Zogno, la serata formativa per artigiani è anche interattiva

smartigianiUltimo appuntamento, lunedì 30 marzo alle ore 20.30, a Zogno, per Sm@rtigiani: motori del cambiamento – partecipa, condividi, cresci” il ciclo di otto incontri itineranti sul territorio provinciale, promosso da Confartigianato Bergamo in collaborazione con il Movimento Giovani Imprenditori.

La serata, che si svolgerà nella Sala Consiliare del Municipio (viale Martiri della Libertà, 27) con il patrocinio del Comune, illustrerà alle imprese le ultime novità fiscali e in materia di lavoro, come la Tremonti Quater, la fattura elettronica, la riforma del Jobs Act e i bandi per le assunzioni, che rappresentano vantaggi e opportunità importanti per le imprese.

Caratteristica dell’incontro sarà la modalità tecnologica e “smart” con cui verranno presentati e discussi gli argomenti. Questo grazie alla presenza del Gruppo Giovani che utilizzerà i canali social per consentire anche a chi fisicamente non potrà essere presente di seguire i lavori e interagire con i relatori. In particolare, attraverso la pagina Facebook del Movimento, è possibile iscriversi alla serata, mentre tramite Twitter (con l’ashtag #motoridelcambiamento) è possibile partecipare al dibattito.

Nello specifico, gli argomenti in discussione saranno: “Credito d’imposta per investimenti: la cosiddetta Tremonti quater” (Ileana Nava, responsabile servizio Consulenza Fiscale di Confartigianato Bergamo); “La fattura elettronica nei confronti della Pubblica Amministrazione” (Roberto Gargantini, responsabile Servizio Contabilità di Confartigianato Bergamo); “Jobs Act: le ultime novità in materia di lavoro” (Roberto Perhat, consulente del lavoro, responsabile Servizio Consulenza Amministrazione del Personale di Confartigianato Bergamo); “Bandi e doti per le assunzioni” (Eva Morandi, del Servizio Consulenza Amministrazione del Personale di Confartigianato Bergamo).

Per informazioni rivolgersi alla segreteria del Gruppo Giovani (tel. 035.274.340; e-mail: giovani.imprenditori@artigianibg.com).


La SerioCard rilancia. Darà accesso anche ai servizi comunali

SerioCardÈ stata la prima carta fedeltà lanciata da un distretto del commercio della provincia di Bergamo. Ma dopo lo slancio iniziale ha mostrato anche i suoi punti deboli. È così che la SerioCard, promossa dal distretto Insieme sul Serio – al quale aderiscono Albino, Pradalunga, Nembro, Alzano e Ranica -, rilancia le proprie ambizioni andando ad agire sulle criticità che sino ad ora ne hanno limitato l’utilizzo e potenziando poi il raggio di azione. SerioCard è un programma fedeltà grazie al quale è possibile accedere a sconti particolari negli esercizi commerciali associati (riconoscibili dal consumatore attraverso un apposito adesivo) e accumulare credito, in euro, da spendere come denaro contante per gli acquisti sempre nei negozi convenzionati. Il numero medio di card attive (ossia con almeno una transazione) per mese è passato da 1.322 del dicembre 2013 a 758 del dicembre 2014 (-42%). A gennaio 2015 il calo è stato del 34,4% rispetto a gennaio 2014. Il dato sul credito accumulato mensilmente è simile.

Tra gli ostacoli, uno studio di TradeLab e PromoSerio, che rappresentano la nuova struttura manageriale del distretto, evidenzia la poca promozione tra i commercianti, cui si legano la scarsa adesione degli stessi e, di conseguenza, dei consumatori e pure l’onerosità e la complessità in alcuni punti della gestione.

