Alberghi liberi di fare prezzi più bassi dei portali

hotel booking on line ritFa un passo avanti la norma per permettere agli alberghi di praticare un prezzo più basso di quello pubblicato sui portali di prenotazione. Il cosiddetto emendamento “Booking”, dal nome della piattaforma più conosciuta, è stato presentato da Tiziano Arlotti (Pd) al ddl concorrenza e approvato quasi all’unanimità dall’Assemblea di Montecitorio.

Il governo si era infatti rimesso all’Aula. In base al testo approvato, gli alberghi potranno vendere sui propri siti internet le camera a un prezzo inferiore rispetto a quello esposto, per la stessa camera, sui siti di intermediazione. L’ emendamento dichiara «nullo ogni patto con il quale l’impresa turistico-ricettiva si obbliga a non praticare alla clientela finale, con qualsiasi modalità e qualsiasi strumento, prezzi, termini e ogni altra condizione che siano migliorativi rispetto a quelli praticati dalla stessa impresa per il tramite di soggetti terzi».

«È una decisione che dà ragione al mercato e al buon senso e si completa il percorso iniziato dall’Antitrust ma timidamente lasciato metà», il commento del direttore generale di Federalberghi, Alessandro Nucara. «L’ Italia – dice Nucara – viene messa in condizioni di vedersela ad armi pari con il suo principale concorrente, la Francia, che già dal 7 agosto con la legge Macron aveva previsto un analogo provvedimento. Se non ci fosse stata questa decisione avremmo continuato a patire lo squilibrio tra i grandi portali e i piccoli alberghi». «Basti considerare – aveva ricordato in precedenza Nucara sollecitando il provvedimento – il fatturato consolidato del gruppo Priceline (che gestisce il sito Booking.com ed altri sistemi di prenotazione) che è superiore a 39 miliardi di euro all’anno, mentre le 33mila aziende alberghiere italiane fatturano nel complesso circa 19 miliardi di euro. In altri termini, Booking.com è 68.000 volte più grande dell’albergo con il quale si confronta, che quindi non dispone di nessun potere negoziale».

«Certo ora deve tutto passare al Senato – continua – e ci saranno i dovuti tempi tecnici, ma è un segnale politico che non può che lasciarci molto soddisfatti, è un segnale di attenzione grande per il nostro settore fatto per la maggior parte di piccole e medie imprese». «Anche in Germania ci sono le stesse regole e poi abbiamo già davanti il caso della Francia dove Booking non è fallita. Non ci aspettiamo uno stravolgimento, ma solo più libertà ed efficienza. È un atto – conclude – che spinge tutti a lavorare meglio e ad esser più efficienti».


Albano, al mercato arrivano i consigli antiscippo. Gli ambulanti: «Ma così si rischia di penalizzare le attività»

Al mercato di Albano Sant’Alessandro è scattata l’operazione “Occhio al portafogli”, una campagna di sensibilizzazione per prevenire furti e borseggi tra le bancarelle.

Dallo scorso venerdì, tutte le settimane accanto ai banchi degli ambulanti ci sarà uno stand dove alcuni volontari distribuiranno ai clienti del mercato un decalogo con i consigli per non cadere nella rete dei delinquenti, come ad esempio tenere la borsa nella parte anteriore e conservare i soldi lontano dai documenti.

Il servizio è nato su iniziativa dell’Assessorato alla sicurezza ed è curato dall’Associazione Poliziotti italiani, un gruppo formato da ex appartenenti alle Forze dell’Ordine.

L’obiettivo è far riflettere le persone che si recano in posti affollati sul tema della sicurezza e scoraggiare i malintenzionati. «Volevamo dare maggiore sicurezza ai cittadini nell’area mercatale e fare prevenzione senza impiegare le forze dell’ordine che sono impegnate in cose più importanti  – spiega l’assessore alla sicurezza Enzo Fiocchi -. Conoscendo l’associazione abbiamo pensato di integrare la loro attività sul territorio con questo progetto. Il mercato è una zona molto frequentata e come tutte le situazioni di affollamento, come anche i mezzi pubblici, è a rischio».

