Cava Day, gli studenti bergamaschi in visita alle attività estrattive

cava DayVenerdì 28 ottobre, dalle 8.30 alle 12.30, il Gruppo Industriali Tecnologie e Materiali per l’edilizia di Confindustria Bergamo organizza l’iniziativa Cava Day con l’obiettivo di aprire agli studenti e agli insegnanti delle scuole superiori della provincia di Bergamo alcune realtà estrattive della nostra provincia. Il progetto, che rientra nell’ambito del programma pluriennale per la valorizzazione dell’immagine del settore estrattivo, prevede, nell’arco della mattinata, visite guidate a 18 impianti estrattivi di Bergamo, Brescia, Lecco e Sondrio per far conoscere le peculiarità dei processi produttivi in cava, le caratteristiche dei materiali naturali estratti e le loro molteplici applicazioni. Da quest’anno, infatti, questa articolata iniziativa vede coinvolte anche le Associazioni Territoriali di Confindustria Brescia e Confindustria Lecco/Sondrio. Nel dettaglio aderiscono sei cave di Bergamo, otto di Brescia e quattro di Lecco/Sondrio, che saranno visitate complessivamente da 1.092 studenti provenienti da 15 scuole delle quattro province partecipanti. Il dialogo con le scuole, alla base di questo progetto, è iniziato nel 2011 nell’ambito di Bergamo Scienza, su iniziativa dell’allora Gruppo Industriali Marmo Pietre Affini e Industrie Estrattive di Confindustria Bergamo e si è concretizzato nell’organizzazione di una serie di attività e iniziative a cui hanno aderito nel tempo 22 cave della provincia di Bergamo con lo scopo di consolidare e valorizzare il rapporto con il territorio, promuovendo fra la popolazione e gli opinion leader una più approfondita conoscenza dell’attività svolta e del patrimonio di valori economici, sociali ed ambientali di cui le cave sono portatrici.
Tale progettualità è proseguita e si è evoluta negli anni grazie all’impegno del Gruppo di imprese associate a Confindustria Bergamo, oggi denominato Industriali Tecnologie e materiali per l’edilizia.  La giornata di venerdì 28 ottobre rappresenterà un’ulteriore tappa del percorso avviato per la diffusione della conoscenza del valore delle risorse naturali di cui il nostro territorio è rappresentativo sia per qualità dei materiali prodotti che vengono impiegati nella produzione di pavimentazioni, rivestimenti, calcestruzzi, asfalti, manufatti in cemento e prefabbricati, sia per la realizzazione di monumenti di pregio come chiese, edifici civili e industriali e ristrutturazioni e manutenzione degli stessi, oltre che di infrastrutture prioritarie per uno sviluppo sostenibile quali piste ciclabili, strade, aeroporti.
In particolare verranno aperte alla visita delle scolaresche:

6 cave associate a Bergamo

  • Cava dell’Isola Srl – Medolago (via Adda 10)
  • Italcementi Spa – Calusco d’Adda (via V. Emanuele II, 71)
  • NCT – SPA – Treviglio (via Bergamo 133)
  • Nuova Demi – Brembate (via delle Cave, 120)
  • Scavi Pesenti – Covo (via Località Cava Bellinzana)
  • Nuova Demi – Zanica (via Padergnone, 37)

e alle visite guidate parteciperanno 526 allievi delle seguenti scuole bergamasche

  • Istituto di istruzione superiore LORENZO LOTTO – Trescore Balneario
  • Istituto di istruzione superiore LICEO LORENZO FEDERICI – Trescore Balneario
  • Istituto di istruzione superiore GAETANO CANTONI – Treviglio
  • Istituto industriale di stato ANDREA FANTONI – Clusone
  • Istituto di istruzione superiore LICEO ARTISTICO ANDREA FANTONI – Bergamo
  • Istituto tecnico per geometri GIACOMO QUARENGHI – Bergamo
  • Istituto di istruzione superiore DAVID MARIA TUROLDO – Loc. Camanghé – Zogno

 

 


