In vacanza? I bergamaschi ci vanno con BlaBlaCar

Auto, treno, aereo? Pare proprio che i bergamaschi abbiamo una nuova opzione tra i mezzi di trasporto per le vacanze. È BlaBlaCar, social network di ride sharing, che mette cioè in contatto automobilisti con posti liberi a bordo e passeggeri che desiderano viaggiare nella stessa direzione, permettendo loro di condividere le spese di benzina e pedaggio (modalità diversa dal car sharing, che è l’autonoleggio a ore, e dal car pooling, la condivisione del viaggio tra colleghi, tiene a precisare la piattaforma).

I dati forniti dall’azienda segnalano nei fine settimana del 3-5 luglio e del 17-19 luglio, da e per Bergamo, un incremento dei viaggi lungo le tratte che collegano la città alla capitale e ad altri grandi centri urbani e una crescita dei viaggi verso le località di vacanza. Solo nell’ultimo fine settimana, sono stati oltre un centinaio i passaggi offerti da Bergamo a Roma e quasi altrettanti nella direzione opposta.

Inoltre, rispetto al primo weekend di luglio, nello scorso fine settimana sono aumentati del 19% i passaggi offerti da Bergamo verso Rimini e dell’87% quelli da Bergamo verso Bari. Sono decine anche i viaggi in partenza da Bergamo verso le località balneari della Campania, come Sorrento, e della Calabria, come Tropea.

La Lombardia è del resto la prima regione in Italia per numero di iscritti (il 20%), in un contesto che vede dominare il Nord (l’Emilia Romagna ne conta il 12%, Veneto e Piemonte l’8%), seguito dal Centro (con Lazio e Toscana ai primi posti con rispettivamente l’11% e l’8% degli utenti).

Valori assoluti la società non ne fornisce né per l’Italia né per le altre 18 nazioni in cui opera (Belgio, Croazia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Lussemburgo, India, Messico, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Serbia, Spagna, Turchia, Ucraina e Ungheria). In totale però sono circa 20 milioni e il nostro Paese, dove il servizio è partito nel 2012, viene definito come uno dei più attivi.

Il funzionamento è semplice e grazie al sistema dei feedback tipico dei social, che premia gli utenti più affidabili e facilita la scelta dell’autista o del passeggero più in linea con le proprie esigenze, si riduce la diffidenza di viaggiare con degli sconosciuti. Basta inserire il tratto che si vuole percorrere e la data per vedere la lista dei passaggi disponibili, con orari, punti di ritrovo, prezzi e una scheda del conducente con età, tipo di auto, voto generale e sulla guida, grado di esperienza con BlaBlaCar, giudizi degli utenti e altri dettagli richiesti dal sito, come l’interesse per fare conversazione e ascoltare musica, la possibilità di fumare a bordo e portare animali. Il portale si impegna a garantire che gli utenti siano persone reali, non sono accettati nomi fasulli o username e foto, email e i numeri di cellulare vengono verificati. Il resto lo fanno proprio i commenti che raccontano ogni viaggio.

Per chi offre il passaggio il procedimento è ugualmente snello. Il prezzo della tratta è a persona (non una divisione della spesa tra gli occupanti) e viene consigliato dal sito, «cercando il giusto equilibrio tra le esigenze del conducente e del passeggero in modo che tutti risparmino e nessuno venga penalizzato».

Proprio l’aspetto economico è il più apprezzato. Il 99% dei 5mila intervistati nell’ambito di una ricerca realizzata dall’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ha definito BlaBlaCar vantaggioso o molto vantaggioso rispetto ad altre soluzioni di trasporto. Ed è il passaparola la chiave della sua diffusione, con nuovamente la quasi totalità del campione (99%) che ha affermato di consigliare il ride sharing ad altre persone, uno dei dati ritenuti più sorprendenti ma anche significativi dal management italiano commentando lo studio.

Il parere di chi lo usa

Francesca C.

La studentessa universitaria bergamasca doveva tornare a casa dopo il capodanno a Firenze. «Il periodo era di altissima stagione e il treno troppo caro, così con il mio ragazzo, che già conosceva il servizio, abbiamo deciso per BlaBlaCar – racconta -. Per andare sul sicuro abbiamo scelto il conducente in base alle recensioni, ne aveva tante e una più positiva dell’altra e in effetti il viaggio è stato comodissimo e piacevole. Abbiamo parlato tutto il tempo, anche con l’altro passeggero BlaBlaCar». «Ovviamente ci si deve un po’ organizzare – precisa -. Ci siamo incontrati a Prato e la macchina ci ha lasciato ad una stazione del metrò di Milano, due punti comunque comodi, che non ci hanno creato disagi. Il costo? 16 euro».

Nonostante la prima positiva esperienza non è così sicura che affronterebbe lo stesso viaggio da sola. «Ma su un percorso più breve lo farei – afferma Francesca -. Ho visto che ci sono anche tanti passaggi da Bergamo a Milano e per chi frequenta l’università sono un’opportunità. Si spendono 3 o 4 euro rispetto ai 5.50 del treno e senza l’affollamento e i ritardi così frequenti sulla linea ferroviaria».

G.B.

Professionista impegnato tra Bergamo e Roma, ha utilizzato BlaBlaCar su questa tratta in alcune occasioni. «Il punto di forza del social è senza dubbio il prezzo – rileva -. Su un percorso lungo però ci sono gli svantaggi del maggiore tempo e stanchezza rispetto ad un volo o al treno. Resta interessante per certi orari, ad esempio se si finisce tardi la sera e si vuole viaggiare di notte, e soprattutto su tratte “scomode”, che richiedono molti cambi, come accade quasi sempre partendo o arrivando a Bergamo».

