Castro, ora il Vulcano Village diventa anche albergo diffuso

Castro, ora il Vulcano Village diventa anche albergo diffuso

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Paola Savoldelli e Rudi Bertola
Paola Savoldelli e Rudi Bertola

All’inizio era un ristorante. Il Vulcano. Poi sono arrivate anche le camere, il b&b e ora l’albergo diffuso. Paola Savoldelli 51 anni e Rudi Bertola 52, imprenditori di Castro, hanno scommesso sul turismo e creato un progetto insolito e vincente dal nome Vulcano Village. Hanno investito con convinzione sul centro storico del paese, trasformandolo in pochi anni in un centro di riferimento per chi vuole soggiornare sull’Alto Lago d’Iseo. L’investimento ha avuto due risultati: da un lato ha creato una vocazione turistica in un paese di tradizione operaia, dall’altro ha permesso di recuperare edifici disabitati e di abbellire e valorizzare il borgo del paese, da tempo abbandonato. «Abbiamo aperto il ristorante nel ‘91 – ricorda Savoldelli -. Poi abbiamo acquistato uno stabile nel centro storico e l’abbiamo ristrutturato un po’ alla volta: nel 2005 abbiamo aperto le prime cinque camere e in un secondo tempo, al piano di sopra, 5 appartamenti che abbiamo dedicato a casa vacanza». Il progetto piace, i clienti non mancano, apprezzano la calma e la bellezza del lago, e l’eleganza e la ricercatezza delle camere, così i due imprenditori decidono di investire nell’acquisto di un altro stabile, sempre nel centro del paese.  vulcano-village-ristorante-esterno-1024x640

«Man mano vedevamo che le cose funzionavano. Si riusciva a comprare e sistemare» dice Bertola. Anche in questo caso i lavori sono importanti e accurati. Al termine, lo stabile si affaccia sulla piazzetta in una veste nuova e molto bella. «In questo caso abbiamo deciso di proporre le camere come b&b, per ampliare la nostra offerta e dare ai turisti la possibilità di  trovare la sistemazione più adatta alle proprie esigenze» spiegano.

Il progetto va avanti. Quest’anno è stato inaugurato l’albergo diffuso con 7 tra camere e appartamenti, due a fianco del ristorante con vista lago, il resto nel centro storico. Il numero dei posti letto sale a 40. Da qualche anno anche Nicola di 26 anni e Michele, 24, sono entrati in società con i genitori. «Io e i ragazzi facciamo i jolly, lavoriamo dove serve – dice Savoldelli –. I clienti sono soddisfatti, apprezzano le camere, il ristorante sul lago e la nostra cucina. Tanti ritornano».

L’anno scorso il complesso ha avuto il record di presenze. Merito anche della partecipazione a portali di richiamo come Booking, BB Planet e Airbnb. Tra i turisti ci sono molti italiani, per lo più milanesi, ma anche tanti tedeschi e diversi americani. «Arriva un sacco di gente che non ti aspetti – raccontano -. Non solo d’estate, anche d’inverno abbiamo spesso ospiti grazie alla vicinanza della Lucchini, operai che cercano dove dormire. Ad esempio, da sette mesi è alloggiato da noi un gruppo di clienti cinesi che lavorano in fabbrica. Le famiglie arrivano in pulmino o con le navette. Poi abbiamo tanti gruppi di ciclisti e di motociclisti. Si fermano per uno-due giorni poi partono per le loro escursioni. Non vengono per il divertimento ma perché sanno che è un lago tranquillo. È un posto che piace». Le prenotazioni, per ‘The Floating Pers’, il grande evento dell’estate sul Lago d’Iseo, anche qui segnano il tutto esaurito. «Gli eventi di richiamo ci portano tanti clienti – dice Savoldelli – Domenica ci sarà la Sarnico Lovere Run e siamo già al completo e anche nei weekend abbiamo tante prenotazioni». Il progetto non sembra destinato a concludersi qui. «Siamo sempre in movimento – confida Savoldelli -. Mio figlio Michele dice che vuole altre stanze. Fra qualche anno magari».