Turismo, San Pellegrino alla ribalta in Cina

san pellegrino casinò 2

C’è San Pellegrino tra i tre campioni del turismo che la Lombardia schiera al T20 in Cina, il primo forum mondiale delle località turistiche organizzato dall’Amministrazione di Changbai Mountain su indirizzo del Ministero del Turismo del Governo cinese e della Provincia di Jilin, nel Nord del Paese.

L’evento, in programma dal 25 al 28 giugno, riunisce 27 centri internazionali – come Davos in Svizzera, Evian e Chamonix in Francia, ma anche Niagara, le spiagge australiane e delle Fiji, uniti dal filo conduttore dell’acqua e ritenuti d’eccellenza per paesaggio, servizi e compatibilità ambientale – con l’obiettivo di migliorare le idee di sviluppo e gli scambi.

Insieme alla cittadina brembana ci saranno Sirmione e Como. La cerimonia ufficiale di fondazione del T20 si terrà domenica 26 giugno a Changbaishan, località turistica in grande espansione nella regione più orientale della Cina, al confine con la Corea del Nord. Lì, attorno al lago sacro nato sulla sommità di un vulcano, converranno le delegazioni provenienti da tutto il mondo. Per illustrare le proprie bellezze ogni città avrà a disposizione cinque minuti più la possibilità di proporre un video e 15 fotografie.
confernza stampa T20 confernza stampa T20 -2«Per Sirmione, San Pellegrino Terme e Como, tre eccellenze dell’offerta turistica lombarda, si tratta di una vetrina strategica molto interessante su un mercato in forte crescita – ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Mauro Parolini, alla conferenza stampa di presentazione della partecipazione delle tre località al T20 – . L’offerta turistica lombarda è ricchissima, non c’è un ambito prevalente, ma una molteplicità di esperienze che come Regione Lombardia, attraverso la nostra società Explora e il nuovo brand “inLombardia”, stiamo valorizzando, mettendo a sistema ed integrando. Queste tre importanti località turistiche si sono mosse in questa direzione mettendo in rete le rispettive peculiarità e partecipando ad un evento che ne farà aumentare notevolmente l’attrattività sull’importante mercato cinese e che può rappresentare una porta d’ingresso verso l’intera Lombardia».

«Quella cinese – ha concluso Parolini – rappresenta per noi una piazza molto importante e la partecipazione a questo forum mondiale, che punta a valorizzare lo sviluppo integrato di piccole città turistiche in una prospettiva di turismo ecocompatibile, completa e si integra coerentemente con altre iniziative che abbiamo intrapreso con la Città di Shanghai e le Province cinesi di Shandong e Qinghain per rafforzare gli scambi e la cooperazione nel settore del turismo».


“The Floating Piers”, da Regione e Enti locali sborsati 3 milioni

passerella Christo 2Regione Lombardia si è messa in moto per supportare l’evento Christo e prevenire qualsiasi tipo di problema che in qualche modo possa coinvolgere i visitatori della passerella. «Abbiamo messo in campo una serie di azioni – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Mauro Parolini -, all’interno di una cabina di regia, presieduta dal Prefetto di Brescia e della quale fanno parte il Comune di Monte Isola, la Provincia di Brescia e la Comunità Montana, che vanno dal potenziamento dei trasporti pubblici a quello della tutela e assistenza sanitaria, dalla sicurezza alla promozione dell’offerta turistica e culturale, fino alla valorizzazione del patrimonio naturale».

Complessivamente l’onere assunto tra Regione ed Enti Locali per sostenere la Passerella è di 3 milioni di euro, «sul quale abbiamo chiesto un contributo alla società “The Floating Piers” – ha precisato Parolini – che ha messo a disposizione 900.000 euro, dei quali 300.000 andranno a Regione Lombardia e 600.000 a Provincia di Brescia e Enti Locali». «Facciamo tutto questo – ha evidenziato – perché convinti che si tratti di un evento che avrà una ricaduta positiva su tutto il territorio, non solo per le tre settimane in cui l’installazione sarà presente, ma soprattutto per il futuro. Lo dimostra il fatto che ora il lago d’Iseo non è più quel “piccolo e sconosciuto lago lombardo” citato otto mesi fa dal New York Times, che per primo annunciò “The Floating Piers”».

Le iniziative di Regione Lombardia per l’opera realizzata dall’artista Christo sul lago d’Iseo vedono coinvolti numerosi assessorati.

La passerella è un evento privato su iniziativa dell’artista bulgaro Christo, i cui costi interni, stimati in 15 milioni di euro, sono interamente a carico della società che lo realizza. Sono attese decine e decine di migliaia di persone in occasione di tutta la durata dell’evento. Potenziati trasporti, dispositivi di sicurezza e ricettività. Per far partire come si conviene il grande evento, che si svolgerà da sabato 18 giugno a domenica 3 luglio, i sindaci dei Comuni della zona hanno organizzato, per il giorno dell’apertura alle 6 del mattino, una colazione in un bar di Sulzano.