Non così affascinato dalla possibilità di conoscere gente e socializzare offerta dal servizio, ne sposa invece appieno lo spirito sostenibile. «È un sistema che rinnova l’uso dei mezzi di trasporto e che condivido per principio – evidenzia -. È corretto e doveroso non consumare più di quanto è necessario e poter ridurre e ottimizzare l’impatto delle auto è davvero importante». Ed è anche per questo che sta pensando di iscriversi anche come conducente. «Non è un problema offrire un passaggio e quando ci sarà l’occasione giusta inserirò la mia proposta».

Mario D.

La qualifica è di “ambasciatore”, ossia il più alto livello tra esperienza e feedback assegnato dal sito. Iscritto dall’agosto del 2013 conta di aver dato passaggi ad almeno 300 persone. Del resto sulla strada ci sta un bel po’. Senese, 40 anni, vive a Milano, lavora al Kilometro Rosso e ogni due settimane torna in Toscana. «Cercavo un modo per condividere le spese di viaggio, anche perché i miei spostamenti sono piuttosto regolari e l’ho trovato», spiega.

Complice la buona classifica, oggi viaggia quasi sempre al completo. «Qualcuno dice che offrire passaggi con BlaBlaCar può nascondere una vera professione – nota -, ma non potrà mai succedere perché i prezzi non garantiscono una remunerazione adeguata per il lavoro. È invece un’opportunità interessante per chi si sposta in auto e può recuperare le spese».

Tra poco il sito dovrebbe estendere l’obbligo di prenotazione on line con carta di credito, già presente nel Nord Ovest, a tutta la penisola. Una modalità che consentirà alla società di trattenere per sé una percentuale (mentre sino ad ora le transazioni avvenivano direttamente tra gli utenti) ma anche di riconoscere un contributo al conducente nel caso in cui il passeggero non si presenti. «La nuova procedura non mi preoccupa – dice Mario -, mi sembra solo che si snaturi un po’ il senso dell’iniziativa, che si basa soprattutto su vantaggi e fiducia reciproci. E poi, almeno per quanto mi riguarda, i “bidoni” sino ad ora sono stati davvero pochi, uno o due in tutto».

Di cattive esperienze non ne ha da raccontare (a parte una partenza anticipata al mattino presto per fare un favore ad un utente che poi non si è nemmeno presentato e un’ospite capace di lamentarsi di tutto). E comunque a prevalere sul bilancio complessivo sono gli incontri, compresi quelli con gli stranieri che danno la possibilità di parlare inglese. «Il profilo di chi usa BlaBlaCar è più diversificato e trasversale di quanto si pensi – rileva – per età e professioni. Ho dato un passaggio anche ad un’ottantenne. Diffidenze? Il sistema dei feedback dà informazioni e garanzie. Qualche volta mi è però capitato di essere stato contattato da genitori preoccupati di sapere con chi viaggiano i figli».

Matteo P

Fiorentino di 29 anni, si è trasferito a Bergamo per lavoro e 3 o 4 volte al mese fa ritorno in riva all’Arno. Anche lui è classificato con il grado più alto di “ambasciatore”.

«Mi sono sempre trovato bene – esordisce -. Ho cominciato come passeggero, avevo un braccio ingessato e non potevo guidare ma non mi andava l’idea di prendere il treno. Quando ho ripreso l’auto ho pensato che poteva essere interessante anche offrirli i passaggi. Si risparmia, si chiacchiera, il che non è male perché quattro ore di viaggio da soli sono noiose, e si è contenti un po’ tutti». Sorprese negative non ne ha mai avute («in questo il sistema dei feedback aiuta – nota-, più ce ne sono e più le informazioni diventano attendibili e ci si può regolare) e nel suo percorso ha inserito anche l’aeroporto di Orio al Serio, così ha spesso occasione di viaggiare con turisti che hanno scelto questa soluzione per muoversi in Italia.

Capita anche di accordarsi per qualche variazione rispetto ai punti di incontro o alle “fermate”. «Fa parte dello spirito del sistema – rileva -, se si possono fare modifiche le si fa volentieri, ci si viene incontro, bisogna essere tutti un po’ flessibili».


Alto Sebino, un’app fa da guida per shopping e turismo

APP LOVERE BOSSICO CASTRO rit“Shop & tour – Lovere, Bossico e Castro”. È il nome della nuova App per la promozione e la valorizzazione dell’offerta turistico-commerciale dei tre Comuni dell’Alto Sebino.

L’iniziativa è realizzata dal Distretto del Commercio di Lovere, Bossico e Castro nell’ambito del V bando di Regione Lombardia, in collaborazione con l’Associazione Artigiani, Commercianti e Terziario di Lovere, le pro loco di Lovere, Castro e Bossico e l’Ufficio Iat dell’Alto Sebino.

Uno strumento innovativo – sottolineano gli Amministratori dei tre Comuni – che, grazie ad un layout semplice ed intuitivo, consente agli utilizzatori di visualizzare e ottenere facilmente informazioni aggiornate sui luoghi d’interesse artistico-culturali e sui percorsi naturalistici, sugli eventi, le attività commerciali, i ristoranti e gli hotel di Lovere, Bossico e Castro aderenti all’iniziativa.

La geolocalizzazione di tutti i punti di interesse, inoltre, permette agli utenti da un lato di conoscere in tempo reale la propria posizione e raggiungere facilmente la meta desiderata tramite la funzione “portami”, dall’altro di costruirsi un proprio itinerario di visita alla scoperta delle molteplici attrattive turistiche del territorio.

