Discoteche vietate ai minorenni, i gestori sono d’accordo

Per il mondo del divertimento è in arrivo una stretta di controlli sulla sicurezza. La chiusura del Cocoricò di Riccione, dove alcuni giorni fa è morto un ragazzino minorenne a causa dell’assunzione di ecstasy, ha messo le discoteche al centro del mirino e ha fatto emergere la necessità di una disciplina più rigorosa.

Il Governo ha annunciato tolleranza zero sulle irregolarità e l’introduzione di nuove regole più restrittive, la prima è il divieto di ingresso per i minorenni, con sanzioni adeguate in caso di mancati controlli da parte dei gestori.

L’Associazione dei locali da ballo (Silb) è concorde ma chiede al Ministro dell’Interno una serie di iniziative e soluzioni che tutelino il settore.

In particolare, che i locali notturni vengano classificati in base a criteri come la musica proposta e l’età dei frequentatori, così da aumentare i controlli in quelli frequentati dai minorenni; che l’età per la somministrazione di superalcolici venga alzata a 18 anni; che vengano intensificati i controlli da parte delle forze dell’ordine e che al personale dei locali addetto alla sicurezza venga riconosciuto il diritto di perquisire e selezionare la clientela all’ingresso del locale.

Le discoteche chiedono inoltre  l’eliminazione del divieto di somministrare bevande alcoliche dopo le ore 3 nei locali che consentiranno l’ingresso ai soli maggiorenni e la creazione di una cabina di regia presso il Ministero per la supervisione e il controllo dei locali in relazione al consumo di alcool e droga.

«Prendiamo  le distanze da coloro che in qualche misura favoriscono un accesso incontrollato delle persone e possono favorire lo sballo – dice Oscar Fusini, direttore dell’Ascom di Bergamo -, ma non si può demonizzare tutto il sistema del divertimento, la maggior parte dei locali serali e da ballo sono gestiti con coscienza. Se il divertimento resta sano è un’industria importante. Se si colpisce tutti si consegna il divertimento all’abusivismo».

Sulla chiusura delle discoteche l’Ascom è scettica. «Non risolvono il problema a monte – dice Fusini -. Anche se si chiude un locale ce ne sarà sempre un altro dove andare».

«Il problema dello sballo non riguarda solo i locali notturni ma tutte le situazioni che vedono grandi aggregazioni di giovanissimi – segnala Paolo Visinoni, presidente del Gruppo Sale da ballo Ascom -. Il divieto di ingresso in discoteca per i minorenni è una misura positiva e condivisibile perché poi quando i ragazzini sono all’interno dei locali è molto difficile limitare le loro consumazioni. Certo per molti locali significherà una perdita di clienti. In contropartita ci auguriamo che venga definito un orario di chiusura nazionale (oggi ci sono differenze di orari da un comune all’altro ndr.) e che la possibilità di vendere alcolici sia innalzata per tutti alle 4 di mattina».


In crescita i consumi di acqua e bevande. La birra è regina

Non solo effetti negativi. Per alcuni settori il caldo record di questa estate è stato un volano per gli affari.

È il caso del settore delle acque e delle bevande, il cui consumo nel torrido luglio appena chiuso è aumentato del 20% a Bergamo.

«Il caldo di questi mesi ha aumentato i consumi legati alle bevande ed ha incentivato la gente ad uscire e frequentare i locali più dello scorso anno. Le zone che godono maggiormente degli aumenti sono le valli, grazie soprattutto al flusso turistico maggiore generato proprio dal bel tempo» spiega Giampietro Rota, presidente del Gruppo Grossisti vino e bevande di Ascom Bergamo.

Il positivo risultato di luglio si aggiunge ad un semestre che registra un fatturato del +12% rispetto al primi sei mesi del 2014. «Sono dati buoni, dove spicca la vendita di bevande analcoliche e di birra» continua il presidente Rota.