Né bianca né rosa, a Lovere la notte è Romantica

C’è la Notte Rosa della Riviera adriatica, ci sono le notti bianche che animano ormai ogni paese e c’è anche la Notte Romantica. È quella promossa a livello nazionale dal Club dei Borghi più belli d’Italia, in programma sabato 25 giugno, in occasione del Solstizio d’estate. Un evento che si rivolge a chi cerca, più che i ritmi frenetici e chiassosi dei party estivi, le atmosfere suggestive di piccoli centri lungo la Penisola. Tra loro c’è anche Lovere, che celebrerà l’appuntamento con concerti e spettacoli itineranti, illuminazione scenografica della piazza 13 Martiri e degli angoli più caratteristici del borgo medievale, menù a tema nei ristoranti aderenti all’iniziativa e “dolce romantico” per tutti, per celebrare l’amore e la bellezza in tutte le sue forme.

Il Club ha anche lanciato un concorso su Instagram #BorgoRomantico2016 al quale tutti i protagonisti di questa magica notte potranno partecipare inviando le loro foto a tema “Amore e Bellezza”, realizzate in uno dei 253 Borghi più belli d’Italia. Il vincitore sarà premiato con un weekend in uno dei Borghi e farà aggiudicare il titolo di Borgo Romantico 2016.

In Bergamasca anche Gromo fa parte del Club i Borghi più belli d’Italia.


Turismo, «così prepariamo i nuovi professionisti. Ma a Bergamo manca un interlocutore unico»

vittorio emanuele RIT

Se il turismo è una chance per Bergamo e la sua provincia, la scuola è pronta a fare la sua parte per offrire profili in linea con i bisogni delle aziende e del territorio. Succede al Vittorio Emanuele II, l’Istituto tecnico commerciale e turistico cittadino che, dietro la possente facciata piacentiniana di piazzale Alpini e oltre lo stereotipo che vuole il mondo dell’istruzione lontano ciò che lo circonda, ha intrapreso, secondo i dettami delle ultime riforme, l’ardua strada di riscrivere il paradigma della formazione e lo ha fatto chiamando a raccolta imprese, Università, istituzioni e associazioni.

Lorena Peccolo è la preside – sì, la chiamano ancora così – dell’Istituto, che nell’anno scolastico 2015/16 conta 1.274 studenti e 54 classi, 29 dell’indirizzo turistico, che ne fanno la sede più consistente della nostra provincia, e 25 in quello di Amministrazione, Finanza e Marketing.

Il turismo è una risorsa “giovane” per la Bergamasca e la scuola ha un ruolo fondamentale nel preparare una nuova generazione di addetti che permettano al settore di crescere e svilupparsi. Come si sta muovendo il Vittorio Emanuele?

«Nel 2013 la nostra scuola è stata capofila della creazione del Polo tecnico professionale del turismo, un’aggregazione promossa dalla Regione Lombardia tra scuole, enti di formazione, Università e realtà del territorio per costruire profili che siano funzionali ai reali fabbisogni».

Chi fa parte del Polo e quali iniziative sono state realizzate?

«Il nostro Polo, che si chiama “Vaprotur” – Valorizzazione, Promozione Turistica, conta 18 componenti, tra istituti superiori, centri di formazione professionale, aziende, enti di promozione del territorio, associazioni di categoria e Università, con il Cst – Centro studi sul territorio e il Cestit – Centro studi per il turismo e l’interpretazione del territorio. Nel 2014 è stato uno degli 11 Poli, su 52 presenti in Lombardia, finanziati dal bando premialità della Regione con 30mila euro. La presenza di un coordinamento tra tutti i soggetti ha inoltre permesso di realizzare nell’anno scolastico 2013-14 un corso Ifts, post diploma di un anno, costruendo il prototipo del profilo di competenze per questo tipo di corso».

Quali esigenze di formazione ha portato in evidenza il Polo?

«Un confronto illuminante è stato quello con l’Ascom. Il responsabile dei Distretti per l’Associazione, Roberto Ghidotti, ci ha segnalato come criticità la scarsa conoscenza del territorio da parte dei ragazzi, ne è nato un percorso sui Distretti dell’Attrattività e le loro risorse. Un altro versante sul quale abbiamo ritenuto strategico soffermarci è stata la formazione di studenti e insegnanti sull’analisi del sistema economico del turismo, dei suoi indicatori, sviluppato dal Cestit dell’Università».

Insomma, la collaborazione lungo la “filiera” del turismo sta permettendo di fare programmi scolastici più mirati…

«E l’azione che si intensifica con l’obbligo dell’alternanza scuola-lavoro, entrata in vigore quest’anno per le terze. Essersi interfacciati già con i partner del Polo si è rivelato preziosissimo per costruire il programma dell’Istituto. Siamo riusciti ad organizzare un percorso organico, non interventi spot, per comporre, dalla terza alla quinta, un profilo di competenze adeguato alle esigenze e consegnare al territorio studenti preparati».

Cosa prevede il vostro programma di alternanza scuola-lavoro?

