“Pioniere” del Valcalepio, a Falconi di Villongo l’onorificenza di Cavaliere

Angelo Falconi con il vicesindaco di Villongo Danilo Bellini
Angelo Falconi con il vicesindaco di Villongo Danilo Bellini in occasione della cerimonia di consegna dei riconoscimenti

«Con orgoglio posso asserire di aver iniziato a 7 anni a pigiare con i piedi l’uva nei tini e di aver portato sulle spalle la famosa “brentina” e la “barile”». Parole di Angelo Falconi, titolare dell’Azienda Vinicola Valcalepio dei Fratelli Falconi di Villongo, che in occasione della Festa della 2 giugno è salito sul palco di piazzale Alpini a Bergamo per ricevere dalle mani del prefetto Francesca Ferrandino il diploma dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”, concessa dal presidente Sergio Mattarella, su proposta della presidenza del Consiglio dei Ministri, e assegnata quest’anno in totale a 9 bergamaschi, ai quali si aggiunge un’onorificenza di Ufficiale.

Falconi è originario della frazione Collepiano del comune di Adrara San Martino, località già vocata per la coltivazione della vite, da dove proviene la sua famiglia. “Colplano”, in latino, è citata in un testamento redatto dal notaio Flaccadori e depositato presso l’Archivio notarile di Stato, che documenta di un lascito ai poveri di Adrara di due carri di vino da parte di un certo Bernardo Falconi nel 1533. La tradizione di operosità della famiglia Falconi come viticoltori sulle colline di Collepiano ha dunque radici lontane.

Nel 1948 la famiglia al completo si trasferisce nel capoluogo, ad Adrara, e più avanti a Villongo. Nel 1952 i Falconi sono obbligati a fare la licenza di commercio pur continuando a coltivare la vite e a produrre vino con iscrizione all’Associazione Coltivatori Diretti.

È nel 1952 che nasce l’Azienda Vinicola Valcalepio. Ricorda Angelo Falconi: «Ritiravamo il mosto di vino dai viticoltori della zona Valcalepio, essendo la nostra produzione, nonostante fosse cospicua, insufficiente ad accontentare la nostra affezionata clientela. È per questo che è nata l’idea di chiamare la nostra Azienda Vinicola Valcalepio. Fino alla nascita, nel 1974, del disciplinare della Denominazione di origine controllata abbiamo sempre venduto il vino con la dicitura Rubino di Valcalepio per il rosso e Fior di Valcalepio per il bianco». Precoce quindi l’intuizione della famiglia, che ha creduto nella vocazione vinicola della valle dalla quale provenivano le uve utilizzate per la vinificazione.

Cav.Angelo FalconiL’Azienda ha potuto continuare a tenere in etichetta la denominazione di Azienda Vinicola Valcalepio dei F.lli Falconi ricevendo tramite decreto l’autorizzazione del Ministero dell’Agricoltura e Foreste di Roma.

Angelo Falconi, 74 anni con oltre 50 di lavoro in azienda, è ancora impegnato in prima persona nell’attività, che ha sede sulla strada provinciale per i Colli di San Fermo e si dedica all’imbottigliamento e alla commercializzazione, forte di una consolidata clientela.

Associata al “Consorzio Tutela Valcalepio”, è un’impresa storica e una delle prime vinicole bergamasche, premiata anche nel 2012 dalla Camera di Commercio di Bergamo con il Riconoscimento del lavoro e del progresso economico.


Osio Sotto, un evento tutto nuovo per i commercianti. Domenica debutta Sun Day

Exposio, l’evento che per sette edizioni ha messo in vetrina le attività commerciali, artiginali e dei servizi di Osio Sotto, cambia formula e diventa Osio Sun Day. Il nuovo appuntamento è in programma domenica 5 giugno, sempre con la regia dall’Acea, l’associazione locale dei commercianti e artigiani, ed ha per sottotitolo #fun&shop ad evidenziare la virtuosa sinergia tra intrattenimento, aggregazione e shopping.

A cambiare è innanzitutto la location: il nuovo parco ex piscine, in via Manzoni, un’oasi verde dove troveranno posto gli stand delle attività del paese e del distretto del commercio dell’area di Zingonia, di cui Osio Sotto è capofila, e dove si susseguiranno concerti, giochi e sport.

Si comincia alle 10 con l’inaugurazione e l’esibizione del corpo musicale San Donato. Alle 15 è la volta del corso gratuito di parkour, mentre alle 15.30, per la gioia dei bambini, arrivano il truccabimbi, le bolle di sapone giganti e lo spettacolo di magia. La giornata prosegue con l’apertivo, alle 18, accompagnato da dj set e alle 20.45 con il concerto Pop Rise. Alle 22.30 il finale a sorpresa.

