidenzia piacevoli sentori agrumati), del Risotto al quinto quarto di vitello (una delle passioni del cuoco è quella di valorizzare le materie prime normalmente poco utilizzate), oppure con il morbido Maialino da latte con senape di Digione, cavolo cappuccio e polvere di caffè. Il menù, non particolarmente esteso, offre diciassette piatti tra cui scegliere, dall’antipasto al dolce, e gioca la carta della stagionalità, facendo quattro cambi annuali, anche se, vista la recente apertura, la carta cambierà di volta in volta approfittando anche di scelte istintive e delle possibilità offerte dal mercato e dai prodotti del momento. La carta dei vini offre etichette interessanti e verrà ampliata a breve, al momento punta molto su Italia e Francia, con, in bella evidenza qualche etichetta di Champagne e bollicine italiche.

La sala presenta una quarantina di coperti, ma le ambizioni future sono quelle di sfruttare in qualche modo anche lo spazio verde di accesso al ristorante, aumentando così il numero dei tavoli. Il ristorante – con un costo medio a pasto che si aggira sui 50/55 euro, vini esclusi – è chiuso il martedì e nel suo primo mese di apertura è rimasto aperto solo per la cena, invece dal primo marzo si può pranzare nei giorni di sabato e domenica.

ristorante Impronte - salaRistorante Impronte

via Baioni 38
Bergamo
035.0175557
www.impronteristorante.com

 


Bergamo Jazz in vetrina, la galleria fotografica

Colorate, originali, vintage oppure golose, classiche o creative. Le vetrine della città accompagnano l’edizione 2017 di Bergamo Jazz grazie al concorso promosso dall’Ascom in collaborazione con il Festival. L’iniziativa ha riscosso un grande successo, con oltre 100 adesioni, da parte delle attività più diverse –  dalla gioielleria all’albergo, dal negozio di borse all’ottica, dal fornaio ai negozi di alimentari, dall’abbigliamento alla galleria d’arte, dal tabaccaio alla pasticceria, dal parrucchiere al bar -, a creare una cornice accattivante per l’atteso evento musicale.


Bergamo, nel 2016 export in crescita del 2%. Si rafforzano gli sbocchi verso Asia e Africa

export_copia.jpgIl valore delle esportazioni di Bergamo nel 2016 ammonta a 14.458 milioni, con un incremento del +2,1 per cento rispetto al 2015, +1,7 verso l’Unione Europea e +2,9 verso paesi non appartenenti alla UE. Le importazioni sono state pari a 8.252 milioni (+1,6 per cento sull’anno precedente, +4,5 dalla Ue e -5,1 da paesi extra Ue). L’aumento dell’export è più marcato rispetto alla Lombardia (+0,8%) e alla media nazionale (+1,2%). La dinamica delle importazioni è negativa sia in Lombardia (- 1,3%) che in Italia (-1,3%). Si ricorda che l’import di prodotti energetici, distribuiti sull’intero territorio, è contabilizzato a livello nazionale e regionale ma non nel dato provinciale di Bergamo. Il saldo complessivo della bilancia commerciale di Bergamo è positivo per 6.205 milioni, superiore al saldo del 2015 (6.035). Tra i settori più importanti per valore assoluto delle vendite all’estero, le esportazioni risultano in crescita per i macchinari (3.830 milioni con un incremento del +2,5% sul 2015), i prodotti chimici (2.146 milioni, +1,6%), gli articoli in gomma e plastica (1.121 milioni, +3,1%), gli autoveicoli (991 milioni, +3,5%), i prodotti in metallo (895 milioni, +5,2%), i prodotti tessili (634 milioni, +2,7%), i prodotti alimentari (357 milioni, +6,3%), le bevande (340 milioni, +18,5%) e prodotti di elettronica (311 milioni, +6%). In calo le esportazioni di apparecchiature elettriche (964 milioni, – 2,1%), prodotti della metallurgia (914 milioni, -5,5%).  L’export complessivo di Bergamo cresce sensibilmente verso l’Asia centrale (+20,3%), l’Africa settentrionale (+21%), il Medio Oriente (+8,9%), i paesi dell’Europa non appartenenti all’Unione europea (+4,7%) e l’Asia orientale (3,7%). L’export nell’Eurozona aumenta del +2% e del +0,8% verso i Paesi della UE non aderenti all’Unione monetaria. Cala invece l’export verso America Latina (-17,6%) e altri paesi africani (-9,4%) e, meno nettamente, verso il Nord America (-0,9%). La Germania resta il principale mercato di sbocco con esportazioni (2.432 milioni) in crescita del 2,5%, seguita per valori assoluti dalla Francia (1.578 milioni) con variazione del -0,1%. In aumento le esportazioni destinate agli USA (1.020 milioni, +1,1%) e alla Spagna (766 milioni, +4,8%). L’export verso il Regno Unito (757 milioni) cala del -6,2% per effetto della svalutazione della sterlina conseguente all’esito del referendum sull’uscita dall’Unione Europea, che si riflette nel forte incremento (+20,1% ) delle importazioni dal Regno Unito. In ripresa le esportazioni verso la Cina (404 milioni, +10,9%) e la Turchia (332 milioni, +18,9%). In calo le vendite alla Russia (171 milioni, -8%) sottoposta al regime delle sanzioni dopo il conflitto in Ucraina.