«Quest’anno le cinque terze coinvolte si sono soffermate sulla conoscenza del territorio. Hanno incontrato tutti i soggetti che compongono il sistema del turismo della provincia ed ognuno ha illustrato loro cosa fa e come lavora. In quarta il focus sarà sugli itinerari e i Distretti dell’Attrattività, vedranno cioè tutti gli aspetti che hanno imparato a conoscere quest’anno integrati all’interno di ogni area. Studieranno inoltre la legge regionale sul turismo e svilupperanno le competenze di comunicazione. In quinta, invece, è previsto lo studio degli indicatori economici del turismo, del sistema museale, del turista dal punto di vista antropologico e l’analisi di altri sistemi turistici».

La novità è che i ragazzi affrontano questi argomenti non solo sui libri e in aula, ma cimentandosi in prima persona su alcuni progetti.

«Ogni classe declina i temi su progetti specifici. Quest’anno, ad esempio, due classi hanno fatto formazione sugli eventi e lavorato con Skay Class con cui già collaboravamo per la manifestazione “I Maestri del Paesaggio”, altre due hanno approfondito la gestione dell’accoglienza in un bed and breakfast, mentre una è stata coinvolta nel progetto della candidatura delle mura di Bergamo nel patrimonio Unesco per realizzare un sito e un sistema di comunicazione rivolto ai propri coetanei. È un lavoro che coinvolge anche una nostra quinta che sulle mura patrimonio Unesco ha realizzato una narrazione multimediale. Al di là dell’alternanza, inoltre, alcuni studenti sono coinvolti in esperienze e progetti, anche internazionali, come quello sul turismo sostenibile portato avanti da due classi nell’ambito del programma Erasmus».

vittorio emanuele (9)Quante ore sono dedicate all’alternanza?

«La legge ne prevede 400 nei tre anni, noi quest’anno ne abbiamo già totalizzate circa 200, tra interventi di esperti a scuola e tirocini in aziende. La priorità è stata infatti quella di costruire le conoscenze e di fare esperienze significative».

Che effetti hanno sull’apprendimento questi nuovi approcci?

«La sfida è proprio legata al fatto che, mobilitandoli con logiche progettuali, i ragazzi siano più capaci di operare, siano più motivati, più preparati, abbiano più senso di responsabilità ed arrivino alla fine della quinta più competenti. Con l’alternanza si passa dal modello “so-ripeto” al misurarsi su quello che si crede di sapere e di saper fare con costante riflessione e autovalutazione».

Del resto, oggi il lavoro occorre inventarselo, meglio quindi cominciare per tempo…

«In effetti sì e non vale solo per il lavoro indipendente, anche quello dipendente ha bisogno di una buona dose di autoimprenditorialità. Il lavoro non è più solo esecutivo e individuale, ma richiede capacità di interpretazione, elaborazione e collaborazione. È un atteggiamento che va incoraggiato anche nell’apprendimento».

Un bello scarto rispetto alle “vecchie” lezioni…

«Il Polo e l’alternanza sono a pieno titolo dentro al processo che vede la scuola passare dalla formazione del capitale umano a quella del capitale sociale, cioè delle competenze per lo sviluppo del territorio. La grande questione è definire quali sono le conoscenze ed i saperi indispensabili e come insegnarli e valutarli, il dato certo è che si tratta di un percorso dal quale non si torna indietro».

Come hanno risposto le imprese alla richiesta di collaborare con la scuola?

«Con grandissima disponibilità, interesse, capacità e, non ultima, generosità, dato che gli interventi sono stati tutti effettuati a titolo gratuito. Tutti si sono messi in gioco, hanno voluto coinvolgere e trasmettere le proprie esperienze ai ragazzi».

E docenti e studenti come stanno vivendo questa trasformazione?

«È chiaro che si tratta di un grande sforzo, che richiede di rivedere orari, programmi, valutazione (naturalmente anche per l’indirizzo in Amministrazione, Finanza e Marketing). È faticoso, ci sono criticità e resistenze, ma abbiamo insegnati motivati e capaci, in grado di trainare questo processo. Credo che la chiave sia la fiducia. L’auspicio è che quella fiducia che ci ha attribuito così apertamente il mondo esterno possa svilupparsi anche nel rapporto tra i docenti e tra docenti e studenti».

Ma a che punto è il turismo a Bergamo?

«Il grosso problema è che non c’è un interlocutore unico. La nostra scuola ha dovuto costruire le collaborazioni una per una e i nostri ragazzi dovrebbero, alla fine della quinta, avere una visione di sistema ma il sistema non è ancora consolidato, non c’è ancora stato un preciso investimento del territorio su questa dimensione dell’economia. La nuova legge regionale sul turismo comprende modelli di governance, visione strategica e definizione della regolamentazione e del controllo, ma non c’è ancora un organismo a Bergamo che su questo si interfacci direttamente con la scuola. Per la verità la legge regionale non fa nemmeno un cenno alle scuole come soggetti coinvolti nello sviluppo turistico e questo la dice lunga su quanto c’è ancora da fare, ma siamo veramente tutti consapevoli che serve incontrarsi e collaborare».