Durante tutta la manifestazione sarà libero l’accesso ai gonfiabili, al percorso auto per bambini, alle bolle giganti, al torneo di beach volley e all’esposizione di modellismo ferroviario e aereo. Con “Osio Sun Day ti premia” saranno inoltre distribuiti biglietti della fortuna che saranno estratti alle 20.30.

osio sun day - programma - locandina


Rinviata a data da destinarsi la “Notte bianca dello sport”

notte bianca dello sport 3Causa maltempo, è stata nuovamente rinviata, questa volta a data da destinarsi, la “Notte Bianca dello sport”, la manifestazione organizzata da Pro Loco cittadina e Teamitalia che ogni anno riunisce tutta la città nel segno dello sport e del divertimento.

A parte la data, la formula e gli orari resteranno immutati: dalle ore 20 fino alle 24. Il Sentierone e piazza Matteotti si trasformeranno in un grande palcoscenico di esibizioni e spettacoli delle più disparate discipline sportive: arti marziali, scherma, danze caraibiche, tiro con l’arco, roller, ginnastica artistica e molto altro ancora.

Una grande vetrina con oltre trenta attività sportive da scoprire affiancati da istruttori, allenatori e tecnici che spiegheranno come avvicinarsi a queste discipline sportive. L’iniziativa è aperta a tutti, grandi, piccini, famiglie e giovani, e tutte le attività sportive saranno gratuite.

Anche quest’anno la manifestazione, giunta alla ottava edizione, abbina allo sport la solidarietà, e sostiene l’associazione Paolo Belli lotta alla leucemia, che organizzerà per la serata un’area ristoro sul Sentierone di Bergamo.

Il programma


Sostegno all’export, la Regione punta sui manager

Quattro milioni di euro a disposizione delle aziende lombarde per finanziare l’acquisto di servizi per la promozione dell’export e dell’impresa sui mercati esteri, e la partecipazione a fiere virtuali e a fiere internazionali in Italia o all’estero.

La Regione Lombardia ha approvato il bando “Export Business Manager” destinato alle Pmi e alle Reti di impresa lombarde con fatturato minimo di 500mila euro. Lo scopo dell’iniziativa è accompagnare e sostenere in maniera innovativa ed efficace le imprese lombarde nell’intero percorso di avvio o di consolidamento dell’export, che oggi, per molte realtà produttive, è uno dei principali driver di sviluppo.

Il bando erogherà voucher a fondo perduto di importo fisso pari a 8mila euro per l’acquisto di servizi per la promozione dell’export (ricerca partner, studi di fattibilità ecc.) e per l’acquisto di servizi di promozione dell’impresa sui mercati esteri (comunicazione, advertising ecc.) e partecipazione a fiere internazionali.

Tali servizi potranno essere erogati alle imprese unicamente da “Export business manager” che dovranno accreditarsi presso un apposito elenco regionale. Potrà trattarsi di Società, Consorzi, Società e studi associati tra Professionisti, Aziende speciali delle Camere di Commercio che rispondano a precisi parametri qualitativi: almeno 10 progetti per l’export realizzati nell’ultimo triennio o, in alternativa, almeno 5 figure professionali – compresi soci e collaboratori – con comprovata esperienza nel settore.

L’avviso per l’accreditamento degli “Export business manager” sarà aperto entro il mese di giugno. A luglio sarà attivato il Bando per la concessione dei voucher alle imprese.

La novità del bando è nella qualificazione del sostegno all’export. I contributi sono infatti erogati per servizi offerti da figure con comprovata esperienza professionale.


Bollo auto scaduto, riparte la regolarizzazione agevolata

bollo-autoLa Regione Lombardia (con l.r. 26 maggio 2016 n. 14) ha riaperto i termini per pagare senza sanzioni, interessi e spese il bollo auto scaduto. Il beneficio è esteso all’annualità 2015, con decorrenza 1° aprile 2016 e il termine ultimo per effettuare i pagamenti per la regolarizzazione agevolata è il 31 ottobre 2016.

L’agevolazione è estesa a tutte le annualità dal 1999 al 2015, anche in caso di precedente emissione di rilievi, compresi gli atti di accertamento e le cartelle esattoriali di Equitalia. Sono escluse solo le cartelle esattoriali per le quali siano state già avviate azioni di carattere esecutivo (es. pignoramenti, esecuzioni forzate, etc.). È possibile invece fruire del pagamento agevolato in presenza di fermi amministrativi iscritti al Pra.

Per godere del beneficio non è necessario presentare alcuna istanza, ma solo provvedere al pagamento con modalità ordinaria presso tutti i punti di riscossione autorizzati da Regione Lombardia. Il calcolo del dovuto è proposto in automatico dal sistema. Limitatamente alle posizioni per cui sono state già emesse cartelle esattoriali è necessario rivolgersi ad una agenzia o delegazione Aci convenzionata.

A seguito del versamento, la posizione verrà interamente e automaticamente regolarizzata e, in presenza di cartelle esattoriali, Regione Lombardia provvederà a comunicare ad Equitalia lo sgravio totale dei ruoli coattivi con riferimento ai pagamenti eseguiti.

