Cinema, sconti e promozioni
frenano i fatturati delle multisale

Nella Bergamasca tiene il numero di biglietti venduti, anche se in calo rispetto al 2011. La crisi incide, ma anche le pay-tv e la pirateria penalizzano il comparto

Uci Curno, cresce il numero di spettatori
Stratta: “Funziona la nostra carta fedeltà”

Anche se la crisi svuota il portafoglio, i bergamaschi non rinunciano al cinema. A fornire una fotografia della situazione è Andrea Stratta, 50 anni, amministratore delegato di Uci Italia che ha inaugurato la prima multisala a Curno, composta da 9 schermi per 2.500 posti, nel 1999. Dopodiché il circuito è passato a 42 multisale. Nella graduatoria degli incassi, quella bergamasca si colloca all'ottavo posto davanti a Torino Moncalieri e Firenze.
I dati Cinetel registrano 10 milioni di biglietti in meno rispetto al 2012 (-8%). Qual è la situazione nella bergamasca?
“Va meglio che in altri paesi. E' una piazza meno in difficoltà di altre. Tuttavia, i ricavi sono in calo proprio perché vivendo un periodo di crisi i prezzi scendono per via delle iniziative promozionali messe in atto dall'esercente”.   
Qual è il film più visto nel 2013 a Curno?
“”Iron man 3”. Sono andate bene, in generale, le pellicole uscite tra maggio e giugno, fatto che sfata la leggenda che il pubblico vada al cinema soprattutto d'inverno. Funzionano bene anche i concerti. Curno ha premiato Bruce Springsteen, The doors, il film sui Violetta e il Cirque du soleil”.
Ci sono stati anche flop?
“Certo, ma a livello mondiale. L'effetto è a catena. Come “The lone ranger”, su cui tutti avevamo grosse aspettative, ha funzionato male ovunque e la Walt Disney ci ha rimesso oltre 200 milioni di dollari”.
A quale target corrisponde il vostro pubblico?
“E' leggermente più femminile. L'età varia tra i 15 e i 40 anni. Poi c'è chi è cresciuto cinematograficamente con noi. Curno è la nostra sala storica, che sta per compiere 14 anni. I giovani che allora avevano 20-25 anni, oggi ne hanno 45-50, hanno cambiato abitudini, si sono sposati e hanno avuto dei figli, continuando ad andare al cinema ed elevando la fascia di età”.
Il cinema è una forma di intrattenimento non adatta a tutte le tasche: perché i prezzi restano alti?
“Non direi, se lei va a mangiare una pizza, non riesce a cavarsela con meno di 12-13 euro, al cinema spende 8,70 euro, ma ci sono mille forme per risparmiare. Basta che un gruppo di amici compri una tesserina da cinque ingressi per ridurre a 6/6,50 il prezzo di entrata. La nostra carta fedeltà garantisce dieci ingressi a 5/5,50 euro. Se va il martedì a vedere un film che ha poche settimane di vita lo paga solo 3 euro. Tutte iniziative che a Curno funzionano bene”.
Quali sono i fattori che penalizzano il settore?
“La pirateria è il più grave e diffuso: scaricare film dal web in modo illegale danneggia produttori, distributori, sale, mercato dell'home video. E' successo, un paio di volte, di scoprire atti di pirataggio anche a Curno. Tutti soffriamo e il governo non fa nulla, non promuove leggi né pene severe. Altro fattore, l'arrivo dei grandi schermi in molte case, dove puoi goderti per quattro-cinque giorni a settimana le partite di calcio. Se una sera gioca l'Atalanta, è normale  che un po' di clienti li perdiamo”.
Quanto pesa, invece, la concorrenza dei film proposti da Sky e Mediaset?
“Poco nulla, ormai siamo abituati. E poi quando il pubblico vuole vedere un film, non aspetta mesi”.
Si leggono spesso annunci di sale in vendita,  si arriverà all'estinzione dei cinema nelle città?
“Le piccole sale continueranno a operare bene a condizione che portino avanti una trasformazione al passo con i tempi. Moriranno se mantengono poltrone vecchie vent'anni, proiettori a pellicola e audio scadente”.
La quota di produzioni italiane è scesa dal 48 al 34%, quella a stelle e strisce è salita dal 34 al 58%: un segnale d'allarme?
“No, sono dati in evoluzione, in autunno ci saranno tanti film italiani. L'attesa è per “Sole a catinelle” di Checco Zalone, nelle sale il 31 ottobre”. 
C'è chi scrive una guida per sopravvivere al cinema della crisi tra suicidi e violenze, rivalutando cinepanettoni e Tinto Brass. E' daccordo?
“Non credo nei film troppo impegnati o troppo leggeri. Bisogna fare una bel film, come “La migliore offerta” di Giuseppe Tornatore, pellicola dell'anno”.

