Negozi, «sì a una regolamentazione delle aperture festive»

negozioLa totale liberalizzazione del commercio avviata all’inizio del 2012 non ha prodotto né maggiore concorrenza né particolari stimoli ai consumi o all’occupazione. Lo ha evidenziato la Confcommercio nell’audizione presso la commissione Industria del Senato nell’ambito del disegno di legge sugli orari degli esercizi commerciali.

Il provvedimento, già approvato dalla Camera, prevede l’obbligo di chiusura per 12 giorni all’anno (primo e 6 gennaio, 25 aprile, Pasqua, lunedì dell’Angelo, primo maggio, 2 giugno, 15 agosto, primo novembre, 8 dicembre, Natale e Santo Stefano) e la facoltà per ogni singolo esercente di derogare per un massimo di sei date, comunicandolo al Comune.

Nella sua posizione Confcommercio ha sostenuto la necessità «di proseguire verso la realizzazione di una regolamentazione minima e ragionevole in materia di orari dei negozi, peraltro assolutamente compatibile con i principi e le prassi prevalenti in Europa in materia di libertà di concorrenza. L’obiettivo è quello di arrivare ad avere deroghe certe all’interno di un chiaro quadro normativo. Solo così si può contribuire a consolidare il modello distributivo italiano, fatto di piccole, medie e grandi imprese, consentendo ai territori di valorizzare la propria vocazione turistica e commerciale. Allo stesso tempo si rispetterebbe il valore sociale di queste imprese, mantenendo un adeguato livello nell’offerta dei servizi ai consumatori».

«Anche i dati più recenti indicano che le imprese del commercio al dettaglio continuano a chiudere», ha ricordato la Confederazione. «Poco meno di 23mila nei primi tre mesi di quest’anno con un saldo negativo per oltre 10mila unità rispetto alle nuove aperture – e i consumi continuano a mostrare ritmi di ripresa ancora inadeguati a recuperare quanto perso dal 2007 ad oggi (-7,6%) e comunque insufficienti a dare qualche beneficio ai negozi di vicinato».

Il testo del provvedimento ha intanto messo in allarme il mondo dell’e-commerce. Nel disegno di legge sono indicate attività escluse dalla chiusura obbligatoria (come ristoranti, bar, cinema, mercatini, edicole, negozi d’artigianato locale), ma tra queste non sono citati il commercio elettronico e i distributori automatici. Stando così le cose i siti di vendita on line italiani dovrebbero chiudere per sei giorni all’anno, risultando penalizzati rispetto alle piattaforme con sede negli altri Paesi.


Zogno, ce n’è per tutti i gusti alla notte bianca

Non solo Bergamo. Il primo giorno di saldi, sabato 4 luglio, fa scattare la Notte Bianca anche nelle vie di Zogno, con una fitta serie di iniziative dalle 20 all’una di notte. Artisti di strada, concerti, gonfiabili, esibizioni di ballo, banda, Lab-Oratorio, musei gratuiti, mostre, schiuma party, cabaret sono solo alcuni degli appuntamenti che si susseguiranno, distribuiti nelle vie Circonvallazione, Pietro Ruggeri, viale Martitiri della Libertà, villa Belotti, piazza Belotti, via Cavour, via Mazzini, via Cavagnis, piazza Italia, piazza Marconi, piazza Garibaldi e tanti altri spazi e contrade per un percorso totale di oltre un chilometro e mezzo.

Quest’anno la manifestazione ha un prologo nel pomeriggio, dalle 16 con “Aspettando la Notte Bianca” al Chiosco sul Fiume del ristorate Da Gianni dove saranno di scena animatore e truccabimbi. Nel centro storico – come tutti i sabati d’estate fino al 25 luglio – c’è invece “We Love Shopping”, la manifestazione che colora la passeggiata tra i negozi e la spesa ogni settimana con artisti e spettacoli diversi. Sabato 4 sarà la volta del trampoliere.

La serata sarà anche il traguardo dell’impresa in biciletta Parigi-Zogno non stop in 48 ore, del giovane zognese Yuri Giupponi.