Decorso il termine del 31 ottobre 2016, a tutti i versamenti tardivi verranno nuovamente applicati sanzioni, interessi e spese; inoltre, saranno riattivate le procedure ordinarie per il recupero dei crediti.

Per i versamenti relativi alle annualità dal 1999 al 2014, eseguiti prima dell’11 luglio 2015, non è possibile ottenere il rimborso di quanto pagato a titolo di sanzioni e interessi. Analogamente, per l’annualità 2015, non è possibile ottenere il rimborso di quanto  pagato a titolo di sanzioni e interessi prima del 1° aprile 2016.

È invece possibile richiedere il rimborso di quanto pagato a titolo di sanzioni e interessi per i versamenti effettuati  tra il 1° aprile 2016 e il 30 maggio 2016, anche per importi inferiori a €15,01. A tal fine è necessario utilizzare l’apposita funzionalità, all’interno del presente Portale, previa registrazione all’Area Personale.

Ulteriori informazioni e verifiche delle posizioni tributarie possono essere richieste al call center (numero verde 800151121 – attivo da lunedì a sabato dalle ore 8 alle ore 20; mailprontobollo@regione.lombardia.it), agli sportelli di SpazioRegione (www.regione.lombardia.it) e delle Unità Territoriali dell’Aci (www.aci.it).


Auto, maggio da record. «Effetto super-ammortamento, ma serve chiarezza sul futuro del provvedimento»

Non si ferma il boom dell’auto. La Motorizzazione ha infatti immatricolato a maggio 187.631 autovetture, con un aumento del 27,29% rispetto allo stesso mese del 2015, durante il quale ne furono immatricolate 147.405 (nel mese di aprile 2016 sono state invece immatricolate 167.837 autovetture, con un incremento del 12,12% rispetto ad aprile 2015, durante il quale ne furono immatricolate 149.700).

Registrati anche 431.500 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una crescita del 18,85% rispetto a maggio 2015, durante il quale ne furono registrati 363.067 (nel mese di aprile 2016 sono stati invece registrati 402.330 trasferimenti di proprietà di auto usate, con un aumento dello 0,90% rispetto ad aprile 2015, durante il quale ne furono registrati 398.7460).

Il volume globale delle vendite (619.131 autovetture) ha dunque interessato per il 30,31% auto nuove e per il 69,69% auto usate.

Nel periodo gennaio-maggio 2016 la Motorizzazione ha in totale immatricolato 875.778 autovetture, con una crescita del 20,51% rispetto ai primi 5 mesi del 2015 durante il quale ne furono immatricolate 726.720. Nello stesso periodo sono stati registrati 2.076.735 trasferimenti di proprietà di auto usate, con un incremento dell’8,29% rispetto a gennaio-maggio 2015, durante il quale ne furono registrati 1.917.761.

«Il mercato italiano sta andando a gonfie vele – ha commentato Massimo Nordio, presidente dell’Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – spinto, nelle vendite alle famiglie, dalle fortissime azioni commerciali offerte dalle Case con le proprie Reti che però agiscono su poco meno del 60% delle immatricolazioni totali del mercato».

«Dimostra di funzionare bene il super-ammortamento nelle vendite a società, segno che, in particolare piccole e medie aziende hanno apprezzato il parziale alleggerimento della pressione fiscale. Da qui – ha concluso Nordio – la necessità di fare al più presto chiarezza sul futuro di questo provvedimento, programmarne tempestivamente il rinnovo, come già fatto in Francia, per evitare a fine anno una improduttiva anticipazione della domanda e il successivo crollo nel 2017, inserendo anche la proroga dell’aumento del 40% del limite di deducibilità (ora a circa 25.000 euro) che scadrà anch’esso nella stessa data. L’auspicio dell’Unrae è che, in tema di auto aziendali, possa essere preso in considerazione anche l’innalzamento dell’attuale quota di deducibilità (20%), per avvicinarla ai regimi fiscali applicati nei maggiori Paesi europei».

«È giusto ammettere che questo mese ci aspettavamo un rallentamento – ammette Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari d’auto -. Un incremento, certo, ma simile ad aprile del +11%. Questo +27,3% di maggio è un risultato in linea con il primo trimestre dell’anno e supera ogni più rosea aspettativa. Probabilmente le promozioni continuano a raccogliere il consenso dei clienti, come pure il super ammortamento per le aziende. Però crediamo ci sia anche dell’altro, ossia una forte pressione delle case su canali come il noleggio e le kilometri zero. Questo perché sul fronte degli ordini di maggio non abbiamo riscontrato l’effervescenza delle targhe».

