Bergamo regina dei formaggi, «negozi e ristoranti sempre più alleati dei produttori»

Forme-immagine-istituizionale2017

Con il progetto Forme, Bergamo mette in piazza i propri titoli in fatto di formaggi. L’evento, organizzato dall’Associazione Promozione del Territorio, PG&W e Guru del Gusto, è una full immersion, da venerdì 20 a domenica 22 ottobre, nell’arte casearia con conferenze, mostre-mercato ed eventi, aperti al pubblico e agli addetti ai lavori, per conoscere e degustare le principali specialità italiane e internazionali con un posto d’onore per le nove Dop del territorio, i formaggi Principi delle Orobie e quelli di East Lombardy.

«Promozione del Territorio – dichiara il presidente Ivan Rodeschini – continua il suo compito di valorizzazione delle eccellenze in una logica di filiera che va dalla produzione alla commercializzazione. Con Forme si esalta uno dei prodotti più caratterizzanti e legati al territorio, risultato di tradizioni secolari e filiere di produzione uniche. Bergamo è infatti la provincia con il maggior numero di formaggi Dop e la più vasta biodiversità in ambito caseario». «Forme – spiega – è la prima manifestazione di tal genere che si organizza nella nostra provincia e promuove insieme ad un prodotto l’intero territorio, in quando coinvolge non solo il mondo agricolo ma anche quello della ristorazione e dell’ospitalità. Ai ristoranti e agli alberghi di tutta la provincia abbiamo chiesto di rafforzare, nel periodo della manifestazione, la loro proposta di formaggi attingendo alle 9 Dop e ai 7 Principi delle Orobie e di proporre un piatto a base di formaggio all’interno del loro menù. La risposta da parte dei nostri operatori è stata buona e, come sempre, contraddistinta da una grande creatività».

Anche l’Ascom partecipa al progetto, promuovendo la valorizzazione dei formaggi del territorio nei negozi e nei locali

Petronilla Frosio
Petronilla Frosio

«C’è un risveglio dell’attenzione sui formaggi, dalla città alle Valli – evidenzia la presidente dei Ristoratori Ascom, Petronilla Frosio -. Se i grandi assortimenti sono difficili e costosi da gestire, la tendenza è quella di selezionare piccoli produttori locali con il vantaggio di semplificare l’approvvigionamento ma, soprattutto, di caratterizzare la propria offerta legandola al territorio. È con un rapporto sempre più stretto con le produzioni vicine, nella collaborazione reciproca che si dà identità e riconoscibilità alla cucina». Quanto all’uso, sì a taglieri e degustazioni in purezza, ma sempre più spesso i formaggi finiscono nei piatti, protagonisti di golose ricette.

I salumieri Ascom ambasciatori dei prodotti tipici bergamaschi nel settembre scorso all'accademia Carrara
I salumieri Ascom ambasciatori dei prodotti tipici bergamaschi nel settembre scorso all’accademia Carrara

Anche Luca Bonicelli, presidente dei Gastronomi e salumieri Ascom crede in un rapporto virtuoso con i formaggi del territorio. «A fine settembre abbiamo tenuto una degustazione di salumi e formaggi tipici in Accademia Carrara – ricorda – proprio per far conoscere i nostri prodotti, che sono buonissimi e di grande qualità ma, occorre dirlo, non così conosciuti in tutto il loro valore. Ritengo che oggi il compito del salumiere sia proprio quello di raccontare cosa sta dietro ad ogni forma. Siamo stati noi i primi a dedicarci alla selezione dei prodotti tipici, seguiti dalla grande distribuzione. Ora le chicche non bastano più, è la conoscenza il valore aggiunto che possiamo dare alla nostra proposta: saper illustrare le caratteristiche, i luoghi e i modi di produzione è ciò che può permettere alle nostre piccole attività di non essere cancellate dal panorama distributivo».