Il programma di rilancio parte da qui e punta all’allargamento della platea utenti e all’aumento del numero di esercizi aderenti con azioni sui due fronti, quello dei negozi e quello dei clienti

Per i commercianti è previsto il passaggio ad una piattaforma completamente rinnovata che, in funzione delle proprie esigenze, consentirà l’uso non solo del Pos fornito da Ubi Banca (sponsor del progetto) ma anche del sistema, completamente gratuito, basato su smartphone, tablet o pc. E ancora, una visita iniziale da parte dei manager del distretto per chiarire le regole e i meccanismi di funzionamento della “SerioCard” e trasferire i nuovi materiali di comunicazione; un sistema di regole di funzionamento semplici e chiare, che comprenderanno anche delle premialità per gli operatori che genereranno il maggior volume di scontrini o che distribuiranno il maggior numero di nuove card alla clientela; l’estensione del circuito anche alle attività artigiane, al fine di allargare e rafforzare la rete degli esercizi aderenti; la possibilità, per ciascun operatore aderente al circuito, di realizzare una promozione specifica nella seconda metà del 2015, sfruttando il database di contatti e-mail ed SMS dei possessori della “SerioCard”; l’opportunità, insieme alle Amministrazioni Comunali, di utilizzare la carta fedeltà per l’accesso a servizi comunali.

Per i consumatori ci sarà la possibilità di ricevere promozioni speciali a loro riservate, l’aumento del numero dei negozi aderenti, anche grazie al possibile ingresso nel circuito di altri Comuni, l’ideazione di un concorso a premi tra tutti i possessori della carta fedeltà, l’utilizzo della “SerioCard” anche al di fuori del circuito degli esercizi di vicinato, attraverso un sistema di convenzioni con privati o per l’accesso ad alcuni servizi pubblici.

Per illustrare le novità della “SerioCard” per il 2015 Albino ha organizzato un incontro con tutti gli operatori commerciali lunedì 30 marzo, alle ore 20.30, nella sala consiliare del Comune. Durante la serata i manager del distretto Oliviero Cresta (“TradeLab s.r.l.”) e Claudia Manera (“Promoserio”) illustreranno il programma e saranno a disposizione per rispondere a domande o fornire chiarimenti. L’invito a partecipare è esteso a tutti i cittadini, visto che si parla di vantaggi anche per loro.

Il tema è risulta interessante anche in chiave di Distretto dell’Attrattività. Il progetto GATE (“Green Attractivity Territory for Expo”), che comprende 31 Comuni dell’area pedecollinare e della media e bassa Valle Seriana, si è infatti aggiudicato il primo posto del bando regionale e un finanziamento di 360mila euro, che verrà in parte utilizzato proprio per la promozione ed estensione del circuito di carte fedeltà quale incentivo per gli esercizi commerciali e turistici.


A Remuzzi il Premio Evidence della Fondazione Gimbe

Giuseppe RemuzziA Bologna, in occasione della decima conferenza nazionale Gimbe interamente dedicata alla riduzione degli sprechi in sanità, è stato consegnato il Premio Evidence al professor Giuseppe Remuzzi, direttore del dipartimento di Medicina dell’Ospedale di Bergamo e Coordinatore delle Ricerche delle ricerche dell’Istituto Mario Negri di Bergamo.

Istituito nel 2013, il premio viene assegnato ogni anno ad una personalità del mondo sanitario che nel corso della sua carriera professionale si è distinta per la pubblicazione di rilevanti evidenze scientifiche, cliniche o metodologiche, la continua integrazione delle migliori evidenze nelle decisioni professionali, manageriali o di politica sanitaria e l’insegnamento dell’Evidence-based Medicine (EBM) a livello universitario, specialistico, di formazione continua. La Fondazione Gimbe ha voluto quindi premiare il professor Remuzzi per le sue numerose pubblicazioni sulle più importanti riviste scientifiche internazionali (1277), il suo costante sforzo per diffondere la cultura della scienza nel nostro Paese, il suo impegno a livello mondiale nella lotta all’insufficienza renale acuta portato avanti durante la presidenza della Società Internazionale di Nefrologia con il programma “0 by 25” (ridurre a zero entro il 2025 il numero dei pazienti che muoiono di insufficienza renale acuta) e non da ultimo un riconoscimento “per aver analizzato con scienza e coscienza e con pensiero laico il complesso tema del fine vita”. Durante il convegno è stato conferito anche il Premio “Salviamo il Nostro SSN” al Ministero della Salute dell’On. Beatrice Lorenzin. Dallo scorso anno il premio viene dato ad una Regione, Istituzione o Organizzazione sanitaria le cui politiche sanitarie rappresentano un modello per garantire la sostenibilità della Sanità pubblica. A motivare l’assegnazione del premio è stato il costante impegno del Ministero nell’evitare ulteriori tagli alla sanità, il continuo richiamo alle Regioni per ridurre sprechi e inefficienze, il contributo determinante per giungere alla sottoscrizione del Patto per la Salute e l’ambizioso traguardo raggiunto con l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (LEA). A ritirare il premio è stato il professor Walter Ricciardi dell’Istituto Superiore di Sanità.