Ariston di Treviglio: “Il 22% dei ticket
venduto con la tessera cinepass”

E' stabile il numero di spettatori dell'Ariston Multisala di Treviglio.  Inaugurata nel 2004 in via Montegrappa, la struttura è composta da sei sale che possono ospitare fino a 1.300 spettatori. Amministratore e direttore è Enrico Signorelli, 41 anni, ultimo erede di una stirpe di gestori, veri pionieri dell'arte cinematografica.
“La mia famiglia vanta una storia centenaria. Tutto è iniziato con il mio bisnonno, Antonio, a fine Ottocento: girava le locande mostrando la lanterna magica, una vecchia forma per proiettare immagini su una parete in una stanza buia, tramite una scatola contenente una candela. Oggi Lanterna magica è la mia società. Il figlio, Enrico, mio nonno, si è appassionato al punto da realizzare, nel 1916, sedicenne, la prima arena estiva. Si spostava per le cascine che raggiungeva prima in bicicletta, poi con un carretto. L'evoluzione dei tempi l'ha portato ad aprire il cinema Ariston nel 1953 che è rimasto in attività fino al 1987. A mio papà, Gianantonio, spetta il merito di aver inaugurato quell'anno il Cinema Nuovo, prima bisala a Treviglio”.
Oggi bisogna fare i conti con la difficile congiuntura economica. Qual è la situazione nella città della Bassa?
“Siamo in linea con il numero di presenze registrate nel 2012. Ma abbiamo perso pubblico rispetto al biennio precedente. I cali negli incassi, passati dai 900mila di due anni fa agli attuali 740mila (rapportati ai sette mesi), pari al 18 per cento, sono una conseguenza del ricorso alle promozioni”.
Qual è la più diffusa?
“La tessera cinepass, una carta prepagata e ricaricabile che consente di comprare i biglietti con uno sconto che varia, a seconda della giornata, dal 10 al 20 per cento. Oggi  il 22 per cento dei tagliandi è acquistato con questa formula. Il nostro intento è, comunque, creare un club di affezionati che ha diritto a tante agevolazioni, sconti al bar, in libreria, posti riservati, possibilità di godersi anteprime. Per noi non sono dei clienti, ma un vero popolo vip”.
Qual è il vostro target?
“Il più eterogeneo possibile. Portiamo al cinema tutti, i più piccoli come gli ottantenni con iniziative mirate. Il sabato pomeriggio, fino alle 19.30, un bambino e l'adulto che l'accompagna pagano solo 10 euro compresa la bibita. Un'iniziativa partita in sordina e per poche settimane l'anno e che oggi dura dodici mesi. Il venerdì alle 17, invece, è pensato per il senior club, gli over 60 a cui offriamo the e biscotti e un ingresso per una prima visione a 4,50”.
Dunque, la programmazione è la base su cui voi costruite un'offerta variegata.
“Gli eventi sono ciò che fa la differenza e noi ne proponiamo per tutti i gusti. Ci chiamano spesso le scuole e noi ci facciamo promotori di proiezioni speciali, come quelle legate alla sicurezza stradale, a cui stiamo lavorando in questi giorni in collaborazione con la polizia locale di Treviglio. Sono in programma anche un ciclo di serate sulla figura della donna nella società moderna, il ciclo di film per le famiglie realizzati insieme alle parrocchie. Ma sono possibili anche feste per bambini e convegni per manager”.
Cosa vi contraddistingue dalle altre multisale a vocazione commerciale?
“La nostra forza è il legame col territorio. Ci impegniamo a creare un cinema che sia a misura di bambino, adulto e anziano. Dopo un rodaggio iniziale siamo oggi fieri di essere la vera piazza al coperto di Treviglio, dove ci si ritrova per leggere un libro, mangiare un panino, cenare o solo per programmare la serata”. 


