Dal 1° luglio le aziende che decidono di utilizzare per i propri dipendenti i buoni pasto elettronici ottengono l’esenzione fiscale e contributiva per i ticket fino a 7 euro, come previsto nella Legge di Stabilità. Per i buoni pasto cartacei invece il tetto defiscalizzato rimane invariato a 5,29 euro.
«I buoni elettronici, che garantiscono una maggiore tracciabilità, velocizzano la fatturazione ed evitano i falsi, non sono però utilizzabili in maniera cumulativa, oltre la soglia stabilita e nelle giornate non lavorative – evidenzia l’Ascom di Bergamo -. A fronte dei numerosi vantaggi, occorre segnalare che il buono pasto elettronico presenta alcuni costi di gestione superiori rispetto al buono pasto tradizionale, sia per le commissioni che per l’installazione di uno o più Pos in grado di leggere le card elettroniche emesse dalle diverse società fornitrici, una sorta di carnet virtuale dove le aziende caricano i buoni pasto ai propri dipendenti».
Oggi i buoni pasto elettronici rappresentano circa il 15% del totale.