«In questo momento il mercato dell’auto vive una fase di crescita dovuta, in misura determinante, all’impegno finanziario di case automobilistiche e concessionari che si tramuta in offerte promozionali impattanti – spiega -. Promozioni che purtroppo, per la loro onerosità, non possono essere strutturali. Il Governo ha dato una mano introducendo il super ammortamento sui beni strumentali. Considerato che il settore auto, sia per la parte produttiva sia per quella distributiva, sta sostenendo la crescita del Paese in una fase in cui le difficoltà economiche non sono superate, ci piacerebbe confrontarci con il nuovo Ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda. Sul tavolo non c’è solo il tema della scadenza al 31 dicembre del super ammortamento, ma un discorso più ampio che riguarda la mobilità urbana di persone e merci, la qualità dell’ambiente e la politica fiscale su tutti gli autoveicoli. Vorremmo anche parlare di bollo auto perché come è gestito dalle Regioni proprio non funziona, né per i professionisti del settore né per gli utenti. C’è bisogno di un database nazionale che in tempo reale dia a tutti i soggetti abilitati una serie di informazioni determinanti, come le esenzioni. Oggi non è così e non si sfrutta a pieno il vantaggio che l’informatica potrebbe darci».

I DATI NEL DETTAGLIO

Maggio registra un forte incremento di tutti i canali di vendita: gli acquisti dei privati segnano un +21%, scendendo al 58,2% del totale a causa dell’effetto mix, dovuto alle crescite esponenziali di noleggio (+39,7% in volume) e società (+35,3%). La quota di mercato delle immatricolazioni a noleggio sale in maggio di oltre 2 punti percentuali, portandosi al 26,2%. Tale risultato è stato determinato dalle immatricolazioni a breve termine, cresciute del 56%, a fronte di un ottimo andamento anche delle vendite del lungo termine (+28,3%). Nel cumulato dei primi 5 mesi l’incremento delle immatricolazioni a noleggio sale al 13,8%.

Anche le vendite a società incrementano in maggio la loro quota di mercato, raggiungendo il 15,6% del totale, beneficiando – come detto – del super-ammortamento. Nel cumulato gennaio-maggio la crescita delle immatricolazioni raggiunge il 17%, con una quota al 14,6% del totale.

Ottima performance nel mese anche per le motorizzazioni diesel (+31,2%), che raggiungono il 57,2% del totale mercato e per quelle a benzina (+35,7%), che recuperano 2 punti di quota portandosi al 33,3%. Prosegue il calo a doppia cifra delle vetture a Gpl e metano e la crescita esponenziale delle vetture ibride che in maggio incrementano i propri volumi del 59,3%.

L’andamento di crescita a doppia cifra interessa in maggio tutti i segmenti e tutte le carrozzerie che compongono il mercato italiano, ancor più forte e superiore al 30% nel caso di fuoristrada, crossover, station wagon e cabrio e spider.

 

 


Banche e Nord Est, quei campioni del capitalismo figli di un Paese malato

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Eh sì, ammettiamolo. A furia di dare addosso alla classe politica (e non che non ce ne vengano fornite ragioni ogni giorno) ci siamo dimenticati di guardare anche altrove. Per esempio, in casa di quella classe imprenditoriale, e dirigente in generale, del mitico Nord Est che per decenni ci è stato dipinto come modello insuperabile di virtù. Quanta retorica e quante parole al vento. Perché basta leggere le cronache economico-finanziarie di questi ultimi mesi per rendersi conto, amaramente, di quante vittime abbia fatto quella sorta di ubriacatura generale che ha impedito di vedere ciò che forse chiunque, a parte chi lo doveva fare per compito istituzionale, poteva cogliere.

Avete presente i tracolli della Banca Popolare di Vicenza prima e di Veneto Banca poi? Tra l’una e l’altra se ne sono andati in fumo oltre 11 miliardi. L’equivalente di una (o due) Finanziaria. Soldi di capitani d’industria, di società, di enti religiosi (compresa l’Opera diocesana San Narno della Curia di Bergamo), ma anche di migliaia di piccoli e grandi risparmiatori. Una montagna di quattrini, è bene sottolinearlo, che stavolta non è stata dilapidata dal governo ladro o dal solito politico lestofante che si è arricchito alle nostre spalle. No, no, il cratere è stato scavato, con una voracità invero pazzesca, con le benne che portano impresso il marchio della meglio imprenditoria del Nord Est. Un nome su tutti, tanto per capire di che parliamo. Alla testa della Popolare di Vicenza c’è stato per quasi vent’anni un certo Gianni Zonin. Uno che con le aziende di famiglia ha fatto faville, costruendo un vero e proprio impero preso ad esempio in Italia e nel mondo. Peccato che da presidente della Banca non abbia visto, o si è distratto, o è stato complice (lo stabilirà l’autorità giudiziaria), i magheggi e le manovre spericolate che hanno portato all’azzeramento del valore del titolo e al conseguente falò di tanta ricchezza accumulata nei decenni. E come lui, i tanti industriali e signorotti dell’economia veneta che facevano a gara per sedere nel board dell’istituto.