Alternanza scuola lavoro, accordo tra Confcommercio Lombardia, Regione e Ufficio Scolastico

E’ stato siglato nei giorni scorsi il Protocollo d’intesa per promuovere informazione e iniziative nel campo dell’alternanza scuola-lavoro tra Confcommercio Lombardia, Regione Lombardia e Ufficio Scolastico regionale. “Abbiamo aderito convintamente al Protocollo per significare il nostro impegno nel passaggio culturale di avvicinamento  tra sistema dell’educazione e mondo del lavoro” commenta Giovanna Mavellia segretario generale di Confcommercio Lombardia. “Non nascondiamo le difficoltà che il nuovo modello presenta, soprattutto per le imprese più piccole e meno strutturate, ma ci presentiamo oggi con la consapevolezza che un ruolo propulsivo può essere giocato proprio dalle organizzazioni imprenditoriali. Con questa intesa avviamo dunque un primo passo per dare agli studenti lombardi – lavoratori e imprenditori del domani – la possibilità di conoscere da vicino il sistema delle imprese lombarde del Terziario attraverso percorsi  didattici, educativi, formativi e sperimentali”. “Un modo per instaurare un dialogo costante tra scuole e imprese del commercio, turismo, servizi, Distretti del Commercio e dell’Attrattività e reti d’impresa, per guidare i giovani nella scoperta delle vocazioni e degli interessi personali sia per agevolare possibili sbocchi occupazionali al termine del percorso di studi sia in ottica di autoimprenditorialità”.


Ragazzi, come vorreste le banconote? Disegnatele e partecipate al concorso della Banca d’Italia

Come disegnerebbero gli studenti una banconota? Quali colori e immagini utilizzerebbe e che messaggio trasmetterebbe passando di mano in mano?

È la stimolante sfida lanciata dal Premio per la scuola “Inventiamo una banconota”, ideato da Banca d’Italia e Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e giunto alla quarta edizione.

Per l’anno scolastico 2016/2017 il tema del Premio è “Progettare il futuro; idee per un mondo che cambia”. Gli studenti e i loro insegnanti dovranno realizzare il bozzetto di una banconota in cui siano immaginati momenti della vita nel futuro. Conoscenza, formazione, lavoro, tecnologia, sensibilità ambientale e sociale, eredità del passato sono le variabili su cui investire affinché il futuro si trasformi in un posto migliore in cui vivere.

Possono partecipare le scuole primarie e secondarie in territorio nazionale e all’estero, statali e paritarie. Le iscrizioni devono essere effettuate entro il 1° febbraio 2017. Gli elaborati dovranno pervenire entro il 1° marzo 2017. Il bando è disponibile su https://premioscuola.bancaditalia.it.

Come per le passate edizioni, le tre classi vincitrici (una per la scuola primaria, una per la scuola secondaria di primo grado e una per la scuola secondaria di secondo grado) saranno premiate presso la Fabbrica della Banca d’Italia in cui si producono le banconote e riceveranno la stampa della banconota da loro ideata e un assegno di 10.000 euro per il finanziamento della propria scuola.

Gli alunni visiteranno anche la Fabbrica, per vedere “dal vivo” come si stampano gli Euro. “Inventiamo una banconota” è parte del progetto “Educazione finanziaria nelle scuole” portato avanti dalla Banca d’Italia per elevare il livello di alfabetizzazione finanziaria dei ragazzi.


