Bollo auto scaduto, riparte la regolarizzazione agevolata

bollo-autoLa Regione Lombardia (con l.r. 26 maggio 2016 n. 14) ha riaperto i termini per pagare senza sanzioni, interessi e spese il bollo auto scaduto. Il beneficio è esteso all’annualità 2015, con decorrenza 1° aprile 2016 e il termine ultimo per effettuare i pagamenti per la regolarizzazione agevolata è il 31 ottobre 2016.

L’agevolazione è estesa a tutte le annualità dal 1999 al 2015, anche in caso di precedente emissione di rilievi, compresi gli atti di accertamento e le cartelle esattoriali di Equitalia. Sono escluse solo le cartelle esattoriali per le quali siano state già avviate azioni di carattere esecutivo (es. pignoramenti, esecuzioni forzate, etc.). È possibile invece fruire del pagamento agevolato in presenza di fermi amministrativi iscritti al Pra.

Per godere del beneficio non è necessario presentare alcuna istanza, ma solo provvedere al pagamento con modalità ordinaria presso tutti i punti di riscossione autorizzati da Regione Lombardia. Il calcolo del dovuto è proposto in automatico dal sistema. Limitatamente alle posizioni per cui sono state già emesse cartelle esattoriali è necessario rivolgersi ad una agenzia o delegazione Aci convenzionata.

A seguito del versamento, la posizione verrà interamente e automaticamente regolarizzata e, in presenza di cartelle esattoriali, Regione Lombardia provvederà a comunicare ad Equitalia lo sgravio totale dei ruoli coattivi con riferimento ai pagamenti eseguiti.

Decorso il termine del 31 ottobre 2016, a tutti i versamenti tardivi verranno nuovamente applicati sanzioni, interessi e spese; inoltre, saranno riattivate le procedure ordinarie per il recupero dei crediti.

Per i versamenti relativi alle annualità dal 1999 al 2014, eseguiti prima dell’11 luglio 2015, non è possibile ottenere il rimborso di quanto pagato a titolo di sanzioni e interessi. Analogamente, per l’annualità 2015, non è possibile ottenere il rimborso di quanto  pagato a titolo di sanzioni e interessi prima del 1° aprile 2016.

È invece possibile richiedere il rimborso di quanto pagato a titolo di sanzioni e interessi per i versamenti effettuati  tra il 1° aprile 2016 e il 30 maggio 2016, anche per importi inferiori a €15,01. A tal fine è necessario utilizzare l’apposita funzionalità, all’interno del presente Portale, previa registrazione all’Area Personale.

Ulteriori informazioni e verifiche delle posizioni tributarie possono essere richieste al call center (numero verde 800151121 – attivo da lunedì a sabato dalle ore 8 alle ore 20; mailprontobollo@regione.lombardia.it), agli sportelli di SpazioRegione (www.regione.lombardia.it) e delle Unità Territoriali dell’Aci (www.aci.it).


Slitta al 22 luglio la presentazione del 730. Servizio in Ascom

dichiarazione_r.jpgSlitta di quindici giorni il termine per presentare il “730”. Il governo ha deciso di concedere più tempo a dipendenti, pensionati, Caf e professionisti abilitati per presentare il modello per la dichiarazione dei redditi 2016: il termine passa dal 7 al 22 luglio.

A chiedere una proroga erano state la Commissione Finanze della Camera e la Consulta dei Centri di assistenza fiscale. Come accaduto lo scorso anno, la proroga prevede che Caf e professionisti siano già a buon punto con il lavoro e che usino il tempo concesso in più per finire le ultime pratiche. Quindi potranno usufruire della proroga i Caf o i professionisti che alla data del 7 luglio abbiano trasmesso all’amministrazione fiscale almeno l’80% dei modelli presi in carico dai contribuenti. Secondo l’ipotesi più accreditata la proroga sarà valida anche per coloro che hanno scelto il fai-date, senza rivolgersi ai professionisti dell’assistenza fiscale: l’anno scorso, questa fu la linea dettata da una circolare dell’Agenzia delle Entrate.