Davvero una bella nemesi, non c’è che dire. Chi doveva essere il modello di gestione (e come tale si poneva rispetto alla politica, soffiando nelle vele di chi propugnava palingenesi radicali), ha dimostrato, nei fatti e non con le parole, di essere assolutamente inadeguato (volendo essere buoni e tralasciando per il momento eventuali responsabilità penali) sia in termini di trasparenza che di efficienza. Altro che Roma ladrona e altri simili slogan risuonati negli ultimi vent’anni tra i colli e le valli venete. I campioni del capitalismo del Nord Est, se possibile, si sono rivelati peggiori di chi un giorno sì e l’altro pure volevano bruciare sulla pubblica piazza.
Sarà bene prenderne atto. Non per rivalutare la politica, ché sarebbe esercizio vano, quanto per riportarci tutti alla nuda e cruda realtà. Non c’è, non c’è mai stata, una società civile migliore o superiore alla classe politica. Purtroppo, bisogna aggiungere. Ma se non si riparte da lì, se non acquisiamo la consapevolezza che il Paese nel suo complesso è malato nel profondo, sarà ben difficile uscire dal pantano in cui siamo immersi fino al collo.

 


Clusone, il rilancio del centro passa anche da WhatsApp

Dopo l’esperienza di successo di Treviglio e Bergamo, anche i commercianti di Clusone puntano su WhatsApp e su Facebook per condividere informazioni, lanciare proposte, insomma, fare gruppo.

La pagina è già attiva all’indirizzo Clusone Centro-associazione, mentre il gruppo whathsapp, riservato ai soli commercianti del paese, sarà attivato nei prossimi giorni.

sala riunione clusoneL’iniziativa è dell’associazione “Clusone Centro” ed è stata illustrata ieri sera alla sala Legrenzi del Museo Mat durante un incontro pubblico di fronte a una  platea gremita di cittadini, molti dei quali commercianti. La serata è stata anche l’occasione per affrontare la questione del centro storico, un tema caldo per la cittadina seriana e i suoi commercianti.

«Il centro storico deve tornare ad essere il punto focale della nostra cittadina. Oggi non c’è nessun motivo per visitarlo» ha denunciato il presidente dell’associazione Gino Percassi. Percassi ha illustrato alcune proposte per  far rinascere il centro storico. Prima tra tutte, la revisione della Ztl: l’idea è di ridurre la zona a traffico limitato nei periodi di bassa stagione, quando la gente è poca, per favorire l’ingresso delle auto e portare così un maggiore afflusso e ritorno economico, e di estenderla nei mesi estivi negli orari serali e con l’introduzione il sabato di un’isola pedonale. Un’altra proposta avanzata è di rendere omogenei gli orari di apertura dei negozi e di garantire l’apertura estiva la domenica mattina e tutti i mercoledì. L’idea ha ottenuto un largo consenso e sarà al centro di un nuovo incontro a breve che dovrebbe portare prima dell’estate a presentare i nuovi orari in Comune.

Tra i temi indicati come strategici per il centro storico da Clusone Centro non potevano mancare i parcheggi. «Servono altri parcheggi soprattutto di tipo terminale a uso di chi sosta tutto il giorno – ha detto Percassi – il Parco ex Giovannelli/ex tribunale acquisito dal Comune sono aree fondamentali per poter garantire l’accessibilità al centro senza entrarci con l’auto».

L’assemblea si è conclusa con l’invito ai presenti di inviare le proprie proposte e riflessioni all’indirizzo mail commercianti.clusone@gmail.com o attraverso le pagine Facebook di “Clusone Centro”.

riunione commercianti clusone«Le proposte sono state lanciate, ora bisogna trovare il consenso – ha commentato Roberto Ghidotti, funzionario dell’Ascom al termine dell’incontro -. Mi auguro che la presenza folta dei commercianti all’incontro sia il segno dell’unità che è mancata in questi anni. Auspico che sia il primo passo per una nuova modalità di lavoro dei commercianti. È importante che facciano squadra, massa critica, che partecipino alle riunioni, che indichino delle soluzioni. Questo permetterà di andare al confronto con l’Amministrazione e a colloquio la Proloco per far ritornare Clusone un centro vitale per la Valle Seriana. La creazione di una pagina Facebook e di un gruppo WhatsApp è un passo fondamentale in questo senso. Le esperienze di Treviglio e di Bergamo dicono che è una mossa vincente».


Slitta al 22 luglio la presentazione del 730. Servizio in Ascom

dichiarazione_r.jpgSlitta di quindici giorni il termine per presentare il “730”. Il governo ha deciso di concedere più tempo a dipendenti, pensionati, Caf e professionisti abilitati per presentare il modello per la dichiarazione dei redditi 2016: il termine passa dal 7 al 22 luglio.

