“Cari ragazzi, non coltivate rapporti umani virtuali”

“Cari ragazzi, non coltivate rapporti umani virtuali”

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Patrizia Graziani, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo

“Tutti noi adulti, che abbiamo a vario titolo la responsabilità educativa – afferma il dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo Patrizia Graziani nel suo saluto alla vigilia del via alle lezioni – dobbiamo guidare i nostri ragazzi verso le opportunità formative che permetteranno loro di scoprire i propri talenti e di orientarsi verso percorsi che faranno di loro persone libere e pensanti. Alle studentesse e agli studenti un invito: siate flessibili mentalmente, cercate stimoli, cogliete le sfide, mettetevi a disposizione degli altri, createvi solide basi di conoscenza, coltivate rapporti umani non virtuali e soprattutto autogiudicatevi, parlate con voi stessi e interrogatevi per capire chi siete e cosa volete”.

“Einstein – continua Graziani – ci dice che la mente dei nostri studenti è come un paracadute: funziona solo se si apre. La nostra azione educativa, come corpo insegnanti, ha lo scopo principale di aprire le menti delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi e di insegnar loro a esplorare oltre l’orizzonte. Guardiamo tutti con positivo slancio al futuro e abituiamo fin d’ora i nostri studenti ad affrontare con consapevolezza e preparazione il complesso scenario socio-economico che li attende. Consegniamo ai giovani gli strumenti culturali per vivere bene nella società, ponendo al centro il valore della persona e del suo pieno sviluppo, dell’accoglienza e del dialogo tra le culture, il valore e il rispetto della vita contro ogni forma di violenza e prevaricazione. Il futuro ha bisogno di giovani capaci e competenti. Il presente si costruisce attraverso di loro. La cultura rende le persone libere e senza cultura non c’è democrazia” conclude Graziani.