Christo a Lovere incontra la cittadinanza

christoMercoledì 1 giugno, Christo sarà a Lovere per incontrare la cittadinanza. L’artista bulgaro americano, storico esponente della land art, spiegherà come è nata la monumentale installazione sul Lago d’Iseo: “The Floating Piers”, il ponte fluttuante, rivestito di tessuto giallo cangiante che, dal 18 giugno al 3 luglio prossimi, collegherà Monteisola alla terraferma. A poco più di due settimane dall’inaugurazione, potrà essere l’occasione per chiedere all’artista indicazioni e dritte per poter accedere alla passerella. L’incontro, alle 18 nella sala polifunzionale dell’oratorio, via Valvendra 15, è aperto a tutti, fino ad esaurimento posti. Per maggiori informazioni: Ufficio Turistico Alto Sebino tel. 035 962178 – email: info@iataltosebino.it.


La Lombardia lancia l’Anno del Turismo. Stanziati 60 milioni

Regione Lombardia«La Lombardia è business, è manifattura, è agricoltura, ma è anche turismo. Per quest’Anno del Turismo siamo partiti con una grande ambizione mettendo anche ingenti risorse, 60 milioni di euro, che in tempi come questi, dove i bilanci sono sempre ridotti al minimo e tagliati, è stato uno sforzo straordinario. Quello che chiediamo è la collaborazione di tutti: delle Istituzioni, delle Camere di Commercio, delle tantissime associazioni che ci devono fornire proposte che noi vogliamo valorizzare, coordinandole tra loro, e finanziandole quando sarà necessario».

Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni nel corso del suo intervento, a Palazzo Lombardia, alla presentazione dell’Anno del Turismo lombardo, partito ufficialmente domenica 29 maggio, a Mantova. «L’anno del turismo  – ha sottolineato il Governatore – ha come scopofar sentire, far vedere che la Lombardia è anche luogo dove venire a passare le vacanze, dove venire a vedere luoghi straordinari con la possibilità di girare in treno, invece che in auto, quindi collegamenti facili, e dove ci sono cose che solo qui succedono. Mantova Capitale della Cultura, Wikimania a Esino Lario, The Floating Piers sul Lago d’Iseo, tutte cose che vogliamo valorizzare».

«Siamo la regione – ha continuato il presidente –  che ha più siti Unesco in Italia, 10, su 50. Quanti lombardi li hanno visitati tutti? Ma soprattutto quanti tour operator internazionali sanno di questa ricchezza straordinaria e hanno messo in atto delle misure, o noi delle proposte, per valorizzare una cosa che se ci fosse negli Stati Uniti farebbero miliardi di dollari? Noi non vogliamo
sostituirci al territorio. Il nostro metodo è mettere a disposizione risorse, strutture, infrastrutture, fare coordinamento, fare regia, chiedendo ai territori di “fare squadra” fornirci idee, proposte, che noi, poi, vogliamo valorizzare e anche finanziare o co-finanziare».

«In occasione dell’Anno del Turismo – ha aggiunto – Regione Lombardia lancia un manifesto rivolto agli operatori con linee guida importanti: il nuovo brand #inLombardia; Reti di impresa; Smart Tourism, Formazione e qualificazione del capitale umano; Innovazione e Digital marketing; Grandi eventi volano di attrattività, Prodotto turistico esperienziale; Una strategia congiunta tra regioni e tra città, Explora, una società che abbiamo creato noi e che mettiamo a disposizione di chiunque abbia interesse e ci fornisca idee per promuovere la sua città, il suo territorio».

«L’obiettivo è fare di quest’anno un momento importante per cogliere le grandi sfide e le opportunità che pone un mercato globale in continua crescita. Vogliamo che i nostri operatori turistici diventino sempre più protagonisti e rendere più facile il loro lavoro, affiancandoli e sostenendoli anche attraverso la nuova Explora, diventata a pieno titolo la nostra Destination Management Organization, con il compito di promuovere la destinazione Lombardia e mettere a sistema i soggetti istituzionali e quelli privati, presenti sul territorio» ha detto invece l’assessore regionale allo Sviluppo economico Mauro Parolini. «La Lombardia è una regione con un enorme attrattività, dove è bello vivere e lavorare, ma dove è bello anche fare vacanze. Quest’anno – ha sottolineato l’assessore – si svolgeranno eventi straordinari sul nostro territorio, vetrine molto importanti sulla nostra straordinaria offerta turistica rappresentata dalle città d’arte, dai laghi, dalle montagne, dalla tradizione enogastronomica che stiamo promuovendo con lo chef Gualtiero Marchesi, fino a quella religiosa».

«L’Anno del Turismo lombardo è quindi la celebrazione di questa nuova fase – ha concluso Parolini -, l’inizio di un percorso che desideriamo compiere insieme ai protagonisti del settore per fare del turismo uno degli asset primari di sviluppo economico, di lavoro e di benessere. Questa iniziativa diventa anche l’occasione per costruire una rinnovata consapevolezza delle nostre enormi potenzialità turistiche e per riaccendere l’orgoglio della bellezza che caratterizza le aree turistiche, quelle già affermate, e quelle nascoste».

Il palinsesto ufficiale dell’Anno del Turismo della RegioneLombardia 2016-2017

 


Una domenica tra le Cantine Aperte. Ecco chi partecipa in Lombardia

cantine aperteDal 1993, l’ultima domenica di maggio è quella di Cantine Aperte, la manifestazione con la quale le cantine socie del Movimento Turismo del Vino aprono le loro porte al pubblico, favorendo un contatto diretto con gli appassionati di vino.