A chiedere una proroga erano state la Commissione Finanze della Camera e la Consulta dei Centri di assistenza fiscale. Come accaduto lo scorso anno, la proroga prevede che Caf e professionisti siano già a buon punto con il lavoro e che usino il tempo concesso in più per finire le ultime pratiche. Quindi potranno usufruire della proroga i Caf o i professionisti che alla data del 7 luglio abbiano trasmesso all’amministrazione fiscale almeno l’80% dei modelli presi in carico dai contribuenti. Secondo l’ipotesi più accreditata la proroga sarà valida anche per coloro che hanno scelto il fai-date, senza rivolgersi ai professionisti dell’assistenza fiscale: l’anno scorso, questa fu la linea dettata da una circolare dell’Agenzia delle Entrate.

I centri di assistenza fiscale, come anche i commercialisti, non nascondono le proprie perplessità sul 730 precompilato. Dopo i problemi avuti con il modello 730 del 2015, che aveva tante informazioni mancanti, la versione 2016 non sembra ancora affidabile. Caaf 50&Più in Ascom Bergamo mette in guardia dai rischi del fai da te. «Quest’anno si dovrebbe ottenere un risultato migliore rispetto allo scorso anno ma il modulo precompilato non è ancora del tutto attendibile – dice la responsabile Laura Benigni -. Ci sono ancora molte zone grigie che necessitano di una consulenza per questo motivo consigliamo di non avvallare senza controlli il proprio Mod 730 all’Agenzia delle Entrate se non si vuole rischiare di incorrere nelle sanzioni previste per le omissioni o nel mancato recupero di spese non inserite».

Nel 2015, il primo anno sperimentale, su 20,2 milioni di modelli 730 precompilati elaborati dall’Agenzia, ne sono stati utilizzati effettivamente 12,4 milioni, il 65%. Quest’anno, fino al 25 maggio, all’Agenzia delle Entrate risultavano richieste di scarico massivo da parte dei Caf per 11,4 milioni di precompilate.

L’elaborazione e inoltro del modello 730 è uno degli adempimenti svolti da Caaf 50&Più. Il servizio offre consulenza anche per il calcolo Imu, Modello Unico, successioni e dal prossimo settembre registrazioni e contratti d’affitto.

Per informazioni: Caaf 50&Più via Borgo Palazzo, 133 – Bergamo, tel. 035 4120302, web: www.cafservizi.it.


Domenica tornano i castelli aperti, i nostri consigli per una sosta golosa

È un’iniziativa di successo quella organizzata dallo Iat Bassa Bergamasca con l’aiuto delle Pro Loco. Una giornata al mese in cui ben otto castelli, palazzi e borghi – Brignano Gera d’Adda, Cologno al Serio, Malpaga, Martinengo, Pagazzano, Romano di Lombardia, Torre Pallavicina e Urgnano – aprono i battenti al pubblico, che si può facilmente immergere in epoche passate e apprezzare una programmazione ricca e variegata, con molti eventi collaterali. L’ultima data del calendario primaverile è fissata domenica 5 giugno, una bella occasione per passare una giornata diversa con gli amici o la famiglia, senza tralasciare il piacere di sedersi attorno a una buona tavola.

Si può partire con Malpaga, nel comune di Cavernago, facilmente raggiungibile da Bergamo. Un bellissimo borgo antico, un luogo bucolico immerso nelle fertili campagne, diversamente da molti altri castelli e fortezze, costruite sulla cima delle colline. La figura che ha reso grande la struttura è quella di Bartolomeo Colleoni, che il 29 aprile 1456 acquistò il castello ormai in stato di abbandono dal Comune di Bergamo. Il condottiero vi si stabilì con la moglie, ospitando personaggi di grande calibro e importanza. Ora è di proprietà della Malpaga spa e l’obbiettivo è quello del far rivivere il borgo medievale, con attività economiche artigianali. Ecco che nel luglio del 2013 apre la “Locanda dei Nobili Viaggiatori”, il nome subito celebra gli importanti ospiti che Bartolomeo Colleoni accolse al castello. «Il ristorante è stato ricavato in una struttura del 1400, nei locali adiacenti il castello – racconta Alice che, con il papà Bruno, gestisce il ristorante –. Lo stile è moderno, nordico, con la cucina a vista ed è proprio questo che crea un contrasto di gusto con la struttura antica, bello da vedere e da vivere». Alice lavora in sala e si occupa dell’accoglienza e dei servizi di banqueting, mentre Bruno è lo chef. «Tutte le nostre paste sono preparate in casa – continua Alice –, la nostra cucina è un mix tra la creatività di mio padre e la cucina tradizionale bergamasca. Mia nonna aveva un hotel a Castione della Presolana».