LA DINAMICA TRIMESTRALE

La dinamica trimestrale evidenzia una ripresa delle esportazioni nella seconda metà del 2016 (+3,6 nel terzo e +3,4% nel quarto trimestre). Il progressivo rallentamento delle vendite realizzate nell’Unione Europea (dal +2,8 del primo trimestre al +0,5 del quarto) è controbilanciato da una forte crescita delle esportazioni in area extra UE a partire dal terzo trimestre dell’anno, con variazioni tendenziali tra i 7 e gli 8 punti percentuali.

L’evoluzione nel quinquennio (2011-2016)

Come è cambiato l’export di Bergamo negli ultimi cinque anni, nel periodo quindi successivo alla crisi internazionale del 2008/2009 di forte cambiamento e riassetto degli equilibri del commercio globale? Una scomposizione della dinamica quinquennale per “Prodotto” e “Paese” e in specifico l’osservazione di come sono cambiate tra 2011 e 2016 le quote di export dei singoli prodotti e mercati offre qualche spunto di analisi. Per quanto riguarda i prodotti, i macchinari sono cresciuti a un tasso medio annuo del 5% e hanno sensibilmente accresciuto il loro peso relativo: dal 24,6% al 26,6% dell’export totale. Nel dettaglio dei gruppi merceologici le “altre macchine di impiego generale” passano da una quota al 2011 del 9% al 10% nel 2016; le “altre macchine per impieghi speciali” dal 5,1 al 6%; le “macchine di impiego generale” dal 4,5 al 5%. In crescita anche la quota delle “macchine per la formatura dei metalli e altre macchine utensili”.

Oltre che nei macchinari la specializzazione dell’export bergamasco è cresciuta (dal 13,4% al 14,8%) nei prodotti chimici, in particolare nel gruppo merceologico dei “saponi, prodotti per la pulizia, profumi e cosmetici” (da una quota dell’1,6 al 3,1%), nelle “bevande” (dallo 0,9 al 2,4%) e nei prodotti agricoli e alimentari. Resta elevata e in aumento la specializzazione nella gomma-plastica dal 7,7 al 7,8% (4,6 gli articoli in plastica, 3,1 quelli in gomma) e nei prodotti in metallo (6% nel 2011, 6,2% nel 2016). In relativa flessione le quote dei prodotti della metallurgia dal 9 al 6,3%, dei prodotti tessili (dal 5,1 al 4,4) e di abbigliamento (dal 2,2 all’1,6), delle apparecchiature elettriche e non elettriche ad uso domestico (dal 7,2 al 6,7), di autoveicoli e rimorchi (dal 7,1 al 6,9) e della carta ed editoria. Per quanto riguarda i mercati, quindi i paesi di esportazione, i principali partner di Bergamo restano Germania (16,8% dell’export BG 2016) e Francia (10,9%) ma con un calo rispetto alle quote del 2011. In forte aumento l’incidenza del mercato Usa (dal 4,3 al 7,1% con esportazioni quasi raddoppiate tra 2011 e 2016). 3 In area Unione Europea cresce la quota della Spagna (dal 5 al 5,3%), del Regno Unito (dal 4,7 al 5,2), dei Paesi Bassi (dal 3 al 3,3%) e della Repubblica Ceca (da 1,9 a 2,2), mentre si riducono quelle di Polonia (dal 3,6 al 3%), Austria (dal 2,6 al 2,4), Belgio (dal 2,3 al 2,1) e Romania (dal 2 all’1,8).