Abf, nel cda entrano anche due imprenditrici

abf-bergamo1L’Azienda Bergamasca Formazione si apre ancora di più al mondo del lavoro, includendo nella governance dell’azienda speciale della Provincia due giovani imprenditrici nominate dal presidente della Provincia, Matteo Rossi. Si tratta di Valentina Trevaini, project manager e co-fondatrice della società Sostanza Srl e di Nicol Maria Perquis, socio e responsabile commerciale della Perquis & C Srl. Le due imprenditrici vantano esperienza sia nel campo imprenditoriale sia in quello della rappresentanza all’interno delle associazioni di categoria: Valentina Trevaini è vicepresidente di Confartigianato Bergamo con delega alla formazione, Nicol Perquis è vicepresidente dei giovani di Confartigianato. Nel corso dell’ultimo Consiglio di amministrazione, il nuovo cda ha indicato Daniele Rota come nuovo direttore generale di Abf in sostituzione di Gherardo Infascelli che andrà in pensione a fine mese. Daniele Rota, storico fondatore della cooperazione sociale bergamasca, ha svolto in questi due anni il ruolo di Presidente, carica che ora sarà ricoperta da Tiziano Belotti, già membro del cda. “Con questa scelta – dichiara Rossi – diamo concretezza alla volontà di portare la cultura e lo spirito imprenditoriale dentro la prima realtà bergamasca che opera nel campo della formazione professionale, e al tempo stesso riconosciamo il valore formativo del mondo dell’impresa chiamandola direttamente ad occuparsi della nostra azienda formativa. Lo spirito dell’artigianato e quello della cooperazione del nostro territorio sono ben rappresentanti dal nuovo direttore e dai nuovi membri del cda. Dopo due anni difficili dal punto di vista economico ora Abf può rilanciare la propria attività nel quadro della buona scuola e del sistema duale che punta sempre di più sul rapporto tra la scuola e il mondo del lavoro. Il nuovo consiglio di amministrazione, cosi come indicato dal Consiglio provinciale, oltre alla gestione ordinaria dell’ente avrà il compito di promuovere la rivisitazione dello statuto: l’obiettivo è quello di trasformare Abf da un’azienda provinciale ad una fondazione di territorio nel quale le imprese bergamasche e le loro associazioni di rappresentanza potranno direttamente investire e partecipare, immaginando che anche per i lavoratori ci sia la possibilità di eleggere direttamente un loro rappresentante all’interno del prossimo cda. Credo che quella della partecipazione delle imprese e dei lavoratori sia la strada giusta da percorrere, così come la sempre maggior integrazione tra il mondo della scuola e quello del lavoro”.

 

 


Mille apprendisti-studenti ai nastri di partenza. Anche la ristorazione tra i settori coinvolti

“Regione Lombardia contribuisce con 355 milioni di euro alla qualità dell’istruzione e della formazione professionale  lombarde. Mille sono già gli apprendisti che, a giorni, firmeranno un contratto di lavoro, mentre ancora studiano per il conseguimento di qualifiche professionali, nel terzo o quarto anno dei percorsi di istruzione e formazione professionale”. Lo ha detto l’assessore all’Istruzione e Formazione professionale di Regione Lombardia, Valentina Aprea, al termine della seduta di Giunta. “Le aziende che assumeranno i nostri studenti – ha detto l’assessore – si riferiscono ai settori della meccanica, elettrico e elettronico, legno arredo, ristorazione, servizi alle imprese e benessere. Nel corso dell’anno formativo ci aspettiamo che il dato di oggi si arricchisca di altre centinaia di studenti apprendisti. Con uno stanziamento di 7 milioni di euro l’apprendistato di primo livello e’ ormai una realtà in regione e imparare lavorando sta diventando un modello sempre più diffuso e che ci avvicina ancora maggiormente alla Germania, alla Svizzera e all’Austria”. “1135 – ha spiegato l’assessore – è il numero magico dei tecnici superiori specializzati da inserire immediatamente nel mercato del lavoro, pari a circa il 30% del dato nazionale. Grazie alla filiera costruita da Regione Lombardia con un investimento di 6,7 milioni di euro negli ITS vengono formati i tecnici del futuro nei settori produttivi che caratterizzano il made in Italy o nei comparti strategici per la crescita del Paese”.