Allo stand ci sono dai 3 ai 5 volontari. Avvisano chi ha la borsa messa male, controllano grazie alla loro esperienza la presenza di eventuali persone malintenzionate o ambigue e, in caso dovesse verificarsi un borseggio, accompagnano i derubati alla stazione di polizia. «L’iniziativa – dice Fiocchi – proseguirà per un anno in convenzione, poi vedremo se proseguirla. Intanto le persone hanno già dimostrato di apprezzarla».

Qualche perplessità sull’iniziativa la sollevano però gli ambulanti.  «Un’emergenza borseggi ai mercati non c’è, né ad Albano né negli altri comuni, anzi, rispetto agli anni passati il fenomeno si è attenuato», dice Mauro Dolci, presidente della Fiva Ascom di Bergamo. «Furti e borseggi – spiega – sono un problema comune in tutti i luoghi affollati. Va bene dare informazioni alle persone ma l’iniziativa rischia di trasmettere un’immagine negativa del commercio ambulante e di danneggiare il mercato facendolo passare come un luogo pericoloso. Anziché sensibilizzare coloro che visitano il mercato, infatti, li può portare ad andare da un’altra parte». «Il mercato – sottolinea Dolci – non è un luogo pericoloso, bisogna solo stare attenti quando ci si accalca».

 

 


Veicoli commerciali, a Bergamo immatricolazioni su del 10,3%

I veicoli commerciali hanno appena trascorso una calda estate. Secondo i dati comunicati dall’Unrae, l’unione dei rappresentanti delle case automobilistiche estere, le vendite di autocarri con peso totale a terra fino a 3,5t in luglio hanno raggiunto le 12.003 unità, in crescita del 7,4% rispetto alle 11.172 del luglio 2014 e ad agosto i veicoli venduti sono stati 5.563, incrementando di oltre un quarto i propri volumi (+25,3%), rispetto alle 4.439 unità dello stesso periodo dello scorso anno. Nei primi 8 mesi le 81.491 immatricolazioni fanno segnare una crescita dell’8,6%nei confronti delle 75.027 del gennaio-agosto 2014.

«Il risultato dei mesi estivi ed in particolare di agosto – afferma Massimo Nordio, Presidente dell’Unrae – è stato ottenuto soprattutto per le forti azioni commerciali messe in campo da case e concessionari per stimolare le vendite dei veicoli Euro 5 prima dell’entrata in vigore, dal 1° settembre, della normativa sulle emissioni inquinanti Euro 6, applicabile anche a questa categoria di veicoli».

«Tuttavia – prosegue Nordio – il recupero delle vendite rispetto a quanto perso negli anni di crisi, a parte i fenomeni contingenti appena descritti, rimane ancora molto lento e legato al lieve miglioramento dello scenario economico e al contributo della Legge Sabatini. Pertanto, l’Unrae continua a ribadire il bisogno che il Decisore Pubblico intervenga già con la prossima Legge di Stabilità per alleggerire la pressione fiscale sulle aziende ed ottenere così un ritorno benefico soprattutto sul rinnovo di quel 40% di parco circolante che è ancora ante Euro 3», rimarca il presidente.

A Bergamo non è proprio andata allo stesso modo. Se luglio ha fatto registrare una performance superiore al dato nazionale, con 259 immatricolazioni contro le 239 del 2014, per un incremento dell’8,4%, ad agosto il segno è stato opposto. Nel 2014 si erano venduti infatti 104 mezzi, mentre quest’anno 86, pari ad un -17,4%. Resta positivo l’andamento nell’arco dei primi otto mesi dell’anno. Nella nostra provincia sono stati immatricolati al 31 agosto 1.878 veicoli contro i 1.702 dello stesso periodo dello scorso anno, un saldo di 176 unità pari ad un + 10,3%.

Ecco gli andamenti per ogni marca

veicoli commerciali immatricolazioni Bergamo - agosto 2015

 

 

 


Malevič, arriva la mostra e ispira anche i menù

Si avvicina l’apertura della retrospettiva che la Gamec dedica Kazimir Malevič, l’artista russo (Kiev, 1878 – Leningrado/San Pietroburgo, 1935) fondatore del suprematismo e internazionalmente considerato parte della triade pionieristica che ha aperto le nuove strade dell’arte del XX secolo.