Bergamo, fine settima da capitale dei formaggi

 

forme - città alta

La provincia con il maggior numero di Dop, nove, e paladina delle produzioni montane con i Principi delle Orobie celebra i propri primati un grande evento diffuso, la seconda edizione di “Forme, Bergamo capitale europea dei formaggi”, che dal 20 al 22 ottobre prende vita nelle piazze e nei palazzi della città.

dav

È il bis dell’omonimo progetto sviluppato in occasione di Expo Milano 2015 e ha l’obiettivo di affermare la centralità del territorio bergamasco nel mondo caseario. La manifestazione, organizzata dall’associazione Promozione del Territorio, PG&W e Guru del Gusto, porta in città le finali di “Italian Cheese Award” e la prima edizione di “Luxury Cheese”, esposizione e degustazione dei più rari e preziosi formaggi internazionali. E poi due spazi invasi da prodotti e produttori: i portici del palazzo della Ragione che diventano “Piazza mercato del formaggio” e il centro piacentiniano, in Città bassa, con “Forme al centro”, senza dimenticare l’approfondimento convegnistico, i laboratori e il coinvolgimento dei ristoranti e degli esercizi commerciali.

Sotto i riflettori ci sono ovviamente i tesori locali: le nove Dop (Taleggio, Salva Cremasco, Quartirolo Lombardo, Grana Padano, Gorgonzola, Bitto, Provolone Valpadana, Formai de Mut dell’Alta Valle Brembana e Strachitunt) e i Formaggi Principi delle Orobie, progetto di valorizzazione di produzioni storiche, dell’ambiente e della cultura che rappresentano (ne fanno parte, oltre ai già citati Formai de Mut e Strachitunt, i formaggi di capra orobica, lo Stracchino all’antica delle Valli Orobiche, il Branzi Ftb, lo Storico Ribelle e l’Agrì di Valtorta, alcuni dei quali sono anche Presìdi Slow Food).

Ambasciatore e coordinatore scientifico della manifestazione è Alberto Marcomini, giornalista con decennale esperienza nel settore caseario, considerato uno dei più grandi esperti italiani di formaggi. Critico, giornalista, conduttore televisivo, dal 1990 è insignito del prestigioso titolo di “Maître fromager de France” della Confrèrie des Chevaliers du Taste-Fromage de France.

Anche l’Ascom partecipa all’evento coinvolgendo i ristoratori per “Chef love Cheese”, ovvero la proposta in carta dei nove formaggi Dop bergamaschi e dei formaggi Principi delle Orobie e il loro utilizzo nei piatti. Sono una cinquantina le insegne che partecipano, dalla città alle Valli, alla pianura ai laghi offrendo un goloso proseguimento della manifestazione in tavola.

IL PROGRAMMA

FINALI ITALIAN CHEESE AWARD

Palazzo della Ragione – piazza Vecchia
21 ottobre, ore 20 – 22
Per la prima volta Bergamo ospita la finale del prestigioso premio che ogni anno elegge i migliori formaggi nazionali.

dav

MOSTRA “LUXURY CHEESE”

Palazzo della Ragione – piazza Vecchia
20 ottobre, ore 14 -19; 21 e 22 ottobre ore 10-19
Una selezione dei formaggi più preziosi del mondo, per la prima volta insieme in un’esposizione affascinante e sorprendente.

CONVEGNO “FORMAGGIO. UNA QUESTIONE DI CLASSE”

Palazzo ex Borsa Merci – piazza della Libertà
20 ottobre, ore 18 – 19.30
Autorevoli relatori affrontano il tema della classificazione dei formaggi e della loro valorizzazione, in tutti gli aspetti.

dav

LUXURY CHEESE LAB

Palazzo Terzi – Città Alta
20/21/22 ottobre
Degustazioni dei formaggi più rari e preziosi in collaborazione con il Ristorante Da Vittorio, 3 stelle Michelin.

PIAZZA MERCATO DEL FORMAGGIO

Portici di Palazzo della Ragione – piazza Vecchia
20 ottobre, ore 14 – 19; 21 e 22 ottobre, ore 9 – 19
Mostra-mercato dei migliori formaggi italiani, tra i quali un’accurata selezione di quelli di East Lombardy.

FORME AL CENTRO

Centro Piacentiniano – piazza Dante
20/21/22 ottobre
Momenti di degustazione, d’intrattenimento e di formazione che coinvolgono il pubblico in esperienze uniche.