Fra le principali caratteristiche della App vi sono: la suddivisione dei contenuti in sei aree tematiche (“Lovere, uno dei Borghi più belli d’Italia”, “Itinerari”, “Attrazioni”, “Attività commerciali & info”, “Eventi” e “Il Distretto”); la presenza di ben 24 itinerari tematici di visita (“Arte & storia”, “Natura & benessere”, “Escursioni”, “Ville e parchi”, “Percorsi in mountain bike” ecc.), alcuni dei quali tracciati in GPX per permettere al fruitore di visionare la tratta da percorrere e conoscere in ogni momento la propria posizione; la possibilità di consultare quasi 50 schede georeferenziate con informazioni, fotografie e curiosità relative ai principali punti d’interesse artistico-culturale e naturalistico di Lovere, Bossico e Castro, nonché di localizzare le attività commerciali vicine agli stessi; sezioni tematiche (in fase di implementazione) dedicate alla ristorazione, alla ricettività, allo shopping e alle altre attività commerciali del territorio aderenti all’iniziativa; un’area dedicata agli eventi per permettere al fruitore della App di rimanere costantemente aggiornato sulle numerose manifestazioni organizzate nel corso dell’anno nei tre Comuni.

La App, disponibile in italiano e, a breve, anche in lingua inglese, è scaricabile gratuitamente da Google Play Store e dall’Apple Store; tutti i contenuti sono fruibili in modalità offline, ossia in assenza di connessione a internet.


Multa annullata, Tripadvisor ci illustra le sue ragioni

tripadvisorchat.jpgHa rinfocolato le perplessità della Federalberghi la sentenza del Tar del Lazio che ha annullato una multa di 500mila euro a Tripadvisor, colpevole secondo l’Antitrust della diffusione di informazioni ingannevoli. Se per gli albergatori il provvedimento non è altro che la conferma che sul sito sono presenti recensioni false, per il portale è una vittoria importante e l’occasione per ribadire la natura della propria attività.   

«Siamo estremamente soddisfatti che il Tar del Lazio abbia ribaltato la decisione dell’Autorità Antitrust – commenta la società in una nota inviata a seguito della segnalazione su laRassegna.it – confermando ciò che abbiamo sempre saputo: TripAdvisor rappresenta una risorsa affidabile e preziosa, non contiene alcun messaggio ingannevole rispetto alla fonte delle recensioni e i processi che TripAdvisor utilizza per mantenere l’integrità dei contenuti sono molto efficaci».

«Abbiamo fatto appello contro la decisione dell’Autorità Antitrust perché pensavamo fosse irragionevole ed eravamo in forte disaccordo con il suo contenuto – spiega il portale -. Il Tar del Lazio ha confermato che la decisione dell’Antitrust era assolutamente infondata e di conseguenza ha riconosciuto la validità degli strumenti migliori del settore adottati da TripAdvisor per proteggere il nostro sito dalle frodi. Milioni di persone utilizzano TripAdvisor ogni giorno per trovare aiuto nel prendere le migliori decisioni per le prenotazioni di viaggio ed essere sicuri di ricavare il miglior valore possibile da quanto guadagnato con fatica. Questa è sia una vittoria per i consumatori sia una conferma dell’impegno di TripAdvisor nell’aiutare a democratizzare l’industria del turismo».

Ecco una sintesi della sentenza

Non vi era stata alcuna lamentela o denuncia di consumatori sulla fattispecie nonostante la normativa ritenuta violata miri a tutelare tali soggetti e solo questi.

Non si verificava, quindi, alcuna influenza sulle scelte dei consumatori, risultando sufficiente la specificazione sulla mancanza di riconducibilità delle opinioni a Tripadvisor, come riconosciuto dal Tribunale Civile di Roma per un noto sito informatico contenente una enciclopedia “online” formata con i contributi degli utenti, del tutto riconducibile, nell’impostazione generale, a quello in esame.

Le recensioni su Tripdavisor sono quindi da intendersi “vere” nel senso che costituiscono opinione di gente comune e non di professionisti remunerati a tale scopo, come facilmente percepibile, ma l’Autorità non aveva approfondito questa fondamentale caratteristica di impostazione, emersa anche in sede di istruttoria. Inoltre, l’AGCM doveva valutare che il “consumatore” da considerare è quello che naviga su internet e, come tale, si differenzia dalla generalità degli utenti. Nel caso di specie, coloro che si servono del sito in questione sono perfettamente coscienti, navigando abitualmente nel “web” per organizzare il proprio tempo libero, che i risultati e le informazioni devono essere vagliate e analizzate in senso critico, proprio per le caratteristiche dei dati ivi contenuti.

Infine, le espressioni ritenute decettive corrispondono in realtà a quelle normalmente presenti in altri siti, come quelli bancari o finanziari e, quindi, come tali, costituiscono una normale pratica pubblicitaria, come ammessa dalla stessa normativa comunitaria, anche ai sensi dell’art. 20, comma 3, del Codice del Consumo È sufficiente prendere in esame espressioni del tipo “pagamenti sicuri”, che, pur ritenute lecite, non sono considerate atte a garantire il 100% delle transazioni e così pure per il richiamato sito di enciclopedia formata dagli utenti stessi, per siti di confronto tra offerte dello stesso settore, per siti di previsioni meteo.

Non risultava, poi, dimostrata dall’Autorità alcuna decisione commerciale da parte di anche un solo consumatore che fosse stata negativamente influenzata dalla modalità di presentazione del sito in questione, in quanto era assente ogni induzione a “consumare”.

