La città conquista sempre più turisti, anche d’estate. È stato il miglior agosto- eccezion fatta per l’anno di Expo 2015- degli ultimi vent’anni in città, come rilevano gli albergatori. “Agosto è sempre stato un mese tranquillo in una città da sempre legata al turismo business- commenta Alessandro Capozzi, vicepresidente degli Albergatori Ascom-. I numeri segnano quest’anno una crescita dell’8 per cento rispetto al 2017, confermando anche nella seconda metà del mese quanto già rilevato a Ferragosto. La città sembra essere ormai entrata tra le destinazioni turistiche”. A scegliere Bergamo sono soprattutto stranieri, in particolare dal Nord Europa (Danimarca, Finlandia, Polonia), oltre a Francia e Germania. Non manca qualche italiano, anche se restano una minoranza, e arrivano anche israeliani, russi e arabi. Si allungano i tempi di permanenza, in media di due o tre giorni, contro ad una media di soggiorni in altri periodi di una o due notti. “Alla visita della città e di Milano, molti hanno aggiunto un tour sul Lago d’Iseo e la scoperta di San Pellegrino Terme” sottolinea Capozzi. E settembre sembra essere partito con il piede giusto, complice anche il Gran Premio di Monza il week-end scorso: “I segnali sono positivi di qui a ottobre- continua Capozzi-. Il turismo congressuale e business è in ripresa e stiamo ricevendo diverse prenotazioni per le prossime settimane”.
Anche nelle località di villeggiatura il bilancio è soddisfacente, anche se senza l’exploit della città che sta riscoprendo solo negli ultimi anni la sua vocazione turistica. Agosto in montagna ha recuperato quanto perso a luglio e si è mantenuto sui livelli dell’anno scorso. Non mancano segnali di ottimismo per i prossimi mesi: gli stranieri si stanno già informando sulla stagione invernale. A chiedere informazioni e prenotare in largo anticipo sono in particolare i danesi, gli olandesi e gli svedesi.
Agosto è stato un ben mese anche per gli albergatori del Lago d’Iseo, in linea con il 2017. Il Sebino conquista sempre più italiani, anche dal centro e centro- sud, che quest’anno hanno compensato il calo (attorno al – 5%) di tedeschi, austriaci e svizzeri, da sempre habituèe delle nostre località lacustri. Il soggiorno medio è stato di tre giorni, contro la media di 1,5 notti di pernottamento nel resto dell’anno. A settembre riprendono le prenotazioni business e congressuali, oltre ai gruppi organizzati: in crescita moto club ed auto club che decidono di portare sulle rive del nostro lago bolidi d’epoca e moto di grossa cilindrata.