Via Borgo Palazzo «troppe vetrine sfitte, servono affitti agevolati»

Via Borgo Palazzo «troppe vetrine sfitte, servono affitti agevolati»

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Roberto Marchesi
Roberto Marchesi

Pronta ad entrare a far parte del distretto urbano del commercio, via Borgo Palazzo, con i suoi quasi 200 negozi, è alla ricerca di un’identità commerciale forte. È questa la sfida che ha in mente il presidente dell’associazione Botteghe di Borgo Palazzo, Roberto Marchesi, che guida il gruppo di esercenti da novembre 2013: «La via è in cerca di un equilibrio tra nuove attività ed insegne aperte negli anni Settanta – racconta -. Purtroppo, percorrendo la via più lunga di Bergamo, le vetrine sfitte non mancano e negli ultimi mesi abbiamo assistito a chiusure storiche, dal negozio di casalinghi Caldara, a due passi dall’incrocio con via Camozzi, alla Gioielleria Marchesi, al Fiorista Bonacina».

Dare un nuovo futuro ai negozi sfitti è il grande progetto dell’associazione per la via, che di vetrina in vetrina vuole ricostruire, pezzo per pezzo, l’identità di Borgo Palazzo, a colpi di design e moda: «Sono molte le decisioni da prendere per rendere il borgo più vivibile e confidiamo nell’amministrazione, con cui abbiamo sin dall’inizio avviato un confronto, per valutare progetti di rilancio del Borgo – continua Marchesi -. Avere una connotazione chiara da un punto di vista strettamente commerciale è prioritario per l’intera via, così come governare lo sviluppo delle attività nel Borgo. Per questo abbiamo messo a punto da tempo un progetto per rioccupare le vetrine sfitte e dare allo stesso tempo a nuove attività la possibilità di affacciarsi sul mercato, con canoni di affitto agevolati. In questi anni le aree della città hanno saputo trovare la loro vocazione commerciale: Borgo Santa Caterina, ad esempio, ha impostato la sua offerta sui locali e sulla movida, piazza Pontida ha creato un distretto gastronomico. Il centro continua a concentrare i grandi marchi dell’abbigliamento, Città Alta ha una proposta più tradizionale. Credo che Borgo Palazzo potrebbe concentrare negozi che valorizzano l’artigianalità, il design e la moda, con una proposta di nicchia pronta ad attrarre gente nel Borgo».

L’adesione al distretto urbano del commercio, cui manca solo la formalizzazione, riporta via Borgo Palazzo al centro delle politiche cittadine: «Il distretto rappresenta una grande opportunità per ogni area commerciale. Abbiamo fissato un tavolo ad ottobre e contiamo entro la fine dell’anno di fare parte del distretto, con un nostro rappresentante di via».

Nicola Viscardi
Nicola Viscardi

L’associazione è nel frattempo impegnata a censire negozi da riqualificare e raccogliere proposte tra i commercianti: «Per creare un sistema virtuoso ed attrarre giovani imprese – spiega il vicepresidente dell’associazione Botteghe di Borgo Palazzo, Nicola Viscardi dell’Ottica Skandia – servono affitti a tasso agevolato. Con canoni calmierati diventa più facile investire in eventi, di cui beneficia l’intero Borgo. Il turn-over nella via resta elevato e sono una ventina le attività che si sono viste costrette a gettare la spugna. Fare parte del distretto comporta la messa in collegamento e rete con le altre aree, da Borgo Santa Caterina a Città Alta, a beneficio del commercio di vicinato cittadino».

Il primo segno tangibile della partecipazione di Borgo Palazzo al distretto è l’organizzazione della prima serata nella via della movida allargata, fissata per il 4 luglio, data di avvio dei saldi estivi. I preparativi fervono, ma è ancora tutto in fase di definizione: «La nostra via ha la particolarità di essere davvero chilometrica e, con più di 180 negozi può essere considerata un vero e proprio centro commerciale a cielo aperto. Sarebbe bello abbellire la via con fioriere pensili e scegliere delle cornici a led per illuminare la via anche la sera. Vetrine ben illuminate rappresentano un eccezionale biglietto da visita per chi è di passaggio, di corsa, o bloccato nel traffico – evidenzia una tra le commercianti più attive per l’organizzazione della serata, Cecilia Pelizzoli della Pasticceria Sessantini, storico negozio di cui ha ritirato la gestione cinque anni fa -. Quanto alla via, i negozi non mancano, ma si sente l’esigenza di incentivi per l’apertura di nuove attività, con particolare attenzione ai giovani. Per rendere più bella Borgo Palazzo bisogna partire dall’abc e tenere tutti al decoro e alla pulizia nella via, iniziando a mantenere in ordine l’area adiacente ad ogni negozio».