Analoga conclusione altrimenti doveva porsi per la stessa Unione Nazionale Consumatori, che non può garantire che il 100% delle segnalazioni provengono effettivamente da consumatori e non da professionisti che mirano a screditare un concorrente, fermo restando che solo una percentuale irrisoria delle recensioni su Tripadvisor risultano non genuine e l’utente ha comunque modo di verificarle, provvedendo a leggere le altre sulla medesima struttura, la risposta del proprietario, la storia del recensore.

Contrariamente a quanto ritenuto dall’Autorità, Tripadvisor si è dotata dei migliori sistemi antifrode disponibili sul mercato, sia automatici che manuali, del tutto paragonabili a quelli adottati nel settore bancario e della carte di debito/credito.

In particolare, rinvenuta una falsità per indagine statistica che individua l’”anormalità” di un comportamento, Tripadvisor provvede alla rimozione delle recensioni del medesimo soggetto nonché alla comunicazione della riscontrata falsità, entro 48 ore, al proprietario della struttura o della “Community” interessata.

Del tutto illogica era quindi la conclusione dell’AGCM secondo cui è sufficiente anche una sola recensione falsa per rendere l’impostazione generale sulla “veridicità” inaffidabile e contraria alla diligenza professionale, secondo uno standard di perfezione del tutto irrealistico e contrario ai principi generali richiesti al professionista dallo stesso Codice del Consumo e dalla Direttiva 2005/29/CE. Né in senso contrario potevano valere gli esempi di false recensione riportati dall’Autorità perché non confacenti alle modalità di organizzazione volontaria di terzi tese a introdurre volutamente anomalie (c.d. “boosting”, “vandalism”, “optimization services”), verso cui si incentra l’attività di “security” di Tripadvisor, risultando le recensioni create a scopo goliardico o giornalistico, come casi isolati e non legate a “frodi reali”, le quali hanno invece scopo economico e sono quelle più perniciose perché provenienti, appunto, da terzi organizzati a tale fine.

Nella struttura del messaggio veicolato sul sito, il professionista e autore della condotta, ai sensi del Codice del Consumo, non è la società che gestisce il sito ma colui che scrive la recensione e che potrebbe indurre alla scelta il consumatore, non risultando contestata invece alcuna condotta orientata a far scegliere il sito Tripadvisor in luogo di altro concorrente.

Né, dalla condotta contestata, le ricorrenti ricavano alcun vantaggio, dato che le censure non autentiche danneggiano in concreto loro stesse e la relativa organizzazione imprenditoriale cui si riconducono, dato che essa perderebbe facilmente utenti se la falsità delle recensioni fosse riconosciuta in misura consistente, fermo restando – come detto – che il prodotto finale scelto dagli utenti rimane comunque la struttura ricreativa e non il sito Tripadvisor.

Le ricorrenti evidenziavano che, agli atti dell’istruttoria, non vi erano state comunque segnalazioni di consumatori che contestavano la pratica sanzionata ma solo denunce avverso comportamenti di proprietari di hotel e ristoranti, per cui il provvedimento impugnato era anche carente di motivazione in ordine all’effettiva lesione diretta per l’utente, come concluso per altri procedimenti istruttori relativi ad altre strutture imprenditoriali che avevano invece portato all’accertamento dell’insussistenza della violazione.

Non appare dirimente che sia facile la registrazione sul sito e che possa avvenire anche con nomi di fantasia e su account non sussistenti, in quanto non è il singolo giudizio a dover indirizzare l’utente ma l’insieme delle opinioni espresse sulla singola struttura, come evidenziato, apparendo inverosimile che uno stesso utente utilizzi molteplici accessi “di fantasia” per recensire, in maniera positiva o negativa, una medesima struttura. In tal caso, comunque, le ricorrenti hanno dimostrato in giudizio che operano controlli manuali e automatici che rilevano l’anomalia, riconducendosi la fattispecie alle ipotesi più probabili di “boosting” o “vandalism”, legate a organizzazioni professionali che cercano di lucrare nel favorire o sfavorire le singole imprese attraverso il meccanismo legato alle false recensioni a scopo economico.

D’altro canto, esigenze di riservatezza portano ad escludere una facile rintracciabilità dell’utente che inserisce la propria recensione relativa a luogo e data del soggiorno e comunque risultano sufficienti strumenti riconosciuti ai proprietari e/o gestori delle strutture per fornire riscontri e evidenziare l’evidente illogicità di un singolo apporto “di fantasia”.

Dall’esame della complessa struttura del messaggio proposto da Tripadvisor, quindi, non si rileva che esso verta essenzialmente e principalmente sulla veridicità delle recensioni, con toni enfatici, ma piuttosto che esso veicoli verso un corretto utilizzo del sito, precisando con pari grado di chiarezza, che i fatti di cui alle recensioni non sono verificabili e che l’uso più efficace del servizio è quello orientato a verificare un alto numero di recensioni per la stessa struttura di riferimento, come d’altronde dovrebbe fare un utente medio di “internet” dalla ormai ventennale diffusione di tale “rete” informatica, il quale dovrebbe diligentemente conoscere i meccanismi che operano ai fini dell’accesso alla rete stessa e le insidie insite nella particolare struttura che i c.d. “siti aperti” possono contenere sull’attendibilità dei singoli apporti, relativi alle opinioni personali espresse da utenti di ogni tipo.

Le ricorrenti hanno depositato in giudizio sufficienti elementi, desumibili da una perizia tecnica, da cui dedurre che esiste un approfondito sistema di controllo concentrato sulle sofisticazioni organizzate a scopo economico, le uniche in grado, in quanto organizzate, di influire sulla media del punteggio relativo alla singola struttura. Esso è composto da un “pool” di 300 persone divise in sei dipartimenti, con 30 dipendenti che comprendono la lingua italiana.