L’appuntamento è diventato nel tempo una filosofia, uno stile di viaggio e di scoperta dei territori del vino italiano, che vede, di anno in anno, sempre più turisti, curiosi ed enoappassionati avvicinarsi alle cantine, desiderosi di fare un’esperienza diversa. Oltre alla possibilità di assaggiare i vini e di acquistarli direttamente in azienda, c’è quella di entrare nelle cantine per scoprire i segreti della vinificazione e dell’affinamento. Attorno all’evento, poi, ciascuna aziende organizza iniziative varie, di cultura gastronomica, intrattenimento, arte, che vanno ad arricchire la giornata e le visite.

Il Lombardia la manifestazione ha anche un fine solidale. Con “un bicchiere per la ricerca” sostiene infatti l’Associazione per la ricerca sul cancro. Le aziende della Valcalepio che partecipano sono sette. Le trovate qui insieme a quelle delle altre aree vinicole della Lombardia, per un fuoriporta tutto da degustare.


Aggregazione e incoming, la Regione sostiene le agenzie viaggi che si rinnovano

Si chiama “TravelTrade” la nuova misura della Regione Lombardia a sostegno del rilancio e della riconversione delle agenzie di viaggio e dei tour operator, che mette a disposizione 1,5 milioni di euro e contributi a fondo perduto per favorire l’aggregazione tra gli operatori e finanziare i loro progetti di sviluppo dell’incoming.

L’iniziativa vuole essere una risposta alla trasformazione dei modelli di consumo turistico e alla crisi strutturale delle agenzie di viaggio, un’opportunità per favorire l’evoluzione e il rilancio del settore. «Lo abbiamo fatto con un programma articolato – ha evidenziato l’assessore allo Sviluppo economico Mauro Parolini -, che passa attraverso il sostegno al credito, la valorizzazione del capitale umano, il contrasto all’abusivismo, l’ampliamento dei servizi erogabili e la diffusione di reti d’impresa, fino ad arrivare alla recente abolizione dell’obbligo di versamento del deposito cauzionale a favore del Comune». «Il nostro obiettivo – ha affermato l’assessore – è accompagnare gli operatori verso una riconfigurazione del business, più orientato all’incoming o ad un’attività prevalente di tipo consulenziale. È importante dare nuove opportunità, incentivare l’aggregazione per ripensare il paradigma tradizionale, essere più competitivi e affrontare un contesto che, sotto la spinta messa in atto da Internet e anche da una percezione diffusa di insicurezza internazionale, ha cambiato profondamente le abitudini dei consumatori, la loro propensione e le modalità di
organizzare dei viaggi».

«Agenzie di viaggio, tour operator e guide turistiche – ha spiegato Parolini – possono quindi diventare protagonisti, insieme a tutto il sistema turistico e alla filiera dell’accoglienza, del rilancio radicale della destinazione Lombardia e della sua promozione che abbiamo impresso durante questa legislatura e inaugurare un nuovo percorso che renda sempre più attraente e fruibile la ricchezza della nostra offerta turistica».

Soddisfazione per l’intervento esprime Fiavet Lombardia, associazione delle agenzie viaggio aderenti a Confcommercio, che ha promosso l’azione a sostegno del settore, stretto tra nuovi canali e modalità di vendita e i problemi di sicurezza internazionale che frenano i viaggi. «Un’opportunità concreta per le imprese che fanno rete, ottenuta con l’impegno e la collaborazione di Confcommercio Lombardia – ha commentato il presidente Luigi Maderna -, per sostenere lo sviluppo di un settore, quello dei viaggi organizzati, che con oltre 2.400 imprese attive e 8.300 addetti, il 20% del totale nazionale, rappresenta un importante tassello dell’economia della nostra regione e contribuisce in modo determinante al successo dell’intera filiera del turismo e dell’accoglienza».

«Il coinvolgimento delle guide turistiche rappresenta un valore aggiunto davvero significativo», ha aggiunto Valeria Gerli, presidente dell’associazione milanese Gitec e vicepresidente nazionale di Confguide – Confcommercio. «I nostri professionisti sono infatti i soggetti più qualificati per presentare nel modo migliore, soprattutto ai visitatori internazionali, l’offerta turistica lombarda».

 

I punti principali della misura “TravelTrade”

SOGGETTI AMMISSIBILI

Aggregazioni composte da un numero minimo di 10 partner tra cui imprese tour operator e/o agenzie di viaggio lombardi e/o guide turistiche.

TIPOLOGIA AGEVOLAZIONE

Contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili su un investimento minimo per aggregazione pari a 50.000 euro e fino ad un massimo di 100.000.

INTERVENTI AMMISSIBILI
  • Incoming e Domestic Tourism: progetti di sviluppo di servizi integrati di incoming dai mercati target e di servizi on site per mercati di prossimità (turisti e residenti) coerenti con il posizionamento turistico di Regione Lombardia e con l’offerta esperienziale del territorio lombardo.
  • Outgoing: progetti di sviluppo del modello di business per il riposizionamento nel processo di internazionalizzazione dei flussi turistici attraverso logiche imprenditoriali in ottica consumer, mobile, e personalizzazione del processo di vendita.