Tavolini all’aperto, Pappi (Ascom):
«Bene l’intesa con il Comune»

La movida guadagna una mezz’ora di festa spingendosi fino allo scoccare della mezzanotte. I pubblici esercizi potranno sgombrare tavolini e sedie fino a mezzanotte e mezza, consentendo così la riapertura delle strade al traffico. È stata raggiunta nei giorni scorsi l’intesa tra l’Amministrazione comunale e i locali serali del centro città in merito agli orari e alla gestione degli spazi all’aperto in vista dell’ultimo appuntamento estivo di “Vivi Bergamo il giovedì”, in programma il 12 settembre. Si è svolto un incontro tra i rappresentanti delle associazioni di categoria, accompagnati da Francesco Pappi del Pub Sant’Orsola e vicepresidente del Gruppo Caffè Bar di Ascom Bergamo e Tiziana Tacchio di Al Diciotto di via Sant’Orsola, e i tre assessori di riferimento: Massimo Bandera alla Sicurezza, Enrica Foppa Pedretti alle Attività produttive e Danilo Minuti alle Politiche giovanili.
Il confronto tra le parti ha fruttato l’impegno da parte dell’amministrazione comunale di estendere dalle 23.30 alle 24 l’orario di occupazione del suolo con tavoli e sedie davanti ai locali; e l’obbligo per i gestori del rispetto assoluto del termine previsto, rimuovendo per tempo le attrezzature e permettendo l’apertura delle strade al traffico dalle 00.30.
L’intesa raggiunta sospende così la provocazione lanciata nei giorni scorsi dai gestori di boicottare l’iniziativa del 12 settembre tenendo chiusi i locali. I commercianti non avevano infatti digerito i verbali siglati dagli agenti della polizia locale per aver superato l’orario di occupazione del suolo pubblico e non aver proceduto allo sgombero di sedie e tavoli esterni, di intralcio alla riapertura al traffico.
«Siamo contenti dell’intesa raggiunta perché dimostra un segnale di attenzione verso il nostro lavoro da parte dell’amministrazione, sebbene il problema della convivenza tra pubblici esercizi e residenti non sia assolutamente risolto – afferma Francesco Pappi –. Le nostre attività sono troppo spesso prese di mira da cittadini poco tolleranti, che non riescono a pensare ai locali come ad una risorsa per i giovani e per il turismo. Purtroppo la realtà è che a Bergamo tutti vogliono locali aperti la sera, ma non sotto casa propria. Bisogna costruire un nuovo equilibrio fondato sul rispetto reciproco. Come recitava lo slogan di una campagna lanciata dall’amministrazione qualche anno fa, la notte è di tutti e la città va vissuta nel rispetto degli altri».
«Il risultato ottenuto è positivo – commenta Tiziana Tacchio –. L’amministrazione ha dimostrato la propria disponibilità ad affrontare il problema dando un segnale concreto di attenzione nei confronti degli eventi organizzati e del nostro lavoro di tutti i giorni».
Per quanto riguarda le multe, i gestori colpiti faranno ricorso, puntando sul fatto che era impossibile rimuovere tavoli e sedie alle 23.30 nel clou della manifestazione. «Chiederemo un incontro con il Comando della Polizia Locale per l’annullamento dei verbali, dopo aver fornito uno scritto difensivo. Non era davvero possibile, nel momento di massima frequentazione nella via, sgomberare tavoli e sedie. La nostra speranza è che si riesca a trovare un accordo», evidenzia Pappi.