Letto per voi / Al via i bonus fiscali per alberghi e imprese del turismo

Per gli alberghi e le imprese del turismo arriva una doppia boccata d’ossigeno. Dopo quasi un anno di attesa diventa operativo il credito d’imposta per la ristrutturazione degli alberghi di cui dovrebbe beneficiare – grazie ad un budget di 220 milioni in 5 anni – una platea di almeno 2mila strutture ricettive. Mercoledì scorso la Conferenza unificata ha infatti dato il via libera definitivo al provvedimento a firma del ministero dei Beni culturali e del turismo che attua con notevole ritardo quanto previsto dal decreto “Art bonus” del maggio 2014 che ha introdotto appunto un credito d’imposta del 30% (per un massimale di 200 mila euro) sulle spese sostenute dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2016 per gli interventi di riqualificazione delle strutture alberghiere. Ma i benefici per il settore del turismo, non finiscono qui. Nei giorni scorsi è infatti approdato in Gazzetta l’altro credito d’imposta (sempre del 30%) previsto da un altro decreto attuativo del Mibact questa volta rivolto alle spese sostenute dalle imprese del settore per la digitalizzazione dell’offerta (per un tetto di spesa massimo di 12.500 euro). Un’agevolazione, questa, destinata non solo agli alberghi, che mette sul piatto 75 milioni in 5 anni a cui potrebbero ricorrere più di 6 mila operatori.

n realtà per rendere davvero operativi i due bonus fiscali manca però ancora un’ultima tappa che dovrebbe concludersi in un paio di mesi. Il ministero dovrà infatti attivare le procedure telematiche con le modalità per presentare la domanda per accedere alle due tipologie di credito d’imposta.

Il beneficio fiscale per la riqualificazione delle strutture alberghiere potrà riguardare in particolare sia ristrutturazioni edilizie vere e proprio che l’eliminazione di barriere architettoniche, ma anche l’acquisto di mobili e componenti d’arredo. Questo bonus come detto sarà riconosciuto fino ad un massimo di 200 mila euro e sarà ripartito in tre quote annuali di pari importo.

Sul fronte degli incentivi al turismo digital il decreto pubblicato lo scorso 23 marzo in Gazzetta prevede dal 2015 al 2019 il riconoscimento alle imprese di un credito di imposta del 30% dei costi sostenuti per investimenti nella digitalizzazione dell’offerta. Potranno essere dedotte le spese (con un tetto di 12.500 euro in tre anni di imposta) per l’acquisto di siti e portali web e la loro ottimizzazione per i sistemi di comunicazione mobile. Ma anche spese per programmi di prenotazione e vendita on line di servizi e pernottamenti, oppure servizi di comunicazione e marketing digitale, spazi pubblicitari su piattaforme web specializzate, progettazione, realizzazione e promozione digitale di proposte di offerta innovativa in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità e di impianti wi-fi

(di Marzio Bartoloni – Da Il Sole 24 ore del 27 marzo 2015)


Pedrali (Ascom): “Fase difficile per il settore abbigliamento”

Lo scorso 11 marzo, in occasione dell’insediamento del nuovo Consiglio camerale di Bergamo – che ha registrato anche la presenza del governatore della Lombardia, Roberto Maroni – il presidente del Gruppo Abbigliamento e Calzature dell’Ascom, Diego Pedrali, ha preso la parola per ribadire, da uomo del commercio, che “la dimensione della crisi è sotto gli occhi di tutti” e che, pertanto, “occorrerà dare più incisività all’azione camerale”. Pedrali ha parlato in particolare del proprio comparto. “Quello della moda – ha sottolineato – ha subito forti trasformazioni e deve fare i conti coi mali che affliggono le altre piccole imprese; burocrazia asfissiante, imposizione fiscale elevata, contraffazioni, abusivismo, contrazione dei consumi, difficoltà di accesso al credito. In più, come categoria – ha aggiunto Pedrali – ci troviamo a dover contrastare altri fenomeni emergenti, come le condizioni di mercato che mutano velocemente, l’affermarsi di canali alternativi di vendita, come l’on line, e forme distributive come i factory, outlet center e i temporary store. Non è un quadro roseo, come potete intuire”. Alla luce di tutto ciò, Pedrali si è detto pronto a fare la propria parte all’interno del Consiglio camerale. “L’esperienza che ho maturato in questi anni – ha detto – è stata positiva. Ho potuto allacciare relazioni con colleghi sicuramente all’altezza del proprio ruolo e ora mi preparo a conoscerne altri che affrontano il nuovo mandato e con i quali spero di poter collaborare attivamente per il bene di tutti rafforzando il lavoro di squadra”.