E la città è chiamata a fare rete attorno all’evento per arricchire di contenuti e suggestioni l’offerta ai visitatori.

La sfida che la Gamec ha lanciato alle istituzioni, alle associazioni e alle attività di Bergamo si chiama “Tutti pazzi per Malevič” e tra chi l’ha colta c’è l’Ascom che la rilancia ai ristoratori. I locali sono invitati a pensare e proporre piatti o menù che richiamino, negli ingredienti o nella presentazione, i temi cari al pittore o la sua terra. Riceveranno in cambio dei coupon che offrono uno sconto sul prezzo di ingresso alla mostra da consegnare ai clienti che sceglieranno il piatto a tema e una vetrofania relativa alla mostra e al progetto “Tutti pazzi per Malevič”.

I ristoratori verranno omaggiati di una visita gratuita alla mostra – da concordare con gli organizzatori – per avvicinarsi ai temi e alle visioni del grande pittore. Le adesioni si raccolgono fino al 21 settembre.

La partecipazione al progetto è completamente gratuita. L’obiettivo è  promuovere la rassegna e al contempo rendere i ristoranti della città veri sostenitori dell’evento, riproponendo quel connubio di successo tra ristorazione e cultura che negli anni si è già realizzato in città.

La mostra sarà allestita dal 2 ottobre al 17 gennaio 2016 con 70 capolavori dell’ artista accanto a opere di importanti esponenti russi dei movimenti artistici di inizio novecento.

È possibile scaricare la scheda di adesione dal sito dell’Ascom www.ascombg.it


Commercianti in campo, notti bianche a Zogno e Ranica

Dalla Val Seriana alla Val Brembana, sarà un sabato ricco di appuntamenti con le notti bianche organizzate grazie alla collaborazione tra comuni e commercianti.
Zogno saluta l’estate il 29 agosto con una grande  festa. La Notte Bianca, organizzata sabato 29 agosto dall’Associazione Commercianti Punto Amico e dal Comune, si conferma evento clou della bella stagione. Dalle 20 alle 2 è in programma un mix di eventi nel salotto cittadino e nelle diverse location con una serie di spettacoli per ogni gusto ed età. Dalla prima serata e sino a notte fonda un caleidoscopio di iniziative animerà il salotto del centro storico, per la gioia di migliaia di visitatori che già il 4 luglio, in occasione della notte di apertura dei saldi, hanno preso d’assalto le vie del paese. Alle promozioni commerciali nei negozi, aperti sino a mezzanotte, si affiancheranno l’animazione di trampolieri, artisti di strada, jazz, bande musicali, street bands, gruppi folk, gonfiabili, trucca-bimbi, toro meccanico, giochi di strada, esibizioni di ballo, schiumaparty e bancarelle. Non mancheranno proposte culturali con visite guidate a parrocchiale di San Lorenzo, al campanile e alle aree museali del paese. Alle 21 in piazza Garibaldi è in programma il monologo di Emanuele Turelli «Gleno 1 dicembre 1923» dedicato alla tragedia della diga che colpì la Valle di Scalve. Lo spettacolo fa parte del Festival dello Storytelling proposto dal Distretto dell’Attrattività  “Valli in famiglia” e prevede la partecipazione del cantante bergamasco Bepi, con canzoni e brani acustici a tema.
Notte_Bianca_RanicaA Ranica la notte bianca organizzata dal Distretto “Insieme sul Serio” in collaborazione con l’amministrazione comunale, segue ad un pomeriggio all’insegna della cultura con visite guidate di Villa Camozzi, realizzate in collaborazione con l’Istituto Negri. Dalle 19 l’atmosfera si scalda con l’aperitivo con dj set, la voglia di esibirsi al karaoke, ma c’è spazio anche per lo sport, con la parete d’arrampicata allestita nella piazzetta dell’ex-biblioteca e il bike e rollerblade park organizzati dal Totem Cafè al Park Zopfi. In Via Gavazzeni si svolgerà una rievocazione celtica, mentre in Piazza Europa ci sarà la manifestazione Dance for Love. Alle 21 nelle vie del paese si alterneranno musica e passi di danza con uno spettacolo musicale itinerante; in Via Adelasio ci sarà una sensuale esibizione di danza del ventre, mentre in Via Gavazzeni si terrà presso il Centro Culturale Gritti un concerto jazz. Alle 22 la danza del ventre si sposterà in Via Marconi al Centro Le Torrette, mentre la scuola di danza Attitude svelerà segreti e mosse al pubblico. In diverse aree del paese ci saranno espositori, dai maestri di karate agli arcieri, dalle motocross al tuning, alle Ferrari. In Via Gavazzeni si darà prova di pilotaggio dei droni. Per ogni gusto e per tutte le tasche i punti ristoro, dall’hamburgeria alla pizzeria, dall’osteria alla gelateria, dalla birra artigianale a golosità di pasticceria. I più piccoli potranno contare su uno spazio disegni in Viale Alpini e su innumerevoli gonfiabili e aree di intrattenimento dislocate  in diverse vie di Ranica.


