I mobili “datati” o fuori catalogo? Finiscono alle Onlus

I mobili “datati” o fuori catalogo? Finiscono alle Onlus

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mobiliEsposizione da rinnovare, arredi fuori catalogo e ormai anche decisamente out o fuori moda? La loro destinazione non è la discarica, ma possono godere di una seconda vita a costo zero per il produttore e/o distributore, anzi con un guadagno in responsabilità sociale. Grazie alla collaborazione tra Federmobili e BAnco BUilding onlus, associazione non profit che ha come mission quella di recuperare, da produttori e distributori, prodotti in eccedenza per donarli ad enti e associazioni non profit, gli associati possono utilizzare gratuitamente i servizi del Banco, all’insegna del riuso e della solidarietà . Peculiarità di BAnco BUilding è l’intervento nei settori edile, arredamento, tessile. Il servizio svolto da BUilding è trasparente: ricevute le offerte di beni da parte delle aziende, l’associazione seleziona, nel proprio database, gli enti beneficiari; creato l’abbinamento, l’azienda donante è messa direttamente in contatto con l’ente prescelto, in modo che possa essere certa della destinazione finale mentre i responsabili di BAnco BUilding garantiscono assistenza durante tutta l’operazione, dal momento dell’offerta al ritiro della merce. I beni donati devono essere nuovi o comunque in ottimo stato.
Grazie all’accordo le aziende ottimizzano i costi di magazzino e smaltimento usufruendo anche della particolare normativa fiscale in merito alla cessione di beni alle Onlus. Gli enti e le organizzazioni risparmiano i costi di acquisto dei beni e dei materiali ricevuti accollandosi solo i costi di trasporto; la collettività, con il recupero di beni e materiali, limita il consumo di risorse, attenua l’impatto ambientale e riduce i costi dei servizi.
L’accordo con BAnco BUilding onlus è solo uno tra i tanti siglati dalla Federazione, illustrati nel corso dell’assemblea del Gruppo Federmobili Bergamo, aderente ad Ascom Confcommercio, dal presidente Lorenzo Cereda. Tra le convenzioni, la polizza innovativa, la prima nel settore arredamento, creata per offrire al cliente dieci anni di assistenza gratuita su tutti gli interventi di manodopera finalizzati al ripristino della funzionalità del bene acquistato. Per agevolare gli acquisti tramite finanziamenti, i negozi di arredamento possono contare su tariffe agevolate grazie all’accordo con Agos Ducato. Per migliorare logistica, trasporto, montaggio e immagazzinamento, il Gruppo conta su una convenzione con Traslocabile, società attiva su tutto il territorio nazionale. Prosegue l’attenzione della categoria alla formazione, con percorsi a catalogo e su misura, unite alla possibilità di effettuare studi e ricerche, garantiti da Innova.com. L’associazione conferma l’impegno sul web:Federmobili realizza e gestisce campagne di comunicazione online per singole iniziative o eventi e cura la pianificazione e la gestione di campagne adwords su google, oltre ad inviare newsletter e campagne sui principali social network. Alla promozione si affianca, attraverso il motore di ricerca dell’arredamento leader in Italia per contenuti e numero di accessi- Webmobili- una vera e propria vetrina on-line oltre ad app del negozio, outlet design e angolo per le occasioni.
L’assemblea si è chiusa con la presentazione e la valutazione delle iniziative proposte per la seconda metà del 2015, tra cui il Salone del Mobile in programma a novembre al Polo fieristico di via Lunga e l’aggiornamento sul Bonus Mobili prorogato a tutto il 2015, grazie al grande impegno della Federazione. I recenti report del Ministro dell’Economia e delle Finanze confermano che l’incentivo ha contribuito in maniera decisiva ad arrestare il crollo dei consumi registratosi nel settore dell’arredamento a seguito della grave recessione economica. La Lombardia è stata la regione dove si è perfezionato il maggior numero di acquisti con detrazione. Ne hanno beneficiato 38.500 persone per una spesa di oltre 192 milioni e una detrazione annuale di 9 milioni e 600mila euro. A seguire Emilia Romagna, Piemonte, Veneto e Lazio.
In attesa dei dati sul 2014, che emergeranno dalle dichiarazioni in corso, la Federazione ha già fatto alcune proiezioni, stimando un raddoppio delle cifre. Il trend si è infatti mantenuto anche per tutto l’anno successivo al varo della misura, che nel 2013 aveva coinvolto solo i mesi finali.