Panificatori, Capello chiede di “osare” di più

Panificatori, Capello chiede di “osare” di più

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L’Assemblea dell’Aspan, l’associazione dei panificatori bergamaschi, riunitasi, ieri ha eletto il nuovo Consiglio Direttivo che resterà in carica fino al 2019. Sono stati confermati Giuseppe Bonadei (Clusone), Roberto Capello (Bergamo), Massimo Ferrandi (Treviglio), Elio Finardi (Curno), Marcello Ghirardi (Bergamo), Gianfranco Ghisalberti (Sarnico), Ettore Gipponi (Osio Sopra), Raffaele Mattavelli (Palazzago), Andrea Suardelli (Urgnano), Carlo Trionfini (Alzano Lombardo), Patrizio Zaninoni (Nembro), Mauro Zucca (Casnigo).

I nuovi ingressi sono quelli di Lorenzo Locatelli (Villongo), Matteo Testa (Treviglio) e Filippo Tresoldi (Bergamo). Revisori dei conti sono stati nominati Giorgio Gozzoli (presidente), Giovanni Paolo Rota (Almè) e Donathien Boschini (Stezzano).

Il Consiglio Direttivo si riunirà la prossima settimana per la nomina del presidente e dei due vicepresidenti. All’orizzonte si profila la conferma al vertice di Roberto Capello, che nel proprio intervento di bilancio sull’annata non ha mancato di sollecitare gli associati a guardare maggiormente fuori dal proprio forno e dal proprio negozio, indicando come imprescindibile una visione sostenibile del fare impresa.

assemblea Aspan 2015 ridPer far crescere l’attività, secondo l’associazione, è necessario infatti coniugare l’attenzione al business con quella ai valori riconosciuti dai consumatori, che possono fare la differenza in un mercato come quello del pane e dei prodotti da forno sempre più affollato e competitivo.

Alcune strade, in questo senso, sono state tracciate dall’Aspan. In primis con il progetto “Qui vicino” che ha creato una filiera locale del pane, riportando nei campi la coltivazione del grano tenero adatto alla panificazione: un’iniziativa che ha ormai assunto la dimensione regionale. In collaborazione con la Caritas è invece partito il “Pane ri-affermo” che recupera e distribuisce alle famiglie bisognose le eccedenze di produzione dei panifici bergamaschi grazie a una piattaforma informatica.