Ecco la mappa e gli appuntamenti della serata

notte bianca Zogno 2015

 


RIVENDITE DI GIORNALI, LE NOVITÀ IN SINTESI – Necessaria l’autorizzazione del Comune

Gli “Indirizzi regionali per il riordino del sistema di diffusione della stampa quotidiana e periodica” sono stati approvati all’unanimità dal Consiglio della Regione Lombardia nella seduta del 23 giugno ed entreranno in vigore con la pubblicazione sul Burl.

Tra i punti principali del provvedimento, proposto dell’assessore al commercio Mauro Parolini, c’è la possibilità – per i punti vendita esclusivi – di destinare una parte della superficie alla commercializzazione di prodotti diversi da quelli editoriali (che devono comunque rimanere prevalenti), includendo pastigliaggi confezionati, prodotti alimentari confezionati non deperibili che non necessitino di particolari trattamenti di conservazione, comprese bevande pre-confezionate e pre-imbottigliate, e prodotti non alimentari.

Rispetto alla proposta approvata dalla Giunta Regionale a marzo, anche con le audizioni e il lavoro in IV Commissione, sono state recepite le richieste di Snag Confcommercio e delle Organizzazioni Sindacali, in particolare per quanto riguarda la previsione di un regime di autorizzazione comunale (in luogo della Scia) sia per i punti vendita esclusivi che per quelli non esclusivi.

Il nuovo testo dà anche la possibilità di destinare una parte della superficie di vendita all’erogazione di ulteriori servizi, tra cui quelli inerenti all’informazione turistica. «Sono certo – ha commentato Parolini – che, con il supporto della Regione, le edicole potranno diventare anche in questo senso uno strumento di promozione dell’attrattività della Lombardia molto efficace, ampliando così le opportunità di crescita commerciale e le loro funzioni di utilità pubblica».

Il provvedimento stabilisce inoltre che la Giunta Regionale, in collaborazione con i Comuni e con il coinvolgimento delle Camere di Commercio e delle Associazioni di rappresentanza del comparto, può concedere contributi ed agevolazioni, in particolare alle rivendite esclusive. È prevista infatti la possibilità di promuovere progetti e accordi per favorire, tra l’altro, il mantenimento della rete distributiva sul territorio anche nelle aree svantaggiate, l’innovazione e la competitività delle imprese del settore, la formazione, l’aggiornamento professionale e l’accesso al credito.


In edicola anche bibite e snack. «Una boccata di ossigeno per le attività»

Le edicole cambiano ancora una volta il loro volto. Dopo aver fatto spazio a gadget e servizi diventano anche un piccolo punto di ristoro vendendo – accanto a quotidiani e periodici, che devono restare l’attività prevalente – acqua, bibite, caramelle e snack, ossia prodotti alimentari confezionati che non richiedono particolari trattamenti di conservazione.

È quanto previsto dagli “indirizzi regionali per il riordino del sistema di diffusione della stampa quotidiana e periodica”, proposti dall’assessore al Commercio, Turismo e Terziario della Regione Lombardia Mauro Parolini e approvati ora dal Consiglio regionale. Il provvedimento intende accompagnare i gestori verso un’evoluzione che pare inevitabile di fronte alla contrazione della domanda e alla crisi dell’editoria. Ed è in quest’ottica che contiene anche la possibilità di destinare una parte della superficie di vendita all’erogazione di ulteriori servizi, come l’informazione turistica.

Delle due novità, quella salutata con maggiore favore dagli operatori è la possibilità di vendere bibite e confezioni. «Rappresenta una boccata d’ossigeno – commenta Marco Paciolla, presidente del gruppo Rivendite giornali e riviste dell’Ascom di Bergamo -, una possibilità di integrare le vendite che fa sicuramente comodo per il nostro settore, in difficoltà per il calo dei consumi ma anche per le politiche sugli abbonamenti portate avanti dagli editori, fortemente penalizzanti». «Della piccola distribuzione, le edicole restano tra i pochi esercizi che continuano ad intercettare ampi flussi di clientela, anche se le spesa media ed i margini sono molto bassi. Vendere anche questi articoli dà delle possibilità in più».