I centri di assistenza fiscale, come anche i commercialisti, non nascondono le proprie perplessità sul 730 precompilato. Dopo i problemi avuti con il modello 730 del 2015, che aveva tante informazioni mancanti, la versione 2016 non sembra ancora affidabile. Caaf 50&Più in Ascom Bergamo mette in guardia dai rischi del fai da te. «Quest’anno si dovrebbe ottenere un risultato migliore rispetto allo scorso anno ma il modulo precompilato non è ancora del tutto attendibile – dice la responsabile Laura Benigni -. Ci sono ancora molte zone grigie che necessitano di una consulenza per questo motivo consigliamo di non avvallare senza controlli il proprio Mod 730 all’Agenzia delle Entrate se non si vuole rischiare di incorrere nelle sanzioni previste per le omissioni o nel mancato recupero di spese non inserite».

Nel 2015, il primo anno sperimentale, su 20,2 milioni di modelli 730 precompilati elaborati dall’Agenzia, ne sono stati utilizzati effettivamente 12,4 milioni, il 65%. Quest’anno, fino al 25 maggio, all’Agenzia delle Entrate risultavano richieste di scarico massivo da parte dei Caf per 11,4 milioni di precompilate.

L’elaborazione e inoltro del modello 730 è uno degli adempimenti svolti da Caaf 50&Più. Il servizio offre consulenza anche per il calcolo Imu, Modello Unico, successioni e dal prossimo settembre registrazioni e contratti d’affitto.

Per informazioni: Caaf 50&Più via Borgo Palazzo, 133 – Bergamo, tel. 035 4120302, web: www.cafservizi.it.


Esenzione dal canone Rai: il 3% delle famiglie bergamasche non ha il televisore

rai canoneQuasi 200 persone in questi giorni hanno compilato presso il Caf Cisl di Bergamo il modulo per l’esenzione dal Canone Rai, che da luglio sarà inserito nella bolletta dell’energia elettrica.  Per quasi tutti gli “autodichiaranti”, il motivo della richiesta consiste nel fatto che non si ha un televisore in casa e, considerando che non tutti passano in Cisl a fare la richiesta, si può ipotizzare che un migliaio di famiglie, in provincia, non abbiano il televisore, più o meno il 3% del totale. Percentuali esigue di “dichiaranti” hanno certificato che il canone, in famiglia, in presenza di più utenze ad uso “domestico residente” viene pagato da altro familiare, oppure che il titolare di un’utenza elettrica è deceduto e la sua casa (magari in attesa di vendita) è al momento disabitata.

“Molte persone, molto più delle 200 che hanno compilato la richiesta, si sono recate nei nostri uffici – dice Monica Gardana, del Caf Cisl di Bergamo -, perché la comunicazione riguardo all’esenzione è stata  incompleta e non chiara, soprattutto per quanto riguarda la seconda casa, situazione per cui il canone non è dovuto in presenza di utenze “domestico non residente”. Adesso – informa – si apre il periodo di richiesta per l’esenzione sul secondo semestre: chi è arrivato in ritardo, o quelle persone per cui cambieranno le condizioni, hanno tempo fino al prossimo 30 giugno per presentare l’apposita richiesta”. Al Caf Cisl di Bergamo non si sono verificati i problemi che hanno invece colpito altre zone: probabilmente, lunedì 16, ultimo giorno utile, a causa dell’alto numero di utenti, il sistema è andato in tilt, e in molti casi il giorno successivo sono iniziati i ricorsi. “Da noi – tranquillizza Gardana – ogni spedizione è andata a buon fine”. Tutti dovranno poi ripetere la domanda di esenzione ogni anno. Per il 2017, però, i tempi si allungano: dal 1° luglio di quest’anno al 31 gennaio del prossimo, chiunque si troverà in possesso dei requisiti necessari potrà infatti compilare e spedire l’autocertificazione. Il Caf Cisl di Bergamo rimarrà a disposizione per assistenza e informazioni.


