Scandalo sanità, Maroni ora cerca di metterci una pezza

Scandalo sanità, Maroni ora cerca di metterci una pezza

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Roberto Maroni
Roberto Maroni

Un progetto di legge per l’istituzione di un’Autorità regionale anticorruzione (Arac) che sarà presentato con procedura d’urgenza entro il 15 marzo in Consiglio regionale. E’ una delle iniziative del Piano d’azione anticorruzione, presentato oggi dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. “Se, nonostante tutti i controlli che abbiamo, è successo quello che è successo, vuol dire che c’è qualcosa che non va” ha osservato il governmatore, riferendosi all’inchiesta della magistratura di Monza. Il sistema dei controlli, che pure esiste e agisce, probabilmente è stato più formale che sostanziale”.  “Io – ha affermato il presidente – ho l’ambizione di creare un sistema che impedisca di fare di nuovo quello che è stato fatto”. Il Piano d’azione anticorruzione prevede tre azioni immediate e altre azioni di sistema. “Le prime – ha spiegato Maroni – sono la Commissione d’inchiesta, che ho già istituito sotto la guida del generale Forchetti, e che si occuperà dei fatti relativi all’indagine della magistratura di Monza”. “Inoltre – ha proseguito – partiremo con le ispezioni in tutti gli ospedali coinvolti e abbiamo chiesto ad Anac di commissariare gli appalti in essere con il Gruppo Canegrati, per garantire la prosecuzione dei servizi”. “Voglio – ha sottolineato Maroni – che chi ha sbagliato paghi, ma senza che siano penalizzati i cittadini”.

Accanto alle azioni immediate, sono state messe in atto delle azioni ‘di sistema’. La prima, ha illustrato il presidente, “è una mia proposta di legge al Consiglio regionale, che istituisce l’Autorità regionale anticorruzione, l’Anac della Lombardia. La sua missione istituzionale consiste nella prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità’ in tutte le attività svolte dalle strutture della Regione Lombardia, ivi comprese le società partecipate e controllate, con particolare riferimento agli appalti pubblici e comunque a ogni attività che potenzialmente possa sviluppare fenomeni corruttivi”. “L’Arac – ha aggiunto – svolgerà le sue attività senza aggravare i procedimenti amministrativi con ricadute negative sui cittadini e sulle imprese, orientando i comportamenti e le attività degli impiegati pubblici, con interventi in sede consultiva e di regolazione”. Maroni ha informato anche sulle altre regole di sistema adottate dalla Giunta: la rotazione dei dirigenti del Sistema sanitario “con una permanenza di 5 anni nel Sistema sanitario, ma non nella stessa sede”; l’Audit di tutte le procedure relative agli appalti pubblici, “affidando a un pool di societa’ esterne la revisione di tutte le procedure della Regioni relative agli appalti pubblici per certificare l’ineccepibilità’ delle regole e intervenire sui punti di debolezza”; la separazione fra capitolati e gare d’appalto “per garantire un’ancora maggiore efficacia nelle procedure anticorruzione. Una strada che abbiamo già imboccato e che vogliamo proseguire con ancora maggiore efficacia, nonostante l’alto numero di contratti attivi, che nella nostra regione, nel 2015, sono stati ben 54.000” e l’estensione del ‘Whistleblowing’ a tutto il Sistema regionale, ossia “il sistema di protezione dei dipendenti che denunciano un malaffare, un atto di corruzione o un illecito”.