marco paciolla - presidente edicolanti ascomCapiterà così che il ragazzino che compra il fumetto decida anche di sgranocchiarci qualche caramella insieme o che in una giornata calda ci si fermi all’edicola per un bibita in lattina. «Il problema sono semmai gli spazi – rimarca Paciolla -. Nei classici chioschi, dove è già difficile far stare la grande quantità di pubblicazioni e gadget, sarà dura introdurre anche articoli alimentari e magari anche un frigorifero per tenere fresche le bibite. Ma credo sia proprio sulle superfici che si gioca la sfida per il futuro delle edicole». Lo dice a ragion veduta. «Ho passato 14 anni in piccolo chiosco e conosco le difficoltà – ricorda -. Ad un certo punto ho capito che per stare al passo occorreva una svolta».

Da un anno è mezzo la sua Edicola Al Ponte è diventata un vero e proprio tempio dell’editoria, trasferendosi in un punto vendita di oltre 250 metri quadrati, a Grassobbio in via Azzano, 71/d. Basti pensare che le pubblicazioni occupano 50 metri lineari su cinque ripiani. E poi ci sono cancelleria, cartoleria, articoli regalo, ricevitoria, scommesse e tutti quei servizi che si possono effettuare tramite terminale, dal pagamento delle bollette alle ricariche telefoniche. «Caccia, pesca, cucito, riviste di nicchia, da noi gli appassionati di ogni argomento trovano ciò che fa per loro – evidenzia –. Quello che cerco di fare è dare un servizio e fidelizzare il cliente, facendogli capire che non serve rincorrere ogni volta la testata che gli interessa, ma che se lo desidera può trovarla puntualmente qui». «In Bergamasca – prosegue – la gestione di così tante referenze, tra ordini e resi, si è, tra l’altro, semplificata di molto grazie al sistema informatico che mette in rete i punti vendita con la società di distribuzione Dif, realizzato nell’ambito di una collaborazione con l’Ascom. Ciò ci dà ancor più la possibilità di curare il servizio e proporci con professionalità».

edicola al ponte - grassobbioSecondo Paciolla, in un mondo in cui ormai tutti vendono tutto e riviste e giornali si trovano anche nei bar e nei supermercati, «competenza e specializzazione possono ancora fare la differenza». E non vede così nero il futuro della carta stampata. «Leggere testi su uno schermo resta poco piacevole – nota – e poi quando si fa una ricerca su internet si finisce sempre dirottati su altri argomenti, per non parlare delle pubblicità e delle finestre che si aprono. Direi che le pubblicazioni cartacee mantengono il loro valore».

Ma anche il suo caso aziendale dimostra che non si vive di soli giornali. E il provvedimento regionale che amplia le merceologie lo conferma. «Secondo me la professionalità paga – rimarca -, ma è indubbio che è importante anche riuscire ad integrare le vendite. La possibilità di proporre dei prodotti alimentari ci restituisce una piccola opportunità, anche se tardi, dopo il duro colpo che il settore ha subito con la libertà di commercializzazione di quotidiani e periodici in altri esercizi, come i bar. Adesso probabilmente questa novità darà fastidio a qualcun altro, ma ormai la direzione del commercio è questa». «Tutti stanno soffrendo per il calo dei consumi, le edicole hanno ulteriori problemi e i piccoli chioschi ancora di più. Per andare avanti oggi servono progetti coraggiosi».


Il distretto Gate cattura visitatori a Oriocenter

Per attrarre turisti e promuovere qualità e stili di vita eco-friendly, 31 comuni della Bergamasca hanno preso casa a Oricenter. Lo hanno fatto attraverso Gate “Green Attractivity Territory for Expo”, il Distretto dell’Attrattività che li aggrega nella promozione e nelle iniziative in chiave Expo.

La struttura si chiama “Green Expo Point”, è una lounge/casa con vista aeroporto al primo piano dello shopping center e vuole essere una vetrina delle eccellenze del territorio, delle filiere innovative e green nei diversi settori: industria, artigianato, design e architettura, moda e lusso, prodotti a km zero e agricoltura sostenibile.