CHEF LOVES CHEESE

Bergamo
16/22 ottobre
I nove formaggi Dop bergamaschi e i formaggi Principi delle Orobie protagonisti dei menù dei ristoranti di Bergamo

CHEESE LAB

Sala dei Giuristi, Palazzo della Ragione – piazza Vecchia
21/22 ottobre
Degustazioni guidate e abbinamenti inediti proposti da chef ed esperti, per esperienze sensoriali esclusive.

Info: www.progettoforme.eu


Dal Formai de Mut ai vini, al via le sagre d’autunno di Branzi

Ha un’origine antica la Fiera di San Matteo a Branzi. Le prime notizie risalgono al Settecento, ma è probabile che, al momento dell’abbandono degli alpeggi nel mese di settembre, il paese fosse punto d’incontro di malghesi e commercianti già in pieno Medioevo.

Inizialmente solo fiera dei formaggi, nel 1877 è diventata anche fiera del bestiame ed anche oggi le due attività convivono nell’appuntamento organizzato dal Comune sabato 23 e domenica 24 settembre, nella tensostruttura in via Cagnoli e nell’area esterna.

formai dei mutLa manifestazione ha come fulcro la mostra zootecnica e il concorso del Formai de Mut Dop, ma offre anche tante occasioni per conoscere da vicino la montagna, l’allevamento e i formaggi. Tra le iniziative del programma ci sono infatti dimostrazioni di caseificazione del Formai de Mut, degustazioni guidate dai maestri assaggiatori Onaf, laboratori didattici sul formaggio, sul pane, sulla vendemmia, sulle erbe, e poi passeggiate con i pony, minialpeggio, prove di mungitura.

Domenica alle 10.30 l’approfondimento è affidato al convegno dal titolo “Il Formai De Mut dell’Alta Valle Brembana Dop, questo s… conosciuto! dalle origini ai giorni nostri, chi è, come si riconosce, quale è il suo valore socioeconomico e non solo…”.

Per pranzo e cena ci si potrà accomodare al ristoro della tensostruttura o in uno dei sei ristoranti convenzionati con la festa che offrono menù tipici a prezzi che vanno dai 25 ai 28 euro: Agriturismo Alle Baite, ristorante Corona, Il Caminetto, Da Bettina, Pedretti e Old Fox.

La Fiera di San Matteo inaugura la stagione delle sagre autunnali a Branzi, che proseguirà con la Festa della Taragna Bergamasca, il fine settimana successivo (30 settembre – 1 ottobre), e con la rassegna “I vini italiani incontrano i prodotti locali”, sabato 7 e domenica 8 ottobre. Nell’occasione, nei ristoranti di Branzi sarà possibile gustare un menù tematico abbinato ad un vino regionale, frutto del gemellaggio tra ognuno dei ristoranti convenzionati con una delle cantine presenti alla kermesse.

>>Fiera di San Matteo – il programma 2017

>> I menù dei ristoranti convenzionati


Vino e formaggio, Donizetti ispira due nuove specialità

Gaetano Donizetti come marchio della città, capace di veicolare il nome di Bergamo nel mondo. È un obiettivo che la Fondazione Donizetti e il territorio stanno condividendo, con iniziative che portano la musica e la figura del compositore fuori dai teatri.

Anche il cibo assume il ruolo di testimonial e così, dopo il Donizetti Spriss, aperitivo creato da Toni Foini de Le Iris, il liquore Elisir d’amore delle Distillerie di Sarnico, la serie di cioccolatini del Balzer, senza contare la già famosa torta Donizietti, arrivano altre due chicche ispirate al famoso musicista.

La Cantina Le Corne di Grumello del Monte, azienda con la vigna a corpo unico più estesa della provincia di Bergamo, orientata alla riqualificazione del territorio e alla produzione di vino nella cornice della coltivazione biologica, dedicherà annualmente una riserva numerata all’opera di Donizetti che compie 200 anni (progetto #donizetti200): quest’anno sarà il pinot nero di Bergamo “Divenire – Pigmalione”.