Nella distribuzione delle bevande, si distingue l’exploit delle birre che occupano il 38% del totale del fatturato, con un + 5,3% rispetto al primo semestre dello scorso anno; seguite da vini (15,3% e con +5,6% rispetto 2014), liquori (14,8% con + 6,6,% rispetto 2014), bibite (13,5% con + 6,1% rispetto 2014), acqua (11,8% e con +9,4% rispetto 2014 ), e a seguire aperitivi (3,3% con +2% rispetto 2014) e succhi (3,1% con -2% rispetto 2014).

Per quanto riguarda il quantitativo distribuito, al primo posto capeggia l’acqua che occupa il 50,2% del mercato, a cui seguono birra (24,5%), bibite (13,2%), vini (7,2%), succhi (7,2%) e liquori (1,9%). Rispetto allo scorso anno la vendita di acqua è aumentata dal 3% al 16,6% a seconda delle diverse tipologie di formato, le bibite monodose del 21,5% e la birra in fusto del 10,9%. Tra i liquori campeggia il gin con un incremento del 18,65%. È calato invece del 20% il consumo dei succhi.

«Per quanto riguarda le tipologie, si sta verificano un forte trend di crescita delle birre artigianali (sia in produzione che in consumo) e un boom nella vendita del gin che viene sempre di più utilizzato nei bar. Il gin negli ultimi mesi ha sostituito in parte la vodka e rappresenta l’ultima tendenza in fatto di liquori che costituiscono la base per aperitivi e cocktail».

Per vino, acque e bevande una gran fetta del mercato è costituita dalla distribuzione nei canali tradizionali, come pubblici esercizi e attività commerciali (49,9%) a cui seguono la ristorazione (31,6%) e i locali serali, come discoteche (19%).

I grossisti di vino e distributori di bevande sono oggi in bergamasca 144. È un mercato che tiene ma in trasformazione, in quanto i distributori tradizionali sono scomparsi e la vendita di acqua e bevande per uso domestico è stata acquisita dalla grande distribuzione, mentre nascono nuovi distributori specializzati per la vendita di birre artigianali e vino di qualità e destinati al mercato della ristorazione. «È un mercato in crescita perché non solo fa parte del settore alimentare che, nonostante tutto continua a tenere, ma anche perché è capace di generare determinate emozioni, soprattutto i prodotti del comparto enobirrofilo, capaci di determinare nuove tendenze – precisa Rota -. I protagonisti della filiera distributiva sono sempre più attenti alle richieste dei consumatori e puntano a ricercare produttori in grado di garantire, oltre la qualità e il giusto prezzo, la piacevolezza del gusto. Questa attenzione premia».

 


Il caldo dà una mano al turismo. Più dell’Expo

Incremento medio del 5% per il turismo nelle valli bergamasche. Da una indagine svolta dall’Ascom di Bergamo risulta che il gran caldo di questi mesi ha influenzato, anche se meno del previsto, le presenze nelle località turistiche montane.

Il mese di giugno ha registrato una affluenza pari allo scorso anno, mentre il mese di luglio ha incrementato il numero dei turisti soprattutto nei fine settimana, con week end lunghi e con punte anche del 40% rispetto allo scorso anno.

Le previsioni su agosto sono invece difficili da farsi. Le prenotazioni per il momento sono a macchia di leopardo e in alcuni casi sono in aumento rispetto allo scorso anno (5-6%). Secondo gli albergatori è ormai impossibile fare una anticipazioni in quanto, così come è accaduto a luglio, le prenotazioni giungono tutte all’ultimo momento e dipendono dalla variabilità del meteo.

Nei due mesi estivi appena trascorsi la presenza media di villeggianti è stata di 7 – 10 giorni in montagna, con casi di copie di anziani che si sono fermati anche 30 giorni e anziani soli fino a 45-60 giorni.

Le nostre valli sono raggiunte da villeggianti lombardi (Bergamo, Milano, Pavia), qualche presenza giunge dall’Emilia Romagna. Si contano anche turisti stranieri attirati dal Sentiero delle Orobie.

Negli alberghi di montagne e delle vallate per il momento non si sente l’effetto Expo, che ha qualche ripercussione solo in centro città.