Corsi, l’Ascom preme
sulla leva del marketing

Se la crisi impone delle scelte e mette a dura prova gli imprenditori, Ascom invita a concentrarsi sulle proprie passioni e a trovare gli strumenti per inseguirle, mantenendo i piedi ben saldi a terra, senza però rinunciare a pensare in grande. Il nuovo calendario dei corsi risponde alle esigenze di chi è chiamato a ripensare la propria attività, a mettersi in discussione e a cogliere le tendenze, allargando i propri orizzonti per conquistare nuove quote di mercato e stimolare i consumi fermi al palo. L’invito è di gettare il cuore oltre l’ostacolo e tagliare il traguardo prima degli altri, non lasciandosi sfuggire nuove opportunità. Direttamente dagli Stati Uniti arriva, ad esempio, l’arte dell’Home Staging in soccorso al mercato immobiliare, mentre i principi dei guru del marketing trovano un’applicazione concreta nei percorsi formativi per fidelizzare la clientela e generare nuovi bisogni, anticipandone i desideri. Non mancano corsi studiati su misura delle esigenze di ogni categoria, dagli autosalonisti ai fioristi, dalle librerie alla fornitura d’ufficio e percorsi di rivoluzione ed evoluzione interiore ed esteriore. Per cogliere le nuove frontiere del web 2.0, in calendario un corso per incrementare le vendite dedicando un’ora al giorno ai social network.
Sul versante dell’enogastronomia, all’Accademia del Gusto di Osio Sotto gli appuntamenti per professionisti ed appassionati abbracciano ogni esigenza, senza tralasciare l’aspetto manageriale e prestando quest’anno particolarmente attenzione all’arte dell’accoglienza. Oltre ai seminari stellati Michelin – tre gli appuntamenti del Convivium – l’Accademia organizza per i professionisti della ristorazione dibattiti e seminari nell’ambito della kermesse Pianeta Gourmarte, con l’atteso focus sul controverso rapporto tra ristoratori e Tripadvisor. «Investire in formazione significa puntare sul capitale umano e sulla qualità del lavoro, con un investimento che fa la differenza tra un’impresa qualunque e un’azienda competitiva – ha sottolineato il presidente dell’Ascom Paolo Malvestiti -. Dal 2002 ad oggi i corsisti sono passati da 336 a 1.490, con 2.188 ore in aula contro le 826 da cui siamo partiti, indice di quando l’associazione creda nella formazione, in quel bagaglio di conoscenze che accompagna ogni impresa». In calendario nel nuovo anno accademico 114 corsi: ovvero 70 laboratori dell’Accademia del Gusto, 3 Convivium e 41 seminari per la qualificazione professionale e la cultura personale. «I corsi – sottolinea il direttore dell’Ascom Luigi Trigona – rispondono alle esigenze delle piccole e medie imprese, indirizzando passioni e creatività su percorsi imprenditoriali di successo, pronti a cogliere se non ad anticipare le nuove tendenze di mercato. In primo piano l’organizzazione manageriale, la fidelizzazione della clientela e tante idee e strumenti per conquistare nuovi clienti e stimolare i consumi». A fare la differenza, oltre alla professionalità e alla passione è la disposizione personale al cambiamento: «Le regole con le quali il mercato ha operato fino a qualche anno fa sono cambiate ed è quindi necessario che ciascun imprenditore riveda la propria strategia – sottolinea Daniela Nezosi, responsabile dell’area Formazione -. L’invito è quello di continuare a mettere in campo il cuore, di non lasciarsi immobilizzare dalla paura del cambiamento e di provare a modificare la propria prospettiva. Non è semplice, ma è il concetto faticoso insito nell'evoluzione. Sul fronte dei corsi di management il cuore è il bersaglio da centrare per far coincidere obiettivi d’impresa e passione, per tornare a lavorare con ottimismo. Nella copertina dei corsi dell'Accademia del Gusto è raffigurato un uovo, elemento base di molte preparazioni in cucina ed in pasticceria e simbolo di rinascita, che prende qui la forma di un cuore».