Start up / A Bergamo la voglia d’impresa non tramonta, ma le scelte sono sempre più meditate

A Bergamo e in Lombardia non tramonta la voglia di fare impresa, a differenza del resto d’Italia, che registra un calo dell’1 per cento. Una nuova impresa su sei in Italia nasce in Lombardia e vede protagonisti i giovani, con un terzo di nuove iscritte con titolare con meno di 35 anni. A Bergamo il dato, aggiornato al primo trimestre del 2015, si presenta sostanzialmente in linea con lo scorso anno, sulla base del quadro tracciato a livello regionale dalla Camera di Commercio di Milano. Sono 1.799 le neo-imprese iscritte nei primi tre mesi dell’anno (lo 0,5% in meno rispetto allo stesso periodo del 2014); di queste 534 vedono protagonisti i giovani, che pesano per quasi il 30% (29,7% per l’esattezza). Quanto ai settori, il dato che balza all’occhio è che molte neo-attività rifuggono le classificazioni tradizionali, tanto che le “imprese non classificate” occupano la voce più rilevante, con un vero e proprio esercito di 495 imprese. Segue il settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio che, con 375 nuove imprese non perde il suo appeal tra gli aspiranti imprenditori. Nella patria dell’edilizia fiaccata dalla crisi, le costruzioni contano su 288 nuove imprese. Il manifatturiero segue a distanza con 111 nuove attività. Gli altri settori non arrivano a tre cifre, sfiorate per un soffio dalle attività dei servizi di alloggio e ristorazione; non vanno male le attività professionali, scientifiche e tecniche, con 82 imprese e quelle che operano nel noleggio, le agenzie viaggio e i servizi di supporto alle imprese.

Cristiano Arrigoni, direttore di Bergamo Sviluppo, l’azienda speciale della Camera di Commercio di Bergamo che aiuta le idee d’impresa a diventare progetti, fa il punto sulle neo-attività avviate nel nostro territorio. La crisi fa fare passi sempre più piccoli e cauti: «Gli aspiranti imprenditori sono sempre più attenti e ponderano con cura le loro scelte. Valutazioni e business plan vengono affrontati con maggiore consapevolezza. Anche il livello di qualifiche e preparazione è elevato e coerente con il percorso imprenditoriale scelto». Cresce l’attività di consulenza: «Gli aspiranti imprenditori si avvalgono del Laboratorio delle Idee per la stesura di business plan, che mette a disposizione 8 ore di consulenza. Il piano d’impresa è sempre più inserito in un percorso guidato, anche attraverso i nostri sportelli, dal Punto Nuova Impresa a S.Te.p, il servizio per testare l’attività d’impresa attraverso strumenti di business design».