Nei mercati extra Unione Europea, la Svizzera passa dal 3,2 al 2,8%, la Cina sale dal 2,6 al 2,8%, la Turchia da 1,9 a 2,3, la Russia da 2,3 a 1,2 %. Un’analisi congiunta dell’export per prodotto e mercato di destinazione in termini di contributo alla crescita nel quinquennio, evidenzia il contributo maggiore (per 2,59 punti rispetto ai complessivi +16,1 tra 2011 e 2016) dei prodotti chimici destinati all’Eurozona, dei macchinari esportati in Nord America (contributo di 1,34 punti) e in Medio Oriente (+1), di alimentari e bevande in Nord America (0,97) e dei macchinari in Asia orientale (0,96). Nell’ultima sezione del report si presentano infine alcune prime elaborazioni sui Conti economici delle imprese bergamasche, aggiornate al 2014, integrate con i dati delle esportazioni riconducibili a imprese con sede in provincia. L’integrazione consente di abbozzare un quadro analitico che mette in rapporto i valori di esportazioni e importazioni con la complessiva contabilità delle vendite e degli acquisti delle imprese, la generazione di valore aggiunto e le caratteristiche occupazionali e dimensionali delle imprese. Ovviamente, trattandosi di dati a livello d’impresa non si ha perfetta corrispondenza, soprattutto per alcuni settori merceologici, con i flussi di export (e import) originati dal territorio bergamasco (e quindi inclusi nelle statistiche tradizionali del commercio con l’estero di Istat) da unità locali o filiali localizzate in provincia di Bergamo ma appartenenti a imprese con sede in altra provincia.

 


Voucher, l’Ascom: “Servono risposte immediate. Ecco le nostre proposte”

Mentre il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali chiarisce che l’utilizzo nel periodo transitorio  dei buoni per prestazioni di lavoro accessorio, i cosiddetti Voucher, dovrà essere effettuato  sino al 31 dicembre 2017 e nel rispetto delle disposizioni abrogate dal Decreto legge 17 marzo 2017, n. 25, e in attesa che il Governo elabori una normativa alternativa o agevoli l’utilizzo dei contratti a chiamata, l’Ascom Confcommercio Bergamo scende in campo con una proposta alternativa, lanciando un appello al sindacato. “A noi – spiega Enrico Betti, responsabile delle Politiche del Lavoro dell’Ascom – sembra utile e opportuno andare oltre le lamentele e provare a trovare delle risposte immediate e da condividere con le parti sociali in modo unitario per il bene di tutto il tessuto sociale ed economico bergamasco. Per questo – aggiunge Betti – la sfida che lanciamo al territorio è quella di intervenire sul contratto di lavoro con l’obiettivo di garantire una valida alternativa ai Voucher, in particolare per quanto riguarda il monte orario settimanale e il costo del lavoro; mentre non possiamo intervenire sui contributi previdenziali, che evidentemente sono indisponibili alla contrattazione collettiva”. Per Betti le leve su cui oggi è possibile agire “sono, in particolare, il part time e, nel contratto del turismo, il lavoro cosiddetto “extra”, tipicamente svolti nei week end o durante i picchi di lavoro come i  banchetti. Si può agire tenendo conto dei vincoli di legge contrattuali; per esempio, non possono esser stipulati contratti part time  inferiori alle 15 ore nel turismo e alle 16 ore nel commercio. Quindi, considerando le tipologie di lavoratori fruitori di Voucher – studenti, pensionati e percettori di indennità dello stato – la nostra proposta dell’Ascom, in via sperimentale, è quella a stabilire tra le parti le regole e le attività per cui si possa applicare un part time (anche solo di 4 ore settimanali frazionabili) ad un lavoratore, derogando anche sulle voci retributive come la 14esima. “In questo modo, per esempio, un cameriere – annota Betti – avrebbe un costo orario aziendale di circa 13 euro e un netto pari a quanto percepiva con i Voucher (circa 7 euro), con contributi e ogni tutela di legge e contratto. La differenza positiva consiste nel fatto che ogni mansione avrebbe un riconoscimento economico diverso, in quanto l’inquadramento contrattuale dipenderà dalla mansione svolta”.

