Sicurezza, l’Ascom fa il punto 
Fusini: «Situazione sempre più difficile»

Sicurezza, l’Ascom fa il punto Fusini: «Situazione sempre più difficile»

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nella foto: Oscar Fusini

Dopo la notte dei roghi di Treviglio, il mondo del commercio si scopre più unito e determinato ad affrontare il problema della sicurezza e della legalità: “I gravissimi fatti di Treviglio sottolineano l’urgenza da parte dell’associazione di affrontare il tema della legalità, un vero e proprio cardine del fare impresa. In questo momento di grande difficoltà, gli imprenditori vanno tutelati e protetti. Non possiamo che esprimere la nostra solidarietà al commerciante e all’esercente colpiti dagli episodi di stampo malavitoso occorsi mercoledì notte. Ribadiamo la nostra vicinanza alle imprese vittime di episodi criminali di vario grado e genere. Operare in un contesto sicuro e sgombro da interferenze e concorrenza sleale è la condizione basilare per ogni attività imprenditoriale” sottolinea con fermezza il presidente dell’Ascom Paolo Malvestiti.
Bergamo è sempre stata una città tranquilla, ma negli ultimi tempi il livello di sicurezza percepito è in drastico calo: “Furti, rapine e spaccate sono ormai tristemente presenti nelle cronache locali, quasi quotidianamente. Sono sempre maggiori le notizie di infiltrazioni mafiose alla ricerca di attività di investimento al fine di riciclare denaro sporco”.
Questi temi saranno oggetto di approfondimento da parte del Consiglio direttivo dell’Ascom e da parte dei componenti dell’Associazione. La legalità riguarda molti aspetti che stanno a cuore a tutte le categorie dell’associazione, costrette a combattere ogni giorno vere e proprie battaglie contro la concorrenza sleale”. In vista della Giornata nazionale “Legalità mi piace” – promossa da Confcommercio – l’ Ascom focalizza i problemi che gravano sulle imprese del commercio, del turismo e dei servizi. “La sicurezza è ormai il primo pensiero di ogni imprenditore – commenta il vicedirettore Oscar Fusini -. Non esiste oggi impresa che possa definirsi immune dal rischio di rapine e spaccate. Se un tempo il numero delle attività a rischio era limitato, oggi anche piccole imprese che non muovono grandi quantitativi di denaro contante e non trattano generi preziosi o di valore sono sempre più frequentemente vittime di episodi criminali”. Quanto alla concorrenza sleale in cima alla lista, non solo per ordine alfabetico, spicca l’abusivismo: “Si va dai locali abusivi, dai ristoranti alle discoteche, con potenziali gravi rischi per chi li frequenta all’ospitalità extralberghiera fuori dalle regole e dalla legge. Anche nel settore dei servizi e delle professioni si intrufolano sempre più, anche per effetto della crisi, gli abusivi totali, dai faccendieri della mediazione immobiliare agli agenti e procacciatori d’affari – continua Fusini -. Diverse sono poi le attività esercitate senza licenza, dalle cisterne abusive che, oltre all’evasione delle accise, mettono a rischio vita e ambiente, ai venditori abusivi, dai fiori alle piazze dei mercati”. La contraffazione crea enormi danni alle imprese oltre che all’ingegno di designer e stilisti: “I tarocchi non conoscono crisi e ormai coinvolgono ogni settore orgoglio e simbolo del Made In Italy. Al sempre più colpito comparto dell’abbigliamento e delle calzature, si affiancano gioielli ed orologi, ma anche elementi d’arredo. Inutile ricordare come la contraffazione alimentare, di giocattoli e cosmetici metta a serio rischio la salute di tutti i potenziali acquirenti di questi prodotti”.
Il 26 novembre la Giornata di Confcommercio “Legalità, mi piace” sarà incentrata sulle attività criminali che colpiscono le imprese del commercio, del turismo e dei trasporti. La Giornata sarà aperta dall’intervento in diretta streaming da Roma del presidente Carlo Sangalli che darà l’avvio alle iniziative locali delle Associazioni territoriali, di categoria e di settore collegate da ogni parte d’Italia. Tutto il sistema associativo sarà mobilitato con attività di vario genere, dalla convocazione di Assemblee e Consigli alla realizzazione di convegni, mostre, eventi in piazza. Per seguire la campagna via social network: Twitter (@confcommercio): #legalitàmipiace e su Facebook alla pagina www.facebook.it/confcommercio.