Anche a Bergamo scocca l’ora della terra. Luci spente in piazza Libertà

piazza libertàAnche Bergamo aderisce a Earth Hour – L’Ora della Terra 2015, che si tiene in tutto il mondo sabato 28 marzo. L’assessorato all’Ambiente, al verde pubblico e alle politiche energetiche del Comune di Bergamo ha raccolto l’invito del WWF che dal 2007 promuove una campagna internazionale di sensibilizzazione della popolazione sui cambiamenti climatici. Un modo per testimoniare l’impegno delle comunità locali in vista del vertice sul clima di Parigi del prossimo dicembre, connotando i Comuni quali nodi cruciali per la promozione di politiche di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.

Sono ben 323 i Comuni italiani che, raccogliendo anche l’invito del presidente dell’Anci nazionale Piero Fassino, partecipano attivamente a questa giornata, spegnendo la luce su monumenti e sedi istituzionali. Il Comune di Bergamo ha previsto due diverse iniziative: la prima consiste nello spegnimento simbolico dalle ore 20.30 alle ore 21.30 dell’illuminazione artificiale su Palazzo della Libertà e sull’intera piazza della Libertà, proprio in concomitanza con l’iniziativa internazionale promossa dal WWF. La piazza sarà quindi al buio, illuminata solo dagli esercizi commerciali che la circondano, creando un clima decisamente inusuale.

Inoltre, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bergamo, organizza un convegno dal titolo “Dal Consumo al Guadagno Energetico: Le Regole del Gioco”dalle 9 alle ore 13 nell’Auditorium di piazza della Libertà, designata quindi a vero e proprio cuore della giornata.

«L’adesione di molti Comuni italiani – spiega l’assessore alle Politiche energetiche Leyla Ciagà – dimostra la grande attenzione da parte degli amministratori locali nei confronti dei cambiamenti climatici. I Comuni si fanno portatori di un messaggio di grande responsabilità ambientale, consapevoli del ruolo cruciale che insieme alle Regioni e con la mobilitazione della società civile possono svolgere in questa delicata partita»


I commercianti, «in via Quarenghi tempi maturi per coinvolgere gli stranieri»

È una via Quarenghi che cambia e in meglio: ne sono convinti anche i commercianti storici. I problemi non mancano, ma negli ultimi anni la situazione è andata migliorando.

Mario Betelli, dal 1969 è l’hair stylist della via, al civico 23/a, professione di cui ha trasmesso la passione al figlio Michele, che lo affianca in negozio. «Gli anni peggiori sono stati quelli dell’eroina, dello spaccio ad ogni ora, alla fine degli anni Ottanta, quando la vicinanza al Sert creò più di un problema- spiega Mario Betelli, che dall’inaugurazione del suo negozio ha messo nero su bianco in un diario la storia della via -. Poi hanno iniziato ad aprire gli stranieri: al posto del pescivendolo Dossi arrivò il primo bazar africano, di lì a qualche anno aprì il China Store e con la liberalizzazione abbiamo visto fiorire le attività etniche, con un’apertura dopo l’altra. I veri problemi li hanno sempre creati i bar e i locali, che negli anni hanno portato un bel caos e diversi disordini. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un sensibile miglioramento dell’area, anche se si può ancora migliorare e molto. Tanti negozi sono sfitti e le attività etniche che resistono hanno più o meno gli stessi articoli. Ci vorrebbe un bel mix commerciale per incentivare il passaggio. Ho perso qualche cliente quando nella via gli stranieri vivevano tutto il giorno sui marciapiedi, ma fortunatamente ne sono arrivati di nuovi». Nessun timore  per la concorrenza straniera a colpi di forbici e rasoio: «Il problema dei parrucchieri stranieri, in particolare cinesi, esiste è inutile negarlo, ma interessa soprattutto chi si occupa di acconciature femminili. Noi non ne abbiamo finora risentito» conclude Betelli.