Tra le attività nuove, cresce la green economy e tutte le imprese ad essa correlate, dal settore dell’edilizia ad attività all’insegna della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente. «Molte nuove imprese operano nell’edilizia, ma portano con sé nuovi valori e una nuova visione del costruire, a partire dal risparmio energetico – continua Arrigoni -. C’è una crescita delle imprese innovative, come testimoniano le iscrizioni al nuovo registro delle Start- Up innovative, che conta già 71 nuove imprese. Ma settori tradizionali come quello manifatturiero si arricchiscono di nuovi sviluppi, ad elevato tasso hi-tech, come mostrano le tre imprese presenti nel nostro Incubatore, dall’attività specializzata nella creazione di prototipi di droni a quelle che puntano a soluzioni eco-compatibili e a produzioni “green”. La sfida che molte imprese stanno cogliendo è quella della progettazione e stampa in 3d e della creazione delle cosiddette “fabbriche intelligenti”». Il terziario continua ad essere tra i settori preferiti dagli aspiranti imprenditori: «A fianco delle attività tradizionali del commercio e dei servizi cresce il numero di imprese che punta sull’e-commerce, sulla creazione di “App” per smartphone, per intercettare una nuova clientela e allargare il proprio business. Anche nel turismo crescono le attività di facilitatori di servizi, con i nuovi profili del personal shopper e dell’organizzazione di eventi» spiega il direttore di Bergamo Sviluppo.

Quanto all’identikit dei nuovi imprenditori, si evidenzia un incremento dell’istruzione e della preparazione nel settore di riferimento: «Il target resta eterogeneo, ma la presenza dei giovani sfiora comunque il 30 per cento. Le aspiranti imprenditrici possono inoltre contare sull’ulteriore supporto offerto dallo Sportello Crisalide e dal Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile – continua Arrigoni -. Non manca chi si fa influenzare dalla moda del momento, pensiamo al boom delle sigarette elettroniche che solo l’anno scorso ha portato a diverse aperture. Le tendenze restano, ma sono fenomeni momentanei, come tali valutati nel corso dell’analisi e dei percorsi di accompagnamento d’impresa».

Un grande successo lo riscuotono gli Open Day “Facciamo impresa” promossi dal Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile: «Ogni imprenditore ha a disposizione fino a 4 ore di consulenza in ben otto ambiti diversi, affrontati da otto specialisti. Si va dall’esperto fiscale, a quello negli adempimenti, dal mercato alla comunicazione, dal mentoring al settore delle cooperative, ai marchi e brevetti – spiega Silvia Campana, referente di Bergamo Sviluppo e del Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile -. Gli aspiranti imprenditori, in prevalenza dai 25 ai 40 anni, hanno le idee o molto chiare o ancora confuse. In generale, sono davvero pochi comunque coloro che azzardano o che si buttano in un settore che non conoscono a fondo. La preparazione è davvero alta, un fattore fondamentale per partire con il piede giusto». La Camera di Commercio propone poi ogni anno seminari e percorsi per le imprese, l’ultimo, organizzato alla fine di giugno, si è concentrato sui nuovi canali di finanziamento tra capitale di rischio e di debito, dal reward based all’equity crowdfunding, dal venture capital al private equity, ai business angels.

 

Bergamo patria dell’innovazione

La prima- e al momento unica a Bergamo-  impresa  iscritta al nuovo Registro Pmi Innovative, è la Cosberg di Terno d’Isola, specializzata nella meccatronica e nella produzione di macchine industriali. Sono invece 71 le imprese iscritte al Registro Start-Up Innovative, 37 in città e 34 in provincia.

In città

Wineamore Srl;  It-Change Srl; Diabetes Diagnostics  Srl; Prima Da Noi ; Tpm Srl; Driwe Srl; Virtualrobotix Italia ; Kalter Srl; W2w Solutions Italia Srl;  Energaia; Green Seed Srl;  Energaia Inventa Srl;  Delukim Srl; Officina Della Ricerca; Hermes Ventures  Srl; P2r Srl; Dom Byron; Time Changers Srl; Startapps Srl;  Ravaiola Tecnologica Srl;  Societa’ Agricola Brignano Energia ;  Verde Di Calcio; Tapmylife ; Covone Tecnologica ; Calcio Energia Srl Energetica Biometano; Progetto Biometano ; Wearestarting Srl; Al.Pi. Energia Srl; Exsicus Srl; Frutta Innovativa Srl ; Treverde Srl; Solitaly Srl; Soap Collection Srl; Nexapp Srl; Dronica Srl; Beleza Srl.