Malpaga locanda nobili viaggiatori - Filetto Garronese 180g con polenta di Malpaga e patate al rosmarinoIl consiglio è di assaggiare i piatti preparati a partire dalle materie prime locali: la polenta di Malpaga, preparata con la farina di mais prodotta dall’azienda agricola Malpaga, nei terreni del borgo, e i cappellacci dello chef ripieni di ricotta e Surfin dei Quattro Portoni con carciofi e ristretto di birra Orobia. I giorni di chiusura sono il lunedì e la domenica sera. Il ristorante è aperto in pausa pranzo. Il prezzo medio per una cena è va dai 30 ai 45 euro. La Locanda dispone anche di cinque stanze, chiamate con i nomi dei nobili e passati ospiti del castello.

Se ci si sposta verso sud, lungo il corso del fiume Serio, si arriva a Martinengo, altro comune con un borgo storico fortificato che è stato denominato “castello”. Anche in questo caso Bartolomeo Colleoni fu un personaggio importante, infatti è attribuita a lui la paternità della grande torre a pianta quadrata. L’interno della torre è praticamente vuoto, fatta eccezione della parte basale di forma ovoidale che ospitava una ghiacciaia.

La sosta golosa consigliata a Martinengo è al ristorante “Tre Lanterne”, nato nel 1962 da Vincenzo Nozza e Anita Vecchiarelli. «Poi nel 1974 – ricorda Gianpietro Nozza, nipote di Vincenzo e attuale gestore – continuarono lo zio Giuseppe e la zia Marisa, con mio padre Angelo e mia madre Rita e poi sono arrivato io: la terza generazione. Il fascino del mondo culinario mi ha spinto a continuare con passione e dedizione questo mestiere servendo nel mio ristorante una cucina mediterranea raffinata, con l’aggiunta di prodotti bergamaschi. Serviamo inoltre pizze rigorosamente schiacciate preparate a partire da lievito madre, con la possibilità di scegliere tra un impasto classico, kamut e di avena con germe di grano». Il ristorante possiede un grande spazio esterno.

«La portata per cui molti vengono nel nostro ristorante – svela Nozza – è il nostro piatto unico: gli spaghetti allo scoglio. Buoni e golosi!». La proposta è ben descritta nel vasto menù alla carta, in cui è possibile scegliere tra piatti ricercati a base di pesce oppure carne. Il prezzo medio, bevande escluse, si aggira attorno ai 35-40 euro.

Proseguendo lungo la sponda ovest del fiume, si incontra Romano di Lombardia, caratterizzata dalla rocca viscontea in centro al paese, composta da quattro torri e un cortile interno. Prima utilizzata solo come struttura di difesa, poi adibita a scopo abitativo, è molto suggestiva, soprattutto di sera, grazie all’illuminazione esterna. All’interno del cortile invece riemergono alcuni affreschi, mentre la torre di sud-est porta la testimonianza del passaggio del Colleoni, che vi fece aprire una loggetta che conserva delle decorazioni geometriche realizzate ad affresco.

ROMANO hotel mariet (1) Dopo la visita alla rocca, una tappa all’Hotel “Mariet” è d’obbligo. L’hotel e il ristorante si trovano nel centro storico di Romano di Lombardia. «L’insegna deriva dal soprannome di mia bisnonna, la signora Mariet – spiega Andrea Giassi, attuale gestore – perché aveva vissuto come emigrante in Francia. Io sono arrivato qui dopo aver studiato alla scuola alberghiera e dopo alcuni anni di esperienza in giro per il mondo, lavorando come barman, poi in sala e in cucina. Per questo motivo, conoscendo bene tutto ciò che ruota attorno alla realtà ristorativa, coordino il ristorante dalla cucina alla sala». Il menu è basato sulla stagionalità delle materie prime e sull’utilizzo di alcuni prodotti considerati “fusion” come il miso, le alghe kombu, il mirin o il sake, senza però stravolgere la grande tradizione culinaria Italiana. Molti i piatti in carta, tutti da assaggiare, ma il consiglio di Andrea è di non perdere la tartare di ricciola con avogado, cipolla rossa e pomodoro e, successivamente, l’insalata di astice al vapore e salsa citronette. È possibile farsi guidare dal menù degustazione di carne oppure pesce a 35 euro, compresi i vini in abbinamento. Mentre il prezzo medio di una cena alla carta è di 65-70 euro.

TORRE PALLAVICINA Trattoria dell'Angelo (3)Ora ci si sposta ai confini della provincia di Bergamo, per arrivare a Torre Pallavicina, una zona agricola limitrofa alla sponda est del fiume Oglio. Il paese possiede un piccolo gioiello architettonico: il Palazzo Barbò, tutt’ora di proprietà dei Conti Barbò, costruito in seguito alla Pace di Lodi del 1453 tra il Ducato di Milano e la Repubblica Veneta. Il Palazzo è inserito in un parco immenso costellato da alberi secolari, silenziosi testimoni della storia di questi posti. Visitando il palazzo è facile lasciarsi affascinare dai bellissimi soffitti a cassettoni, dai preziosi affreschi e dai camini in marmo sparsi nelle numerose stanze e nei saloni.

