In città aumentano i prezzi
per trasporti e alimenti

Nel mese di marzo, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), a Bergamo, registra un aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente. Il tasso tendenziale (la variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente), si attesta a +1,6%, in diminuzione rispetto all’ 1,8% registrato il mese scorso.
La variazione più marcata si registra nella divisione di spesa dei “Trasporti” dove aumentano benzina, voli nazionali e internazionali; in diminuzione gasolio, altri carburanti e trasporto ferroviario. Segue la divisione “Bevande alcoliche e tabacchi” a causa del rialzo dei vini. In salita “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” con aumenti di vegetali, carne e pesce; in calo la frutta. Medesima variazione per “Abitazione, acqua, energia elettrica, gas e altri combustibili” nella quale si sono registrati crescite di affitti privati, spese condominiali e idrocarburi liquidi; scendono le posizioni: gasolio per riscaldamento e altri combustibili solidi. Lieve rialzo per “Mobili, articoli e servizi per la casa” con aumenti di accessori vari; in controtendenza i piccoli utensili, la biancheria da tavola e quella da bagno. Segue “Ricreazione, spettacolo e cultura”, “Abbigliamento e calzature” e “Servizi sanitari e spese per la salute” con aumenti per quest’ultima di occhiali, lenti a contatto correttivi e dispositivi meccanici di contraccezione; in diminuzione i servizi dentistici. Forte diminuzione per le “Comunicazioni” dove scendono gli apparecchi e i servizi per la telefonia mobile; in aumento gli apparecchi per la telefonia fissa e telefax. Invariate le voci istruzione, servizi ricettivi e di ristorazione e altri beni e servizi.