In provincia

Smartmechanical_Company Srl Albano Sant’alessandro ; Bio Last Laser Srl Albino;  Gmaker 3d Engineering S.R.L. Antegnate ;  Egaltech Srl Azzano San Paolo; Arcoingegno Srl Bonate Sotto; Armadillo Lab Srl Brusaporto; Avelina Srl  Chiuduno; Hair Cloud  Cividate Al Piano;  Nrg Green Recovery Power Systems  Brembate Di Sopra ; Thermo Recovery Srl Caravaggio; Mechatronics And Dynamic Devices S.R.L.  Dalmine;  Bigflo Srl Dalmine;  Made For School Srl  Dalmine; Servicewhale  Foresto Sparso ;More Srl Grassobbio; Plat1 Srl San Giovanni Bianco; Avanix S.R.L. Scanzorosciate ;  Progetto Ric  Stezzano; Whattaspot S.R.L. Trescore Balneario ;  Sun Go Srl Treviglio; Ipsum Srl. Treviglio;  Societa’ Agricola Bosco Verde Srl Treviglio; Green Lab Societa’ Consortile Treviglio;  Land Energy Srl Treviglio ; Verde Di Santa Cristina Srl Treviglio; Villanova Energia Srl Treviglio; Massalengo Energia Srl Treviglio; Verde Di Romano Srl Treviglio; Verde Di Seniga Srl Treviglio ; D.A.B.B. Innovazione Srl  Treviglio; Non Qualunque S.R.L. Treviglio; Fermopoint Srl Treviolo; Dxdrone Srl Treviolo ; Blaze Srl Vilminore Di Scalve.


Fusini (Ascom): “Con le aperture indiscriminate salgono i costi ma non i consumi”

CarrefourDopo locali aperti h24, palestre che non chiudono mai, chi è impegnato in turni di lavoro notturni o chi soffre semplicemente di insonnia, potrà andare a fare la spesa mentre la città dorme o accompagnarne il risveglio sin dalle prime luci dell’alba. La scelta di Carrefour di aprire 24 ore su 24 il punto vendita di Via Baioni, lo storico ex Gs, sta scuotendo il commercio e animando un vero e proprio dibattito sull’opportunità – e la reale necessità – di darsi al rituale della spesa poco prima – o poco dopo – di essersi messo in libertà in pigiama, ciabatte e magari con i bigodini in testa. All’ora “X” manca poco: da sabato 18 luglio il vecchio cartello con gli orari non sarà più osservato e si scatenerà una danza di codici a barre e un concerto notturno di scontrini, mentre la tentazione di fare acrobazie, corse e gimkane con il carrello potrebbe farsi pressante con il favore della notte, al riparo dalle solite centinaia di occhi indiscreti. La spesa senza orario fa scalpore, ma prima di troncarla sul nascere, non resta che vedere quale sarà la risposta della nostra città.

«Non siamo contrari alle sperimentazioni, anche perché rappresentano un importante banco di prova per capire se esiste o meno una reale esigenza da assecondare – commenta Oscar Fusini, direttore Ascom -. E’ chiaro che la scelta di Carrefour porta con sé problemi e questioni: la decisione di dare la propria disponibilità a turni notturni deve essere su base volontaria e concordata con i lavoratori; vi sono poi problemi di sicurezza e potrebbero insorgere dissidi con il quartiere per eventuale caos creato di notte».

Finora la liberalizzazione degli orari aveva avuto come principale effetto quello di scatenare le aperture domenicali: «La liberalizzazione del Governo Monti non aveva prima d’ora portato ad un’estensione degli orari, ma si era limitata a portare aperture domenicali nella grande distribuzione organizzata, anche solo la mattina se non tutto il giorno. La legge precedente, la 114 del 1998 poneva invece un tetto di 13 ore consecutive di apertura, in una fascia oraria dalle 7 alle 22» continua Fusini. Ma il disegno di Legge sugli orari degli esercizi commerciali punta a mettere dei paletti alle aperture domenicali: «Il disegno di Legge approvato alla camera il 25 settembre prevede la chiusura obbligatoria in 12 festività nazionali, con la facoltà degli esercenti di sostituirne 6 con altrettanti giorni a loro libera scelta, previa comunicazione al Comune di competenza – continua il direttore dell’Ascom -. L’apertura indiscriminata finora non ha portato ad una crescita dei consumi, ma solo ad un incremento dei costi. Purtroppo i piccoli negozi non riescono a sobbarcarsi i costi legati all’apertura domenicale, che del resto mettono in difficoltà anche la stessa Gdo». La questione degli orari accompagna da sempre il commercio: le piccole insegne sono però sempre riuscite a trovare un equilibrio: «Prevale sempre il coordinamento di strada, vuoi per effetto imitazione, vuoi per evitare di rompere gli equilibri – continua Fusini -. Ogni città e quartiere ha i suoi orari. In centro, ad esempio, vi è una grande uniformità, ma si continua a discutere e valutare la possibilità di estendere l’apertura alla pausa-pranzo e la sera».