A Bergamo e nell’hinterland a giugno e luglio si è, comunque, avuta un buona presenza di turisti, la cui permanenza è stata al di sotto dei 3 giorni nell’hinterland e dei 2 giorni in città. La loro provenienza si è suddivisa equamente tra italiani e stranieri, in particolare nordici, inglesi, tedeschi, spagnoli, francesi, svizzeri, polacchi, belgi, russi e rumeni. Sull’agosto le previsioni in città sono in linea con il 2014.

Anche sui laghi non si sente l’effetto Expo, mentre il mese di giugno e luglio hanno visto una buona presenza di turisti nei fine settimana.

 

 


Dehors, «bene la semplificazione ma alla città serve un piano»

il-dehorsA Bergamo diventa più facile realizzare dehors fuori dai locali. Il Comune ha infatti semplificato le procedure burocratiche per avere l’autorizzazione e installarli.

Il documento va nella direzione indicata del progetto del sindaco Gori “Bergamo città semplice e low tax” che stabilisce la revisione di una serie di regolamenti comunali con l’obiettivo di semplificare il più possibile le procedure alle imprese cittadine.

Le novità previste sono tante: dalla presentazione di due sole copie del progetto (contro le sette attualmente necessarie) all’eliminazione dell’obbligo di presentazione di una lunga serie di documenti non strettamente connessi al progetto, dall’istituzione della figura del tutor comunale per la stesura e presentazione del progetto alla semplificazione della procedura per i progetti in zone di pregio.

Una delle più significative è l’aumento della durata della concessione che passa da tre a nove anni, in modo da garantire l’ammortamento dell’investimento da parte degli esercenti. Anche la procedura di richiesta e di rilascio della concessione avranno iter più brevi se si utilizzerà lo sportello online comunale per la presentazione delle domande.

Inoltre nei casi in cui sull’installazione dei dehors è necessario il parere della Soprintendenza saranno gli stessi uffici comunali ad occuparsi della trasmissione dei progetti. Le pratiche di richiesta saranno divise tra pratiche semplici (la sola collocazione in esterno di tavoli e sedie) e complesse (la collocazione di arredi e strutture, ma anche i soli tavoli e sedie in ambiti vincolati).

FusiniLa delibera passerà ora al vaglio del Consiglio comunale, intanto è positivo il giudizio delle associazioni di categoria che hanno condiviso con l’Amministrazione l’importanza di semplificare le procedure. «La normativa darà maggiore impulso ai dehors – dice Oscar Fusini direttore dell’Ascom -. Oggi è impensabile per un locale lavorare d’estate senza uno spazio all’esterno, anzi, la gente chiede di stare all’aperto anche fuori stagione. Inoltre i dehors migliorano l’estetica della città, fanno aggregazione e attrattività turistica».

Il nuovo provvedimento prosegue una strada già avviata da qualche anno che mira a favorire gli spazi esterni ai locali. «Oltre a procedure più snelle serve però anche un cambio di mentalità, altrimenti non si ottengono risultati importanti – segnala Fusini -. Di fatto chi poteva avere un dehors ce l’ha già, bisogna pensare che si può avere un dehors anche non attiguo al locale».

Secondo l’associazione commercianti di via Borgo Palazzo è importante anche stabilire un equilibrio tra dehors fissi e quelli temporanei ed estivi: «Si potrebbe pensare di contenere le occupazioni temporanee con somministrazione e gli estivi e di favorire maggiori investimenti da parte dei locali –  afferma il direttore dell’Ascom – Tutto quanto è stabile e duraturo migliora la città e la vita dei suoi cittadini e visitatori, per sempre. Su questo sarebbe auspicabile aprire un tavolo permanente di confronto, dati delle occupazioni alla mano».

Un altro nodo di grande interesse riguarda la possibilità di cucinare fuori dai negozi: «Gli eventi di street food sono occasioni importanti per promuovere gli esercizi e anche per animare la città e i centri storici. L’Expo ha accelerato le tendenze soprattutto su questo versante – spiega Fusini -. Il regolamento del Comune prevede il divieto di installare nei dehors attrezzature per la cottura e la produzione in via permanente, ma l’Amministrazione si è impegnata a rilasciare le autorizzazioni per queste iniziative, come è previsto nel regolamento Cosap per le manifestazioni in genere».