Orio, Wizz Air lancia i servizi
“fast track” e “vip lounge”

I passeggeri che volano sulle rotte operate da Wizz Air potranno garantirsi l’accesso ai servizi di fast track e business lounge dell’aeroporto di Orio al Serio acquistandone i diritti durante le procedure di booking online sul sito web della compagnia aerea.
La novità, introdotta da Wizz Air dall’inizio di settembre, consente a chi prenota un volo in partenza dallo scalo bergamasco di scegliere di saltare la coda utilizzando il varco di accesso rapido ai controlli di sicurezza, il cosiddetto “fast track”, oppure usufruire della comodità delle due vip lounge, poste rispettivamente in area pubblica, attraverso la quale si accede direttamente ai controlli di sicurezza, e al primo piano del terminal partenze.
I costi dei servizi sono di 5 euro per il servizio Fast Track e di 20 euro per l’accesso alle Vip Lounge. Ai passeggeri che volano con Wizz Air, e optano per uno dei due servizi nella fase di prenotazione del volo, viene offerto il vantaggio di accedere utilizzando il codice a barre stampato sul check-in online, senza doversi munire di altro ticket. L’acquisto può essere effettuato fino alla mezzanotte del giorno precedente la data di partenza del volo.
Wizz Air lancia la nuova offerta online in collaborazione con SACBO, nella certezza di raccogliere il gradimento dei suoi passeggeri che, sempre più numerosi, scelgono di volare con la compagnia low cost apprezzandone la puntualità e la qualità dei servizi a bordo, proponendo di cogliere l’occasione per assicurarsi anche il comfort in aeroporto.
Il network dei collegamenti Wizz Air dall’Aeroporto di Bergamo Orio al Serio conta 17 destinazioni: Arad, Bucarest Otopeni, Craiova, Cluj, Timisoara e Tirgu Mures in Romania; Danzica, Katowice, e Varsavia e Poznan in Polonia; Kiev, Lviv e Donetsk (dal 1° ottobre 2013) in Ucraina; Praga in Repubblica Ceca; Sofia in Bulgaria; Vilnius in Lituania; Skopje in Macedonia.


La Argomm rafforza
la presenza internazionale

La Argomm di Villongo rafforza la sua presenza internazionale. L’azienda, tra i più importanti players europei nel settore delle guarnizioni e componenti tecnici in gomma destinati al settore automotive, nelle scorse settimane ha infatti concluso il processo di acquisizione di due società: la RPS Technologies Ltd di Bangkok (Thailandia) e la RPS Technologies Inc di Dayton (Ohio-USA). Argomm ha acquistato le due società dal Fondo d’investimenti asiatico Navis Capital. “Questi investimenti – sottolinea Ercole Galizzi, Ceo di Argomm – vanno a concretizzare il processo di internazionalizzazione all’interno del piano strategico 2013-2016 e ci permettono di avere una base produttiva in Asia e una commerciale/distributiva negli Usa ed essere quindi presenti in tre continenti, Europa, Asia e America con oltre 650 dipendenti. Sul fronte commerciale e di marketing, ci aspettiamo una rapida crescita e significative opportunità di business automotive-oriented e non solo, che si ripercuoteranno positivamente e trasversalmente sulle aziende del Gruppo”. 
Per quanto riguarda RPS Technologies Ltd, si tratta di un sito produttivo già operativo in Thailandia dal 1988 all’interno del polo industriale Navanakorn a 35 chilometri a nord di Bangkok. Lo stabilimento occupa 250 addetti e copre un’area coperta di 4 mila 300 metri quadrati presenti su due plants ubicati a poca distanza uno dall’altro.
L’azienda è specializzata nella produzione di articoli tecnici in gomma e gomma metallo per il settore dei sistemi frenanti automotive e nella produzione di  Wiper Blades, vale a dire le lame in gomma per i tergicristalli.  RPS Technologies Ltd produce anche mescole, processo produttivo primario attualmente nuovo per ArGroup. L’azienda asiatica dovrebbe chiudere l’anno con un fatturato di 7,6 milioni di euro.
RPS Technologies Inc, con poche unità di addetti, è invece un centro logistico, di distribuzione e rete vendite dell’azienda thailandese ed è localizzato nell’Ohio. “L’Acquisizione negli States – chiarisce Davide Marini, che ricopre l’incarico di responsabile dell’investimento, “è di fatto il primo passo per una successiva presenza produttiva ArGroup in America e sud America che potrebbe rappresentare il prossimo obiettivo a medio termine. Infine, va sottolineato che le due realtà complementarietà per i prodotti e nuove frontiere di sbocco sul fronte mercati e nuovi clienti ”.