Il caseificio Defendi di Caravaggio, azienda familiare con oltre 150 anni di esperienza nella produzione di formaggi Dop lombardi come gorgonzola, taleggio e specialità con latte di bufala, ha invece in produzione la “Furtiva Lagrima”, un erborinato che nasce dall’unione di un gorgonzola selezionato dalla consistenza particolarmente cremosa e accurati ingredienti che vanno dalle confetture a granelle di cereali.

Ecco come i produttori raccontano la propria ispirazione donizettiana

Le Corne, il vino dedicato ai 200 anni della prima opera scritta da Gaetano Donizetti

le corne«Oggi il vino Pinot nero rappresenta, in quel di Bergamo, un’alternativa ai “tagli bordolesi” che tanto hanno sostenuto lo sviluppo enologico di questa terra. La lungimiranza del titolare, che 10 anni fa decise di piantare a Grumello del Monte questo vitigno ci permette oggi di produrre un “nettare” singolare; capace di risvegliare sensazioni nascoste e sopite nel tempo e nella monotonia della vita d’oggi!

Prodotto senza chimica, lentamente, solo l’intelletto umano e la pazienza di saper attendere. Un vino irruento e scontroso nella sua giovinezza, sfrontato e irriverente; non si concede mai a coloro che non lo sanno ascoltare, a coloro che non sanno percepire la sua profondità, a coloro che non sanno attendere! Come un’opera di Donizetti mai delude, la sua acidità unita alle note fruttate e minerali sa solleticare il palato predisponendo la nostra mente a piacevoli pensieri, sempre garantendo un crescendo sensuale e trascinante».

Formaggi Defendi: La furtiva lagrima, il gorgonzola cremoso si rifà all’aria più celebre

«Una ricetta segreta che come la complessità di un’aria non può essere svelare o descritta, ma solo ascoltata e assaggiata. Siamo molto felici di aver aderito a questo progetto perché già da anni i nostri prodotti portano nel mondo la genuinità dei formaggi e dei pascoli bergamaschi e la cultura del nostro territorio. Tempo fa abbiamo dedicato a Caravaggio e ai suoi dipinti alcuni prodotti della nostra gamma. Oggi dedichiamo a Gaetano Donizetti un omaggio legato anche al ricordo di nostro padre, grande appassionato d’opera e figura centrale nella storia dell’azienda».

Le due nuove specialità sono state annunciate all’apertura di DoReDrink, occasioni conviviali promosse dalla Fondazione Donizetti per condividere con la città idee, spunti, informazioni e approfondire la programmazione della nuova stagione lirica che avrà inizio a ottobre al Teatro Sociale».


I bergamaschi a Cheese: Presìdi, aziende e pure la birra

 

L’undicesima edizione di Cheese scalda i motori. La grande manifestazione casearia organizzata, ogni due anni, da Slow Food Italia e Città di Bra è in programma dal 15 al 18 settembre nella cittadina incastonata tra Langhe e Roero. Quest’anno il focus è sui formaggi rigorosamente a latte crudo e sulle storie di centinaia di allevatori e casari eroici provenienti da tutto il mondo.

Folta, come sempre, la pattuglia delle aziende bergamasche. A cominciare dai Presìdi Slow Food che sostengono produzioni tradizionali e di piccole dimensioni che altrimenti andrebbero perdute. Dalla Bergamasca arriveranno quello dell’Agrì di Valtorta e dello Stracchino all’antica delle valli Orobiche.

Per quanto riguarda le aziende, l’appuntamento è in piazza Carlo Alberto e piazza Roma, con il Mercato italiano e internazionale di Cheese che espone i migliori prodotti di casari, pastori, formaggiai e affinatori italiani e di tutto il mondo. Ci saranno Quattro Portoni di Cologno al Serio, Casarrigoni di Taleggio, Arrigoni Battista di Pagazzano, presente con il consorzio Gourm.it, La Via Lattea di Brignano Gera d’Adda e Sergio Arrigoni di Taleggio.

In piazza Spreintenbach troverà posto, invece, la Piazza della birra, e tra i birrifici artigianali presenti è stato selezionato anche il Birrificio Indipendente Elav di Comun Nuovo.

Per il resto, la quattro giorni offre appuntamenti, iniziative e prodotti di ogni tipo, dalle piazze tematiche ai laboratori, dagli incontri alle degustazioni, agli spettacoli.

