Treni e autobus, ecco di cosa si lamentano i bergamaschi

Treni e autobus, ecco di cosa si lamentano i bergamaschi

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TrenordDopo l’episodio accaduto mercoledì scorso sulla linea ferroviaria Bergamo – Treviglio, Federconsumatori interviene nuovamente in quanto riceve quotidianamente segnalazioni da utenti esasperati dai disservizi imputabili ai gestori del servizio di trasporto pubblico. Per la parte ferroviaria riassumiamo per difetto: difficoltà per l’acquisto e la timbratura dei biglietti di viaggio; caos assicurato quando alla medesima scala che porta ai binari deve accedere chi è in partenza e si scontra con coloro i quali sono appena arrivati; immondizia sparsa sui binari; carrozze insufficienti a ospitare dignitosamente i passeggeri; ritardi cronici; soppressione di corse; gelo d’inverno; caldo torrido d’estate; condizioni igieniche delle carrozze e impraticabilità dei bagni; vetri oscurati dalla patina di sporco; sedili a volte inutilizzabili e rischio sicurezza per la presenza di sbandati che importunano e derubano i passeggeri. A questo quadro si aggiunge il fenomeno dilagante dell’abusivismo. Per fortuna almeno il piazzale antistante la stazione ha assunto un aspetto perlomeno gradevole: sull’efficienza c’è ancora molto da fare.

Per il trasporto su strada, date le condizioni diverse del servizio e la gestione più attenta alla qualità, le rimostranze sono relativamente inferiori rispetto a quanto succede sui treni. Questo non evita che alcuni problemi si ripresentino: autobus gremiti all’inverosimile quando iniziano le lezioni; linee dal percorso tortuoso e ultra chilometrico dove chi deve prendere il bus a metà strada lo trova inevitabilmente intensamente occupato con i posti a sedere esauriti; automezzi vecchi per alcuni tragitti e nuovi per altri, con una particolarità i “nuovi” sono privi di sostegni (maniglie) per coloro che sono obbligati a viaggiare in piedi; segni evidenti di vandalismo e sottostimato fenomeno riguardante coloro che non pagano il biglietto ( “soltanto” a un 6/7% di “portoghesi”); gli autisti non vendono i biglietti in vettura.

Queste situazioni portano all’esasperazione chi le deve sopportare con sacrifici di tempo, disagi e, molte volte, costi aggiuntivi. Federconsumatori ritiene che le carenze strutturali e organizzative debbano essere risolte da chi il servizio lo gestisce, e che i rappresentanti politici eletti in Comuni, Provincia e Regione debbano vigilare e intervenire a garanzia della qualità dovuta ai Cittadini. E però anche noi Cittadini dobbiamo fare la nostra parte rispettando i regolamenti di viaggio e sostenendo le ragioni di chi i regolamenti deve far osservare.