Sindrome di Angelman, nasce a Bergamo il registro che aiuta ricerca e cura

La presentazione del Registro Italiano Angelman. Da sinistra: Lorenzo D'Antiga, Arrigo Schieppati, Francesco Biroli, Eleonora Sfreddo, Pier Luigi Carriero, Carlo Nicora, Luca Patelli, Tiziano Barbui e Antonello Gavazzi
La presentazione del Registro Italiano Angelman. Da sinistra: Lorenzo D’Antiga, Arrigo Schieppati, Francesco Biroli, Eleonora Sfreddo, Pier Luigi Carriero, Carlo Nicora, Luca Patelli, Tiziano Barbui e Antonello Gavazzi

Un registro nazionale dei pazienti italiani affetti dalla Sindrome di Angelman. Il progetto nasce all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo grazie ad una intensa collaborazione tra l’Associazione Angelman Onlus, con il presidente Luca Patelli, e la From – Fondazione di Ricerca dell’Ospedale di Bergamo, con il suo direttore operativo Eleonora Sfreddo.

È la prima iniziativa strutturata per portare alla luce il numero e le storie dei pazienti colpiti da questa malattia rara, mettere in rete le strategie di ricerca più aggiornate e, si spera il prima possibile, identificare nuovi approcci terapeutici.

L’obiettivo principale del Registro Italiano Angelman è raccogliere informazioni su bambini e adulti affetti da questa sindrome, con criteri standardizzati e omogenei rispetto a quelli adottati anche a livello internazionale. Il registro permetterà inoltre di raggiungere altri importanti risultati: migliorare la comprensione della storia naturale e l’impatto della sindrome di Angelman nel corso della vita, mettere a punto ulteriori studi e informare le famiglie dei malati sullo stato di avanzamento della ricerca con particolare riguardo alle nuove opzioni terapeutiche. L’iniziativa avrà una ricaduta importante anche a livello territoriale perché favorirà lo sviluppo di strutture dedicate allo studio di questa patologia.

«Non può esservi ricerca senza la raccolta di dati significativi nel numero e nella possibilità di essere analizzati – spiega Carlo Nicora, presidente di From e direttore generale dell’Asst Papa Giovanni XXIII -. Per questo la creazione di un data base è il primo e indispensabile passo per migliorare la conoscenza di questa malattia e per sostenere la ricerca di base, clinica ed epidemiologica».

Ideatore e promotore del Registro, il presidente dell’associazione bergamasca Angelman Onlus Luca Patelli sottolinea: «Siamo molto soddisfatti del concretizzarsi di questo progetto al quale lavoriamo da molto tempo. I nostri volontari, i benefattori e gli sponsor hanno contribuito in maniera decisiva e per questo li voglio ringraziare. Disporre di questi dati è fondamentale per ricercatori e medici impegnati nella messa a punto di future terapie: maggiori saranno i dettagli a disposizione, maggiore sarà la probabilità di arrivare a una ricerca clinica di successo che è il desiderio di tutti noi familiari».

registro italiano angelmanIl registro sarà attivato a febbraio 2018. Potranno accedervi liberamente tutti i genitori / care givers di bambini o adulti con diagnosi, anche solo clinica, di sindrome di Angelman (nel 5-26% dei pazienti non è stato infatti identificato il difetto genetico), residenti nel territorio italiano. Per facilitare l’accesso da parte delle famiglie, il registro sarà creato con un database innovativo che permetterà alle stesse di inserire i dati del proprio malato.

«Per registrarsi – spiega Pier Luigi Carriero, project manager del Registro Italiano Angelman – ai familiari basterà accedere al sito internet dedicato, accreditarsi, firmare il consenso informato e, ottenuta la password, compilare i diversi moduli del questionario. Si tratta di una procedura che potrà essere eseguita in autonomia. Sono stati previsti supporti diversi per assistere le famiglie in ogni fase della registrazione. I dati saranno poi da noi validati e verificati per garantire a pieno la correttezza dell’inserimento».

Rispetto ai registri “tradizionali” generati da ricercatori o istituzioni cliniche/di ricerca, questo tipo di registro presenta due benefici: garantisce un maggiore livello di partecipazione (i pazienti sono più inclini a condividere dati e informazioni se mantengono un ruolo attivo e ricevono riscontri periodici dal registro) e offre più possibilità di garantire risorse per il suo sviluppo e il suo mantenimento a lungo termine (le organizzazioni dei pazienti sono motivate a raccogliere fondi e destinare risorse al registro se lo strumento rimane sotto la loro responsabilità e serve agli scopi e ai bisogni della loro comunità).

«A garanzia della tutela dei dati dei pazienti e della correttezza procedurale, le attività del registro saranno controllate da un comitato scientifico – afferma Tiziano Barbui, direttore scientifico di From -. I dati resi disponibili dai pazienti saranno depositati nel database tramite una procedura che tutela la privacy e la sicurezza secondo i criteri più rigorosi».