I sindacati non esitano a esprimere la loro sostanziale contrarietà alle saracinesche sempre alzate: «L’apertura 24 ore su 24 rappresenta una novità assoluta per la città – commenta Alberto Citerio, segretario generale della Fisascat Cisl – . Mi sembra di rivedere il film delle aperture domenicali, quando all’inizio si partì con un solo operatore che beneficiava di una normativa regionale che concedeva la deroga all’apertura ai centri in prossimità dell’aeroporto. Ora Carrefour sta facendo da pioniere agli orari, portando a Valtesse la formula dell’apertura no stop già sperimentata con successo in quattro punti vendita nell’area metropolitana milanese. Il rischio è che l’apertura “no stop” dilaghi, con il risultato di maggiori costi per la Gdo già in difficoltà, non giustificati da un effettivo aumento dei consumi». Il lavoro notturno prevede una maggiorazione del 25% della retribuzione: «Mi auguro che venga applicato – continua Citerio -. Purtroppo ad oggi la Gdo, che non ha sottoscritto il nuovo CCNL del commercio a marzo, si trova senza contratto nazionale». L’incontro con i sindacati avverrà dopo il primo week-end di sperimentazione: «Siamo riusciti a fissare un incontro solo all’inizio della prossima settimana. C’è grande preoccupazione tra i lavoratori» allarga le braccia Citerio. La portata del problema è sociologica. Il modello di consumo che ha accompagnato la crescita continua dei centri commerciali tra gli anni Novanta e Duemila è tramontato: «E’ la fine delle centinaia di metri di scaffalatura e degli assortimenti giganteschi. La grande distribuzione sta attraversando una crisi epocale e una trasformazione rapidissima- continua il segretario della Fisascat Cisl -. C’è davvero il rischio che le grandi catene diventino dei grandi scatoloni pieni di merce. Oggi i consumatori seguono le offerte, acquistano l’olio da una parte, il pomodoro dall’altra e la pasta da un altro ancora». La questione delle liberalizzazioni deve tornare ad essere gestita a livello territoriale: «Bisogna arrivare ad un accordo e gettare le basi di un nuovo equilibrio. In un regime di libero mercato non ci si può affidare alla libera scelta del singolo».

 


Commercio, l’Ascom premia tre benemeriti

«Persone e aziende che si sono distinte sia per fedeltà associativa che per aver contribuito allo sviluppo dell’economia locale. Imprenditori che in questi decenni hanno saputo far crescere le loro imprese, inserendole in mercati sempre più competitivi e globali e sui quali il nostro sistema confida per superare la pesantissima crisi attuale».

Questa la motivazione con la quale l’Ascom premierà con una medaglia d’argento tre benemeriti del commercio nel corso dell’assemblea annuale in programma lunedì 11 maggio alla Fiera di Bergamo, con inizio alle 15.

I premi andranno a Giudo Barcella della Barcella Elettoforniture spa di Azzano San Paolo, a Piergiorgio Salvi fondatore della Fratelli Salvi srl di Gorle e a Mario Lameri di Lanzagomma Snc di Bergamo. Sarà inoltre consegnata una targa di riconoscimento ai negozi storici che hanno ottenuto il riconoscimento nel corso del 2014: Hosteria del Vapore di Carobbio degli Angeli (1870), Ristorante Trattoria Ca’ Sabì di Palazzago (1913) e Macelleria Cazzaniga di Canonica d’Adda (1918).