Non essendo possibile verificare i fatti riconducibili ai milioni di recensioni, come ammesso dalla stessa AGCM, non si comprende quale nocumento per il consumatore, ai sensi degli artt. 20-22 del Codice del Consumo, abbia rilevato l’Autorità nelle sua valutazioni conclusive, in quanto quest’ultimo, sin dal primo contatto, per quanto sopra riportato, viene posto in realtà in condizione di avere un quadro informativo chiaro, completo, esaustivo e veritiero in relazione alla conformazione dello specifico servizio offerto sul sito, conformazione che l’AGCM non ha sufficientemente approfondito, in tutti i suoi risvolti e in relazione ai rapporti con i consumatori e non con gli altri professionisti quali sono i gestori delle strutture.


Multa annullata a Tripadvisor. Federalberghi: «Ma è la conferma che ci sono false recensioni»

TripAdvisorAnnullata la multa di 500mila euro al sito di recensioni Tripadvisor per la diffusione di informazioni ingannevoli. Lo ha stabilito una sentenza del Tar del Lazio che ha accolto due ricorsi amministrativi proposti da Tripadvisor Italy e Tripadvisor LLC contro la sanzione comminata loro dall’Antitrust.

«Tripadvisor – si legge nella sentenza – non ha mai asserito che tutte le recensioni sono vere, richiamando anzi l’impossibilità di controllo capillare e invitando a considerare le “tendenze” delle recensioni e non i singoli apporti».

Per il Tar le due società ricorrenti «hanno depositato in giudizio sufficienti elementi, desumibili da una perizia tecnica, da cui dedurre che esiste un approfondito sistema di controllo concentrato sulle sofisticazioni organizzate a scopo economico, le uniche in grado, in quanto organizzate, di influire sulla media del punteggio relativo alla singola struttura».

Il Tribunale, quindi, «non si rileva alcun messaggio ingannevole, in quanto Tripadvisor esplicitamente nel sito evidenzia che non è in grado di verificare i fatti (e quindi la veridicità o meno) delle recensioni, che queste costituiscono mere opinioni degli utenti e che l’affidabilità del messaggio deriva dall’esame di un numero elevato di recensioni per la stessa struttura», e «non essendo possibile verificare i fatti riconducibili ai milioni di recensioni, non si comprende quale nocumento per il consumatore abbia rilevato l’Autorità nelle sua valutazioni conclusive».

Non così tranquillizzante è la visione di Federalberghi. Anzi. «La sentenza del Tar del Lazio sulle recensioni ingannevoli, emessa oggi – fa notare l’Organizzazione -, conferma l’esistenza di un serio problema, in relazione al quale Tripadvisor, all’ombra di una legislazione lacunosa, continua inspiegabilmente a rifiutarsi di apportare correttivi, che con un minimo sforzo migliorerebbero di molto l’affidabilità del “gufo”. Ne è prova l’ennesimo caso eclatante registrato pochi giorni fa, in cui un ristorante in provincia di Brescia, ma nei fatti inesistente, ha scalato le vette della classifica raggiungendo in un mese il primo posto grazie ad una decina di recensioni taroccate».

Questa vicenda ha tuttavia il merito di aver rivolto al pubblico un messaggio forte e chiaro, evidenzia Federalberghi: «L’invito esplicito a non prendere per oro colato tutto ciò che circola in rete, che purtroppo viene spesso inquinato da furbetti e mascalzoni che si nascondono dietro lo schermo dell’anonimato. Dal canto nostro confermiamo la disponibilità a collaborare con tutti i siti che pubblicano recensioni, incluso Tripadvisor, con l’obiettivo di far sì che vengano pubblicate solamente vere opinioni, di vere persone, che raccontano una vera vacanza».


Lombardia in testa per la passione per le case viaggianti

Il comparto produttivo e turistico en plein air, come emerge dal rapporto 2014 Apc-Associazione Produttori Caravan e Camper, si conferma per il nostro Paese di assoluta rilevanza: oltre a una comunità di 800mila camperisti, infatti, si contano ogni anno oltre 3 milioni di italiani e 2,6 milioni di stranieri in viaggio nella Penisola, che hanno generato un indotto di 1,1 miliardi di euro per un totale di circa 23 milioni di notti.

Il rapporto si basa su rilevazioni del 2012 e traccia le principali tendenze. Le mete preferite dai turisti esteri en plein air si confermano il Veneto, seguito dalla Lombardia e dal Trentino Alto Adige. Come emerso dalla ricerca del CISET-Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, questi flussi corrispondono al 5% del movimento turistico domestico e al 6% del movimento estero in Italia e producono annualmente una spesa complessiva di 2,6 miliardi di euro.

Questi dati non solo confermano la crescente attrattività del turismo itinerante, ma lo rendono un possibile volano per l’economia delle numerose e variegate territorialità locali, sui cui i turisti in autocaravan, caravan e tenda riversano un indotto particolarmente rilevante.

Quanto alle immatricolazioni di autocaravan e caravan, la Lombardia detiene il primato assoluto nazionale, concentrando il 19,8% del mercato del nuovo e il 17,7% dell’usato.

La crisi non fa calare l’appeal per il turismo on the road: la crescita nazionale del 54% dell’usato nel segmento autocaravan dimostra come continui a crescere la passione per il turismo itinerante.