Palafrizzoni in questi giorni sta lavorando al regolamento di occupazione del suolo pubblico che sarà pronto per fine agosto e che metterà un altro tassello verso la semplificazione delle procedure relative ai nuovi dehors. Con molta probabilità rimarrà aperto il nodo più critico: per le aree del centralissimo e di Città Alta la competenza delle autorizzazioni infatti non spetta al Comune ma alla Soprintendenza i cui tempi sono lunghi e incerti (90 giorni per l’espressione del parere di competenza). «Il vero nodo della burocrazia si annoda lì», sintetizza Fusini.

 


Terziario, torna la voglia di investire

Piccoli segnali di ripresa nel terziario bergamasco. Fogalco, la Cooperativa di garanzia dell’Ascom di Bergamo, segnala nel primo semestre del 2015 un incremento degli finanziamenti erogati del 27% rispetto allo scorso anno. Al 31 giugno 2015 la cooperativa di garanzia dell’Ascom ha garantito 8 milioni e 200mila euro. «Notiamo un timido risveglio nel mercato e nella voglia di investire dei nostri imprenditori – afferma Riccardo Martinelli, presidente di Fogalco -. Il dato di questo primo semestre evidenzia progetti nuovi che riguardano anche ristrutturazione, soprattutto nel settore dei servizi».

I finanziamenti erogati sono andati a sostenere in egual misura sia progetti di investimenti che di sostegno alla liquidità. «Anche questa è una novità – spiega Martinelli – perché fino allo scorso anno la richiesta di credito serviva a sostenere in gran parte la liquidità di aziende in difficoltà, oggi invece c’è anche una buona fetta di imprenditori che investe e ristruttura».

La richiesta di finanziamenti giunge in particolare dai servizi, seguiti dal settore alimentare e non alimentare, in particolare abbigliamento; mentre per quanto riguarda l’ospitalità i più “vivaci” in questo momento sono gli imprenditori del settore ristorazione e alberghiero.

«Nel rapporto con i nostri imprenditori intravediamo un desiderio di innovare, di cambiare per poter offrire qualcosa di diverso e innovativo per attirare la clientela – continua Martinelli -. Anche per investimenti a breve termine, come si deduce dalle richieste di garanzia sui conti correnti e sugli anticipi di fatture, segno di un mercato in movimento».

Il risultato positivo di questo primo semestre è dovuto soprattutto all’impegno di Fogalco sul territorio. «È un duplice impegno – rileva il presidente -. Da un lato nel rapporto con i clienti, che andiamo a trovare a casa loro, grazie anche alla presenza in provincia delle dieci delegazioni Ascom. La vicinanza premia, sia noi come struttura che loro. Dall’altro lato è legato ai rapporti che negli anni si sono costruiti con gli istituti di credito, a quali noi presentiamo l’azienda sotto più aspetti non solo dal punto di vista dei numeri. Agli istituti di credito presentiamo un’azienda nella sua totalità, con la sua storia, la sua tradizione, la sua professionalità e la sua capacità, il suo progetto imprenditoriale e la sua lungimiranza. Questo devo dire che è un elemento premiante. E la fiducia che il sistema bancario ha nei nostri confronti aiuta l’imprenditore. Il gradimento bancario è dato anche dalla garanzia elettiva di che Asconfidi Lombardia, partner di Fogalco, emette a favore dell’imprenditore».

L’attenzione all’imprenditore fa parte della mission di Fogalco, che a partire da settembre aprirà uno sportello dedicato alla consulenza finanziaria e creditizia. «In questo modo l’imprenditore potrà avere un punto di riferimento sicuro e una consulenza adeguata che possa ottimizzare la conduzione finanzia ed economica della sua attività. È una sfida interessante, che coinvolgerà l’intera organizzazione e che porterà frutti positivi non solo per il nostro mondo associativo, ma credo per il tessuto economico bergamasco», conclude Martinelli.