Tutte le info su cheese.slowfood.it


Escursione con gusto, a Mezzoldo c’è il Cheese Trekking

La-casere-di-Mezzoldo

I sentieri si arricchiscono di gusto in alta Val Brembana. Venerdì 18 agosto a Mezzoldo c’è il Cheese Trekking, un’escursione guidata da un accompagnatore professionale per scoprire le bellezze del territorio e gli alpeggi, corredata da soste di approfondimento ambientale su botanica, fauna e geologia, visita e pranzo in alpeggio con i prodotti a chilometro zero.

Il ritrovo è alle 9 al parcheggio del rifugio Madonna delle Nevi, il rientro è previsto per le ore 16. Il dislivello da affrontare è di 500 metri, la difficoltà è quella del sentiero “Escursionistico”. Sono richiesti abbigliamento da escursionismo e scarponi, consigliati i bastoncini da trekking.

Il costo di partecipazione è di 20 euro, incluso il pranzo in alpeggio, di 12 euro per i bambini fino ai 12 anni.

La giornata – che sarà replicata lunedì 4 settembre – è organizzata da Altobrembo, l’associazione di promozione turistica e coordinamento territoriale dei comuni di Averara, Cassiglio, Cusio, Mezzoldo, Olmo al Brembo, Ornica, Piazza Brembana, Piazzatorre, Piazzolo, Santa Brigida e Valtorta alla quale partecipano anche operatori turistici, commercianti, artigiani, aziende agricole e associazioni.

L’escursione viene confermata al raggiungimento di minimo 10 partecipanti. L’iscrizione è obbligatoria (tel. 348 1842781 – info@altobrembo.it)

 


Dossena, quanto è buono il formaggio stagionato in miniera

dossena - formaggio miniera - lara abrati (4)

A Dossena il formaggio si stagiona in miniera, grazie al progetto portato avanti dall’Associazione Miniere di Dossena, un gruppo di giovani del paese che negli ultimi anni si è impegnato nella riqualificazione del vecchio sito estrattivo, chiuso dal 1981.

Dal 2014 l’associazione sta lavorando per il ripristino e il recupero di alcuni tratti di galleria e, vista la partecipazione e l’entusiasmo, ora ci sono ben 350 metri fruibili a tutte le tipologie di visitatori, anche disabili. I tratti sono larghi, pianeggianti e ben illuminati. Dopo un primo percorso si arriva alla galleria del Vento e poi a quella del Sospiro dove è nato un altro ambizioso progetto: la cantina del minatore.

dossena - formaggio miniera - lara abrati (1)«L’idea è venuta al sindaco Fabio Bonzi, allevatore e produttore di formaggi di capra – spiega Paolo, uno dei soci fondatori dell’Associazione – e così abbiamo iniziato a fare i primi test, coinvolgendo anche altri allevatori locali. Abbiamo posizionato alcune forme di formaggio sia di latte vaccino che caprino in vari punti della miniera, arrivando a capire che la galleria dei Sospiri era probabilmente il luogo migliore dove mettere a stagionare questi formaggi».

Nella miniera la temperatura varia dai 7 ai 10° C e si mantiene costante per tutto l’anno, mentre l’umidità supera l’80%. Sono condizioni ambientali tali per cui si potrebbe ottenere un buono sviluppo delle muffe, grazie all’umidità, e una minore proliferazione batterica per la bassa e costante temperatura.

Sono in corso alcuni studi anche con i Maestri Assaggiatori Onaf – Organizzazione nazionale assaggiatori formaggi. Proprio durante una degustazione si sono potute paragonare due identiche forme di formaggio a latte vaccino: una stagionata in miniera e l’altra nella cantina del produttore. I due formaggi si presentavano anche visivamente abbastanza diversi. La forma stagionata in cantina era più compatta, elastica, asciutta e presentava un’occhiatura media e ben distribuita, mentre il formaggio stagionato in miniera, chiamato Ol Minadur, si presentava più morbido e cremoso, deformabile, grazie alla maggiore proteolisi stimolata dallo sviluppo maggiore delle muffe per l’intensa umidità. Anche l’occhiatura è risultata decisamente minore, probabilmente per l’inibizione delle attività microbiche a causa della bassa temperatura. Non solo, il formaggio in miniera ha presentato tempi di maturazione decisamente inferiori.

