Anche l’aria condizionata ha una sua tassa. Prevista da una direttiva europea sulle emissioni di anidride carbonica. Le associazioni dei consumatori annunciano l’aggravio in 200 euro a famiglia: “Sono arrivati a tassare anche l’aria”. La direttiva obbliga i proprietari ad avere un libretto di impianto e a introdurre controlli sui condizionatori ogni quattro anni. Multe salate per i trasgressori: dai 500 ai 3 mila euro. “In questi giorni – sottolineano Umberto Dolci Federconsumatori , Eddy Locati (Adiconsum) e Maurizio Regazzoni (Adoc) – fa notizia che non soltanto gli impianti che producono calore devono essere revisionati, anche quelli che “rinfrescano” sono soggetti a verifiche. Ad evitare speculazioni di ogni genere da parte di chi intendesse “giocare” sull’aria fresca ricordiamo che, comunque, sono esclusi dall’obbligo di revisione gli impianti per la climatizzazione estiva composti da una o più macchine frigorifere la cui somma delle potenze termiche utili sia inferiore a 12 kW”.
Intanto le tre organizzazioni ricordano che “all’inizio dell’autunno si ripresenterà il problema delle revisioni di legge agli impianti termici. Problema irrisolto per quanto riguarda i costi richiesti dai manutentori abituali. Restiamo al tema riguardante il prezzo richiesto per fare la manutenzione delle caldaie di potenza inferiore ai 35 KW: ossia la maggioranza degli impianti che forniscono calore agli appartamenti con riscaldamento autonomo. Nell’occasione – aggiungono i consumatori – sottolineiamo il comportamento delle maggiori associazioni di rappresentanza dei manutentori che, nonostante i tentativi fatti dal Comune di Bergamo e dalla Provincia perché si procedesse alla stesura di un accordo in tutela dei Consumatori, si sottraggono al confronto e approfittano dell’obbligo legislativo di fare controllare gli impianti per imporre prezzi senza alcun verifica sulla congruità tra lavoro fatto e costi. Per “calmierare” il mercato dei controlli sugli impianti termici segnaliamo che vi sono diverse possibilità per risparmiare sui costi di revisione. Ad esempio approfittando delle offerte presenti su alcuni siti che gestiscono offerte promozionali. Con la garanzia che gli operatori incaricati di effettuare tali manutenzioni devono essere “patentati” e autorizzati a intervenire con relazione diretta al CURIT della Regione Lombardia”.