Troppe bischerate sulla scuola, ci vorrebbe un antisessantotto

scuolaCola sciropposa la melassa mediatica: c’è l’autunno che incombe, con le nebbie e le castagne genge, e c’è il primo giorno di scuola, con i primi batticuore e le speranze negli occhi stellanti di citti e cittelle. Questi sono gli indefettibili temi della retorica settembrina. Ogni settembre che Dio manda in terra, ci sono le interviste alle mamme, tutte fiere dei loro Nicholas e delle loro Jessiche che si accingono ad imparare a sillabare ba-ba e bu-bu, immortalate davanti a qualche istituto comprensivo di Vattelapesca. Del pari, indefettibilmente, ci giungono le alate parole di provveditori e ministri, piene di motti augurali e di garanzie istituzionali: noi ci tocchiamo apotropaicamente sugli auguri e sorridiamo, con diabolica ironia, delle garanzie. Infine, dopo le fanfare e gli zuccherini, comincia la mazurka: e lì, è il caso di dirlo, cade l’asino. Perché, lungi dall’essere quel meraviglioso mondo di Oz che si evince da circolari e telegiornali, l’inizio dell’anno scolastico assomiglia piuttosto al cerchio degli ignavi, che corrono a perdifiato dietro ad un’insegna che, beffardamente, muta colore ad ogni piè sospinto. E il piè sospinto dipende dai governi, dai ministri, dalle furbe trovate di qualche docimologo demente. La triste verità è che non ci si capisce niente: mancano docenti, cattedre si volatilizzano ed altre si materializzano, come in un vecchio film di Star Trek, i programmi non si capiscono, gli obiettivi, obiettivamente, sono alquanto vaghi e le competenze…beh, le competenze!

Insomma, è un maledettissimo imbroglio, questo accidente di inizio anno scolastico. E la buona scuola sembra sempre meno buona e, soprattutto, sempre meno scuola: sembra il parcheggio di un supermercato, un ufficio collocamento, una giostra di paese, un centro sociale, una clinica neuropsichiatrica, ma non sembra punto una scuola come ce la immaginiamo. Intendiamoci, alla fine le classi si formano, gli orari si incastrano, i supplenti suppliscono ed i docenti docentano (quest’ultimo verbo a pera l’ho inserito per permettere a qualche professoressa di lettere di conquistare il suo momento di gloria, segnalando al direttore che il verbo docentare, sia pure frequentativo, non esiste proprio): questo, per esclusivo merito di quei poveri disperati che si rovinano la salute cercando di mettere una pezza alle sesquipedali bischerate della burocrazia scolastica. Perché, vorrei che lo sapeste, la scuola, buona o cattiva che sia, sopravvive grazie alla pazienza e allo spirito di sacrificio di un manipolo di insegnanti e di dirigenti che, non del tutto immemori dei tempi antichi, in cui si era usi lavorare e far silenzio, si dannano per riparare i danni che un’impostazione criminale della pubblica istruzione infligge al buon senso e all’educazione dei nostri ragazzi.

La scuola, badalì, non è messa come dite voi, quando ne parlate maluccio, magari davanti al cappuccino, perché l’erede non ha capito una mazza di Eraclito e ha preso tre in filosofia: è molto peggio, è drammaticamente peggio. Questo Paese sta andando in malora per un’infinità di motivi e, tra questi, la scuola è il più grave, il più strategico, il più grottesco: la scuola dovrebbe essere il nostro futuro e, invece, è decisamente un trapassato. Nel senso più cadaverico del termine. Io mi sono un tantino stancato di fare diagnosi e suggerire medicine, però un ultimo tentativo lo voglio fare: siccome le cose vanno sempre peggio e, ai piani alti, cinguettano felici con imbarazzante incoscienza, voi che amate la scuola e che desiderate che i nostri figli ne escano, non si dice pronti alla vita, chè la prontezza uno se la deve sudare, ma quantomeno alfabetizzati, cercate di fare sentire la vostra voce.

