Case vacanza, slitta l’obbligo del CirMa le regole devono valere per tutti

Case vacanza, slitta l’obbligo del CirMa le regole devono valere per tutti

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Giovanni Zambonelli

Case e appartamenti per vacanze dovranno essere identificate e censite. In Lombardia è entrato in vigore l’obbligo del Cir, il Codice identificativo di riconoscimento che attesta che tutta la gestione è in regola, dall’avvio del percorso amministrativo di regolarizzazione con comunicazione di avvio attività al possesso delle credenziali di accesso al sistema per la gestione della trasmissione dei flussi turistici. Il termine per mettersi in regola, dapprima fissato al 1°settembre slitta al 1°novembre, in base alle nuove disposizioni regionali.

Ai gestori è richiesta anche l’attivazione delle procedure per la segnalazione degli ospiti e il rispetto di tutte le regole e normative in materia fiscale, sanitaria e di sicurezza. Una volta ottenuto il “Codice”, esso dovrà essere indicato sugli annunci usati per pubblicizzare, promuovere e commercializzare l’offerta di case e appartamenti per affitti turistici. I dati evidenziano chiaramente la crescita degli alloggi destinati ad affitti turistici. Le case vacanza in Bergamasca offrono un totale di quasi 4mila posti letto. La Regione con il nuovo Codice intende porre ordine e censire l’offerta, introducendo una più stretta regolamentazione del settore. Il Cir è accolto con soddisfazione dagli albergatori, che da anni invocano maggiore controllo su case vacanza e appartamenti. Giovanni Zambonelli, presidente di Ascom Confcommercio Bergamo e alla guida del Gruppo Albergatori sottolinea, non senza nascondere il suo disappunto per l’ulteriore slittamento della sua entrata in vigore: “Tutti devono operare seguendo regole simili. Il provvedimento va a colmare un limbo normativo. La concorrenza nel libero mercato è sacrosanta, ma a parità di condizioni e di obblighi da rispettare. Ora speriamo nell’adozione del Cir quanto prima, senza ulteriori rinvii e slittamenti, a tutela di tutti”. Negli ultimi anni le strutture tradizionali hanno dovuto fare i conti col proliferare della ricettività extralberghiera, promossa attraverso le principali piattaforme web: “La concorrenza, con la crescita esponenziale di questa tipologia di offerta negli ultimi anni, ci ha messo in difficoltà. La normativa regionale mette ora al centro la legalità, a vantaggio di tutti. Il provvedimento porta benefici soprattutto per i clienti, che si vedranno finalmente garantiti standard di qualità, certezza dei servizi, condizioni di sicurezza”.

Per maggiori informazioni: 035.4120340 ata@ascombg.it