dossena - formaggio miniera - lara abrati (2)L’attività è in divenire e ancora in fase sperimentale, ma offre buone e interessanti prospettive. Uno degli obiettivi è creare un prodotto che possa differenziarsi per davvero, offrendo strumenti e orizzonti ai piccoli produttori agricoli locali e creando una vera e propria sinergia tra tutti gli attori del terrtitorio. Come accade ogni anno, attorno al primo maggio, con l’evento “Una miniera di gusto”, un vero e proprio tour gastronomico con tanti produttori agricoli, la visita in miniera e l’assaggio del Minadur.

 


“Gromo sempre in forma”, ecco i migliori formaggi della Val Seriana

formaggi gromoDoppietta dell’azienda agricola Clusven di Gandino, vincitrice sia con lo stracchino sia con il formaggio di monte, e successo per l’azienda Riccardi di Gromo tra le formaggelle. Sono i risultati della sesta edizione di “Gromo sempre in forma”, il concorso caseario promosso dal Comune per valorizzare le produzioni e i produttori della Valle Seriana.

Le forme sono state giudicate e premiate dagli esperti Onaf e Coldiretti, ma anche il pubblico ha potuto assaggiare i diversi campioni ed esprimere il proprio parere, incoronando, in questo caso, l’azienda Bossetti di Cerete. La competizione si è inserita in una giornata, quella di sabato 3 giugno, interamente dedicata alla scoperta dei sapori tipici e del suggestivo borgo montano, Bandiera Arancione del Touring Club e nel Club dei Borghi più Belli d’Italia.

In piazza c’erano infatti stand di espositori e rivenditori di prodotti locali e non solo, intrattenimento musicale con la compagnia Costom de Par, visite guidate e laboratori didattici.


A Corna Imagna torna la sagra dello stracchino, con menù, escursioni e mercato

Prodotto tipico, ma anche simbolo della rinascita dell’economia montana. È lo stracchino, o strachì, di Corna Imagna che torna protagonista della sagra diffusa sul territorio da venerdì 26 a domenica 28 maggio con l’organizzazione del Comune, della cooperativa Il Tesoro della Bruna e del caseificio Osvaldo Locatelli.

Si comincia con un convegno dal titolo “La filiera corta per dare un futuro all’allevamento di montagna”, venerdì 26 alle 20.45 nella sala della Comunità, mentre sabato alle 15  c’è la camminata alla scoperta dei luoghi dove nasce lo stracchino, dal nome dantesco “E quindi uscimmo a riveder le stalle” (occorre prenotarsi al 348 2911844).

Per tutto il week end si potranno poi gustare menù a tema nei ristoranti Salvi, Antica Locanda Roncaglia e Bibliosteria Cà Berizzi e domenica, dalle 10 alle 18, nella contrada Roncaglia toccherà al “Mercato del buon formaggio e dei prodotti agroalimentari locali”, all’interno del quale sono in programma, alle 11, una degustazione guidata dello stracchino a cura di Slow Food, e il pranzo organizzato dall’Antica Locanda Roncaglia.

A Corna Imagna lo stracchino continua ad essere prodotto secondo modalità antiche che conferiscono caratteristiche uniche. Uno dei segreti sta nel breve lasso di tempo che intercorre tra la mungitura e la caseificazione, possibile perché si utilizza latte vaccino intero appena munto e proveniente direttamente dalle stalle degli allevatori locali.

sagra dello stracchino


Alta Val Brembana, due week end tra erbe spontanee e formaggi

Erbe del casaro 3

Due fine settimana per scoprire i sapori, i paesaggi e l’economia montana. L’ottava edizione di Erbe del Casaro, la rassegna dedicata alle  erbe spontanee e ai formaggi tipici della Valle Brembana, torna negli undici paesi di Altobrembo sabato 27 maggio, domenica 28 maggio e da venerdì 2 a domenica 4 giugno 2017.

