L’assessore: «Per essere incisivi serve un salto di qualità dei distretti»

L’assessore: «Per essere incisivi serve un salto di qualità dei distretti»

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A Zanica la volontà del Comune di dialogare con i commercianti ha trovato una strada semplice e schietta. Fin dall’insediamento della nuova Amministrazione, guidata dalla lista civica Il Tasso, l’assessore alle Attività produttive, Luca D’Angelo, ha promosso un tavolo di confronto mensile con l’Associazione Commercianti & Artigiani, che riunisce una sessantina di attività. Ha ritenuto infatti che si dovesse partire dalle istanze di chi tutti i giorni solleva la saracinesca, conoscere il punto di vista degli operatori, prima di impostare iniziative e interventi.

Luca D'Angelo - assessore attività produttive Zanica - ritChe obiettivi hanno gli incontri?

«Il contesto generale è difficile per tutti i commercianti. La pressione fiscale, che incide in maniera pesante sulle attività, i cambiamenti nello stile dei consumi e nella vita sociale, il problema del ricambio generazionale mettono a rischio la sopravvivenza delle piccole realtà, è noto. Zanica in più soffre l’accerchiamento da parte dei centri commerciali e poi c’è la crisi. Ciò che cerchiamo di fare è mettere in atto delle strategie per reagire, puntando sul fare rete. I negozi svolgono una funzione importante per il territorio, il paese vive se ci sono i negozi e molti ce la stanno mettendo tutta per unire la tradizione all’innovazione, cercano nuove nicchie di mercato, con un occhio attento anche al rapporto qualità/prezzo. Il compito che mi sono dato è di stimolare l’aggregazione degli operatori economici, fare in modo che cresca e si consolidi, che si realizzino iniziative di autopromozione. Il punto di partenza devono però essere le imprese stesse».

Quali risultati sta dando questo approccio?

«C’è partecipazione e nascono sempre spunti interessanti. Un’iniziativa che ha avuto un grandissimo successo è stata quella organizzata lo scorso 21 giugno nell’ambito del Baraca Festival, che ha segnato l’avvio dell’utilizzo del parco della Villa Comunale. Il 29 novembre è stata la volta dei mercatini di Natale, senza dimenticare la Notte Bianca, a settembre, che ormai è un appuntamento irrinunciabile».

State lavorando a qualche altra iniziativa?

«Sino ad ora gli eventi hanno coinvolto prevalentemente l’area del food. Ora stiamo pensando ad un modo per far conoscere le attività commerciali, artigianali e imprenditoriali anche del settore non alimentare. L’idea è di organizzare un’Expo all’interno del Palazanica, ad ottobre. Un’occasione per far conoscere ciò che è presente sul territorio».

Interventi del Comune a sostegno delle attività, invece?

«Diciamocelo chiaramente, grandi cose oggi i Comuni da soli non riescono a farle. Siamo riusciti a mantenere inalterata la tassazione locale e, anzi, a ridurre leggermente la tariffa dei rifiuti, ma servono azioni più incisive, per le quali occorre ragionare per forza di cose in termini più ampi. I distretti potrebbero giocare un ruolo importante in questo senso».

In che modo?

«Credo che serva uno scatto in avanti della loro azione. Sino ad ora l’attività dei distretti ha riguardato più che altro eventi ed iniziative promozionali, ma non basta. Le aziende ci dicono che hanno bisogno di un aiuto più diretto e i temi sono tanti, dalla formazione al sostegno finanziario, sia per chi vuole avviare un’attività sia per chi c’è già».

Quindi le politiche del commercio affidate ai distretti più che ai singoli Comuni?

«All’interno del distretto Morus Alba, di cui Zanica fa parte, ad esempio, è stata avviata una riflessione su come rilanciare i negozi sfitti. Abbiamo avviato una rilevazione degli spazi inutilizzati con l’intenzione di sviluppare un progetto per lo start up d’impresa. È qualcosa che si può portare avanti come aggregazione, anche la Regione, del resto, sviluppa sempre più spesso attraverso i distretti bandi e iniziative di sostegno».

Non ci dica che a Zanica neanche su viabilità e parcheggi ci sono attriti tra Comune e commercianti…

«La carenza di parcheggi è un punto dolente che prima o poi andrà affrontato. Di certo, però, sarà fatto con un approccio multidisciplinare al tema della mobilità e con l’attenzione a non recare danni o disagi alle attività. Sappiamo bene che anche piccoli cambiamenti possono causare grandi sofferenze».

E del fatto che il paese sia in pratica tagliato a metà dalla strada provinciale?

«Può essere visto come un vantaggio o uno svantaggio. Zanica è sempre stato storicamente un paese di passaggio e se ci sono le condizioni, la promozione e le proposte giuste per far fermare chi attraversa il paese, la strada può essere un’opportunità. Intanto l’apertura del tratto di tangenziale sud ha alleggerito il traffico, deviando i mezzi pesanti, ma non ha inciso negativamente sul transito».