È un’erba spontanea quella alla quale Cazzano Sant’Andrea, il più piccolo dei cinque paesi della Val Gandino, dedica la propria sagra. La cicoria, nome con il quale in Bergamasca si indica il tarassaco, è un vero e proprio simbolo della tavola primaverile, ghiotto bottino di tanti raccoglitori (e raccoglitrici) curvi nei campi nonché ingrediente immancabile – crudo, tagliato fine, in compagnia delle uova sode – della scampagnata di Pasquetta.
La sesta edizione dalla Sagra della Cicoria, organizzata dall’Associazione “Amici di Aurora” con il patrocinio di Comune, Gruppo Alpini e Parrocchia, si tiene dal 7 al 10 maggio nella struttura allestita presso la casetta degli Alpini in via Tacchini. Ogni sera, a partire dalle 19, saranno proposti piatti a base di cicorie e piatti della cucina tipica locale, all’insegna della semplicità e della genuinità. L’intrattenimento musicale è affidato al gruppo Mismountain Boys.
La manifestazione è preceduta – mercoledì 6 maggio, nella sala polivalente dell’Oratorio alle ore 20 – da un incontro con esperti di alimentazione ed erboristeria che approfondiranno gli aspetti legati alla tradizione alimentare e alle proprietà nutrizionali e terapeutiche della cicoria. Interverranno il farmacista Enrico Carrara, il docente di scienze alimentari Alain Zanchi e la studiosa di erbe spontanee Isabella Brasi. La serata sarà allietata dal poeta dialettale Amadio Bertocchi e dalla Compagnia teatrale stabile Città di Albino.