E’inutile raccontarci tra noi, davanti al solito cappuccino, che la scuola fa schifo e, poi, non dire nulla e non fare nulla, quando chi la riduce così si inventa artagotiche scempiaggini ad ogni chiaro di luna. Sapete cosa ci vorrebbe? Un antisessantotto: una rivoluzione alla rovescia, che la facesse finita col cumulo di bischerate che si è andato ammassando sulla scuola, tra sperimentazioni e feticismi didattici, negli ultimi cinquant’anni. Capisco che sia un filo utopistico immaginare degli studenti che vanno in piazza a chiedere di studiare, a domandare ordine, selezione, meritocrazia: però, se le riforme, anziché riformare, demoliscono, al popolo non rimangono che le picche e le torce. Altrimenti, sciroppatevi le amarene ministeriali e i baci di dama provveditorali: beccatevi la buona scuola e mettetela in cornice, con le castagne e le foglie morte. Però, a questo punto, lasciatemi almeno bere il cappuccino in pace, senza piangermi sulla spalla perché Nicholas è ignorante come una rapa e Jessica scambia Garibaldi con Pippo Baudo.

 

 

 


Ricomincia la scuola, i fornai omaggiano gli studenti

Proseguono le iniziative di Stagioni di Pane, il percorso promosso dall’Aspan in collaborazione con l’Ascom di Bergamo, che vede coinvolti i panifici della Bergamasca nella promozione di qualità e artigianalità.

All’interno del progetto, il Calendario del panificatore è un programma di eventi che valorizza alcuni momenti dell’anno, dando voce ad antiche usanze e tradizioni e ribadendo una continua presenza del pane e dei suoi protagonisti nella quotidianità.

Ogni evento è un tributo alla moltitudine degli amanti del pane che saranno premiati con un dono speciale. Per celebrare l’arrivo della stagione autunnale e l’avvio dell’anno scolastico il pensiero va agli studenti, con la volontà di accompagnarli nella prima settimana di scuola. A partire dal 12 settembre, nei panifici aderenti, saranno presenti alcune locandine che informeranno sull’evento e una “Tovaglietta” con giochi e attività dedicate agli scolari che potranno così ampliare la loro cultura del pane. I panifici apporranno nel loro negozio anche la “Panlavagna”, sulla quale ogni ragazzo è invitato a scrivere le proprie impressioni o emozioni rispetto all’inizio della scuola. Come sempre, non mancheranno i piccoli doni offerti dai panificatori per l’occasione, che riserveranno sorprese per gli studenti a partire dalla colazione, fino alla cena.

Ecco chi partecipa

1. Panificio Giovanni Paolo Rota – via Campofiori, 17 – Almè
2. Panificio Bravi snc – via Santissimo Redentore, 31 – Bagnatica
3. Capello srl – via Corridoni, 39 – Bergamo
4. Panificio Rota Biasetti – p.zza Pontida – Bergamo
5. Panificio Ghirardi Marcello – via Broseta – Bergamo
6. Panificio Gabucci Irene “Zerobakery” – via Don L. Palazzolo, 23/f – Bergamo
7. Panificio Zucca snc – piazza Giovanni Battista, 18 – Casnigo
8. Ol Forner di Adobati Silvia – via Solferino, 24 – Cologno al Serio
9. Panificio Finardi snc – via Merena, 21 – Curno
10. Panificio Bana – via Largo Vittoria, 15 – Curno
11. Dal Furner di Fraschetta snc – via Roma, 7 – Fontanella
12. Panificio Musoni snc – via Grandi, 25  Lovere
13. Panificio Ol Forner – via Roma, 16 frazione Sombreno – Paladina
14. Panificio Ferrandi srl – via dei Mille, 25 – Treviglio
15. Panificio Suardelli di Suardelli Sergio & snc – via Antonio Locatelli, 54 – Urgnano


“Cari ragazzi, non coltivate rapporti umani virtuali”

“Tutti noi adulti, che abbiamo a vario titolo la responsabilità educativa – afferma il dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo Patrizia Graziani nel suo saluto alla vigilia del via alle lezioni – dobbiamo guidare i nostri ragazzi verso le opportunità formative che permetteranno loro di scoprire i propri talenti e di orientarsi verso percorsi che faranno di loro persone libere e pensanti. Alle studentesse e agli studenti un invito: siate flessibili mentalmente, cercate stimoli, cogliete le sfide, mettetevi a disposizione degli altri, createvi solide basi di conoscenza, coltivate rapporti umani non virtuali e soprattutto autogiudicatevi, parlate con voi stessi e interrogatevi per capire chi siete e cosa volete”.