L’assemblea  è accompagnata dallo slogan “70 anni. Una storia, tante imprese”, con il quale si sottolineano i settant’anni di attività dell’organizzazione imprenditoriale, una ricorrenza alla quale l’Ascom ha dedicato anche un nuovo logo che accompagna tutte le iniziative del 2015


Turismo, la Regione investe sui laghi

lovere1“La bellezza dei nostri laghi, la loro ricchezza naturalistica, enogastronomica e culturale sono elementi unici nel panorama turistico mondiale.  Favorire la valorizzazione e sostenere in modo specifico la promozione di questo patrimonio è un’azione strategica che avrà ricadute stabili e durature sul tessuto economico di questi territori”. Lo ha detto Mauro Parolini, assessore al Commercio, Turismo e Terziario della Regione Lombardia, commentando l’approvazione da parte della Giunta, su sua proposta, della delibera avente come oggetto la valorizzazione turistica dei grandi laghi lombardi. Le progettualità riguarderanno azioni promozionali sui mercati internazionali, interventi volti al miglioramento dell’accoglienza dei turisti, dell’informazione e della promozione digitale, la realizzazione di infrastrutture e servizi mirati all’ottimizzazione della fruizione dei laghi, interventi finalizzati alla sostenibilità e alla conservazione del patrimonio naturale. Le risorse saranno così suddivise: Lago di Garda: 300mila euro (soggetto capofila, la Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano); Lago di Como: 300mila euro (soggetto capofila Unioncamere Lombardia); Lago di Iseo 300mila euro (soggetto capofila il Comune di Lovere) – Lago Maggiore 300mila euro (soggetto capofila la Camera di Commercio di Varese). “In quest’ottica di promozione integrata e di sviluppo – ha concluso Parolini – è inoltre necessario che i brand locomotiva rappresentati dai laghi lombardi fungano da traino per far conoscere ad un pubblico di viaggiatori sempre più ampio anche la ricchezza di località turistiche meno conosciute, che rappresentano oggi veri e propri diamanti grezzi con potenzialità ancora non pienamente espresse”.


L’Ocse su Bergamo: «Più lavoro di squadra e meno meeting e relazioni personali»

«È di fondamentale importanza che gli stakeholder di Bergamo creino una visione comune per lo sviluppo. E tra questi vanno inclusi il sindaco di Bergamo, gli altri sindaci della provincia, i leader del settore privato e delle istituzioni accademiche, oltre alle associazioni imprenditoriali, ai sindacati e alla Camera di Commercio». È chiaro e netto il messaggio che l’Ocse lancia a Bergamo nel Rapporto sull’economia e il territorio presentato oggi in Camera di Commercio. Si parla, nel Rapporto – al termine di una approfondita analisi dei punti di forza e di debolezza del territorio – di «una visione che dovrebbe cristallizzare le azioni a breve, medio e lungo termine. Sforzi di cooperazione che dovrebbero essere istituzionalizzati, piuttosto che dipendere da meeting ad hoc o relazioni personali. Ciò aiuterà a promuovere la continuità negli obiettivi e nei programmi politici». «La piattaforma formale – continua l’Ocse – dovrà essere bilanciata dalla partecipazione di rappresentanti del settore pubblico e privato, oltre che della società civile, per aumentare il senso di appartenenza. Inoltre, dovrebbe essere collegata a risorse e leve politiche. La visione e breve termine dovrebbe dare luogo a un quadro politico comune con linee guida chiaramente articolate che identifichino gli obiettivi chiave delle politiche e i parametri di azione e valutazione, e siano supportati da un impegno politico». «Una visione condivisa per lo sviluppo di Bergamo non gioverà solo agli stakeholder della provincia – avverte l’Ocse -. Al contrario, aumenterà anche il loro potere di contrattazione nei confronti di altre provincie e del governo regionale e nazionale, e migliorerà la loro capacità di influenzare le politiche regionali e nazionali». In conclusione, gli analisti dell’Ocse fanno due raccomandazioni chiave a Bergamo. La prima: creare una piattaforma strutturata di discussione tra tutti gli attori locali, compresi i rappresentanti del settore pubblico, del settore privato e della società civile, per elaborare una strategia di sviluppo comune. La seconda: creare gruppi di lavoro per sostenere la piattaforma nella concezione e implementazione di aspetti specifici della strategia di sviluppo regionale. Sarà capace Bergamo di far tesoro di queste indicazioni?