Quanto all’indotto, la spesa media degli stranieri, secondo l’Osservatorio della Banca d’Italia, è di 49 euro al giorno e 428 euro circa per l’intero soggiorno, che si attesta sui 9 giorni. Gli olandesi si distinguono per una spesa media per l’intero soggiorno in autocaravan, caravan o tenda superiore (circa 527 euro) a quella di francesi (418 euro), tedeschi (387 euro) e austriaci (392 euro) e per una durata media della vacanza maggiore: 11 notti contro le circa 9 notti dei francesi, le 8 notti dei tedeschi e le 7 notti degli austriaci. Tuttavia, i turisti provenienti dall’Olanda sostengono per la singola notte un importo di spesa inferiore agli altri turisti esteri en plein air in Italia (meno di 46 euro contro i 46 euro dei francesi, i 47 euro dei tedeschi e i 54 euro degli austriaci). Nel nostro Paese i turisti esteri in autocaravan spendono meno di quelli in caravan sia per l’intero soggiorno (rispettivamente 366 euro contro 455 euro), sia per l’importo medio per notte (rispettivamente 47 euro contro 49 euro).

Tra i camperisti stranieri, i francesi detengono il primato di spesa per quanto riguarda l’intero soggiorno (401 euro), mentre gli austriaci quello per la singola notte (61 euro). Tra gli amanti della caravan, i transalpini si confermano al primo posto per la maggiore spesa media giornaliera (58 euro), superati dagli olandesi per quella relativa all’intero soggiorno (573 euro).Tedeschi e olandesi investono soprattutto nell’alloggio, scegliendo campeggi o altre strutture a pagamento, con quote rispettivamente del 42% e del 38% sulla spesa totale. Nel caso del vitto, sono i transalpini a spendere la quota più consistente rispetto alla spesa totale: gli importi sostenuti per ristoranti, alimenti e bevande rappresentano il 40% del paniere totale, contro il 27% di quello degli austriaci, il 24% degli olandesi e il 20% dei tedeschi. I francesi sono coloro che spendono maggiormente anche per i parcheggi, il carburante e i trasporti locali (22% del budget contro il 19% di quello degli austriaci, il 15,5% dei tedeschi e il 14% degli olandesi), alla luce della loro predilezione per le vacanze itineranti. Gli austriaci preferiscono, infine, investire di più nello shopping (27% del budget contro il 19,5% di quello degli olandesi, il 19% dei tedeschi e il 16% dei francesi).


Bergamo, l’area camper diventa un fiore all’occhiello

L’area camper di via Corridoni, a Bergamo, è stata valutata tra le migliori d’Europa ed ora è pronta ad aprire le porte a tutta la città con la nuova club house eco-sostenibile.area camper

L’area ristoro “Plein Air” con il suo stile nordico e il suo splendido dehors è infatti aperta da qualche giorno anche a chi è semplicemente in cerca di un po’ di refrigerio e relax, alle porte della città. E chi si siede ai tavolini dell’area ristoro può contare sul parcheggio gratuito dell’auto.

È questa la prima importante novità dell’area per turisti on the road, che ha spento in questi giorni la prima candelina: «Non possiamo che essere soddisfatti del primo anno di attività- commenta Michele Rignanese, gestore della nuova area camper di via Corridoni e responsabile della Cooperativa Sociale Smile -. L’area ha un tasso di gradimento elevatissimo, con una votazione media di nove decimi, ed è stata indicata da prestigiose riviste tra le migliori d’Italia, l’Acsi, magazine di Free Life dei Paesi Bassi tra i più autorevoli d’Europa, addirittura ci ha valutato nella sua guida “tra le più belle aree d’Europa”».  ingresso club houseInsomma si è fatta attendere quasi vent’anni, ma ora non la smette di stupire: «Tra i plus dell’area, che conta su 10 colonnine elettriche e 34 punti di prelievo, l’innovativo sistema di carico e scarico delle acque, che consente l’operazione anche in giacca e cravatta, grazie a fotocellule e all’igienizzazione automatica – continua, con una punta d’orgoglio, Rignanese -. Il posteggio realizzato in erbablock regala, con i ciuffi verdi che si fanno largo tra il cemento, la sensazione del prato e una trentina d’alberi ravvivano il posteggio. dehor club houseVideosorveglianza, con 14 telecamere, cancelli automatici, docce calde e wc, barbecue, wi-fi libero nella club house con tanto di reception ed emeroteca contribuiscono al comfort di chi soggiorna a Bergamo».

E chi era abituato alle aree di sosta di Longuelo di fronte alla Croce Rossa al parcheggio di via Serassi, sgrana ancora di più gli occhi e spende ancor più volentieri i 18 euro al giorno richiesti: «Purtroppo molti vanno oltre Bergamo, memori delle esperienze passate nelle aree di sosta, senza servizi a supporto, arrangiate per anni ad ospitare camperisti – continua il gestore -. È un’immagine che dobbiamo scrollarci definitivamente di dosso, promuovendo la nuova area, dotata di ogni comfort, e voluta fortemente dalla precedente amministrazione, in particolare dall’ex vicesindaco, l’avvocato Gianfranco Ceci, che da vero camperista ha fatto in modo che l’area fosse accogliente al massimo per il turista en plein air».

area esterna club houseIl collegamento con Teb e bus, che in men che non si dica portano in città e sul colle di Bergamo alta, non fanno che far salire i punti: «Da quando abbiamo inaugurato abbiamo registrato nel periodo clou il tutto esaurito (34 camper) nei fine settimana da Pasqua a giugno. I turisti sono quasi equamente divisi tra italiani e stranieri. I turisti di casa nostra sono pronti a partire dalla primavera a giugno, mentre gli stranieri (svizzeri, tedeschi, olandesi, spagnoli e francesi) iniziano a vedersi dalla Pentecoste in poi. Con la bella stagione, le visite si concentrano nel week-end e dominano gli stranieri, dato che gli italiani partono per mari e monti. Fa piacere vedere quanto gli stranieri apprezzino Bergamo, che rientra sempre nei tour classici dei camperisti in visita al Nord Italia. Città Alta e, adesso che ha aperto, la Carrara conquistano i turisti. Capita anche che molti decidano di sostare solo due ore e poi prolunghino il soggiorno per due giorni».