 

cristina redondiDa oltre vent’anni “La Giacca”, negozio specializzato nella vendita di abiti da lavoro,  ha trasferito la propria attività da via Zambonate a via Quarenghi, al 19. « Siamo più che soddisfatti della scelta fatta- racconta Cristina Redondi– . La nostra è un’attività di nicchia per cui l’ubicazione è importante, ma non così fondamentale. Ad ogni modo il passaggio non manca e, ormai da anni, siamo i primi a fornire abiti da lavoro a stranieri in ogni campo, dal settore alberghiero a quello dell’industria, dai grembiuli alle tute da lavoro. La nostra clientela spazia dalla signora che sceglie le divise per il personale di servizio al medico che rinnova il camice, dall’operaio al lavapiatti. E spesso per lavori di riparazione indirizziamo i nostri clienti dalla sarta cinese qui a fianco, perché di questi tempi per sistemare gli abiti di lavoro tutti cercano di risparmiare sempre qualcosina». I tempi sembrano maturi per coinvolgere le attività etniche e migliorare ulteriormente la via: «Nei giorni scorsi con altri commercianti abbiamo incontrato i rappresentanti del distretto del commercio per un primo confronto sulla via- continua Redondi-. L’obiettivo è cercare di coinvolgere anche i commercianti stranieri. Certo non sarà un’impresa facile, perché fino ad ora non si è riusciti nell’intento, ma cercheremo di fare il possibile. Serve la collaborazione di tutti, perché a questo primo incontro abbiamo partecipato in pochi». I problemi restano: «L’arredo urbano non esiste ed è fondamentale per incentivare a fare due passi nella via, unitamente a pulizia e sicurezza. Con la chiusura dell’edicola all’incrocio con via Palazzolo si è perso anche quel via vai che ogni mattina portava un po’ di gente. Di contro le nuove attività che hanno aperto sia all’inizio della via che in questo tratto stanno senza dubbio contribuendo a riqualificare l’area», rilevala titolare de “La Giacca”.

Anche al Punto Macrobiotico, nel cortile interno al 36, che si raggiunge da un tratto nella via desolatamente circondato da negozi sfitti, la scelta della sede sembra continuare a premiare: «Il nostro è un circolo privato aperto da oltre vent’anni, nel 1994, che i nostri associati raggiungono da ogni angolo della provincia per la nostra scelta alimentare, sia per pranzare e cenare nel nostro ristorante che per acquistare prodotti con etichetta trasparente pianesiana- spiegano al circolo-. Non abbiamo mai avuto alcun problema, anzi abbiamo raggiunto quota 3.500 soci, e d’estate teniamo tranquillamente i nostri tavolini all’aperto, nel cortile. L’unico cruccio resta quello del parcheggio, visto che è sempre più difficile conquistare un posteggio. Per il resto non possiamo che essere contenti di lavorare in una via diversa e colorata».

Giulia Martinelli, presidente del Comitato di via Quarenghi, da anni si impegna per il rilancio, coinvolgendo residenti e commercianti per scrollarsi di dosso a suon di iniziative e progetti l’immagine  stereotipata che i bergamaschi hanno della via. «Non possiamo che salutare con favore le nuove aperture: sono tutti negozi e botteghe curate e particolari, che senza dubbio contribuiscono a riqualificare la via. Purtroppo negli ultimi mesi si sono spente luci e abbassate saracinesche anche in via Quarenghi.  Tra le chiusure eccellenti recenti c’è quella dello storico colorificio Leclerc, all’inizio della via,  che ha abbandonato il mercato a dicembre. Gli affitti restano elevati e la gestione con temporary store può vivacizzare la via, ma quando le attività iniziano a funzionare arriva il momento di chiudere. Da anni mi batto perché la proprietà immobiliare investa nella ristrutturazione dei locali commerciali. Urge una riqualificazione dei negozi per incentivare aperture di qualità. Non è un caso che le aperture recenti interessino locali nuovi, come la libreria e la microtorrefazione, o ristrutturati come all’inizio della via». I problemi da affrontare non mancano: «Quando chiudono i negozi, la sera e la notte, i locali etnici , dal bar alla pasticceria boliviani che restano aperti tutta notte, creano disordine tra eccessi d’alcol e liti con altri gruppi. La situazione è senz’altro migliorata rispetto ad un tempo, quando c’erano dei veri e propri assembramenti sui marciapiedi e i problemi di sicurezza erano all’ordine del giorno. Per non parlare dei purtroppo vani tentativi di migliorare l’arredo urbano: le fioriere che punteggiavano la via vennero tolte perché venivano utilizzate per nascondere, sotto le piantine estirpate, diverse dosi di droga, con tanto di suddivisione dello spaccio di aiuola in aiuola. Fortunatamente quegli anni sembrano essere ormai lontani».