“Einstein – continua Graziani – ci dice che la mente dei nostri studenti è come un paracadute: funziona solo se si apre. La nostra azione educativa, come corpo insegnanti, ha lo scopo principale di aprire le menti delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi e di insegnar loro a esplorare oltre l’orizzonte. Guardiamo tutti con positivo slancio al futuro e abituiamo fin d’ora i nostri studenti ad affrontare con consapevolezza e preparazione il complesso scenario socio-economico che li attende. Consegniamo ai giovani gli strumenti culturali per vivere bene nella società, ponendo al centro il valore della persona e del suo pieno sviluppo, dell’accoglienza e del dialogo tra le culture, il valore e il rispetto della vita contro ogni forma di violenza e prevaricazione. Il futuro ha bisogno di giovani capaci e competenti. Il presente si costruisce attraverso di loro. La cultura rende le persone libere e senza cultura non c’è democrazia” conclude Graziani.

 


Scuola al via, in classe oltre 170mila studenti bergamaschi

ScuolaSono 170.830 gli studenti delle scuole bergamasche che da lunedì 12 settembre 2016 torneranno in classe (-775, nel 2015/2016 erano 171.605). Le scuole statali accoglieranno 137.785 alunni (+ 295 rispetto ai 137.490 del 2015/2016), le scuole paritarie 33.045 (- 1.070, erano 34.115). Il numero di bambini nelle 389 sezioni delle scuole dell’infanzia (scuole materne) statali è pari a 9.576 (- 154, 9.730 nel 2015/2016), mentre nelle 235 scuole dell’infanzia paritarie i bambini sono 21.000: quasi due su tre sui 33.045 studenti delle paritarie. Negli istituti statali bergamaschi la scuola primaria accoglie 51.890 alunni (+ 37) in 2.560 classi di cui 409 a tempo pieno. Gli istituti secondari di primo grado accolgono 31.000 studenti (- 141) in 1.435 classi di cui 286 a tempo prolungato.

Le scuole secondarie di secondo grado (gli istituti superiori) registrano nel loro complesso, dalla classe prima alla quinta, un incremento di 553 studenti, da 44.766 del 2015/2016 (di cui 493 nei corsi serali) ai 45.319 di quest’anno (619 nei serali, in forte ripresa, di cui 316 ai tecnici, 129 nell’istruzione professionale e 174 nei percorsi Ifp), ospitati in 1.896 classi (30 nei serali). In pratica i serali in 12 mesi guadagnano 126 alunni pari al 25,5% di incremento. Analizzando la distribuzione degli alunni del diurno rispetto a 12 mesi fa i licei sono sempre in crescita guadagnando 599 studenti, gli istituti tecnici rallentano la corsa con 65 in più, mentre l’intero comparto professionale perde 237 studenti confermando il trend fra l’istruzione professionale che ne guadagna 15 e gli Ifp, i percorsi di istruzione-formazione professionale statale, con 252 studenti in meno. Analizzando gli iscritti ai vari indirizzi negli ultimi due anni scolastici, il 43,89% degli studenti delle superiori statali (diurno) frequenta i licei che contano 19.619 studenti, in incremento dello 0,9% rispetto al 42,96% del 2015/2016, in 792 classi; il 35,61% frequenta l’istruzione tecnica con 15.917 studenti (0,19% in meno rispetto al 35,80% sul totale complessivo degli alunni del diurno nel 2015/2016) in 675 classi; il 15,65% l’istruzione professionale che raccoglie 6.995 studenti (0,11 in meno rispetto al 15,76% sul totale complessivo degli alunni del diurno nel 2015/2016) in 297 classi, sempre dalla prima alla quinta. Il 4,85% è iscritto ai percorsi di istruzione-formazione professionale (Ifp) statali con 2.169 studenti (in diminuzione dello 0,61% sul 5,46% del 2015/2016) in 102 classi. Analizzando l’intero comparto professionale diurno, la percentuale si attesta a quota 20,50% contro il 21,23% del 2015/2016.