Commercialisti, in crescita gli iscritti all’Ordine di Bergamo

assemblea commercialisti

«Una fase economica più positiva, dopo anni di forte crisi e sofferenza, ma con un alone di negatività che ancora pesa sui professionisti, soprattutto sui più giovani». È questa la fotografia scattata dal presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bergamo, Alberto Carrara, in occasione dell’Assemblea Generale tenutasi il 18 aprile 2016 al Centro Congressi XXIII a Bergamo. Un’importante occasione di confronto per fare il punto su quanto accaduto nel 2015 e sulle prossime sfide. «In periodi difficili come quelli attuali – ha affermato Carrara – il ruolo degli Ordini rimane fondamentale quale presidio di etica e di qualità. Dopotutto, lo Stato stesso, attraverso proprie leggi, ci attribuisce compiti e incombenze che alleggeriscono la pubblica amministrazione, valutando così adeguatamente preparata e affidabile la nostra categoria professionale. Così, ecco l’impegno profuso dall’Ordine di Bergamo nella formazione anche grazie alla costituzione, unitamente agli altri Ordini della Lombardia della Scuola di Alta Formazione”.  assemblea commercialisti Il Consiglio dell’Ordine, lo scorso novembre, ha anche deliberato la costituzione del proprio Organismo di “Composizione della Crisi da sovra-indebitamento e di liquidazione del patrimonio del debitore” – uno strumento previsto a livello normativo per venire incontro alle difficoltà di quei soggetti che, pur essendo insolventi, non possono essere dichiarati falliti (professionisti, agricoltori, associazioni, fondazioni o piccoli imprenditori) – e ha deciso di istituire una sottocommissione denominata “Valutazione d’azienda” all’interno della commissione Finanza Aziendale.

COMPOSIZIONE DELL’ORDINE

Gli iscritti, al 31 dicembre 2015, erano complessivamente 1.667 di cui 1.658 all’elenco ordinario e 9 all’elenco speciale, oltre a 9 STP, con un incremento totale rispetto al 2014 di 30 persone. Nel corso del 2015 vi sono state 50 iscrizioni e 20 cancellazioni.

FORMAZIONE

Nel 2015 sono stati organizzati 186 eventi formativi di cui 114 a pagamento e 72 gratuiti; nel 2014 erano stati organizzati 161 eventi formativi di cui 92 a pagamento e 69 gratuiti.

BILANCIO CONSUNTIVO PER L’ANNO 2015

 L’Ordine per il 2015 ha mantenuto la riduzione della quota per i giovani neo iscritti per i primi cinque anni e comunque non oltre il compimento del 39° anno di età. L’abbattimento previsto per il 2015 è stato pari a 170 Euro, e pertanto i giovani hanno versato una quota di 115 Euro, di cui 65 destinati al Consiglio Nazionale e 50 Euro trattenuti dall’Ordine di Bergamo. La quota ordinaria fissata per il 2015 è stata di 350 Euro di cui 130 Euro destinati al Consiglio Nazionale e 220 Euro trattenuti dall’Ordine di Bergamo.


Letto per voi / I redditi? Tengono solo a Mantova e Bergamo

fiscodi Gianni Trovati*

Accanto all’inflazione reale, che in questi anni è andata raffreddandosi fino a fermarsi, ce n’è una nascosta, che si accende quando i redditi vanno ancora più piano. È proprio quel che è successo fra 2010 e 2014, almeno per quel che riguarda i redditi dichiarati dagli italiani e diffusi pochi giorni fa dal ministero dell’Economia: l’Italia delle dichiarazioni, poi, continua a essere spaccata in due, ma la lunga crisi da cui il Paese sta faticosamente uscendo ha colpito a Nord come a Sud.

Il fenomeno emerge chiaro quando si mettono a confronto quelli del 2014, scritti nelle dichiarazioni raccolte dal fisco lo scorso anno, e li si confronta con quelli di quattro anni prima. In quattro anni, la dichiarazione media degli italiani è cresciuta del 4,3%, attestandosi negli ultimi dati a quota 24.240 euro (i redditi presi in considerazione sono quelli delle addizionali, che permettono l’analisi territoriale), ma con un’inflazione del periodo che è stata del 7,2% la flessione reale è del 2,7 per cento. Accanto alla crisi e alle sue ricadute occupazionali, un piccolo ruolo nella limatura dei guadagni dichiarati è stato svolto dall’aumento delle agevolazioni, che però sono cresciute di circa lo 0,5% rispetto al totale dei redditi e quindi non hanno modificato in modo significativo la situazione. Anche se non è quantificabile, non va dimenticata poi la spinta a quella che i tecnici chiamano compliance, cioè all’adesione “spontanea” alle regole fiscali, che può aver alzato un po’ i redditi emersi. Peraltro – a sostenere il reddito disponibile delle famiglie – va poi conteggiato l’effetto del bonus Irpef da 80 euro, che non appare nelle statistiche sui redditi, essendo un bonus e non, tecnicamente, un taglio d’imposta. Anche nello spaccato territoriale, in valore nominale domina il segno più, ma quando si mette in campo la (piccola) inflazione maturata la flessione è quasi generalizzata: in termini reali, solo i contribuenti di Mantova riescono a mostrare guadagni medi in aumento (+1,3%), a Bergamo riescono in pratica a pareggiare la dinamica di quello che un tempo si chiamava il carovita (segnando +0,2% in quattro anni, con un reddito medio di 24.899 euro nel 2014 e con un quota di contribuenti che dichiarano fino a 15mila euro del 37,3%), mentre altrove la flessione è diffusa. Chieti e Fermo, che si collocano a pari merito al terzo posto nella graduatoria delle province con l’andamento più brillante, mostrano nel 2014 un reddito medio dichiarato più basso dello 0,8% rispetto al 2010, e negli altri territori si va giù fino al -5,2% di Vibo Valentia.