Sono previste inoltre premialità per progetti di “domestic tourism” e incoming, di valorizzazione di particolari ambiti strategici (siti Unesco, cicloturismo, wellness, enogastronomia) e per progetti con aggregazioni di più di dieci partner.


Ascom, le quattro storie di innovazione in evidenza all’Assemblea

Come l’innovazione, in tutte le sue forme, può contribuire a far crescere le attività del terziario, comprese quelle più tradizionali. Il tema sarà trattato nel corso dell’Assemblea dell’Ascom di Bergamo – in programma lunedì 23 maggio, alle 15, nella sede di via Borgo Palazzo 137 – da Fabio Fulvio, responsabile del settore Politiche per lo sviluppo di Confcommercio Imprese per l’Italia e sviluppato anche grazie alle testimonianze di quattro imprese. Ecco di chi si tratta.

Trattoria Visconi – Ambivere

La tradizione si racconta sul web

Fiorella Visconti e Giorgio Caccia alla loro Trattoria Visconti di Ambivere, aperta nel 1932, hanno conservato lo spirito della trattoria di un tempo e, insieme ai figli, l’hanno trasportata nel futuro. Il minore, Roberto, ha raccolto le nuove tendenze culinarie e ha aggiunto in carta un menù vegano. Il maggiore, Daniele, prima ha innovato la cantina aggiungendo alle etichette blasonate le novità del mondo enologico e le birre, poi, tre mesi fa, ha scommesso su un sito internet innovativo e sui social network. Grazie all’aiuto di una start up bergamasca, la Onlime, ha dotato il ristorante di un sito web che richiede il tempo di un post per essere aggiornato. «Abbiamo voluto rendere il sito internet sempre più aggiornato, dare le informazioni che il cliente si aspetta di trovare, una chiara idea dell’ambiente e un menù con tutti i prezzi pubblicati – spiega Daniele Caccia -. Non solo. Oggi con il web si possono fare cose nuove, ad esempio effettuare la prenotazione, inoltre abbiamo fatto un sito che può essere visualizzato dal telefonino».

«Più che per aumentare i clienti – dice -, il web è uno strumento utile perché va di pari passo con l’attività del ristorante, è una vetrina. Porta più a fidelizzare la clientela che a nuovi clienti». L’aspetto innovativo consiste nel fatto che il sito si può aggiornare direttamente dalla pagina Facebook, quindi con pochissimo impegno di tempo: basta scrivere un post sulla pagina Facebook perché in simultanea questo venga pubblicato anche sul sito e su altri social, come Istangram. In media basta un’ora a settimana per aggiornare tutti i canali.
In programma c’è già un ulteriore sviluppo: «Ora i contenuti sono soprattutto testi e immagini ma vogliamo puntare anche sui video perché sono quelli che funzionano di più», anticipa Caccia.

Makemedia Studios – Costa Volpino

Nautica e vela, l’e-commerce che ha anche un volto

Paolo Gozzoli e Patrizia Pavese, marito e moglie, a Costa Volpino hanno scelto un settore di nicchia, la nautica e la vela, e hanno costruito un portale di e-commerce dedicato (www.oltrevela.com). Oggi la loro azienda ha 17mila clienti registrati da tutta Europa e più di 25mila articoli a catalogo con 154 marchi.

«La vela e la nautica sono un settore dove non c’è un’offerta tradizionale – spiega Patrizia Pavese -. Se non si vive in città, per trovare un negozio dedicato si devono fare anche 200 chilometri. Inoltre i negozianti hanno una gestione che non permette di ampliare la gamma. Siamo partiti da questa analisi e dieci anni fa abbiamo deciso di iniziare la nostra attività puntando su questo settore». «On line ci sono tante possibilità di far vedere il prodotto, di far sapere che c’è e di reperirlo in brevissimo tempo – continua Pavese -. Abbiamo tutto in pronta consegna. A volte riusciamo a consegnare anche in 10-15 ore, ma anche per ricevere prodotti che non abbiamo in magazzino bastano 5-6 giorni e per i nostri clienti sono tempi buoni».

La vela è il settore di punta dell’attitivà e non è un caso, essendo entrambi del Lago d’Iseo ed essendo Gozzoli velista. Fra i loro clienti ci sono habitué come i circoli velici che comprano spesso per fare regate ad alti livelli e privati appassionati. Molti sono olandesi e australiani e negli ultimi anni il portale ha conquistato anche il Sud Italia e le Isole. «Qui non c’è territorialità del prodotto – spiega Pavese -. Molti utenti che anni fa non avrebbero mai pensato di fare acquisti on line, ora ci contattano. All’inizio erano un po’ guardinghi, ora invece si fidano».

Gozzoli pensa all’aspetto informatico e grafico, Pavese al commerciale. In tutto l’attività conta cinque persone. La proposta copre tutte le esigenze e tutti i budget. In magazzino hanno optato per un’alta rotazione con ciò che va di più in quel momento. Oltre alla scelta di un settore di nicchia, l’aspetto vincente di Makemedia è di aver salvato uno dei punti di forza del commercio tradizionale: il rapporto personale con il cliente. «Abbiamo deciso di pubblicare sul sito il nostro numero di telefono – evidenziano – . Non lo fa nessuno, di solito. In Italia il numero di persone che compra su internet sta aumentando ma c’è ancora una parte restia a farlo. Il fatto di pubblicare il numero di telefono avvicina i clienti che hanno desiderio di avere il contatto personale, di essere rassicurati. Questo ci impegna molto tempo ma è stata una decisione vincente».