Il progetto avrà un respiro internazionale. La preziosa collaborazione con il professor Ype Elgersma e con la dottoressa Marie-Claire de Wit dell’Erasmus Medical Center (EMC) di Rotterdam, centro leader a livello europeo per lo studio e la cura di questa patologia, testimonia il valore scientifico del progetto.

La sindrome di Angelman è una malattia neurologica rara di origine genetica, caratterizzata da un serio ritardo cognitivo, problemi motori e assenza di linguaggio verbale. Attualmente non esiste una fotografia completa e dettagliata su quanti siano questi malati in Italia e sulle loro condizioni cliniche. Stando alla prevalenza – cioè al suo manifestarsi in un caso ogni 15mila nati – in Italia si stimano fra i 20 e i 40 nuovi casi l’anno.

L’accordo fra Associazione Angelman e From è stato stipulato nel mese di agosto. Entro la fine di quest’anno sono in cantiere iniziative di comunicazione per informare e coinvolgere le famiglie dei malati e di raccolta fondi per sostenere il progetto anche grazie al contributo di altri soggetti, pubblici e privati.

Tutti possono sostenere il progetto, facendo una donazione tramite bonifico bancario con causale “Registro Italiano Angelman” a Associazione Angelman onlus IBAN IT 31 W 05216 54910 000000008000 o a From – Fondazione di ricerca dell’Ospedale di Bergamo IBAN IT73E0335901600100000009519.


Giovani Ascom, le immagini della serata tra arte e solidarietà

La 12esima edizione di “Per un sorriso in più”, l’evento benefico organizzato dai Giovani Imprenditori dell’Ascom di Bergamo, aveva per sottotitolo “Facciamo della solidarietà un’arte”. Così è stato lo scorso 15 settembre all’Accademia Carrara di Bergamo, che ha aperto le sue porte per un elegante buffet con accompagnamento musicale e le sue sale alle visite guidate delle preziose tele.

Da sempre impegnati nel sostegno delle associazioni del territorio che si occupano dei più piccoli, i Giovani quest’anno raccoglievano fondi per l’associazione Azzurra di Bergamo che si dedica alla cura e all’assistenza di bambini colpiti da gravi malformazioni congenite o sindromi genetiche rare. La vicinanza alla onlus è stata testimoniata anche da tocchi di azzurro nell’abbigliamento e negli accessori dei partecipanti.

Alla serata hanno partecipato l’assessore alla Cultura del Comune di Bergamo Nadia Ghisalberti, Giampietro Bonaldi, amministratore unico della Cobe direzionale, il dottor Adib Salim, pediatra e cardiologo, presidente fondatore dell’Azzurra, i vertici dell’Ascom e delle categorie, i giovani imprenditori desiderosi di rafforzare lo spirito di gruppo e la collaborazione e le aziende che hanno condiviso l’obiettivo solidale.

Il servizio fotografico è di Fabio Toschi.


Giovani Ascom in aiuto ai bambini. Consegnati i fondi per la ricerca cardiologica

I Giovani Imprenditori Ascom hanno consegnato questo pomeriggio l’intero ricavato della serata benefica “Per un sorriso in più, facciamo della solidarietà un’arte”, organizzata venerdì scorso, 15 settembre, all’Accademia Carrara.

I proventi raccolti hanno permesso di devolvere alla onlus Azzurra 2mila euro che verranno impiegati per progetti di ricerca. «Il Gruppo, fin dalla sua costituzione, è vicino ai bambini in difficoltà e alle associazioni del territorio che li sostengono e aiutano. Il nostro impegno è quello di cercare di fare squadra e fare il tifo per i più piccoli che rappresentano il nostro futuro – dice il presidente del Gruppo under 40 Ascom Alessandro Capozzi -. Per questa nuova edizione, la 12esima, abbiamo scelto come charity l’Associazione Azzurra, una giovane onlus che si impegna per la cura e l’assistenza di bambini colpiti da gravi malformazioni congenite o sindromi genetiche rare. Teniamo a ringraziare l’Accademia Carrara e tutti coloro che con il proprio contributo ci hanno permesso di sostenere le loro attività».