Mantova e Bergamo in testa e Vibo Valentia in coda indicano che la forbice Nord-Sud continua ad allargarsi. Una conferma arriva dal fatto che nessuna delle dieci città in cui i guadagni dichiarati sono cresciuti di più in termini nominali è meridionale, e che se si guarda solo alle regioni del Sud i redditi più in salute si incontrano a Brindisi (+5,7% nominale; -1,4% reale, 11esimo posto in classifica) e, tre posizioni più sotto, a Barletta, Andria e Trani. In realtà, però, il quadro è più articolato, e per esempio Siena fa poco meglio di Vibo (-5% se si tiene conto dell’inflazione), Crotone e Imperia mostrano dinamiche analoghe fra loro, e lo stesso accade a Palermo e Aosta. Nella geografia dei guadagni, da questi tira e molla esce l’Italia divisa di sempre. La provincia di Milano conferma il proprio primato e stacca ancora Roma, rincorsa da Monza, Bologna, Lecco, Parma e Bolzano. Nel Mezzogiorno, le dichiarazioni più ricche sono quelle presentate dai contribuenti di Napoli, che si ferma però alla casella 48 della classifica nazionale (era 42esima nel 2010).

Il rallentamento reale dei redditi costa anche allo Stato, che incassa meno Irpef, mentre Regioni e Comuni vanno decisamente in senso contrario grazie agli aumenti di aliquota. L’imposta statale, però, vale più dei nove decimi del totale, per cui il conto complessivo è in rosso: fra 2010 e 2014 l’Irpef totale dovuta è salita da 161 a 167 miliardi, ma il suo “potere d’acquisto” si è alleggerito del 3,3 per cento. L’incrocio di richieste centrali e locali, però, fa in modo che le imposte non siano troppo fedeli nel seguire la curva dei guadagni. L’aliquota reale, cioè il rapporto fra reddito dichiarato e Irpef totale dovuta, mostra che i contribuenti più tassati sono i brianzoli, chiamati a dedicare all’imposta il 23,6% dei propri guadagni anche se le loro dichiarazioni si fermano in media 4mila euro sotto quelle dei vicini milanesi, che pagano “solo” il 23,4 per cento. Nel Medio Campidano, dove si registrano i redditi ufficiali più bassi d’Italia, l’imposta chiede invece poco più di un sesto di quanto dichiarato.

*Articolo apparso sull’edizione odierna del Sole 24Ore

http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2016-04-11/i-redditi-tengono-solo-mantova-e-bergamo–074544.shtml?uuid=ACEff54C


Canone Rai, ecco il modulo di esenzione per chi non ha la tv

rai canoneL’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il modulo l’esenzione dal pagamento del canone Rai per uso privato – da quest’anno inserito nelle bollette dell’energia elettrica a partire da quella di luglio – se non si possiede un televisore. Sul sito www.canone.rai.it si trova il modulo che deve essere utilizzato esclusivamente da parte dei contribuenti titolari di utenza di fornitura di energia elettrica per uso domestico residenziale, per presentare la dichiarazione sostitutiva di non detenzione di un apparecchio TV, secondo le varie casistiche riportate nelle apposite istruzioni.