Milano, “Da Vittorio” sbarca
alla Società del Giardino

È il circolo più antico (ed esclusivo) di Milano, club per «gentiluomini» fondato nel 1783: la Società del Giardino con sede a Palazzo Spinola, in via San Pietro all'Orto. Circa 500 soci, selezionatissimi. Incontri, convivi, feste. E un ristorante interno dove i soci ed eventuali ospiti possono pranzare e cenare. Tra qualche giorno, la gestione della cucina cambia. Punta più in alto, avendo il presidente del Circolo, Gaetano Galeone, ingaggiato uno dei più blasonati ristoranti italiani: Da Vittorio (3 stelle Michelin) di Brusaporto (Bg). «Qualcuno teme che i prezzi si impennino», sussurra il figlio di un socio, che ci ha anticipato la notizia. Confermata da Francesco Cerea, uno dei fratelli alla guida del ristorante bergamasco, fortissimo anche nel catering. «Sì, entriamo alla Società del Giardino dal 2 settembre – dice -. Rilanceremo la cucina, certo. Di conseguenza, anche i prezzi saranno ritoccati. Ma niente paragoni con il nostro ristorante gourmet. Nel menu, ci saranno piatti semplici, tradizionali, con materie prime di qualità. Andrea Ierardi, lo chef che manderemo nelle cucine del Club milanese, saprà proporre al meglio anche le pietanze apparentemente più semplici. In sala, ci sarà il maitre Roberto Cederna. Li abbiamo addestrati noi, sono persone di fiducia, preparate». L'idea del cambio di gestione del ristorante della Società del Giardino nasce dal fatto che la cucina, col tempo, era rimasta immobile nelle ricette dei piatti. Dunque, il presidente ha interpellato alcuni catering, chiedendo di fare un'offerta gastro-economica. Alla fine della selezione, l'hanno spuntata i fratelli Cerea: Enrico, Roberto (gli chef di Vittorio) e l'eclettico Francesco. Del resto, la solidità e la qualità del loro servizio catering è nota. I Cerea sono presenti ovunque, quando si tratta di allestire cene importanti (anche per molti ospiti) per eventi e feste private. Ma quale sarà il menu tipo dei pasti quotidiani per il Circolo milanese? Risponde Francesco Cerea: «Premesso che nei piatti non si imporrà il protagonismo dello chef e l'effetto ma la qualità e la freschezza dei prodotti, indicativamente verranno proposti antipasti all'italiana (pesce, salumi), risotti, paste variamente condite, carne e qualche piatto unico. Qui, citerei il classico risotto allo zafferano guarnito di cotolettine alla milanese». «Ovviamente – aggiunge Cerea – quando si tratterà di organizzare cene particolari, per serate come il dopo Scala, il menu avrà un tono decisamente più alto». La brigata di cucina del nuovo corso della Società del Giardino sarà composta da 12 giovani, sotto i trent'anni. «Per monitorare costantemente il servizio, ogni settimana faremo il punto con il presidente del Club».