La storia e la tradizione di questa zona è facile percepirla anche alla “Trattoria dell’Angelo”, aperta da prima del 1865 e sempre gestita dalla famiglia di Simonetta Consolandi, che oggi porta avanti l’attività con l’aiuto del marito Andrea Bonetti e del figlio Claudio, entrambi al lavoro in cucina. «Qui cucinavano i piatti caserecci della tradizione rurale come i ravioli, preparati abitualmente a Ferragosto – afferma Simonetta – oppure il lesso o la gallina bollita. È possibile assaggiare dei salumi nostrani locali, prodotti e selezionati da noi, così come i formaggi». Un posto sincero, una vera trattoria, in cui ritrovare i sapori di casa, con i bolliti e gli stufati che, nel periodo estivo, lasciano il posto a piatti come le carni alla brace. Simona consiglia di non perdere i ravioli, preparati rigorosamente in casa con il ripieno di stufato. Nulla a che vedere con i classici casoncelli. È una ricetta tramandata di generazione in generazione, più simile al raviolo mantovano. Il prezzo medio per un pasto è va da 25 a 40 euro, in relazione alla scelta del vino.

Ritornando verso il fiume Serio, oltrepassandolo e risalendo verso la città, si raggiunge Cologno al Serio, con il suo borgo antico ricco di fascino. Stradine strette da percorrere a piedi, vicoli e scorci mozzafiato. La fortezza è stata ricostruita nel 1200 e attualmente è stata oggetto di un restauro conservativo. Il borgo antico è circondato dal fossato e dalle mura, dalle quattro torri e dalla rocca. Tutt’ora l’accesso è consentito attraverso i quattro portoni, non più muniti com’è ovvio che sia dal ponte levatoio. Internamente il castello ha perso le caratteristiche originarie, convertito attualmente in una struttura residenziale.

Cologno dista pochi chilometri di castelli di Brignano Gera d’Adda e di Pagazzano, anch’essi tappe del circuito delle “giornate aperte”. Dopo le visite a questi siti, una tappa consigliata è il “Convento dei Neveri” di Bariano, un’altra struttura storica che da poco più di sei anni è diventata un ristorante molto particolare. «I tavoli – chiarisce la signora Antonella, proprietaria e gestrice – sono disposti nelle vecchie cellette dei frati, abbiamo celle da 2 a 8 posti. Inoltre, c’è un soppalco e vi sono altre sale per l’accoglienza dei nostri ospiti». L’offerta del ristorante è di due tipologie: “Il Braciere”, in cui vengono servite principalmente carni alla brace, ma anche bruschette, taglieri e piatti della tradizione, preparati con cura e ricercatezza. «Nel convento – dice Antonella – diversi decenni fa c’era una signora che si chiamava Ninì che aveva una trattoria. Abbiamo voluto richiamare questa cosa, offrendo una cucina simile a quella delle vecchie osterie e trattorie». Il prezzo di un menù va da 30 a 50 euro.

“Il Ristorante” è caratterizzato invece da una cucina mediterranea che punta sulla stagionalità delle materie prime, sulle verdure fresche e su una proposta gastronomica orientata principalmente al pesce e ai prodotti ittici. Qui il prezzo è compreso tra 70 e 100 euro, con la possibilità di scegliere un menù degustazione da cinque portate a 60 euro e da sei portate a 75 euro.

Infine, risalendo ancora verso Bergamo, si incontra Urgnano che ospita il Castello Albani, nato strategicamente all’incontro di due importanti vie di comunicazione: la strada “Francesca”, proveniente da Milano verso Brescia, e la strada “Cremasca”, che unisce Bergamo e Crema. Un castello a pianta quadra e con le tipiche quattro torri, costruito interamente in cotto come vuole la tradizione viscontea. Al suo interno è possibile visitare il cortile e il giardino pensile, che contiene nove statue nane caricaturali, tipiche del grottesco del Settecento. Sono molti gli eventi organizzati nella rocca.

URGNANO Il frate (2)Per proseguire in bellezza, merita un pranzo o una cena al ristorante “Il Frate” di Urgnano: «È un ristorante storico ubicato nel centro del paese – esordisce Lorenza Sala – aperto dai miei genitori Elia e Mariuccia e io sto continuando questa attività. Mio padre faceva il fornaio, quindi ha iniziato con la pizzeria. All’epoca non ce n’erano molte, poi negli anni Ottanta abbiamo ristrutturato in modo importante il locale ed è diventato solo ristorante. Siamo conosciuti perché proponiamo una cucina tradizionale piacentina, viste le nostre origini». Pane e focacce sono fatte in casa, ma anche le paste fresche tipiche della tradizione emiliana. Dove mangiare dei buoni Pisarei e fasò? Questo è il posto giusto! Il prezzo per un pasto è di 35–50 euro.

Per le informazioni sui castelli e le iniziative www.bassabergamascaorientale.it