Legami concept store – Bergamo

Il negozio che soddisfa pancia, cuore e mente

«Parliamo alla pancia, al cuore e alla testa del cliente». La formula di Legami concept store, in largo Rezzara a Bergamo, è ben sintetizzata dal retail manager Norberto Piersigilli. «Alla pancia – spiega – perché con il bar e la ristorazione soddisfiamo il piacere del gusto e dello stare insieme, dalla colazione all’aperitivo. Al cuore con le idee regalo e gli oggetti selezionati nelle fiere internazionali e alla testa con uno spazio libreria molto ampio e, soprattutto, una profondità di catalogo importante».

L’apertura è avvenuta nel 2011, ma il negozio è stato riorganizzato da qualche anno. È il primo concept store dell’omonimo marchio di cartoleria e oggettistica con sede ad Azzano, presente con i propri prodotti ormai in tutto il mondo. «L’idea è quella dei negozi che si trovano nelle grandi metropoli – continua Piersigilli -, ma esposizione e layout hanno tenuto conto del territorio e così, anziché ambienti asettici e dal design estremo che si trovano ad esempio nei paesi del Nord Europa, sono stati utilizzati materiali naturali, come ferro e legno, per offrire una percezione di calore e accoglienza. È un modello che più si adatta alle città italiane, di certo replicabile».

legami concept store (1)Lo store si sviluppa su due piani e propone, oltre ai libri e all’area food, articoli di cartoleria, idee regalo, oggetti per la casa, piccoli arredi, lampade, ma anche orologi, penne prestigiose, pelletteria, in un mix di articoli d’élite e altri più alla portata, ma sempre di qualità. Perché un’attività funzioni non basta però solo un’idea innovativa, occorre una quotidiana e precisa attenzione agli aspetti gestionali e commerciali, che in Legami concept store si concretizza «in personale specializzato per ciascuna area e nella cura puntuale dell’assortimento, con la ricerca di prodotti nuovi – evidenzia il direttore -, lo studio del prezzo di vendita e della redditività degli spazi».

Ortofrutta Valietti – Zanica

La fruttivendola che non si ferma mai

A Zanica Elena Valietti ha sviluppato il negozio di ortofrutta di famiglia e ha aggiunto nuovi servizi, su tutti il banco gastronomico vegetariano e vegano, ma si dedica anche al visual food, ossia l’arte di modellare e comporre la frutta fresca in forma di “torte”, “pasticcini” e monoporzioni che vengono richiesti per le cene e i buffet soprattutto d’estate. E non ha mancato di pensare alla promozione, con i social network, la partecipazione ai mercatini per far conoscere i propri prodotti e le offerte. Ad esempio, il sabato sera attua uno sconto del 40% su tutta la gastronomia, per svuotare il banco frigo e risparmiare energia nel week end, iniziativa che le è valsa il marchio di Negozio Sostenibile della Camera di Commercio.

«Diciamo che cerco di aprirmi tutte le strade per ampliare le possibilità del negozio – spiega – così oggi c’è chi viene per la spesa di frutta e verdura, chi per la gastronomia, chi per le composizioni di frutta, chi, a Natale, per i cesti regalo».

L’attività ha più di ottant’anni e si è tramandata dalla nonna alla mamma e, trent’anni fa, a Elena. «Anche mia nonna faceva le erbe cotte o le castagne essiccate – evidenzia -, nel tempo abbiamo sviluppato questa linea, dotandoci delle attrezzature per preparare le verdure pronte all’uso, come i minestroni e le insalate già pulite, e poi alcuni piatti cotti a base di verdure». Da qui l’attenzione anche al mondo vegano, con tanto certificazione Veg+, il circuito creato dal Gruppo ristoratori dell’Ascom e dalla Lav. L’offerta spazia da piatti “classici” come peperonate, patate e fagioli, zuppe, lasagne, a cous cous, torte salate, bulgur, risi e farro variamente accostati alle verdure di stagione fino alla “trippa senza trippa”, con il seitan prodotto in proprio, o il brasato di seitan. Un marchio di fabbrica sono i minestroni della “famèa del Giupì”, ispirati ciascuno a un componente della famiglia della maschera bergamasca, nata a Zanica. Per quanto riguarda la verdura ricorre da sempre all’approvvigionamento locale e non mancano sugli scaffali legumi e cerali selezionati, anche bio, prodotti tipici e con etichetta trasparente.

ortofrutta Elena Valietti - Zanica (9)


Passerella di Christo, firmato l’accordo per le nuove assunzioni

Ascom, Fipe, Federalberghi Bergamo e le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno firmato oggi l’accordo territoriale a favore delle nuove assunzioni legate all’evento “The Floating Piers”, il progetto artistico firmato Christo che unirà con una passerella galleggiante il Comune di Sulzano con quello di Monte Isola e l’Isola di San Giorgio dal 18 giugno al 3 luglio prossimi. Grazie all’accordo, per i lavoratori del comparto turistico e del commercio nel periodo dell’installazione ci sarà un regolare contratto a tempo determinato al posto dei voucher.

