Da oggi fino al 25 marzo sarà solo una corsa contro il tempo. Per la terza compagine che, nella prossima assemblea del 20 aprile, proverà ad inserirsi tra la lista capitanata da Andrea Moltrasio e da Giorgio Jannone nel rinnovo dei vertici di Ubi, il rush finale al fatidico termine per la presentazione della squadra, si correrà sul filo del rasoio. Cinquecento firme da raccogliere e autenticare costituiscono un bel daffare, non meno improbo dell'impegno sotteso alla composizione della squadra, che in un'altalena di ipotesi degli ultimi giorno, (si presenta o non si presenta?) potrebbe sortire un effetto sorpresa, modello grillini in assetto bancario. Confermato nel professor Andrea Cesare Resti il capolista, l'ultima settimana è stata contrassegnata da un valzer di consultazioni per la costruzione della compagine che proporrà non ventitré nomi, ma diciotto soltanto. Uno sfoltimento, per la lista Resti, chiamiamola momentaneamente così, che non prevede i cinque riempi-lista (chi vince ha diritto comunque a un minimo di diciotto poltrone). Tra i diciotto non figureranno i promotori, Doriano Bendotti e Gian Antonio Bonaldi, i quali, benché siano in possesso degli stringenti requisiti previsti, si chiameranno fuori. Top secret i nomi (attentamente vagliati dal professor Resti), anche se le indiscrezioni cominciano a trapelare a cominciare dagli avvocati Ignazio Bonomi e Marco Leali di Bergamo. Tra gli imprenditori figurerebbero i nomi di Luciano Pezzoli, Luca Cividini e Laura Bertulessi. In lista anche Marco Gallarati, ex dirigente bancario (al secondo posto), Daniele Bonetti, Dorino Agliardi, (commercialista), Marco Pesenti (imprenditore), Simonetta Mangili (commercialista), Emilio Gramano (ex dirigente di Banca d’Italia a Bergamo) e Anna Loredana Cassina.