Imprendigreen 2023, riconoscimenti a otto aziende bergamasche

Consegnati i marchi di sostenibilità a otto aziende bergamasche del terziario

Sono stati consegnati ieri in Ascom Confcommercio Bergamo i marchi di sostenibilità Imprendigreen a otto imprese del terziario che si sono distinte per i loro comportamenti ambientalmente virtuosi.
Il riconoscimento “Imprendigreen” è andato a:

  • Studio Leidi di Treviolo,
  • Enoteca Wimpy di Albino
  • Antica Locanda Roncaglia di Corna Imagna
  • Frigogelo di Azzano San Paolo
  • Power.it di Bergamo
  • Tabaccheria Amadeo Livio di Verdellino
  •  Black Horse di Presezzo
  • Macelleria Marchesi di Seriate.

Con Impredigreen vogliamo qualificare le imprese ambientalmente virtuose e che si sono distinte nel 2023 sui temi della sostenibilità ambientale– sottolinea Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo . L’ iniziativa traccia un percorso per le imprese che vogliono contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo  fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. La sostenibilità è di fatto un valore aggiunto per competere in un sistema economico sempre più attento a nuovi modelli di produzione e consumo green”.
Il progetto nasce per diffondere comportamenti sempre più “green” nel mondo del terziario, che possano rappresentare anche un’opportunità di sviluppo per le imprese. “In altre parole, con Imprendigreen – aggiunge Andrea Comotti, responsabile Area gestionale Ascom Confcommercio Bergamo – si vuole raggiungere il duplice scopo di creare benefici ambientali e sviluppare nuove forme di economia attraverso una serie di azioni volte a sensibilizzare, formare e accompagnare le imprese nella transizione da un’economia lineare a un’economia circolare. Ma anche a cogliere tutte le opportunità che i programmi e i fondi europei e nazionali – come il Green Deal europeo e il PNRR italiano – metteranno in campo nei prossimi anni per innovare modelli di produzione, distribuzione e offerta di servizi”.
Grazie alla collaborazione con la Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa sono state definite delle check list  per rilevare le buone pratiche e definire i criteri-soglia quali-quantitativi.
“La Scuola è stata coinvolta anche nella predisposizione di moduli formativi appositamente studiati e implementati per i diversi settori di attività – spiega Comotti -. Invitiamo tutte le aziende del terziario a prendere in considerazione la possibilità di richiedere il riconoscimento”.

Come aderire
Per prima cosa occorre registrarsi sul sito imprendigreen.confcommercio.it e, una volta compilato il questionario, ogni imprenditore potrà valutare le sue performance e ottenere il riconoscimento. Oltre a poter usufruire di speciali convenzioni riservate, le imprese e le associazioni che otterranno il riconoscimento Imprendigreen avranno accesso a moduli formativi implementati con il coinvolgimento di partner strategici ed enti di ricerca di spessore nazionale ed internazionale (come la Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa, l’Enea, l’Asvis e il Conai), per migliorare la conoscenza delle normative e favorire la diffusione e la replicabilità di comportamenti virtuosi sotto il profilo ambientale e sociale.

Per informazioni ed eventuali chiarimenti le imprese interessate possono scrivere a: gestionale@ascombg.it – Tel 0354120325.


Terziario e sostenibilità: imprese sempre più impegnate

Ma la pandemia ha messo il freno agli investimenti. Per le imprese c’è la certificazione Imprendigreen

La sostenibilità, emersa con tutta la sua urgenza con i rincari energetici, resta un tema centrale, anche in avvicinamento agli obiettivi dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per sondare il rapporto tra imprese del terziario e rispetto dell’ ambiente, Ascom Confcommercio Bergamo, nell’ambito dell’Osservatorio congiunturale affidato a Format Research, ha invitato un campione rappresentativo di imprese del commercio, turismo e servizi, a rispondere sul tema della sostenibilità. La maggioranza delle imprese del terziario della provincia di Bergamo ritiene che la propria azienda sia molto o abbastanza sostenibile ( è così per il 56,9% degli imprenditori). Negli ultimi due anni però solo una minoranza delle imprese, il 16%, ha investito sulla sostenibilità. Non manca tuttavia un 10% che pensa di iniziare a farlo presto. Anche perché gli investimenti premiano: 1 su 5 tra le imprese che hanno investito in sostenibilità, dichiara di aver acquisito nuovi clienti grazie all’introduzione di politiche green. Il percorso verso la sostenibilità non è tuttavia privo di ostacoli: il 45% ha incontrato difficoltà nell’approccio alla sostenibilità. “La ricerca di maggiore sostenibilità delle imprese del terziario, che per loro natura sono a medio o basso impatto ambientale rispetto alle imprese degli altri settori, è un percorso appena iniziato e che sta crescendo- commenta Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo-. È la risposta ad un mondo che è cambiato e che con la pandemia ha accelerato il suo percorso verso la tutela dell’ambiente. La crescita c’è ma è ancora lenta. In questi ultimi tre anni siamo passati da un gruppo di imprese che hanno fatto da pioniere in questo campo, ad una prima maggioranza, che però resta ancora limitata. La crisi energetica ha spinto molte imprese a investire nel risparmio ed efficientamento energetico, meno invece in altre direzioni. La disinformazione sul tema, l’incapacità di gestire una politica di comunicazione che consenta un ritorno degli investimenti e soprattutto la difficoltà finanziaria delle imprese provate dalla pandemia pandemia, impediscono un grande sviluppo degli investimenti che sarebbero invece davvero necessari in questo ambito”.