«Quest’anno, primo anno della nuova normativa – informa Eddy Locati, in presidente di Adiconsum Bergamo -, la dichiarazione va presentata tramite servizio postale entro il 30 aprile e per via telematica entro il 10 maggio, per avere effetto per l’intero canone dovuto per l’anno 2016. Per gli anni successivi (compreso quindi il 2017), la dichiarazione dovrà comunque essere ripetuta a partire dal 1° luglio dell’anno precedente ed entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento stesso, per avere effetto a partire dal 1° gennaio di un dato anno di riferimento. Non ci sono ancora delle istruzioni relative a chi, pur possedendo un televisore, è esente per età e reddito. Comunque chiunque avesse difficoltà ad operare attraverso il sito Rai citato, può rivolgersi ai nostri uffici».

 


Bollo auto scaduto? Fino al 31 marzo niente sanzioni

bollo-autoC’è tempo fino al 31 marzo per pagare senza sanzioni, interessi e spese il bollo auto scaduto. Con l’entrata in vigore della l.r. 8 luglio 2015, n. 20, la Regione Lombardia ha avviato una campagna di regolarizzazione agevolata della tassa automobilistica mediante la quale i contribuenti possono regolarizzare le proprie posizioni debitorie tramite il pagamento degli importi corrispondenti alla sola tassa a suo tempo dovuta.

L’iniziativa si inserisce nel progetto avviato dalla Regione di cambiamento radicale delle modalità di recupero dei tributi, che prevede, fra l’altro, l’abbandono dei ruoli coattivi in vista di una nuova gestione delle attività nella logica di un fisco “amico”, meno opprimente, più vicino alle problematiche dei contribuenti e attento alle loro esigenze. La regolarizzazione agevolata vuole essere una risposta concreta alle ben note difficoltà congiunturali, che stanno tuttora gravando sui cittadini e che rendono difficile il tempestivo assolvimento dell’obbligo tributario. Inoltre consentirà di realizzare significativi risparmi gestionali e di chiudere con il pregresso, anche con riguardo al contenzioso in essere, ponendo le basi per il transito più rapido ed agevole verso le nuove modalità di gestione del tributo automobilistico.

L’agevolazione si applica a tutte le annualità dal 1999 al 2014, anche in presenza di fermi amministrativi iscritti al Pra. Sono escluse solo le cartelle esattoriali per le quali siano già state avviate azioni di carattere esecutivo (ad esempio pignoramenti, vendite mobiliari o immobiliari).

Per usufruire del beneficio basta pagare presso tutti i punti di riscossione autorizzati da Regione Lombardia. Il calcolo del dovuto verrà proposto in automatico dal sistema.

Limitatamente alle posizioni per cui sono già state emesse cartelle esattoriali, sarà necessario rivolgersi ad una Agenzia di Pratiche Automobilistiche. Regione Lombardia comunicherà  ad Equitalia lo sgravio relativo ai pagamenti effettuati.

Dopo il 31 marzo 2016 verranno nuovamente applicati a tutti i versamenti tardivi le sanzioni, gli interessi e le spese; inoltre, saranno riattivate le procedure per il recupero dei crediti.

Ulteriori informazioni e verifiche delle posizioni tributarie possono essere richieste:

  • chiamando il Numero verde 800.151.121 (attivo da lunedì a sabato dalle ore 8 alle ore 20)
  •  scrivendo a prontobollo@regione.lombardia.it
  • rivolgendosi direttamente agli UTR (Uffici Territoriali Regionali) oppure alle Unità Territoriali ACI


Confcommercio: in 20 anni le tasse locali sono cresciute del 250%

calcolatrice - fisco - tasseL’aver eliminato la tassazione sulla prima casa ha sì interrotto l’aumento del livello delle imposte locali che imperversava da quindici anni, ma ciò non toglie che la pressione fiscale riconducibile alle Amministrazioni locali resti al massimo storico. E’ una realtà facilmente verificabile grazie ai dati della ricerca “La legge di stabilitá 2016 e le prospettive della tassazione locale in Italia”, realizzata dal Cer in collaborazione con Confcommercio. Ebbene, negli ultimi venti anni (1995-2015) le tasse locali sono passate da 30 a 103 miliardi di euro (+248%), mentre nello stesso periodo di tempo le tasse centrali sono cresciute del 72% da 228 miliardi  a 393 miliardi. Di più: se nel 1998 meno del 9% dell’imposizione diretta era riconducibile alle Amministrazioni locali a fine 2014 tale quota è salita al 15%.

