A Remuzzi il Premio Evidence della Fondazione Gimbe

A Remuzzi il Premio Evidence della Fondazione Gimbe

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Giuseppe RemuzziA Bologna, in occasione della decima conferenza nazionale Gimbe interamente dedicata alla riduzione degli sprechi in sanità, è stato consegnato il Premio Evidence al professor Giuseppe Remuzzi, direttore del dipartimento di Medicina dell’Ospedale di Bergamo e Coordinatore delle Ricerche delle ricerche dell’Istituto Mario Negri di Bergamo.

Istituito nel 2013, il premio viene assegnato ogni anno ad una personalità del mondo sanitario che nel corso della sua carriera professionale si è distinta per la pubblicazione di rilevanti evidenze scientifiche, cliniche o metodologiche, la continua integrazione delle migliori evidenze nelle decisioni professionali, manageriali o di politica sanitaria e l’insegnamento dell’Evidence-based Medicine (EBM) a livello universitario, specialistico, di formazione continua. La Fondazione Gimbe ha voluto quindi premiare il professor Remuzzi per le sue numerose pubblicazioni sulle più importanti riviste scientifiche internazionali (1277), il suo costante sforzo per diffondere la cultura della scienza nel nostro Paese, il suo impegno a livello mondiale nella lotta all’insufficienza renale acuta portato avanti durante la presidenza della Società Internazionale di Nefrologia con il programma “0 by 25” (ridurre a zero entro il 2025 il numero dei pazienti che muoiono di insufficienza renale acuta) e non da ultimo un riconoscimento “per aver analizzato con scienza e coscienza e con pensiero laico il complesso tema del fine vita”. Durante il convegno è stato conferito anche il Premio “Salviamo il Nostro SSN” al Ministero della Salute dell’On. Beatrice Lorenzin. Dallo scorso anno il premio viene dato ad una Regione, Istituzione o Organizzazione sanitaria le cui politiche sanitarie rappresentano un modello per garantire la sostenibilità della Sanità pubblica. A motivare l’assegnazione del premio è stato il costante impegno del Ministero nell’evitare ulteriori tagli alla sanità, il continuo richiamo alle Regioni per ridurre sprechi e inefficienze, il contributo determinante per giungere alla sottoscrizione del Patto per la Salute e l’ambizioso traguardo raggiunto con l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (LEA). A ritirare il premio è stato il professor Walter Ricciardi dell’Istituto Superiore di Sanità.