Ora la via aspetta di veder inaugurare il polo culturale al civico 33 e di essere maggiormente coinvolta dal distretto del commercio: «È positivo che sin dal primo incontro, cui ho invitato a prendere parte tutti i commercianti della via ma cui ha partecipato solo un piccolo gruppo, si sia invocato un maggior coinvolgimento di tutti. Ho cercato più volte di sensibilizzare i commercianti stranieri senza ahimè esiti positivi. La speranza è che i tempi siano maturi se non per una vera e propria integrazione per un confronto, il cui punto di partenza deve essere però la condivisione di regole comuni e il loro rispetto». Serve un intervento anche per il primo tratto della via: «Il parcheggio è selvaggio e non basta un’aiuola con le rose a fare arredo se i marciapiedi sono invasi da motorini – continua la presidente del Comitato -. L’impressione è desolante arrivando qui da via XX Settembre. Guardando attraverso le vetrine vuote della Galleria Mazzoleni e affacciandosi da vicolo Macellerie sembra di vedere solo caos. Ma via Zambonate e via Quarenghi non sono il “retro o il pollaio della villa” di via Venti» .

 

 

 


Mitigazione ambientale, Sacbo interviene su 180 abitazioni

Orio al serio aeroportoSacbo procederà alla valutazione di nuovi interventi di mitigazione nelle aree più prossime al sedime aeroportuale, esposte a maggiori livelli di inquinamento acustico. La decisione – si legge in una nota diramata dalla società che gestisce l’aeroporto di Orio al Serio – è stata assunta dal Consiglio di amministrazione che, pure in assenza della Zonizzazione Acustica, ha voluto ribadire lo spirito di attenzione al Territorio che ha sempre contraddistinto la società di gestione.

Com’è noto, infatti, le prescrizioni connesse alla realizzazione delle opere di mitigazione ambientale sono direttamente correlate alla Zonizzazione Acustica, che il Consiglio di Stato ha confermato necessitare di un procedimento di VAS (valutazione ambientale strategica) per la sua definizione. Preso atto della difficoltà di stabilire con precisione i tempi necessari per la conclusione del procedimento delineato dalla giurisprudenza, Sacbo ha deciso di non prolungare ulteriormente i tempi di intervento. In particolare si procederà all’effettuazione di sopralluoghi, definizione e progettazione di interventi di sostituzione infissi e impianti di condizionamento aria in circa 180 abitazioni site nei comuni di Orio al Serio, Grassobbio, Seriate e Bagnatica.

Come per i precedenti interventi effettuati nel corso del 2013 – continua Sacbo – il ruolo delle amministrazioni comunali sarà di primaria importanza sin dalle prime fasi di verifica e conferma delle abitazioni individuate e si estenderà nelle successive fasi di contatto con i proprietari e coordinamento con i tecnici di Sacbo per l’effettuazione dei sopralluoghi, determinanti per la definizione e progettazione degli interventi. La valutazione, determinazione e supporto alla progettazione degli interventi di mitigazione relativi agli infissi è stata affidata, come per gli interventi già realizzati, al Centro Nazionale delle Ricerche – Istituto per le Tecnologie delle Costruzioni. La pubblicazione del bando di partecipazione da parte di Sacbo, previa condivisione con le Amministrazioni interessate, è prevista in primavera, così da poter effettuare i primi sopralluoghi presso le abitazioni che vi aderiranno nel corso dell’estate. Obiettivo è quello di concludere le progettazioni degli interventi, sia relativi agli infissi che agli impianti di condizionamento aria, entro l’autunno 2015.