È stata inaugurata lunedì 22 giugno con i sindaci dei comuni coinvolti, i rappresentanti delle associazioni, i politici e i vertici di Oriocenter. Nel pomeriggio, invece, una delegazione del Distretto è stata ospite all’Expo incontrando l’assessore regionale all’Expo Fabrizio Sala nel Padiglione Lombardia, mentre a Cascina Triulza è stata la volta della promozione delle singole produzioni e aziende dei territori coinvolti.

Il progetto “Green Expo Point” è stato ideato e curato dall’architetto Massimiliano Mandarini e da Marchingenio Workshop, società specializzata nella diffusione della cultura green e di progetti innovativi per la valorizzazione sostenibile culturale, turistica ed ambientale del territorio.

Lo spazio, di circa 40 mq, è realizzato e declinato con le migliori tecnologie e prodotti green nell’ambito del design e dell’architettura, materiali naturali, emozionali ed ergonomici. Servirà a promuovere eventi tematici per la diffusione della cultura sostenibile e slow attraverso percorsi, laboratori informativi e creativi, workshop, presentazioni, show cooking e degustazioni.

È inoltre la “porta” di Expo 2015 in Oriocenter con la possibilità di accedere a tutte le informazioni nonché di acquistare biglietti e transfert per l’Esposizione Universale.

Si configura come un open space con area living comprensiva di lounge con divani, sedute e spazi per incontri ed eventi. Materiali di origine naturale dialogano con tecnologie di ultima generazione, tra cui l’utilizzo di sistemi costruttivi a secco in legno, integrati a una gestione domotica, sistemi di illuminazione a bassissimo consumo led e materiali nella struttura ed arredi ecocompatibile e da filiere e lavorazioni delle filiere del territorio.

La struttura è rivestita con un intonaco autopulente che la protegge e la mantiene pulita, mentre all’esterno è stato realizzato un giardino tecnologico di 25 mq con la presenza di un prototipo “albero verde” – tree energy point. Una struttura metallica con foglie fotovoltaiche con funzione di illuminazione, caricamento e stoccaggio di energia e hub di connessione per dispositivi mobili quali smartphone, tablet e anche biciclette a caricamento elettrico.

“Green Expo Point” da Oriocenter ad ExpoI brand selezionati dal “Green Expo Point”

  • Marchingenio Design Center, centro di ricerca e di stile specializzato nella filiera del design, dell’architettura e delle green technology;
  • BCL, azienda specializzata nella costruzione di case in legno;
  • Comelit, specializzata nelle tecnologie per la qualità della vita;
  • CMG, costruzioni e finiture metalliche su misura;
  • Consorzio Tinteggiatori Orobici rivestimenti e finiture tecnologiche;
  • Essenzialed, sistemi di illuminazione led su misura;
  • Neoncolor, specializzata nella produzione e lavorazione di materie acriliche;
  • SEA, finiture di gesso rivestito e controsoffittature;
  • Vetraria Imagna, cristalli su misura per interior;
  • Vezzoli pietre, specializzata nella produzione di manufatti e rivestimenti  in pietra;
  • Vibieffe specializzata nella produzione di complementi d’arredo sartoriali d’alta qualità.

Il Distretto Gate

Nasce dall’aggregazione di 31 Comuni dell’area pedecollinare e della media e bassa Valle Seriana (Seriate – capofila, Albano Sant’Alessandro, Albino, Alzano Lombardo, Bagnatica, Bolgare, Brusaporto, Carobbio degli Angeli, Cenate Sopra, Cenate Sotto, Cene, Chiuduno, Colzate, Costa di Mezzate, Fiorano al Serio, Gazzaniga, Gorlago, Gorle, Montello, Nembro, Orio al Serio, Pedrengo, Pradalunga, Ranica, San Paolo d’Argon, Scanzorosciate, Trescore Balneario, Torre Boldone, Torre de’ Roveri, Vertova, Villa di Serio) e vede tra i fondatori e partner la Provincia di Bergamo, Confcommercio, Confesercenti, Camera di Commercio, l’aeroporto, Oriocenter, Confindustria, Confartigianato, Coldiretti, Consorzi di produzione del Vino, Promoserio e molti altri ancora.

