Il brindisi a un 2023 pieno di impegni dei Gelatieri Bergamaschi

La cena del 4 dicembre un’occasione per tirare le somme dell’anno e guardare al 2024 

I Gelatieri Bergamaschi Ascom Confcommercio Bergamo si sono dati appuntamento il 4 dicembre allo Chapeau Bistrot di Bergamo, nella nuova piazza don Sergio Colombo di Redona, per lo scambio di auguri di fine anno. L’occasione conviviale di un apericena ha offerto anche quest’anno lo spunto per un bilancio delle attività annuali del Gruppo, dalla formazione all’ideazione del gusto Polenta e latte per la capitale della cultura, alle iniziative solidali che da sempre accompagnano la campagna della categoria. Nel corso dell’incontro è stata presentata la relazione della presidente del Gruppo Giorgia Mologni e del direttore Ascom Confcommercio Oscar Fusini. “E’ stato un anno molto impegnativo, che ha visto il Gruppo partecipe e motivato nella valorizzazione della categoria, attraverso il nostro lavoro, a partire dalla formazione, fondamentale per innalzare le competenze e allargare gli orizzonti d’impresa- commenta Giorgia Mologni-. Dell’anno della capitale della cultura conserveremo sempre una ricetta apprezzata del nostro gusto Polenta e latte, iconico per la città e per le tradizioni di Bergamo e Brescia. Sapori che riportano all’infanzia e che impiegano in un abbinamento goloso due prodotti semplici come il latte – a km zero- e la polenta”. Il gruppo è già al lavoro nella programmazione del 2024: “ Per l’anno prossimo abbiamo già fissato alcuni appuntamenti, dai corsi di formazione alle visite educational alla scoperta dei migliori prodotti del nostro Paese, pronti a entrare nei nostri laboratori e ad essere interpretati con creatività al meglio” anticipa la presidente dei Gelatieri Bergamaschi.


Negozi, affitti più cari per il 59%. Cresce il rischio desertificazione

Per il 46,1% il fenomeno dei negozi sfitti si è aggravato nell’ultimo anno. La fotografia dell’indagine Ascom-Format Research Aumentano le spese per l’affitto dei locali commerciali e si spengono più vetrine. È questo il quadro amaro tracciato dal recente focus sul tema affidato a Format Research da Ascom Confcommercio Bergamo. Il canone di locazione è una voce di spesa particolarmente sensibile per le imprese del terziario bergamasco e per i loro bilanci: il 61,1% delle imprese è in affitto. Considerando anche i servizi alla persona, si tratta di circa 26.700 imprese in Bergamasca. Nell’attuale situazione economica, tra inflazione e contrazione dei consumi, si fa fatica a sostenere canoni crescenti. Quasi 6 imprese su 10 (il 59%) hanno registrato nell’ultimo anno un aumento del canone. La conseguenza è che 1 impresa su 2 dichiara di faticare a sostenere le spese di affitto e 1 impresa su 3 dichiara di valutare il trasferimento, in caso di ulteriori aumenti. Gli ultimi due anni, il 2022 e 2023, sono stati negativi per il numero di cessazioni di attività.Quasi la metà degli imprenditori rileva un peggioramento: oltre 6 su 10  hanno la percezione del peggioramento nel dopo pandemia. di queste quasi una su quattro ha la percezione di grande peggioramento. Il fenomeno dei locali sfitti non impatta solo sul decoro dei centri urbani e sulle tasche dei proprietari immobiliari, ma anche sulle imprese: più di un’impresa su cinque registra un danno economico, un’altra su cinque almeno un danno di immagine. I nuovi contratti con canoni diminuiti sono pochi rispetto alle decine di migliaia di affitti in corso che invece continuano a crescere per effetto dell’adeguamento Istat. L’attuale sistema dei tassi di interesse impedisce l’investimento per l’acquisto dell’immobile alla maggior parte delle imprese del terziario. L’inflazione colpisce queste imprese sia dal lato del calo delle vendite sia nell’aumento dei canoni. Rientrano tra le categorie più colpite le merceologie tradizionali (abbigliamento calzature e accessori) che costituiscono la spina dorsale del commercio dei centri urbani; oggi però  il problema si sta estendendo anche ai negozi del commercio alimentare,  che vedono la spesa delle famiglie contrarsi. Le categorie più colpite dal calo delle vendite chiedono un credito di imposta sulle locazioni dell’immobile, essendo cresciuto di una mensilità in due anni. L’aumento ISTAT è stato infatti del 13,4% tra ottobre 2021 e ottobre 2023 e addirittura del 16,9% nel triennio ottobre 2020 e 2023.