Le classi prime superiori statali ospitano 10.486 studenti (- 255, erano 10.741 nel 2015/2016) in 404 classi di cui 92 studenti nei serali dell’istruzione tecnica e del comparto professionale (28 studenti in più rispetto ai 64 del 2015/2016) in 4 classi. Il 43,25% degli studenti delle prime superiori statali del diurno frequenta i licei che contano 4.495 studenti (40 in più) in 169 classi; il 37,85% frequenta l’istruzione tecnica con 3.934 studenti (83 in più) in 149 classi; il 13,82% l’istruzione professionale con 1.437 studenti (233 in meno) in 58 classi. Il 5,08% è iscritto ai percorsi Ifp con 528 studenti (173 in meno) in 24 classi prime.  L’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo (www.istruzione.lombardia.gov.it/bergamo) secondo l’organico dell’autonomia (Legge 107) gestisce quest’anno per le scuole statali 13.456 posti in totale per i docenti e 3.402 posti per gli Ata, il personale amministrativo, tecnico e ausiliario. I posti per i docenti comprendono i 2.060 del sostegno (116 in più rispetto ai 1.944 di 12 mesi fa) per favorire il positivo inserimento e l’integrazione dei 4.169 studenti disabili (erano 4.062 nel 2015/2016) di cui 920 con disabilità grave (fra i quali 57 inseriti nelle dieci scuole potenziate). La situazione, quindi, migliora passando in un anno da 2,09 studenti con disabilità per docente agli attuali 2,02.

Scuola multietnica, si prevedono circa 26 mila studenti in totale (scuole statali + paritarie) con cittadinanza non italiana, mentre nel 2000 erano 3.570. I 26 mila previsti tengono conto del costante incremento nel corso degli anni (anche se progressivamente più contenuto negli ultimi 7 anni) e del marcato numero di bimbi stranieri nelle scuole dell’infanzia paritarie, pari a 2.384 nel 2015/2016. Nelle scuole statali è figlio di immigrati il 16,6% circa sul totale di 137.785 alunni, mentre nel 2015/2016 ci si attestava al 16,57%. Alle statali nel 2015/2016 (dato all’8 gennaio 2016) erano 22.471, 297 in più rispetto ai 22.174 del 2014/2015: nelle scuole dell’infanzia il 26,63% (2.528 alunni con cittadinanza non italiana), alle primarie il 20.02% (10.339), alle medie il 15,82% (4.895), alle superiori il 10,82% (4.709). In particolare il 33,32% degli studenti delle superiori statali con cittadinanza non italiana frequentava l’istruzione tecnica, il 24,93% i percorsi di istruzione-formazione professionale (Ifp), il 22,04% l’istruzione professionale e il 19,71% i licei. Gli alunni con cittadinanza non italiana nati nel nostro Paese salgono al 90,74% nelle scuole dell’infanzia, 78,21% nelle primarie, 64,54% alle medie, 25,91% nelle superiori. I nuovi arrivati in Italia (NAI) nelle scuole statali bergamasche, sempre all’otto gennaio 2016, sono 1.089 pari al 4,85%. Per quanto riguarda le nazionalità maggiormente rappresentate, i marocchini sono i più numerosi, seguiti da albanesi, rumeni, indiani, senegalesi, boliviani e pachistani.  Le istituzioni scolastiche statali sono 141 (98 istituti comprensivi, 41 istituti superiori e 2 centri provinciali per l’istruzione degli adulti) di cui 118 assegnate a dirigenti titolari, 2 a presidi incaricati e 21 a dirigenti reggenti (19 su posti vacanti e 2 perché sottodimensionate); per le paritarie ci sono 235 scuole dell’infanzia, 32 primarie, 26 medie, 13 istituti superiori.