Alla base dell’aggregazione vi è la collaborazione tra più territori accomunati da numerose attrazioni paesaggistiche, ambientali e turistiche legate all’arte, alla cultura, alla storia e ai prodotti enogastronomici, incastonati in un contesto naturale di elevata qualità, ad un passo dall’aerea metropolitana di Milano.

 


Turismo e commercio, proseguono i finanziamenti Lombardia Concreta

lombardia concretaAl termine della 12esima istruttoria, la Regione Lombardia ha ammesso a contributo altre 58 imprese nell’ambito del Programma “Lombardia Con.Cre.T.A. – Contributi al Credito per il Turismo e l’Accoglienza in vista di Expo 2015”. Si tratta, in particolare, di alberghi, pubblici esercizi e negozi al dettaglio alimentare delle province di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Sondrio e Varese, per oltre 680.000 euro di contributi complessivi.

Il bando è finalizzato all’accesso al fondo per l’abbattimento interessi per investimenti nella filiera dell’attrattività, del commercio e del turismo. È sempre possibile presentare la domanda di agevolazione – per finanziamenti agevolati da 30 a 300mila euro finalizzati alla riqualificazione e ristrutturazione delle strutture – e dallo scorso aprile, lo si ricorda, tale opportunità è estesa anche a tutte le micro e piccole imprese lombarde del settore commercio.

Le aziende bergamasche ammesse al contributo in questa tornata:

5DUE5 srl – Osio Sopra (€ 32.577,53);  G.A.R. srl viale Papa Giovanni XXIII, 12 – Bergamo (€ 4.016,81); HOTEL LIBIA snc – Fino del Monte (€ 15.202,85); LA CIOTOLA snc viale papa Giovanni XXIII – Bergamo (€ 1.547,28); LATTERRAGGIO snc – Caprino Bergamasco (€ 1.850,17); MAREVA srl – Azzano San Paolo (€ 27.147,94)


A Curno va in scena una piccola Expo

È l’Expo ad ispirare la manifestazione che le Botteghe di Curno organizzano sabato 20 giugno per animare il centro del paese.

Si chiama “Expo Note d’estate” e celebra in anticipo di un giorno il solstizio riempiendo le strade con cibo, cultura, manufatti e laboratori grazie a più di 60 bancarelle rappresentative delle attività artigianali e commerciali presenti sul territorio. L’appuntamento è in piazza Giovanni XXIII e largo Vittoria dove, dalle ore 15 fino alle 19, saranno esposti prodotti tipici e produzioni artigianali e d’antiquariato che raccontano storia e tradizioni dei luoghi di provenienza.

Dalle 16, spazio libero alla creatività con i laboratori artistici e culturali dedicati a grandi e piccini per conoscere ed assaporare mestieri e usanze di una volta e imparare l’arte del riciclo creativo.

“Biodiversità del pane”, “Scopri l’emozione dell’acquerello”, “Come fare un mandala di lana”, “Creazione di gioielli con materiali di recupero”: questi e altri i titoli dei laboratori proposti fino alle 18.30 che vedono coinvolte oltre trenta realtà artigianali del territorio, unite dalla volontà di avvicinare il pubblico in modo esperienziale a culture e tradizioni vicine e lontane, proprio come accade ad Expo.

E a proposito di culture, alle 19 prenderà vita la grande kermesse di costumi tipici per raccontare il mondo attraverso i suoi abiti, ma non solo: Expoparade, il titolo della sfilata, è un tributo alle particolari usanze e all’intera umanità che si presenta attraverso alcune delle culture che meglio simboleggiano storia e bisogni umani.

Nel frattempo, il viaggio nel mondo continua con il suo protagonista supremo: il cibo, presentato per l’occasione grazie a prodotti tipici locali e non, per regalare ai visitatori un festival del cibo adatto a tutti i palati.

E infine, dalle 21, musica e divertimento allieteranno la serata con concerti dal vivo, tra disco dance e cover band per chiudere in bellezza.

La manifestazione è realizzata in collaborazione con Comune di Curno, Distretto dei Colli e del Brembo, Rete delle Associazioni, Ascom, Oratorio di Curno, Gruppo Alpini.