Il ricavato della serata benefica contribuirà a finanziare un progetto di ricerca sulle cardiomiopatie, responsabili di morti improvvise, in collaborazione con l’azienda ospedaliera Papa Giovanni XXIII e con l’ospedale San Gerardo di Monza. «Ringraziamo Ascom e il Gruppo Giovani Imprenditori per la vicinanza e il sostegno – commenta il dottor Adib Salim, pediatra e cardiologo, presidente fondatore dell’Azzurra, che dal 1999 grazie ad un’equipe di medici offre gratuitamente interventi, consulenze e diagnosi a bimbi affetti da gravi malformazioni -. Continuiamo il nostro impegno per salvare, grazie a diagnosi precoci, piccole e meravigliose vite. La nostra ricerca si concentrerà in particolare sulle morti improvvise,  a partire dalla morte bianca o morte in culla che purtroppo ha ancora origini sconosciute. Dato che l’incidenza della morte improvvisa coinvolge anche giovani atleti mentre praticano attività sportiva, Azzurra prosegue il suo impegno nella formazione del personale impiegato nelle polisportive o in ambienti scolastici per imparare manovre di rianimazione tempestiva e l’utilizzo corretto del defibrillatore ».


La Cena Sospesa regala pasti per oltre 30mila euro

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La cifra esatta si conoscerà dopo l’evento finale, in programma il 25 maggio. Il parziale a pochi giorni dalla chiusura è però già andato oltre le migliori aspettative: circa 32mila euro raccolti nei 38 ristoranti bergamaschi che hanno partecipato alla Cena Sospesa, l’iniziativa promossa dal Rotary Club Bergamo Città Alta, e supportata anche dall’Ascom, per donare pasti alle persone in difficoltà.

Partita a metà dello scorso ottobre e ispirata alla tradizione napoletana del “caffè sospeso”, l’operazione chiedeva ai clienti dei locali un analogo gesto di solidarietà, depositando in un’apposita teca una (anche minima) donazione. I fondi raccolti sono stati man mano trasformati in buoni pasto da 20 euro e destinati alle famiglie assistite dal fondo “Famiglia e Lavoro” della Caritas diocesana.

«La risposta dei bergamaschi e dei ristoratori è stata ottima – commenta con soddisfazione Marco Bertoli, presidente del Rotary Città Alta –. Dobbiamo ringraziare, in particolare, una decina di locali particolarmente attivi nel promuovere le motivazioni e gli obiettivi del progetto». Arlecchino in piazza Sant’Anna, Circolino di Città alta e Caprese di Mozzo su tutti. Tre insegne dal target differente, a sottolineare la trasversalità della partecipazione, premiate anche dalle “conviviali” del Club.

«Elementi caratterizzanti del progetto sono stati il concetto di liberalità, ognuno cioè donava quanto voleva e poteva – evidenzia Bertoli -, e il fatto che la raccolta è netta. Il nostro Club ha infatti sostenuto tutte le spese per i materiali e la comunicazione così da poter devolvere le offerte per intero. Rispetto ad una semplice donazione da parte nostra alla Caritas la campagna ha innescato un effetto moltiplicatore, ampliando i risultati».

«Quando si tratta di dare una mano, i bergamaschi e il mondo della ristorazione non mancano mai – aggiunge il direttore dell’Ascom Oscar Fusini -. La Cena Sospesa ha messo in luce come anche la convivialità possa diventare una chiave per portare aiuto a chi ha bisogno».

E mentre la formula, così come messa a punto dal Rotary cittadino, si appresta ad essere adottata dal Club di Monza, Bergamo è pronta a chiudere in bellezza. Il finale sarà infatti alla Cantalupa di Brusaporto dove la tristellata famiglia Cerea, che ha partecipato all’iniziativa, curerà la cena che raccoglierà le ultime donazioni e tirerà le somme del progetto. Special guest, nel giorno del suo compleanno, lo chef Chicco Cerea che racconterà alla giornalista Paola Abrate la sua “ricetta d’eccellenza”, in piena sintonia con il tema dell’anno rotariano a guida Bertoli, dedicato alle eccellenze bergamasche nel mondo.

Sarà una serata interclub con i Rotary Bergamo Ovest, Nord e Sud. La partecipazione è aperta anche ai non soci (per informazioni e prenotazioni info@rotbgalta.org – 347 8454193).

I locali coinvolti

In città

Al Bacio, All’Ancora, Osteria Al Gigianca, Arlecchino, Byron, Il Circolino, Da Franco, Gennaro e Pia, Grotta Azzurra, Da Mimmo, Taverna Colleoni.

In provincia

Tranquilla (Algua), Ristorante pizzeria Giardino (Almé), Frosio (Almé), Bellaria (Almenno San Salvatore), Caffè dell’Angolo (Azzano San Paolo), Villa Cavour (Bottanuco), Da Vittorio – La Cantalupa (Brusaporto), La Vacherie (Brusaporto), Amalfitano (Calcinate), Dimora storica Tre Re (Caravaggio), Trattoria del Sole (Fiorano al Serio), Al Vigneto (Grumello del Monte), Trattoria Bolognini (Mapello), Incanto (Martinengo), La Caprese (Mozzo), Caffè Rubini (Romano di Lombardia), La Rotonda di Bacco (Roncola San Bernardo), Ristorante Posta (Sant’Omobono Terme), Il Giardinetto (Scanzorosciate), Franco (Seriate), Papillon (Torre Boldone), Della Torre (Trescore Balneario), Al Santuario (Urgnano), Antica Osteria Il Forno (Valbrembilla), Trota (Valbrembilla), Cadei (Villongo), Da Gianni (Zogno).


