Buone notizie per i librai. La Legge di Bilancio 2018 per sostenere la cultura, ha introdotto un credito di imposta per le librerie. Lo sconto può arrivare fino ad un importo di 20.000 euro l’anno per le librerie indipendenti e fino a 10mila per quelle che risultano ricomprese in gruppi editoriali.
Il credito d’imposta consentirà ai beneficiari di non pagare Imu, Tasi e Tari sui locali in cui si svolge l’attività di vendita di libri al dettaglio nonché le spese di locazione. L’agevolazione ha una valenza importante per un settore in cirsi che ha visto la chiusura graduale nelle città in particolare delle librerie indipendenti e dà respiro a chi è in sofferenza o ha sempre desiderato aprire una libreria. La Manovra di Bilancio ha raccolto riscontri positivi: per Paolo Ambrosini, presidente dell’associazione librai di Confcommercio questo bonus “permette alle nostre aziende di respirare e di poter guardare al futuro con più ottimismo”. Riccardo Franco Levi, presidente dell’Aie, l’Associazione italiana editori, si augura inoltre che il provvedimento rappresenti “un passo verso l’approvazione di quella legge organica sul libro e sulla lettura di cui l’Italia ha da anni profondo bisogno.”
Tax credit librerie 2018: come funziona
La Legge di Bilancio 2018 ha stanziato 4 milioni di euro per l’anno 2018 e di 5 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2019 a copertura del credito di imposta librerie.
Il credito di imposta sarà parametrato agli importi pagati dagli esercenti quali Imu, Tasi e Tari con riferimento ai locali dove si svolge l’attività di vendita di libri al dettaglio, nonché a ulteriori spese di gestione, come ad esempio l’affitto del locale, anche tenendo conto dell’eventuale assenza di librerie nel territorio comunale. Accendendo al credito quindi, il commerciante potrà beneficiare di uno sconto sui tributi locali e sulle spese di gestione.
Il credito d’imposta per le librerie non concorrerà alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’Irap, e sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione per il pagamento dei tributi locali, ai sensi dell’articolo 17 del D.L.g.s. 241/97 presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici che a breve verranno messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Entro 60 giorni dalla data di entrata della Legge di Bilancio 2018, con decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, saranno stabilite le disposizioni applicative della misura, anche in riferimento al monitoraggio ed al rispetto dei limiti di spesa ivi previsti.
Si attendono ulteriori delucidazioni in merito a come si dovrà parametrare il credito di imposta al pagamento delle imposte locali e su come potrà essere esteso anche ad altre spese di gestione come ad esempio il canone di locazione del negozio.