Il programma

 

Dalle 15 alle 19

ANTIQUARIATO, ARTIGIANATO E PRODOTTI TIPICI IN VETRINA

In collaborazione con Curno Antiquaria e diverse aziende agricole.

Dalle 16 alle 18.30

LABORATORI CREATIVI, ARTISTICI E CULTURALI PER BAMBINI E ADULTI

  • “Scopri l’emozione dell’acquerello”, Associazione Le Muse di Curno
  • “Masterchef Gelataio al lavoro”, Visita guidata alla gelateria Sweet Anastasi
  • “Tributo a Foody”, Crea in fantasia frutta e verdura con il Fruttivendolo Marilena
  • “La biodiversità del pane”, Panificio Bana
  • “Petali e foglie d’artista”, L’Angolo fiorito
  • “Gara di linea da tiro”, Raffus Softair
  • “Laboratorio manuale per mamma e bambino”, Spazio gioco Fantasia – Associazione L.I.S.A
  • “Un viaggio per conoscere il mondo” La Compagnia del Re Gnocco
  • “Laboratorio Creativo: come fare un mandala di lana”, Crystal Mandala di Judit Csirke
  • “Creazione gioielli creativi con materiali di recupero”, Eco Art
  • “Realizzazione di bracciali con diversi materiali d’artigianato”, Leb’s Art
Ore 19.30

EXPOPARADE

Sfilata di abiti e costumi per raccontare un affascinante viaggio. A cura di Venezia Dream by Le Piccole Cose di Curno.

Dalle 19.30 alle 23

CIBO, CONVIVIALITÀ E SOLIDARIETÀ

Piatti tipici locali e non per assaporare la cultura di paesi diversi.

Dalle 21

CONCERTO IN PIAZZA PER UNA NOTTE D’ESTATE ESPLOSIVA

Realizzato grazie al contributo di “Curno 2010 Volley”

  • Effetto Dance
  • Gianna Best (tributo a Gianna Nannini)
  • Tribute Band Emma Marrone

In caso di maltempo, l’evento sarà posticipato a domenica 21 giugno.


Insieme sul Serio, i comuni del distretto si sfidano ai giochi senza frontiere

Un po’ giochi senza frontiere, un po’ palio dei rioni. Anche nel distretto del commercio “Insieme sul Serio” – che riunisce i comuni di Albino, Pradalunga, Nembro, Alzano e Ranica – soffia il vento dei ricordi, di quando la tecnologia non aveva monopolizzato il divertimento e il bello era ritrovarsi in cortile o in piazza e cimentarsi in allegre sfide a squadre.

L’iniziativa si chiama “Distretto senza frontiere” e si sposta da un comune all’altro portando una forte dose di energia e animazione. Il debutto è avvenuto lo scorso 13 giugno ad Alzano, con giochi ispirati al Far West in un’ambientazione che ha ricreato accampamenti indiani e saloon.

Il prossimo appuntamento sarà ad Albino sabato 27 giugno ed il tema saranno i pirati, per proseguire il 25 luglio a Nembro con i cowboy e il 20 agosto a Pradalunga per il gran finale.

distretto senza frontiere - Alzano (2)In ogni appuntamento si sfidano le squadre in rappresentanza di ogni paese, composte da dieci persone, cinque ragazzi tra i 10 e i 14 anni e altri cinque partecipanti da 15 anni in su.

Oltre ad animare l’estate e a stimolare aggregazione e sano tifo, la manifestazione porta le persone nei diversi comuni e diventa occasione per far conoscere i centri storici e la loro offerta commerciale. Un concetto che si rafforza negli appuntamenti di Nembro e Pradalunga, dove i giochi si inseriscono in eventi più ampi, come notti bianche con i negozi aperti, dove le botteghe diventano ancora più protagoniste.

Per quanto riguarda la tappa più vicina, quella di Albino, l’appuntamento è dalle ore 17.30 in Piazza della Libertà, davanti al Municipio, con giochi ogni mezz’ora fino alle 21 circa. Ci saranno il trasloco sul ponte tibetano, ossia il trasferimento di oggetti su travi posizionate sopra a delle piscine; la sfida a creare la fune più lunga con i propri indumenti; la battaglia navale con navi “di fortuna” costruite dai giocatori nel minor tempo possibile e un percorso a tempo minato dal lancio di palle di cannone acquatiche; la pesca di tonni con canne da pesca e pesci di poliuretano; e la spesa del Re, recuperando enormi formaggi e salumi su strampalate portantine.