Il tema della sostenibilità ha giocato e giocherà un ruolo importante per le imprese bergamasche, anche grazie ai fondi e alle opportunità a disposizione delle imprese, come sottolinea Diego Cantamessa, responsabile Finanza agevolata Fogalco, Cooperativa Ascom Confcommercio Bergamo: “Basti pensare che il Programma Regionale di Sviluppo delle PMI di Regione Lombardia ha stanziato, attraverso i Fondi Europei, 2 miliardi di euro per il periodo 2021-2027 che arriveranno alle imprese lombarde sotto forma di contributi a fondo perduto. Ci sono due aspetti importanti da considerare: il primo è che il fondo ha raddoppiato la sua dotazione rispetto al periodo precedente, quello del periodo 2014-2020. Il secondo è che il 50% dei fondi, circa 1 miliardo di euro, sono destinati alla sostenibilità ambientale e sociale delle imprese, segnale di quanto Regione Lombardia ritenga il tema importante e prioritario”. Particolare attenzione riveste l’efficientamento energetico: “Anche i Bandi dei Distretti del Commercio, emanati dai Comuni, danno premialità alle aziende che investono in efficientamento energetico. Ci aspettiamo che nei prossimi mesi e nei prossimi anni, visto l’interesse mostrato per questi bandi e l’esaurimento delle risorse che erano state stanziate, Regione Lombardia pubblichi altri Bandi sui temi della sostenibilità delle imprese”.

Per diffondere comportamenti sempre più sostenibili tra le imprese del terziario, con l’obiettivo di qualificare e rafforzare l’impegno delle imprese valorizzando e promuovendo comportamenti virtuosi, Ascom Confcommercio Bergamo ha lanciato nel 2022 anche a livello provinciale  l’iniziativa “Imprendigreen” di Confcommercio Imprese per l’Italia. Un percorso che attesta l’adozione da parte delle pmi del terziario di buone prassi sul tema green.  “Il riconoscimento avviene tramite l’assegnazione di un marchio che viene rilasciato all’impresa che ha raggiunto una soglia minima di punteggio determinata dalla Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa sulla base dei più autorevoli standard di riferimento, – spiega Andrea Comotti, responsabile dell’Area gestionale, Ambiente, Energia, Sicurezza Ascom Confcommercio Bergamo- Sono una decina le imprese bergamasche che hanno già richiesto e ottenuto il marchio” . Sono invece tre i  diversi livelli di eccellenza certificati  (tre, quattro e cinque stelle) in relazione all’impegno ambientale.

Le azioni delle imprese del terziario evidenziate dalla ricerca

La stragrande maggioranza delle aziende bergamasche del terziario ha implementato almeno una politica di sostenibilità. Al primo posto la gestione differenziata dei rifiuti( 69,4%), seguita da risparmio o efficientamento energetico (23,3%) e utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e/o pulite (17,9%). Una precisazione su queste principali evidenze è però d’obbligo: se il 64,9% può sembrare una percentuale bassa relativa alla gestione differenziata dei rifiuti, va sottolineato come diverse imprese non siano soggette in larga misura a indicazioni speciali per lo smaltimento (basti pensare agli uffici, che poco hanno da differenziare oltre a carta e materiali per stampa).

Seguono, a distanza: risparmio dell’acqua (9,5%); adozione di prodotti riutilizzabili/riciclabili e riduzione del “monouso (9,4%); controllo della sostenibilità dei fornitori/predilezione per fornitori locali (5,7%), introduzione di nuovi prodotti/servizi sostenibili ( 5,3%), ascolto delle opinioni e delle esigenze dei clienti sul tema (4,3%), utilizzo e acquisto di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale per gli spostamenti aziendali e/o dei clienti (3,6%), promozione tra i clienti di comportamenti sostenibili (3,5%), Formazione del personale (3,3%).


Assegnato a otto aziende bergamasche il marchio “Imprendigreen”

L’iniziativa, ideata da Confcommercio, costituisce l’asse portante del più ampio progetto confederale “Confcommercio per la sostenibilità”.

Qualificare e rafforzare l’impegno sostenibile di imprese e associazioni del commercio, del turismo, dei servizi, dei trasporti e delle professioni valorizzando e promuovendo comportamenti ambientalmente virtuosi. È per questo obiettivo che è nato “Imprendigreen”, l’iniziativa di Confcommercio che costituisce l’asse portante del più ampio progetto confederale “Confcommercio per la sostenibilità” con il quale la Confederazione intende offrire il suo contributo al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Il progetto ha fatto tappa anche a Bergamo, con otto aziende bergamasche che sono state premiate per i loro comportamenti ambientalmente virtuosi: Enoteca Wimpy di Albino, ValorePiù di Treviolo, Albergo Centrale di San Pellegrino Terme, Nme Srl di Bergamo, Antica Locanda Roncaglia di Corna Imagna, Power.it di Bergamo, Syrio Srl di Bergamo e Frigogelo di Azzano San Paolo.

Il riconoscimento dei comportamenti ambientalmente virtuosi ha portato all’assegnazione di un marchio che è stato rilasciato a queste otto imprese che hanno raggiunto una soglia minima di punteggio determinata dalla Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa, sulla base dei più autorevoli standard nazionali ed internazionali di riferimento.

“Questa iniziativa – ha sottolineato Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo – vuole essere non un punto di arrivo ma di partenza affinché le imprese possano contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: la sostenibilità è di fatto un valore aggiunto per competere in un sistema economico sempre più attento a nuovi modelli di produzione e consumo green”.

“Grazie alla collaborazione con la Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa sono state definite delle check list per rilevare le buone pratiche e definire i criteri-soglia quali-quantitativi per l’accesso al riconoscimento – ha aggiunto Andrea Comotti, responsabile Area gestionale Ascom Confcommercio Bergamo -. La scuola è stata coinvolta anche nella predisposizione di moduli formativi appositamente studiati e implementati per i diversi settori di attività”.