Entrando nel particolare dell’analisi, si scopre che dal 2011 al 2015 le imposte sugli immobili sono cresciute del 143%, passando da 9,8 miliardi a 23,9 miliardi di euro (ma nel 2016 ci sarà un calo del 19% su 2015 grazie alla riduzione sulla prima casa) e che la tassa sui rifiuti è cresciuta del 50%. Nell’anno in corso, infine, le imposte sugli immobili e sui rifiuti cresceranno complessivamente dell’80% rispetto al 2011, passando da 15,4 miliardi a 27,8 miliardi di euro. Notevoli anche le differenze territoriali: un contribuente romano con imponibile Irap e Irpef pari a 50mila euro paga oltre 2mila euro l’anno in più di un “collega” trentino,. mille euro in più di un milanese e 1.550 in più di un fiorentino. Quanto alle prospettive, nel 2016-17 la tassazione locale dovrebbe scendere al 5,5% del Pil, sempre grazie alla decisione governativa di eliminare l’imposizione sulla prima casa. Il peso delle imposte dirette locali resterebbe invece fermo al suo livello massimo (2,2% del Pil) per tutto il 2016, per scendere di due decimi solo nel 2017. Per quanto concerne infine la spesa pubblica, il responsabile dell’Ufficio Studi Confcommercio, Mariano Bella, ha sottolineato che “sarebbe scorretto negare che non si sia fatto nulla negli ultimi tempi, ma una vera e propria riduzione non c’è ancora”.


Musica d’ambiente, la Siae proroga i termini per il pagamento

SiaeLa Siae ha deciso di prorogare il termine di pagamento per l’abbonamento di musica d’ambiente al 18 marzo prossimo. La proroga si è resa necessaria poiché la Siae, su sollecitazione della Fipe, la Federazione che riunisce i pubblici esercizi, sta attivando un nuovo portale web per consentire agli operatori di svolgere tutte le operazioni relative all’abbonamento attraverso il canale on line. La Fipe, con la propria delegazione, si è da tempo attivata presso gli uffici Siae per la realizzazione di questo servizio innovativo che servirà a semplificare ed accelerare tali adempimenti burocratici, con un notevole risparmio di tempo per gli operatori del settore, giustamente impegnati nelle loro attività. Il portale si affiancherà alle consuete modalità di pagamento dei diritti d’autore (uffici territoriali Siae e Mav) fermo restando l’obbligo di munirsi del certificato Fipe per ottenere lo sconto. In fase di prima applicazione, il portale sarà attivo solo per i rinnovi degli abbonamenti, pertanto, qualora un’attività debba richiedere per la prima volta l’abbonamento alla musica d’ambiente dovrà recarsi, come di consueto, presso le sedi territoriali competenti della Siae. Siae che sta provvedendo in questi giorni all’invio dei Mav per il pagamento, che riporteranno il codice di accesso al nuovo portale. Le indicazioni per il suo utilizzo verranno fornite a breve, la Siae sta infatti predisponendo un manuale per l’utenza che verrà pubblicato sul sito e inviato anche alla Fipe per la sua maggiore diffusione.


L’Agenzia delle Entrate cerca nuove sedi a Bergamo e Treviglio

agenzia entrate 1L’Agenzia delle Entrate è in cerca di nuove sedi per otto Uffici sul territorio regionale. Sul sito internet della Direzione regionale della Lombardia, in particolare, è stato pubblicato un bando di ricerca (che scade l’11 marzo 2016) con le specifiche tecniche richieste per ogni immobile. Le nuove sedi ricercate sono per le Direzioni provinciali di Bergamo, Lecco e Lodi e per gli Uffici territoriali di Cantù, Desio, Gallarate, Treviglio e Vigevano. Gli stabili, secondo quanto previsto dal bando, hanno caratteristiche e dimensioni differenti e possono anche essere ubicati in comuni limitrofi ben serviti dal trasporto locale. Il bando completo è consultabile, insieme agli altri documenti di gara, sul sito dell’Agenzia delle Entrate della Lombardia http://lombardia.agenziaentrate.it. Al bando possono partecipare gli operatori privati, le Amministrazioni dello Stato, gli enti pubblici non economici e le amministrazioni locali. Per maggiori informazioni è possibile contattare la Direzione regionale della Lombardia 02-65504.697 o 358 o 100.