Erbe del casaro 5È un’iniziativa diffusa che prevede appuntamenti dedicati a grandi, piccoli, famiglie e giovani, organizzati in maniera puntuale sui territori di Averara, Cassiglio, Cusio, Mezzoldo, Olmo al Brembo, Ornica, Piazza Brembana, Piazzatorre, Piazzolo, Santa Brigida e Valtorta, che accompagna alla conoscenza delle tipicità gastronomiche a base di erbe spontanee e delle eccellenze casearie della Valle Brembana. In programma  ci sono visite alle aziende agricole locali, appuntamenti culinari – show cooking, degustazioni, aperitivi -, esposizioni artistiche, escursioni nella natura, corsi di fotografia con esperti, conferenze.

Tra le novità di quest’anno c’è “Il borgo del Casaro e delle sue erbe”. Ppresso l’Antica Segheria Pianetti di Olmo al Brembo, luogo dal fascino antico pronto ad accogliere, informare e viziare i visitatori durante tutta la manifestazione, sono in programma conferenze sulle erbe, aperitivi e pranzi didattici con i produttori, Merende del Casaro, laboratori e giochi per i più piccoli e soprattutto, ogni giorno, saranno presenti a rotazione le aziende agricole del territorio, con i loro prodotti e attività che permetteranno di scoprire e assaporare i sapori della Valle.

Ecco alcuni appuntamenti da non perdere

Sabato 27 maggio

“Le buone erbe spontanee”

Un’esperienza completa per avvicinarsi al mondo delle erbe commestibili: escursione nei prati di Ornica, seguita dalla conferenza sulle erbe spontanee delle valli brembane e per concludere cena itinerante nel caratteristico borgo antico ancora perfettamente conservato.

Venerdì 2 giugno

“Averara tra natura e storia”

L’azienda Soluna e l’Associazione Castanicoltori di Averara organizzano una giornata alla scoperta dei tesori naturali di Averara: i campi con le erbe officinali dell’Azienda di cosmetica naturale Soluna e la selva castanile centenaria in fase di recupero. Per pranzo sarà possibile fare un tuffo in un’autentica osteria del passato allestita appositamente per l’occasione.

 Sabato 3 giugno

“Percorso sensoriale degustativo”

A Cusio, un’esperienza unica dove i cinque sensi saranno i protagonisti di un percorso suggestivo, immersi nella natura, ascoltando i suoni dell’ambiente e odorando i profumi di prati e boschi delle montagne brembane; l’esperienza sensoriale potrà essere conclusa al meglio rilassandosi nel prato vicino al piccolo caratteristico mulino e gustando un delizioso pranzo al sacco a km 0, acquistabile direttamente dalle aziende agricole presenti. Nel pomeriggio tantissime altre attività per riscoprire l’antico mulino di Cusio, vederlo in funzione e gustare la “Merenda del Mugnaio” a base di polenta realizzata con farina appena macinata nell’Antico Mulino e formaggio tipico locale.

Domenica 4 giugno

“Benessere con le erbe”

Un’intera giornata a Piazzolo, dedicata alla salute e al benessere attraverso le erbe, per imparare a conoscere quali utilizzare in cucina: riscoprire un’arte antica con il “Laboratorio di pasta fresca e ripiena”, assaporare i doni che ci offre la terra nel “Pranzo con madre natura” pranzo vegetariano e la “Merenda benessere” con i dolci e le tisane naturali. La giornata di Piazzolo sarà un’esperienza completa per tutta la famiglia: i bambini infatti saranno impegnati per tutta la mattina in attività e giochi, lasciando i genitori liberi di dedicarsi alle numerose esperienze dedicate al benessere e al relax: trattamenti per sportivi, rilassanti, drenanti e decontratturanti, “Iyengar Yoga” per un corpo più flessuoso e mente quieta e ricettiva, “Bagni di Gong” per rigenerare corpo e mente e rilassarsi nella natura con “Meditazione in natura” e “Tai ji quan nel bosco”.

I ristoranti del locali proporranno menù a base di erbe spontanee e formaggi brembani a prezzi convenzionati e i bar promuoveranno gli “Aperitivi del Casaro”.

Programma completo e offerte: www.erbedelcasaro.it