I camper sostano in media un giorno e mezzo, ma c’è anche chi si ferma una settimana: «Grazie ai collegamenti molti eleggono l’area come base per le loro visite. Tanto che nell’ultimo mese molti camperisti di ritorno da Expo, si pentono di non essersi fermati qui e di non aver raggiunto il sito espositivo comodamente in treno».

L’identikit del camperista che si ferma a Bergamo va dalle famiglie ai pensionati: «Muoversi in camper è una filosofia di vita che continua a conquistare ogni anno più persone. Conquistare il mondo, chilometro dopo chilometro, a bordo di una vera e propria casa viaggiante è un’abitudine per lo zoccolo duro di camperisti, composto da un esercito di appassionati sui 60 anni. Ma nei raduni si rafforza la presenza di ultra quarantenni, con bimbi al seguito», spiega Rignanese .

Le presenze nel 2014 (l’area ha inaugurato il 20 marzo) sono state 1.700, quest’anno sono già 1.000 e, considerando week-end e mesi importanti da settembre a Natale, il 2015 potrebbe chiudere con un’ulteriore crescita. L’indotto per la città e l’area di Redona, Gorle e Torre Boldone è difficile da quantificare: «La maggior parte dei camperisti pranza e cena fuori e dedica molte risorse ed energie alla scoperta del territorio – continua Rignanese -. Purtroppo aspettiamo ancora che trattorie e ristoranti che segnaliamo siglino una convenzione che conceda sconti ai turisti, come abbiamo ad esempio con la parrucchiera che ha appena aperto qui di fronte. Noi stessi apriremo presto nella club-house un angolo per la vendita di souvenir. Sarebbe bello che qualcuno proponesse prodotti tipici, magari formaggi e salumi».


Turismo e commercio, proseguono i finanziamenti Lombardia Concreta

lombardia concretaAl termine della 12esima istruttoria, la Regione Lombardia ha ammesso a contributo altre 58 imprese nell’ambito del Programma “Lombardia Con.Cre.T.A. – Contributi al Credito per il Turismo e l’Accoglienza in vista di Expo 2015”. Si tratta, in particolare, di alberghi, pubblici esercizi e negozi al dettaglio alimentare delle province di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Sondrio e Varese, per oltre 680.000 euro di contributi complessivi.

Il bando è finalizzato all’accesso al fondo per l’abbattimento interessi per investimenti nella filiera dell’attrattività, del commercio e del turismo. È sempre possibile presentare la domanda di agevolazione – per finanziamenti agevolati da 30 a 300mila euro finalizzati alla riqualificazione e ristrutturazione delle strutture – e dallo scorso aprile, lo si ricorda, tale opportunità è estesa anche a tutte le micro e piccole imprese lombarde del settore commercio.

Le aziende bergamasche ammesse al contributo in questa tornata:

5DUE5 srl – Osio Sopra (€ 32.577,53);  G.A.R. srl viale Papa Giovanni XXIII, 12 – Bergamo (€ 4.016,81); HOTEL LIBIA snc – Fino del Monte (€ 15.202,85); LA CIOTOLA snc viale papa Giovanni XXIII – Bergamo (€ 1.547,28); LATTERRAGGIO snc – Caprino Bergamasco (€ 1.850,17); MAREVA srl – Azzano San Paolo (€ 27.147,94)


Cascate del Serio, il 18 luglio l’apertura notturna

Scatta domenica 21 giugno la prima apertura della stagione delle cascate del Serio, lo spettacolare triplice salto che con i suoi 315 metri è il più alto d’Italia e il secondo d’Europa. Dalla diga del Barbellino la massa d’acqua – tra gli 8 e i 10mila metri cubi in totale – sarà liberata dalle 11 alle 11.30, regalando con la sua discesa prima lenta e poi sempre più fragorosa un’esperienza unica.

Per assistere all’evento occorre arrivare Valbondione, da dove si posso prendere due itinerari. Il primo (facile, della durata di circa 45 minuti) raggiunge la frazione di Grumetti, imbocca la mulattiera che porta a Maslana (frazione posta a 1.168 m s.l.m.) e prosegue lungo il sentiero che, attraverso il ponte della Piccinellae, porta nella zona dei grandi macigni. Il secondo (facile, 90 minuti) è il sentiero n. 305 che sale al Rifugio Curò.

Il ticket per il parcheggio dell’auto è di 5 euro. L’ufficio turistico consiglia l’abbigliamento da montagna e offre inoltre la possibilità di assistere alle cascate accompagnati da guide alpine. Anche in questo caso i percorsi proposti sono due, entrambi con partenza dal palazzetto dello sport, e prevedono soste didattiche e culturali.

Il costo di partecipazione è di 5 euro (prenotazioni all’Ufficio Turistico Valbondione entro sabato 20 giugno – www.turismovalbondione.it – tel. 0346/44665).

Le altre date di apertura delle cascate sono sabato 18 luglio 2015 (appuntamento in notturna dalle 22 alle 22.30, preceduto da una camminata gastronomica a partire dalle 17 – i dettagli qui), domenica 23 agosto (dalle 11 alle 11.30), domenica 20 settembre (dalle 11 alle 11.30) e domenica 11 ottobre (dalle 11 alle 11.30).