Il peso dei canoni di affitto: in aumento per il 59%

Il 61,1% delle imprese del terziario bergamasco è in affitto, percentuale nettamente superiore a chi ha investito nell’immobile (il 38,9%). Tra queste imprese, il 59% ha registrato l’aumento del canone. Il 48% ha subito un aumento tra il 5 e il 15%, l’11% ha subito un aumento oltre il 15%. Il 48,6% di coloro che sono in affitto ha avuto difficoltà nel sostenere il canone (il 21,6% molto, il 27,0% abbastanza, il 32,6% poco); solo il 18,8% non ha avuto impatto negativo dagli incrementi. Nel caso di ulteriori aumenti del canone, il 28,6% delle imprese valuta l’ipotesi di trasferire la propria sede.

Aggravamento del fenomeno dei locali sfitti

Il 46,1% delle imprese ritiene che il fenomeno dei locali sfitti si sia aggravato nell’ultimo anno (per il 42,4% poco, per il 38,5% abbastanza, per il 7,6% molto); solo l’11,5% non rileva alcun peggioramento. Rispetto al periodo pre Covid  il 63,1% delle imprese ritiene che il fenomeno si sia aggravato (il 39,6% abbastanza, il 26,5% poco,  il 23,5% molto); nessun peggioramento o variazione per il 10,4% .

Il fenomeno dei locali sfitti ha effetto anche sulle imprese esistenti

I negozi sfitti non rappresentano un danno solo per i proprietari e per i commercianti della zona, ma anche per tutti i cittadini perché la desertificazione incide negativamente sull’attrattività complessiva dell’area. Il 22,2% dichiara un peggioramento dell’immagine dell’impresa e una riduzione dei ricavi; il 17,3% dichiara un peggioramento della sola immagine dell’impresa

 

 


Il lavoro nel turismo: opportunità e prospettive

Mercoledì 6 dicembre in Ascom convegno e tavola rotonda sul tema, con presentazione dei dati provinciali 

L’Ente Bilaterale del Turismo di Bergamo presenta il primo Osservatorio sul lavoro nel settore alberghiero e dei pubblici esercizi nel territorio bergamasco, affidato a Fondazione Adapt, punto di riferimento autorevole nelle ricerche sul tema occupazionale, nell’ambito del convegno “Il lavoro nel turismo: opportunità e prospettive”. L’appuntamento è in Ascom Confcommercio Bergamo in via Borgo Palazzo 137 a Bergamo (Sala Conferenze) mercoledì 6 dicembre alle ore 15.Il convegno fornisce alle aziende bergamasche attive nel settore turistico una fotografia fedele e aggiornata sulla domanda e l’offerta di lavoro nei comparti della ospitalità e dei pubblici esercizi del territorio, fondamentale per pianificare strategie di business e risolvere il problema, particolarmente sentito, della difficoltà nel reclutare nuove risorse e del mancato allineamento delle competenze richieste. Si apre poi al dibattito con riflessioni e spunti, con esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni locali, pronti a condividere le loro esperienze e visioni per creare una mappa completa del panorama lavorativo nel turismo a Bergamo. “Questa nuova ricerca, la prima per il nostro settore,  offre una panoramica dettagliata delle dinamiche occupazionali e demografiche nella provincia di Bergamo, concentrandosi in particolare sul settore turistico- commenta Enrico Betti, presidente dell’Ente Bilaterale del Turismo- . Fornisce una base informativa fondamentale che non solo disegna il ritratto attuale della provincia, ma può essere la base per essere  un aiuto nel decidere strategie e politiche mirate a potenziare il settore occupazionale e formativo”.

Il programma

Il convegno si apre alle 15 con i saluti di Giovanni Zambonelli, presidente Ascom Confcommercio Bergamo e di Enrico Betti, presidente Ente Bilaterale del Turismo. Margherita Roiatti, ricercatrice Fondazione Adapt, presenta i dati dell’Osservatorio turismo e pubblici esercizi nel territorio bergamasco. Alle 16 si apre la tavola rotonda con Elisabetta Donati, dirigente Mercato del lavoro Provincia di Bergamo, Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo, Nicholas Pezzè, vicepresidente Ente Bilaterale Turismo Bergamo e Francesco Seghezzi, presidente Fondazione Adapt. Modera Sergio Cotti, giornalista.

Iscrizioni e informazioni: 035.4120140, info@entebilturbg.it