Marisa Fumagalli
(Corriere della Sera)


«Sull’aeroporto la posizione del Comune è chiarissima»

Spett.le La Rassegna

Ho letto con attenzione e sostanziale dissenso l’articolo di Cesare Zapperi “L’aeroporto e le contraddizioni di Palazzo Frizzoni”. Vi chiedo ospitalità per potere precisare la posizione dell’Amministrazione comunale, che a me sembra chiarissima e molto giusta.
Essa è contenuta in una serie di ordini del giorno approvati all’unanimità dal Consiglio comunale del 22 luglio scorso. Il fatto che tutti gli eletti dai cittadini abbiano votato concordemente richiede una dovuta attenzione.
Esprimo ancora una volta e ancor più in dettaglio la posizione del Comune di Bergamo:
1. L’aeroporto di Orio è la più grossa impresa della bergamasca, produce il 7,1% del Pil provinciale, dà lavoro a circa 18.000 dipendenti, fornisce un servizio insostituibile al turismo e alle elettività produttive, ha da sempre un bilancio sano e in utile.
2. Le sue dimensioni attuali sono quelle massime compatibili con il territorio. La teoria secondo cui un’impresa se non cresce muore è assolutamente indimostrata. Le dimensioni attuali possono essere accompagnate da un determinante incremento dei servizi a favore dei viaggiatori (parcheggi, negozi, sostegni turistici).
3. I diritti a un’esistenza vivibile da parte dei cittadini di Colognola e degli altri paesi coinvolti è una realtà imprescindibile che non può essere ignorata in nome di pur rispettabili scelte di impresa, ma che deve essere opportunamente mediata.
4. Frattanto il Comune sta spingendo su Sacbo per ottenere una serie di importanti risultati, nell’ambito di un progetto aeroportuale complessivo del nord Italia di cui la Regione Lombardia può farsi protagonista:
– Collaborazione con gli altri aeroporti del nord Italia anche al fine di utilizzare al meglio le potenzialità di ciascuno (in tale ambito si inserisce l’obiettivo dell’eliminazione dei voli notturni sulla città, già oggi solo occasionali, e la riduzione di quelli a est).
– Partenza obbligatoria e sanzionata sempre da inizio pista, affinché gli aerei passino più alti sui centri abitati.
– Sperimentazione di nuove rotte, a partire da quella sull’autostrada che sembra davvero essere molto meno impattante.
– Utilizzo per l’insonorizzazione degli immobili degli oltre 22 milioni di euro accantonata da Sacbo su richiesta del Comune di Bergamo. Già sono state insonorizzate tutte le scuole. Purtroppo l’opposizione dei Comitati contro le curve isofoniche, accolta dal Tar, rende ora difficile individuare gli immobili che ne hanno diritto.
– Conferma e rafforzamento della trasparenza su tutti i dati aeroportuali, anche alla luce del funzionamento di nuove centraline di rilevazione della qualità dell’aria.
Riguardo al futuro, la prossima Amministrazione dovrà decidere se mantenere la quota comunale in Sacbo pari al 13% per potere positivamente condizionare la sua gestione oppure cederla – con prelazione ai soci bergamaschi come voluto dall’esistente Patto di Sindacato – per procurare mezzi finanziari per le opere pubbliche per cui la Città ha i progetti pronti, ma non può spendere i suoi soldi sequestrati a Roma dal Patto di Stabilità.
Frattanto però abbiamo la consapevolezza che la gestione imprenditoriale di Sacbo è molto positiva e probabilmente non ha bisogno necessariamente di angeli salvatori privati.
In conclusione, tutto il Consiglio comunale ha espresso una posizione chiarissima. Potrà non piacere ma è quella che – in buona fede, con conoscenza del problema e con profonda convinzione – hanno individuato tutti i 41 rappresentanti eletti dei Cittadini bergamaschi.

