È stato un incontro interlocutorio quello odierno al ministero dello Sviluppo economico tra i rappresentanti di Italcementi e Heidelberg Cement, i sindacati di categoria FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil e i vertici dello stesso Mise, vale a dire il neoministro Carlo Calenda e la sua vice, Teresa Bellanova. “La nota positiva è sicuramente il rinnovato impegno del governo nel seguire questa difficile vertenza e nel salvaguardare i livelli occupazionali di Italcementi a seguito dell’acquisizione da parte del gruppo tedesco”, riferiscono i segretari nazionali Feneal, Filca, Fillea, Pascucci, Gentile, Meschieri. “Italcementi – spiegano – ha presentato l’ipotesi di Piano sociale siglato il 20 maggio scorso, Piano che come abbiamo sottolineato non ha nulla a che vedere con il Piano industriale, che va assolutamente rivisto. In particolare – spiegano – è necessario incrementare gli organici al Centro di ricerca di prodotto (I.lab), poiché diventerà il punto di riferimento mondiale, e prolungare i termini della Cig. È necessario inoltre che a Bergamo si costituisca un satellite di HC per il centro tecnico (ex CTG), dal quale far partire i tecnici a supporto di tutta l’area del Mediterraneo, e che siano mantenuti inalterati tutti i siti produttivi presenti oggi in Italia, almeno sino al 2020”.
Il ministro Calenda ha ribadito l’importanza di rivedere il Piano industriale presentato da HC, sollecitando un incontro con la dirigenza tedesca prima della fine del closing, previsto nella prima settimana di luglio, ed ha annunciato una ulteriore disponibilità finanziaria a favore di progetti per lo sviluppo tecnologico ed energetico. Il viceministro Bellanova ha affermato che serve tempo per la realizzazione del Piano sociale, e in risposta alle richieste sindacali ha ricordato che una Commissione ad hoc si pronuncerà sull’inserimento del Piano industriale nella casistica prevista dall’articolo 42 del decreto legislativo 148/15, mentre si è ancora in attesa che il governo ne pubblichi il decreto attuativo. Infine la Regione Lombardia ha reso noto di aver presentato un progetto con incentivi per le nuove azioni di sviluppo sul prodotto e sul processo, e quindi a favore dell’attività svolta dal Centro di ricerca di Bergamo.