Dopo Expo, la Regione stanzia 1,6 milioni per il turismo religioso

Regione Lombardia punta sul turismo religioso. Il Pirellone ha stanziato 1,6 milioni di euro per valorizzare luoghi di fede e itinerari religiosi in vista del Giubileo straordinario del prossimo dicembre, annunciato da Papa Francesco. Si tratta del primo passo compiuto dalla Regione nell’ambito del progetto “Dall’Expo al Giubileo”, nato nel mese di maggio e finalizzato a promuovere l’attrattività della regione e consolidare l’incoming turistico dopo l’Esposizione Universale.

Lo stanziamento è promosso nell’ambito dell’Accordo di Programma tra la Regione e le Camere di Commercio lombarde e rappresenta la prima azione di un piano complessivo di oltre 6 milioni di euro, che interesserà altri quattro settori tematici: turismo legato alla food and wine experience, turismo business, turismo culturale collegato alle città d’arte lombarde e cicloturismo.

«Si tratta di un’azione strategica – spiega l’assessore al Commercio, Turismo e Terziario Mauro Parolini – che proietta da subito il nostro sistema turistico nel dopo Expo e che si prefigge di valorizzare le ricadute positive che questo evento sta già avendo sulla Lombardia, legandolo ad un altro grande appuntamento di carattere internazionale come il Giubileo straordinario, che partirà l’8 dicembre 2015 e che può certamente costituire un’ulteriore opportunità di richiamo di flussi turistici».

Il finanziamento è destinato a progetti di promo-commercializzazione dell’offerta turistica religiosa lombarda. Regione Lombardia co-finanzierà, con contributi a fondo perduto, proposte progettuali di partenariati obbligatoriamente composti da:  micro, piccole e medie imprese lombarde dei settori Turismo, Commercio e Ristorazione; consorzi e associazioni di promozione turistica; istituzioni sociali private (fondazioni e istituti religiosi). Pur senza essere beneficiari di contributo pubblico, potranno aderire al partenariato anche associazioni di categoria delle imprese del commercio e turismo e Camere di Commercio. Al finanziamento saranno ammessi progetti di creazione e promo-commercializzazione di pacchetti turistici religiosi;  iniziative di comunicazione e marketing dell’offerta turistica religiosa (anche attraverso tecnologie mobile e social) sul mercato nazionale e internazionale; iniziative interregionali per valorizzare percorsi e itinerari religiosi con ricadute in termini di incoming e flussi turistici.

In ambito bergamasco i progetti dovranno essere presentati alla Camera di Commercio che selezionerà le idee finanziabili.


Iseo Express, tutto pronto per “catturare” i turisti da Orio al Serio

Per la stagione estiva ormai alle porte i laghi possono giocare una carta in più che potrebbe finalmente far fare un salto di qualità, ma soprattutto di quantità, al turismo dei paesi rivieraschi.

Il progetto “Iseo Express”, il servizio transfer che collega l’aeroporto di Orio al Serio con i laghi d’Iseo e di Endine, firmato Turismo Bergamo, a tre mesi dal debutto, è pronto ad affrontare i mesi più caldi.

L’iniziativa, che ha il sostegno di Provincia di Bergamo e Regione Lombardia, per ora è in fase sperimentale  (il servizio sarà attivo fino al 31 dicembre) ma l’auspicio è che possa diventare definitiva. Il servizio facilita i collegamenti verso i laghi bergamaschi e può rivelarsi strategico per riscattarli e farli diventare mete competitive.  Spiega Demetrio Tomasoni, responsabile Sales & Marketing di Turismo Bergamo: «I turisti in arrivo allo scalo bergamasco possono raggiungere le località rivierasche del Sebino e della Valcavallina attraverso navette a chiamata, senza dover sopportare inutili attese legate agli orari dei servizi pubblici. Attraverso la prima direttrice si raggiungono i comuni di Trescore Balneario, Endine Gaiano, Lovere e in poco più di un’ora si arriva a Pisogne; mentre il secondo percorso tocca Grumello del Monte, Sarnico, Paratico, Iseo e raggiunge Marone in un’ora e 10 minuti».

La procedura è semplice e veloce. La prenotazione del transfer può essere effettuata già al momento della scelta della struttura ricettiva on line sul sito www.iseoexpress.it; una volta selezionato il servizio, i turisti troveranno ad accoglierli in aeroporto un autista e dal parcheggio un’auto o un bus, a seconda del numero dei posti richiesti, li porterà direttamente alle strutture ricettive prenotate. E per i visitatori che si fermeranno almeno una notte in una struttura ricettiva o extraricettiva il ritorno è gratuito. Non solo. I turisti troveranno a bordo della navetta un “welcome kit” con materiale informativo sui laghi. Il servizio delle prenotazioni e l’invio delle auto navetta è affidato all’agenzia di viaggio Ovet – riferimento per  l’incoming – e il coordinamento delle strutture ricettive per la parte bresciana è affidato al consorzio degli operatori turistici Cooptur di Iseo.

«Questo servizio è essenziale. Siamo convinti che la chiave per portare turisti verso i nostri laghi sia potenziare i trasporti e dare un’immagine unica del Lago d’Iseo – dice Tomasoni -. Nel corso di un incontro con le strutture ricettive dei due laghi abbiamo invitato gli albergatori a fare conoscere il servizio tramite i propri siti internet e a costruire dei pacchetti di soggiorno legati agli eventi in programma per attirare i turisti di Orio al Serio. Nell’ambito dei lavori di riorganizzazione dei parcheggi dell’aeroporto c’è anche un’area contrassegnata ‘Iseo express’ in modo che i passeggeri trovino con facilità la loro navetta».

Le strutture ricettive interessate dal servizio transfer laghi sono circa 280. In base alle prenotazioni, le località più richieste sono Sarnico e Iseo mentre i turisti che più apprezzano i nostri laghi sono tedeschi e nordeuropei.