Il Sindaco
Franco Tentorio

Il problema non è il gradimento della posizione espressa dal Consiglio comunale. Nell’articolo che ha trovato il “sostanziale dissenso” del sindaco erano elencate alcune contraddizioni. A nessuna è stata data risposta nella cortese lettera di Tentorio che, bontà sua, si è preso la briga di parlare a nome di tutti. Nemmeno a quella che chiede come si concilia la battaglia per la permanenza di Dhl e l’ordine del giorno che vuole vietare i voli notturni. In politica, si sa, quasi tutto è possibile. Ma a far troppo gli equilibristi si corre il rischio di farsi del male. (c.zap.)


Borgo San Leonardo,
“prove tecniche” di rilancio

L’Associazione per il Borgo San Leonardo si fa grande, andando ad abbracciare anche piazza Pontida in occasione del Busker Festival, organizzato all'indomani della “movida” del distretto cui il borgo ha iniziato a prender parte da questa estate. Dal 13 al 15 settembre, via San Bernardino, via Moroni e largo Cinque Vie ospiteranno artisti di strada con esibizioni all’insegna della musica, dell’arte e del teatro, a suon di acrobazie e giocolerie. La manifestazione, che ha ottenuto il patrocinio del Comune nell’ambito della rassegna Bergamo Estate e anche quello dell’Ascom, sarà ad ingresso libero e il calendario degli eventi dislocati lungo le vie del Borgo – con largo Cinque Vie eletto punto di partenza e vero e proprio teatro en plein air di ogni esibizione – sarà disponibile la settimana prossima, con tanto di mappa degli appuntamenti e descrizione degli artisti e della tipologia degli spettacoli. Gli eventi si spingeranno anche nel cortile della clinica Palazzolo per portare un tocco di magia e allegria ai ricoverati e coinvolgeranno anche la Biblioteca Tiraboschi. Davanti all’ingresso della biblioteca cittadina un madonnaro conquisterà con la sua arte effimera un pezzo di tela d’asfalto, realizzando una grande opera; all’angolo della biblioteca verrà installato il Container Spaco, dove gli architetti proporranno installazioni da abbinare a poesie, offrendo uno sguardo diverso sulla città. Sarà indetta anche una vera e propria caccia di storie per stimolare la creatività dei bambini nell’inventare un racconto, mentre nell’atrio si terrà la mostra fotografica “In atto visivo”. Per l’evento, grazie all’opera di sensibilizzazione verso i proprietari degli immobili, saranno aperti alcuni negozi sfitti o chiusi da tempo, pronti a diventare contenitori di idee e spettacoli o a trasformarsi in aree relax per una breve sosta da uno show all’altro. «Ci saranno un’esposizione di oggetti realizzati in plexiglass, un laboratorio dedicato al cinema e non mancheranno altre sorprese – spiega Milena Lazzaroni, titolare dello studio fotografico e di eventi Mile in via San Bernardino, cui è affidata la direzione artistica del festival -. L'intenzione è di trovare con i proprietari immobiliari una destinazione ai negozi sfitti anche dopo il festival, che rappresenta un primo importante test». Nel fine settimana del Busker Festival ci saranno esposizioni e street show per tutti: in via San Bernardino ci saranno cinque postazioni, tra mostre e laboratori artistici, mentre via Moroni sarà costellata di sette punti esibizione e non mancherà uno spettacolo davanti all'edicola di via Zambonate. «L'associazione sta lavorando da mesi all'organizzazione dell'evento con l'ambizione che possa diventare un appuntamento di richiamo per la città, che riporti vivacità nel Borgo – sottolinea il presidente dell'associazione per il Borgo di San Leonardo Luciano Piro -. La gente ha voglia di stare insieme e condividere l'atmosfera di festa e questo è il regalo che vogliamo fare al borgo e all'intera città».