L’organizzazione è affidata ad un’agenzia specializzata, che assicura anche scenografie d’effetto.

Non resta che vestirsi da pirati e vedere cosa succede.


I problemi? Strada rattoppata, multe e parcheggi

borgo palazzo fondo stradale toppeL’area storica del Borgo è in attesa da anni del rifacimento del fondo stradale. Al porfido si sovrappone l’asfalto con un impatto esteticamente devastante. «È da anni che si trascina la questione e quella che doveva essere una soluzione d’emergenza sembra essere diventata definitiva. Speriamo che la nuova amministrazione affronti il problema, non è certo il modo di presentarsi agli occhi dei turisti e di chi passeggia nella via», commenta Paolo Rigoli, titolare di Abitex, negozio storico specializzato dal 1941 nella moda maschile, che saluta anche con favore l’allargamento al Borgo della movida del distretto. «Per agevolare la gente a vivere il borgo servirebbe un parcheggio più grande – continua -, magari dove il vecchio ponticello evidenzia ancora il passaggio del Morla. È vero che esiste il parcheggio gratuito di via Serassi, ma è utilizzato soprattutto per le soste di tutto il giorno».

E in questi giorni davanti a Le Canarie le righe da bianche sono diventate blu: «Il parcheggio da gratuito passa a pagamento – afferma Nicola Viscardi – ma almeno permette a chi si ferma a fare acquisti di posteggiare l’auto, dato che il parcheggio era occupato anche tutto il giorno dalle stesse macchine».

Borgo Palazzo, cartoleria Bonfanti

Anche per la Cartoleria del borgo, la cui storia risale alla fine dell’Ottocento, al 1896, quando il borgo era percorso da carrozze, il problema resta quello del parcheggio e dell’intolleranza di chi firma sanzioni: «I vigili passano anche tre volte al giorno a dare le multe – scuote la testa Marco Catoia -. E noi commercianti abbiamo ormai inserito le multe tra le spese da sostenere. Non c’è alcuna tolleranza nemmeno per le procedure di carico e scarico e sembra impossibile trovare una soluzione. Basterebbe un permesso che garantisca, previo pagamento, un posteggio nei pressi del negozio, anche solo per un’auto. Abbiamo inoltrato la richiesta, ma non abbiamo avuto alcuna risposta».

Piera Brivio, che gestisce da 50 anni, ora affiancata anche dalla figlia Milena, il negozio di ortofrutta e risiede da una vita nel Borgo, ne sottolinea alcuni problemi e cambiamenti: «Da anni la sfida è rappresentata dall’integrazione con attività straniere e l’invito che non manco mai di dare è quello di non smettere mai di confrontarsi e di non chiudersi nel proprio orticello. Sarebbe bello vedere aprire attività da giovani: devono buttarsi perché c’è ancora spazio per portare avanti un mestiere, basta averlo imparato bene, perché studiare non basta». Tra le note dolenti, si aggiunge alle lamentele dei colleghi, parcheggi e arredo urbano: «È sempre dura trovare parcheggio e i marciapiedi vanno sistemati, perché sono in alcuni punti un vero e proprio percorso ad ostacoli». Ma per la movida, la signora Brivio, instancabile nella cura della preparazione delle caldarroste per la Festa del Borgo di settembre, è già pronta ad entrare in pista il 4 luglio: «Mi piacerebbe portare in Piazza Sant’Anna l’anguria per salutare nel migliore dei modi l’estate».


