Bergamo “capitale” europea della gastronomia, alla Bit la presentazione

Bergamo “capitale” europea della gastronomia, alla Bit la presentazione

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L’intervento del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori

La Lombardia Orientale sotto i riflettori alla Bit, la Borsa internazionale del turismo di Milano, per il titolo di Regione Europea della Gastronomia che sfoggerà nel 2017.

Il sistema che riunisce i territori di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova nella promozione del patrimonio enogastronomico e delle bellezze naturali, storiche e artistiche ha messo sul piatto le proprie carte nel corso di una conferenza stampa allo stand delle Regione Lombardia alla quale hanno partecipato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, di Brescia Emilio Del Bono, di Cremona Gianluca Galimberti, il vicesindaco di Mantova Giovanni Buvoli, insieme con Danilo Maiocchi, direttore generale della Direzione Commercio Turismo e Terziario della Regione, e Roberta Garibaldi dell’Università di Bergamo, direttrice scientifica del progetto

La proposta è di scoprire e gustare – lentamente, facendo esperienza – l’eccellenza del food and drink in un contesto che va dal lago di Garda al fiume Po, dalle Alpi alle colline, con città d’arte, di storia e di tradizione e sei siti patrimonio dell’Umanità.

conferenza stampa Bit regione europea gastronomiaIl “pacchetto”, che ora può contare anche sul sito dedicato www.eastlombardy.it, è forte di 22 ristoranti stellati (di cui due 3 stelle), 10 tra i migliori ristoranti nella guida Gambero Rosso, 22 ristoranti Identità Golose. E poi vini (con 2 Docg, 13 Doc e Igt), acque minerali, come la S. Pellegrino, 16 prodotti Dop, 9 Igp, 11 Presìdi Slow Food e tanti prodotti artigianali di qualità, valorizzati anche attraverso l’importante presenza delle 8 Strade del Vino e dei Sapori. Ci sono inoltre 753 agriturismi e 115 fattorie didattiche e, per quanto riguarda l’innovazione e la ricerca della qualità nella produzione, migliaia di aziende con coltivazioni o allevamenti Dop e Igp. Numeri e realtà che posizionano la Lombardia Orientale ai vertici delle classifiche relative alla gastronomia.

Completano l’offerta turistica oltre 143mila posti letto, una fitta rete di trasporti, due grandi aeroporti, l’alta velocità ferroviaria, una forte presenza di strutture ricettive complementari quali campeggi e B&B.

Con questo progetto la Lombardia Orientale valorizza il patrimonio enogastronomico, arricchendo in modo innovativo l’offerta turistica con l’integrazione delle filiere e, in particolare, di tre target tematici:

  • turista enogastronomico: un target prettamente attento al food&wine, quindi con un’offerta dedicata ai principali profili. I gourmet, appassionati e raffinati; i foodies, attivi sperimentatori; gli enogastroculturali, attenti alla dimensione culturale del cibo; i lifestyle enogastronomici, buon cibo se in un locale trendy; attenti alla cucina sana, ma anche responsabile; con bisogni speciali, ed in ultimo turisti enologici
  • turista culturale e leisure: potrà scoprire le città d’arte, il ricco patrimonio artistico e i numerosi siti Unesco, i paesaggi collinari del Garda, in connubio con una offerta culinaria di tutto rilievo
  • turista sportivo, attivo: legato alla montagna, alla tradizione alpina, al cicloturismo e agli sport di acqua dolce nei laghi o negli importanti fiumi, dove potrà godere nel 2017 di insoliti break fra salute e gusto.

L’offerta contempla percorsi del gusto inediti firmati da grandi cuochi e numerosi eventi enogastronomici, distribuiti durante il corso dell’anno: dalle piccole sagre alle grandi manifestazione internazionali, come il Festival del Franciacorta, Pianeta Gourmarte o la Festa del Torrone, incluso un grande evento di apertura e di chiusura del 2017, che offriranno opportunità ludiche e di degustazione dei numerosi prodotti tipici locali. Il 2016, che vedrà Mantova Capitale Italiana della Cultura, è considerato un importante momento di lancio per un 2017 dedicato al cibo e al saper fare cibo. Senza dimenticare il Monteverdi Festival, che nel 2017 celebra i 450 anni della nascita del compositore cremonese, o il conosciutissimo Festival della Letteratura di Mantova.

«Essere Regione Europea della Gastronomia  – hanno spiegato i promotori – è anche una strategia basata sulla collaborazione, per favorire lo sviluppo locale socio-economico, attraverso un approccio di rete a filiera corta, che includa in una rete di impresa i numerosi attori locali, affinché si promuovano attraverso azioni congiunte promozionali. Attività di sensibilizzazione per la cittadinanza, progetti ad hoc per le scuole, convegni, presentazioni pubbliche e workshop con l’obiettivo di informare e sensibilizzare alla sostenibilità, alla cultura del cibo, alla qualità, alla riscoperta delle tradizioni e all’innovazione. Nella certezza che la cultura passa anche da ciò che mangiamo».

Ben chiari gli obiettivi finali. Se oggi sono 11,5 milioni le presenze nella Lombardia Orientale, di cui il 62% stranieri, con una permanenza media di 3,1 giorni. La sfida raccolta dai territori è quella di ampliare, mettendosi insieme, la propria attrattività con una strategia che punta a creare un’offerta che sia maggiormente targetizzata, più vicina alle esigenze del visitatore, più esperienziale ed emozionale, in grado di toccare il cuore e la mente dell’ospite prendendolo per la gola, più sostenibile ed eticamente accettabile, più innovativa e più attrattiva con numerosi prodotti.