Agosto in città? Niente paura, negozi e ristoranti sono aperti

Turisti e bergamaschi possono contare su negozi e ristoranti aperti nel mese di agosto in città e provincia. Come accade da alcuni anni, le attività commerciali del centro città e dei luoghi di villeggiatura non abbassano le saracinesche e al massimo si concedono 7/8 giorni di chiusura nel periodo che va dal 9 al 23 agosto.

Secondo un’analisi fatta dall’Ascom, nei centri commerciali e in città alta il 100% dei negozi (alimentari e non alimentari) e dei ristoranti resta aperto. La città bassa si diversifica tra area centrale e periferia. In centro il 90% dei negozi alimentari, non alimentari e bar non chiude, così come il 100% dei ristoranti. Nelle zone più periferiche il numero delle attività aperte cala leggermente: non abbassa la saracinesca il 70% dei negozi alimentari e non alimentari e l’80% dei ristoranti.

Nelle zone turistiche della provincia la maggior parte dei negozi non chiude (circa il 90%), così come la totalità dei bar e ristoranti. Mentre nelle restanti zone della provincia si va dal 60% dei negozi all’80% di bar e ristoranti.

«Bergamo risulta essere sempre di più una città a misura di turista – afferma il direttore dell’Ascom Oscar Fusini – . Da alcuni anni ormai, nel mese di agosto la città non è più deserta, sia per la presenza di turisti che di bergamaschi. I commercianti quindi non rinunciano a lavorare nel mese di agosto. Inoltre, quest’anno, grazie alla presenza di Expo, le previsione di turisti in città sono molte positive».

In ottica di Expo, Ascom ha aderito nei mesi scorsi all’iniziativa Expo Friends, nata tra Confcommercio Imprese per l’Italia e Expo 2015. L’accordo prevede la sottoscrizione di un decalogo, tra le cui regole in primo piano risalta la richiesta di disponibilità all’apertura nel periodo estivo, in particolare durante il mese di agosto. I negozi bergamaschi che vi hanno aderito e che rispetteranno questo punto del decalogo sono riconoscibile da una vetrofania con i colori e il logo di Expo. L’elenco dei negozi Expo Friends, che è in continuo aggiornamento, è consultabile sul sito di Ascom.


Uffici Ascom, le chiusure estive in città e nelle delegazioni

Sede Ascom

Gli uffici di Ascom Confcommercio Bergamo e di Caf Ascom Bergamo nel mese di agosto saranno chiusi dal 10 al 21 agosto (compresi). Riapriranno con il consueto orario lunedì 24 agosto.

Le delegazioni di Albino, Calusco, Clusone, Osio Sotto, Sarnico, Trescore e Zogno saranno chiuse dal lunedì 10 a venerdì 28 agosto e riapriranno il 31 agosto.

La delegazione di Treviglio sarà chiusa da giovedì 13 a lunedì 31 agosto e riaprirà martedì 1 settembre. Gli uffici di Lovere da lunedì 10 agosto a venerdì 4 settembre e riapriranno lunedì 7 settembre, mentre la sede di Romano sarà chiusa da mercoledì 12 agosto a martedì 1 settembre e riaprirà mercoledì 2 settembre.


Agenti immobiliari, compravendite più sicure con la collaborazione di geometri e notai

convegno-fimaa_lug2015-ritFimaa-Ascom, l’associazione dei mediatori immobiliari di Bergamo stringe le sinergie con il Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Bergamo e con il Consiglio Notarile di Bergamo.

È il primo risultato del convegno “La centralità del Mediatore in sinergia con Tecnici e Notai a garanzia di compravendite sicure”, svoltosi ieri nella sala Mosaico del Palazzo dei Contratti e delle Manifestazione di Bergamo. «Oggi per vendere un immobile ed offrire un servizio professionale di qualità oltre alla regolarità catastale è necessario verificare il percorso urbanistico dell’immobile ed eventuali trascrizioni pregiudizievoli – dice Luciano Patelli, presidente di Fimaa -. È un lavoro per il quale serve creare una rapporto di collaborazione con i geometri e i notai. Questa sinergia va a tutela dei nostri clienti ed eleva la nostra professionalità di mediatori facendoci diventare un punto di riferimento nelle compravendite immobiliari».