Campionato italiano di dama, 4 bergamaschi in gara

Campionato di damaDal 1° al 3 aprile si svolgerà il campionato italiano giovanile di dama internazionale, appuntamento annuale per le giovani promesse.

Quest’anno sarà Chamois, in Val d’Aosta, ad ospitare la competizione presso l’hotel Maison Cly. Tra i partecipanti saranno presenti le migliori leve della dama internazionale juniores, suddivise in quattro categorie a seconda dell’età, dalla Speranza (i giovanissimi di età pre-scolastica), Mini cadetti (scuole elementari), Cadetti (scuole medie) e Juniores (scuole superiori). La Lombardia si presenta con ben 6 partecipanti tra cui: Luca Zanardini, classe 1998, che frequenta l’istituto di ragioneria G.B. Rubini a Romano di Lombardia, partecipa per il terzo anno consecutivo al campionato. Classificatosi al secondo posto in una delle precedenti edizioni del torneo, rappresenta l’Adriano Locatelli Dama Club nella categoria Juniores.

Per la categoria Cadetti, a rappresentare il circolo Bergamasco Campagnola sarà il tredicenne Lorenzo Gioffrè, classe 2001, che frequenta la terza media all’istituto Lorenzo Lotto a Covo. Gioffrè gioca da ormai 3 anni e ha già partecipato a tornei provinciali e regionali, per lui è la prima convocazione nazionale.

Nella categoria Speranza, il circolo Bergamasco Campagnola punta sul giovanissimo Luca Manzana, classe 2007, che frequenta la seconda elementare. Chiude il gruppo Davide Carissoni nella categoria Minicadetti, classe 2003, che frequenta la prima media. Entrambi si sono distinti durante il corso di approccio organizzato da Manzano Moreno, presidente del circolo Bergamasco Campagnola, con la collaborazione del comune di Orio al Serio.

Per il gruppo damistico di Palazzolo i giovani partecipanti sono Abram Manenti e Daniele Calabria, entrambi classe 1998, che si sono distinti nel 2012, arrivando terzi, alla finale dei giochi sportivi studenteschi. Tutti i risultati saranno consultabili sul sito www.federdama.it.


Malvestiti sulla nuova Giunta: «I voti a Bettineschi dimostrano che prevale il bene del territorio»

Paolo MalvestitiÈ una buona squadra secondo Paolo Malvestiti, quella eletta ieri nella prima riunione del nuovo Consiglio Camerale. «Sono soddisfatto del risultato ottenuto – afferma il presidente della Camera di Commercio di Bergamo, rieletto l’11 marzo scorso -. È una Giunta che ben rappresenta il tessuto economico bergamasco. Il 12 voti ricevuti dal presidente di Ance, Ottorino Bettineschi, mostrano la sensibilità di Imprese & Territorio, che ha dato prova anche in questa occasione che su tutto prevale il bene del territorio».

La nuova Giunta è composta da tre rappresentati del mondo dell’industria, due dell’artigianato, due del commercio, uno del mondo delle cooperative, uno del sindacato, uno del credito e uno dell’agricoltura. «L’economia bergamasca è così rappresenta nella sua complessità – rimarca Malvestiti -. E insieme lavoreremo su due temi con urgenza: i risultati di Ocse e Expo».

I dati Ocse saranno presentati in Camera di Commercio lunedì 30 marzo. «Attendiamo questo momento, perché siamo pronti a farci correggere e a farci orientare dai risultati che usciranno dall’analisi fatta da Ocse, auspicando un cambio di passo che ci permetta di uscire dallo stato attuale di crisi». Grande attesa e impegno anche per Expo. «È ovvio che non possiamo sbagliare su Expo. Per questo uno di nostri obiettivi sarà quello, durante l’esposizione Universale, di rappresentare nella sua totalità il mondo imprenditoriale bergamasco. Negli spazi che la Camera di Commercio avrà all’interno del Padiglione Italia porteremo tutti i settori che compongono il nostro tessuto economico. Il  programma su Expo verrà completato in stretta collaborazione con Confindustria».

Per quanto riguarda il tema della vicepresidenza, Malvestiti annuncia che la decisione verrà presa nei prossimi giorni.