Via Borgo Palazzo «troppe vetrine sfitte, servono affitti agevolati»

Pronta ad entrare a far parte del distretto urbano del commercio, via Borgo Palazzo, con i suoi quasi 200 negozi, è alla ricerca di un’identità commerciale forte. È questa la sfida che ha in mente il presidente dell’associazione Botteghe di Borgo Palazzo, Roberto Marchesi, che guida il gruppo di esercenti da novembre 2013: «La via è in cerca di un equilibrio tra nuove attività ed insegne aperte negli anni Settanta – racconta -. Purtroppo, percorrendo la via più lunga di Bergamo, le vetrine sfitte non mancano e negli ultimi mesi abbiamo assistito a chiusure storiche, dal negozio di casalinghi Caldara, a due passi dall’incrocio con via Camozzi, alla Gioielleria Marchesi, al Fiorista Bonacina».

Dare un nuovo futuro ai negozi sfitti è il grande progetto dell’associazione per la via, che di vetrina in vetrina vuole ricostruire, pezzo per pezzo, l’identità di Borgo Palazzo, a colpi di design e moda: «Sono molte le decisioni da prendere per rendere il borgo più vivibile e confidiamo nell’amministrazione, con cui abbiamo sin dall’inizio avviato un confronto, per valutare progetti di rilancio del Borgo – continua Marchesi -. Avere una connotazione chiara da un punto di vista strettamente commerciale è prioritario per l’intera via, così come governare lo sviluppo delle attività nel Borgo. Per questo abbiamo messo a punto da tempo un progetto per rioccupare le vetrine sfitte e dare allo stesso tempo a nuove attività la possibilità di affacciarsi sul mercato, con canoni di affitto agevolati. In questi anni le aree della città hanno saputo trovare la loro vocazione commerciale: Borgo Santa Caterina, ad esempio, ha impostato la sua offerta sui locali e sulla movida, piazza Pontida ha creato un distretto gastronomico. Il centro continua a concentrare i grandi marchi dell’abbigliamento, Città Alta ha una proposta più tradizionale. Credo che Borgo Palazzo potrebbe concentrare negozi che valorizzano l’artigianalità, il design e la moda, con una proposta di nicchia pronta ad attrarre gente nel Borgo».

L’adesione al distretto urbano del commercio, cui manca solo la formalizzazione, riporta via Borgo Palazzo al centro delle politiche cittadine: «Il distretto rappresenta una grande opportunità per ogni area commerciale. Abbiamo fissato un tavolo ad ottobre e contiamo entro la fine dell’anno di fare parte del distretto, con un nostro rappresentante di via».

L’associazione è nel frattempo impegnata a censire negozi da riqualificare e raccogliere proposte tra i commercianti: «Per creare un sistema virtuoso ed attrarre giovani imprese – spiega il vicepresidente dell’associazione Botteghe di Borgo Palazzo, Nicola Viscardi dell’Ottica Skandia – servono affitti a tasso agevolato. Con canoni calmierati diventa più facile investire in eventi, di cui beneficia l’intero Borgo. Il turn-over nella via resta elevato e sono una ventina le attività che si sono viste costrette a gettare la spugna. Fare parte del distretto comporta la messa in collegamento e rete con le altre aree, da Borgo Santa Caterina a Città Alta, a beneficio del commercio di vicinato cittadino».

Il primo segno tangibile della partecipazione di Borgo Palazzo al distretto è l’organizzazione della prima serata nella via della movida allargata, fissata per il 4 luglio, data di avvio dei saldi estivi. I preparativi fervono, ma è ancora tutto in fase di definizione: «La nostra via ha la particolarità di essere davvero chilometrica e, con più di 180 negozi può essere considerata un vero e proprio centro commerciale a cielo aperto. Sarebbe bello abbellire la via con fioriere pensili e scegliere delle cornici a led per illuminare la via anche la sera. Vetrine ben illuminate rappresentano un eccezionale biglietto da visita per chi è di passaggio, di corsa, o bloccato nel traffico – evidenzia una tra le commercianti più attive per l’organizzazione della serata, Cecilia Pelizzoli della Pasticceria Sessantini, storico negozio di cui ha ritirato la gestione cinque anni fa -. Quanto alla via, i negozi non mancano, ma si sente l’esigenza di incentivi per l’apertura di nuove attività, con particolare attenzione ai giovani. Per rendere più bella Borgo Palazzo bisogna partire dall’abc e tenere tutti al decoro e alla pulizia nella via, iniziando a mantenere in ordine l’area adiacente ad ogni negozio».