 


A San Pellegrino si danno appuntamento 108 aspiranti scienziati

san pellegrino casinò 2Il mondo come aula grazie al fascino dei numeri. Dal 5 al 7 settembre 108 giovani aspiranti “scienziati” di 29 istituti superiori lombardi (quarta e quinta superiore), con 31 loro docenti accompagnatori, s’incontrano a San Pellegrino Terme per il tradizionale e attesissimo appuntamento della Summer School, che quest’anno s’intitola “La matematica incontra il mondo”.  Grande è l’entusiasmo che gli istituti scolastici bergamaschi e lombardi ogni anno mostrano verso questo appuntamento con le scienze matematiche integrate, proposte in un paradigma di apprendimento sulla base di applicazioni del mondo reale. “Questo successo – dichiara Patrizia Graziani, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo – ci conferma il gradimento dell’iniziativa che si prefigge, tra gli scopi principali, di mostrare come possa essere efficace e coinvolgente lo spostare il focus della nostra azione sulle occasioni di apprendimento offerte dalla didattica per problemi rispetto a una impostazione metodologica più ripetitiva. Questa esperienza per studenti e docenti ci aiuta infatti a comprendere che la metodologia didattica in discipline fondanti quali le scienze matematiche e le Stem in genere (Scienze, Tecnologia, Matematica) può arricchirsi e migliorare la propria efficacia aprendo nuovi spazi di lavoro didattico alle situazioni problematiche reali, che per essere risolte implicano la concatenazione virtuosa di concetti, tecniche e significati”. Inserita nelle attività del Piano Nazionale Lauree Scientifiche, la Summer School bergamasca costituisce per le scuole della Lombardia un’importante esperienza orientativa in vista della futura scelta post-diploma, organizzata nell’ambito delle attività promosse dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, dal Centro MatNet-CQIA dell’Università degli Studi di Bergamo in collaborazione con Confindustria Bergamo, con il contributo del Comitato per gli Istituti Tecnici Industriali “Paleocapa e Natta” di Bergamo, degli Istituti Superiori “Turoldo” di Zogno e IPSSAR di San Pellegrino Terme, di Mathesis di Bergamo e del Comune di San Pellegrino. Saranno tre giorni d’immersione totale: al mattino conferenze di docenti di alto rilievo provenienti da vari ambiti universitari e scientifici su temi specifici, presso il Casinò municipale di San Pellegrino, mentre al pomeriggio dalle 14.30 all’Istituto Alberghiero (Ipssar) di San Pellegrino, si terranno attività laboratoriali per insegnanti (aperte anche ai docenti interessati delle scuole bergamasche) e coinvolgenti laboratori interattivi per gli studenti (6 e 7 settembre); il 5 settembre dalle 15 ragazzi e insegnanti potranno assistere alla conferenza-spettacolo “Fate il nostro gioco” al Teatro dell’Oratorio San Giovanni Bosco. Sono due le iniziative serali: il 5 settembre dalle 18 serata alle Terme di San Pellegrino e il 6 settembre dalle 20.30 è in programma una caccia al tesoro sul tema della matematica. E’ davvero ricco, quindi, il programma di questa nuova edizione della Summer School, dove gli studenti avranno l’occasione di comprendere che la matematica è un linguaggio utilizzato anche dalle altre scienze per elaborare modelli interpretativi della realtà. Sono 29 le scuole partecipanti: 13 da Bergamo e provincia, 16 da altre province lombarde.

Bergamo città

Natta, Paleocapa, Quarenghi, Sarpi

Provincia

Alberghiero di San Pellegrino Terme, Betty Ambiveri di Presezzo, Einaudi di Dalmine, Fantoni di Clusone, Federici di Trescore Balneario, Maironi da Ponte di Presezzo, Majorana di Seriate, Marconi di Dalmine, Turoldo di Zogno.

Altre province lombarde

Leonardo Da Vinci di Milano, Curie di Cernusco sul Naviglio, Leonardo da Vinci-Giovanni Pascoli di Gallarate, Balilla Pinchetti di Tirano, Bassi di Lodi, Gandini di Lodi, Manzoni di Suzzara, Alberti di Bormio, Capirola di Ghedi, Cerebotani di Lonato, Einaudi di Chiari, Casiraghi di Cinisello Balsamo, Crespi di Busto Arsizio, Mantegna di Mantova, Volta di Lodi, Rota di Calolziocorte.