L’accordo è nato per regolamentare le modalità di assunzione secondo principi condivisi e inequivocabili e garantire un inserimento lavorativo corretto e permetterà di evitare l’insorgere di contenziosi e di limitare il ricorso ai voucher. Coinvolgerà poco più di 13mila imprese.

Con questo strumento le aziende presenti sul territorio del comune di Bergamo, dell’hinterland e sul territorio del Sebino potranno assumere lavoratori a tempo parziale per una durata complessiva di 200 ore, a partire da oggi, 16 maggio, sino al 31 agosto, quindi per 16 settimane. Con due vincoli: il primo è che la prestazione lavorativa giornaliera non potrà essere inferiore alle 3 ore consecutive, il secondo che i datori di lavoro dovranno assumere a tempo indeterminato il 30% delle persone assunte a tempo parziale. Per le imprese che assumeranno a tempo indeterminato sono previsti incentivi (fino a 6mila euro) e un percorso di formazione finanziato dall’Ente Bilaterale di settore, mirato a far acquisire competenze specifiche inerenti la mansione svolta.

«Abbiamo voluto dare uno strumento aggiuntivo e di maggiore flessibilità all’imprenditoria locale che necessita di aumentare il personale durante il grande evento del Sebino – ha spiegato Enrico Betti, responsabile dell’area Politiche del Lavoro dell’Ascom -. Con l’accordo diamo un pacchetto ore che l’imprenditore potrà gestire in modo flessibile direttamente con il dipendente. L’impresa potrà assumere per un orario minimo di 12 ore, rispetto alle 15 ore previste dal contratto del turismo e alle 18 del commercio».

«Questo accordo ha l’importante obiettivo di prevenire l’abuso dei voucher», ha evidenziato Mario Colleoni segretario Filcams Cgil Bergamo. Per Alberto Citerio, segretario Fisascat Cisl Bergamo «si tratta di un accordo importante perché consente maggior flessibilità nell’utilizzo del lavoro dipendente e permette di garantire ai nuovi assunti in occasione della passerella le tutele previste dal contratto nazionale, come maternità e malattia, che chi viene assunto con i voucher non ha».

«L’auspicio da parte di tutti – ha sottolineato Maurizio Regazzoni, segretario Uitucs Uil Bergamo – è che il contratto porti a una ricaduta occupazionale duratura sul territorio e possa preludere alla ripresa della contrattazione a livello nazionale per il settore del turismo da tempo ferma».

«Sono molto soddisfatto – ha commentato Giorgio Beltrami, presidente di Fipe Bergamo –. Da più di un anno siamo in trattativa per il contratto nazionale, questo accordo potrebbe essere d’aiuto in questo senso. Sul lago già da un mese si respira un’aria nuova – fa notare, essendo della zona -. Ci sono più turisti, molti più stranieri. Auspico che pubblici esercizi e ristorazione svolgano bene il proprio compito e non cadano nella ricerca del guadagno immediato. È importante dare una buona immagine finale perché questa opportunità si trasformi in una ricaduta, anche occupazionale, duratura».

«L’accordo non riguarda solo le imprese della zona direttamente interessata dall’evento ma anche Bergamo e l’hinterland e questo è un aspetto importante – ha rimarcato Giovanni Zambonelli, presidente provinciale della Federalberghi -. Bergamo è sempre più una destinazione turistica. Il richiamo della nostra città sommato a quello della passerella porterà sicuramente un aumento del turismo».

A caratterizzare l’accordo è l’attenzione anche al dopo evento. «Come Enti Bilaterali vogliamo fare la nostra parte – ha specificato il presidente Lorenzo Agazzi -, per questo abbiamo messo in campo un percorso formativo mirato per i dipendenti che vedranno trasformati i loro contratti da temporanei a tempo indeterminato e degli incentivi. La stabilizzazione dei posti di lavoro è un aspetto principale di questo accordo».

L’AREA INTERESSATA

L’accordo entra il vigore il 16 maggio e scade il 31 agosto 2016 e interessa i comuni di Bergamo, Villa d’Almè, Almè, Paladina, Valbrembo, Mozzo, Curno, Treviolo, Dalmine, Lallio, Stezzano, Azzano San Paolo, Orio al Serio, Seriate, Gorle, Torre Boldone, Ranica, Ponteranica, Sorisole, Pedrengo, Scanzorosciate, Torre dei Roveri, Albano San Alessandro, Cenate Sotto, San Paolo d’Argon, Montello, Trescore Balneario, Entratico, Zandobbio, Berzo San Fermo, Foresto Sparso, Villongo, Gandosso, Castelli Calepio, Credaro, Villongo, Sarnico, Viadanica, Adrara San Martino, Adrara San Rocco, Predore, Vigolo, Fonteno, Tavernola Bergamasca, Parnazica, Riva di Solto, Solto Collina, Castro, Pianico, Sovere, Lovere, Bossico, Costa Volpino e Rogno.

>>L’ACCORDO