 


Malpensata, inaugurato il nuovo parco. C’è anche un campo da basket

MalpensataParcoE’ stato inaugurato questa mattina, alla presenza del Sindaco Giorgio Gori e della Giunta del Comune di Bergamo, il nuovo parco della Malpensata: un’area verde di  11.687 metri quadrati corrispondenti che ospita da oggi un campo da basket e pallavolo, un’area parkour, realizzata in collaborazione con Uisp e l’Associazione ParkourWave, e il nuovo centro giovanile. L’area giochi per bambini è in fase di ultimazione e sarà completata in una ventina di giorni. Nei giorni scorsi anche BergamoWifi è sbarcato nel nuovo parco, realizzando la prima isola del quartiere della Malpensata: con questo hotspot il sistema del wifi pubblico del Comune di Bergamo raggiunge quota 100 punti d’accesso in città, confermandosi uno dei sistemi più avanzati del nostro Paese.

Parco MalpensataL’intervento per la realizzazione del parco è durato oltre un anno e mezzo e ha previsto lavorazioni per un valore complessivo di ottocentomila euro al netto dell’Iva. Venerdì 24 marzo, alle 18, inaugura ufficialmente invece GATE, il centro giovanile del Comune di Bergamo, il terzo di questo genere del Comune di Bergamo, dopo Edoné e Polaresco: una novità importante per le politiche giovanili del quartiere e della zona a sud della città. malpensata

Il progetto del nuovo parco: http://www.comune.bergamo.it/upload/bergamo_ecm8/gestionedocumentale/ProgettoMalpensata_784_25392.JPG


Voucher, utilizzo fino a dicembre per quelli richiesti alla data del decreto

voucher lavoroIl Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha chiarito che l’utilizzo nel periodo transitorio – sino al 31 dicembre 2017 – dei buoni per prestazioni di lavoro accessorio, i cosiddetti Voucher, dovrà essere effettuato nel rispetto delle disposizioni abrogate dal Decreto legge 17 marzo 2017, n. 25. Decreto che ha abrogato le disposizioni in materia di lavoro accessorio nonché modificato le disposizioni sulla responsabilità solidale in materia di appalti. Al comma 2, la norma prevede, appunto, che possano essere utilizzati fino al 31 dicembre 2017 i buoni per prestazioni di lavoro accessorio richiesti alla data di entrata in vigore dello stesso decreto.


Brevetti, istruzioni per l’uso. Tre incontri gratuiti al Point

Brevetti“La ricerca brevettuale: istruzioni per l’uso” è il tema del corso gratuito che si terrà, per tre mercoledì – dal 30 marzo al 13 aprile prossimi, dalle 14 alle 18 – al Point di Dalmine (in via Pasubio 5). I brevetti contengono un’enorme quantità di informazioni sullo stato della tecnica in specifici settori. I cicli di innovazione si fanno sempre più brevi e richiedono alle aziende di compiere grossi sforzi nello sviluppo di prodotti e procedimenti, rendendo la rapidità un fattore decisivo per il successo nella competizione. In questo contesto è importante conoscere lo stato della tecnica e utilizzare queste informazioni per le proprie soluzioni. Questo percorso formativo di approfondimento della durata complessiva di 12 ore è stato pensato per comprendere l’importanza di un’adeguata ed efficace gestione della letteratura brevettuale ai fini dell’innovazione.

Rivolto a micro, piccole e medie imprese locali, ma aperto a tutti gli interessati, permetterà di conoscere gli strumenti di tutela esistenti (con particolare attenzione ai brevetti). Ciascuno dei tre incontri sarà organizzato con un primo momento di formazione teorica per poi proseguire con esemplificazioni ed esercitazioni su casi concreti. Tra gli argomenti trattati: introduzione ai principali strumenti di protezione, con particolare riferimento ai brevetti. Analisi della struttura di un brevetto; metodologie, strumenti e criteri specifici per la ricerca brevettuale. Linee guida per una ricerca efficace; come realizzare una ricerca brevettuale su Espacenet e UIBM. Esercitazione su casi reali. Il percorso formativo è promosso da Bergamo Sviluppo nell’ambito del progetto “Tutela e valorizzazione della Proprietà Industriale a supporto dell’innovazione e della competitività delle MPMI bergamasche”, iniziativa finanziata dalla Camera di Commercio di Bergamo e realizzata in collaborazione con le locali organizzazioni di categoria e con il supporto tecnico-scientifico  dell’ufficio brevetti e marchi della Camera di Commercio e del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Bergamo. Per l’iscrizione, libera e gratuita, a tutti e 3 gli incontri (non è possibile iscriversi ai singoli incontri) consultare il sito www.bergamosviluppo.it.

Info: Bergamo Sviluppo (tel. 035.3888.011, merisio@bg.camcom.it)