Da anni Fimaa collabora con i geometri nella redazione del Listino degli immobili, ora l’associazione dei mediatori immobiliari fa un passo in più con l’obiettivo di garantire ulteriormente le transazioni, nell’interesse degli acquirenti e della trasparenza.

«Stiamo studiando con il Collegio geometri una convenzione sul prezzo dei loro servizi di verifica urbanistica degli immobili – spiega Patelli -. E anche con i notai stiamo cercando di dialogare nella stessa lingua, soprattutto sulle problematiche che colpiscono il settore immobiliare e che ci vedono ugualmente interessati». «È importante – dichiara il presidente Fimaa – che si crei un tavolo con tutti i soggetti coinvolti nella filiera immobiliare: Ance, geometri, notai, architetti, ingegneri e mediatori. Noi abbiamo nozione di prima mano delle richieste del mercato e possiamo orientare le scelte delle imprese in modo che vadano incontro alle richieste e quindi abbiano meno invenduti. Siamo un pozzo di conoscenze del mercato che non va perduto».

Al convegno hanno partecipato Riccardo Martinelli, presidente Fogalco e vicepresidente Ascom Bergamo, Luciano Patelli e Oscar Caironi, rispettivamente presidente e vicepresidente Fimaa Bergamo, Mario Belotti, Marco Tucci del Consiglio Notarile di Bergamo, Daniele Mammani, avvocato e consulente legale Fimaa Italia, sulle compravendite e le responsabilità del mediatore.


Zanica, commercio di vicinato in cerca di futuro

“Negozi di vicinato tra passato e futuro” è il tema del convegno in programma giovedì 16 luglio a Zanica, a partire dalla 20.45 al PalaZanica di via Padergnone.

Ultimo di tre appuntamenti organizzati all’interno di “Expo-Sito – mostra di attrezzi e oggetti d’uso quotidiano d’altri tempi” realizzata dall’Associazione culturale “Frammenti di Storia” con il patrocinio del Comune di Zanica, l’incontro vuole aprire una riflessione importante rispetto al ruolo che il commercio di prossimità ricopre nelle comunità locali, nonostante i cambiamenti socio-economici che hanno profondamente modificato il settore del terziario.

Dopo i saluti del sindaco di Zanica Luigi Locatelli, interverranno Simona Zonca, assessore al Commercio del Comune di Azzano San Paolo e consigliere del Distretto del commercio Morus Alba, Emanuela Tolotti e Umberta Ceruti, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Associazione Esercenti il Commercio, Arti e Professioni di Zanica, Maurizio Regazzoni, della segreteria organizzativa della Uil di Bergamo a portare la voce di sindacati e Roberto Ghidotti, coordinatore dei Distretti del commercio per l’Ascom in rappresentanza delle associazioni di categoria.

Modera i lavori Luca D’Angelo, assessore al Commercio del Comune di Zanica e consigliere del distretto Morus Alba, che a riunisce i Comuni di Stezzano, Azzano San Paolo, Grassobbio, Orio al Serio e Zanica.


Ascom, il saluto al direttore Luigi Trigona

Qualche lacrima è scappata. E sarebbe stato strano il contrario. Esattamente 36 anni dopo esserci entrato (è stato assunto il primo luglio del 1979), il direttore Luigi Trigona si è congedato dall’Ascom, passando il testimone ad Oscar Fusini, suo vice dal 2009. Lo ha fatto nel corso di un affettuoso incontro con tutti i dipendenti, riuniti martedì 30 giugno in una delle sale all’ultimo piano dell’ex Una Hotel di via Borgo Palazzo, collocazione temporanea in attesa del restyling della storica sede, che segnerà un’ulteriore tappa dell’associazione.

Dai “pionieri” che con Trigona hanno costituito lo sparuto manipolo dell’organizzazione alle nuove e giovani leve, quella che, come ha ricordato il presidente Paolo Malvestiti «è un po’ una famiglia per tutti noi», non ha fatto mancare il proprio tributo di riconoscenza e stima al direttore. «Oggi siamo più di cento – ha ricordato -, è una famiglia allargata, ma i rapporti umani restano il valore prioritario».