In 34 gelaterie “La merenda non si paga”

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La stagione del gelato entra nel vivo e i Gelatieri bergamaschi aderenti ad Ascom Bergamo Confcommercio omaggiano, come ormai consuetudine, i bambini. Lo hanno fatto giovedì 4 maggio preparando coni e coppette per i piccoli pazienti ricoverati nel reparto di Pediatria del Policlinico di Ponte San Pietro e proseguiranno nei propri locali dall’8 all’11 maggio con “La merenda non si paga” la manifestazione dedicata i ragazzi delle scuole elementari.

1705 gelatieri policlinico san pietro (3)A Ponte San Pietro sono stati il giovane Matteo Corna della gelateria Gelatiamo di Treviolo e lo chef Mirco Ronzoni, vincitore del Hell’s Kitchen, testimonial della giornata, ad offrire ai bambini, ai loro genitori, ai medici e al personale sanitario un sano e goloso fine pasto con il gelato artigianale e a portare un momento di allegria e condivisione.

Con la campagna “La merenda non si paga”, invece, ben 34 gelaterie distribuiranno coni gelato gratis ai ragazzi che presenteranno uno degli oltre 20mila buoni distribuiti dagli stessi gelatieri nelle scuole primarie dei comuni in cui hanno l’attività.

L’iniziatva è promossa nell’ambito dell’annuale campagna di valorizzazione e promozione per il consumo del gelato artigianale,

La merenda non si paga

Ecco chi partecipa

In città
  • Cherubino – via Colleoni 40b
  • Marianna – Colle Aperto 4
  • San Francesco– via 4 novembre 2
  • Stekko – via Gonbito 34/c
In provincia
  • Il Dolce Freddo – Albano S. Alessandro
  • Laboratorio Franca – Albino
  • Fiordipanna – Almenno San Bartolomeo
  • Petite Fleur – Almenno San Salvatore
  • Bogni – Arcene
  • Rosa – Arcene
  • La Gabbia – Capriate San Gervasio
  • Bar Alpino – Casirate d’Adda
  • Selz Cafè – Clusone
  • Gelatissimo – Darfo Boario Terme
  • Bar Centrale – Lovere
  • Melograno- Madone
  • Arizzi – Olmo al Brembo
  • La Fonte – Oltre il Colle
  • Bar Commercio – Osio Sotto
  • Mento – Roncola
  • Arlecchina – San Paolo d’Argon
  • La Gelateria – San Pellegrino Terme
  • Pasticceria Giuliano – San Pellegrino Terme
  • Mary’s – Selvino
  • Bar Roma – Sovere
  • Rubis – Torre Boldone
  • Essenza – Trescore Balneario
  • Gelatiamo – Treviolo
  • Brina – Urgnano
  • La Crem – Vertova
  • L’Oasi – Villongo
  • Artigel – Zanica
  • La Voglia Matta – Zanica
  • Il Gioppino – Zanica


Gelatieri bergamaschi, merenda gratis per 20mila scolari e omaggi in pediatria

gelati generica

Gelato e solidarietà. I Gelatieri bergamaschi aderenti ad Ascom Bergamo Confcommercio regalano gelato ai bambini ricoverati nel reparto di Pediatria del Policlinico San Pietro di Ponte San Pietro. L’appuntamento è per domani, giovedì 4 maggio, alle 14 con un gruppo di Gelatieri capitanati dal giovane Matteo Corna della gelateria Gelatiamo di Treviolo e con lo chef Mirco Ronzoni, vincitore del Hell’s Kitchen, testimonial della giornata.

L’iniziativa di domani anticipa “La merenda non si paga”, evento sempre promosso dai Gelatieri di Ascom, che torna dall’8 all’11 maggio coinvolgendo i ragazzi delle scuole elementari di oltre venti comuni della provincia bergamasca. Per quattro giorni, le gelaterie che partecipano all’evento distribuiranno coni gelato gratis ai ragazzi che presenteranno uno degli oltre 20mila buoni distribuiti dagli stessi gelatieri nelle scuole primarie dei comuni in cui hanno l’attività.

Le gelaterie che hanno aderito alla tradizionale iniziativa primaverile, promossa nell’ambito dell’annuale Campagna di valorizzazione e promozione per il consumo del gelato artigianale, sono: Il Dolce Freddo di Albano S. Alessandro, Laboratorio Franca di Albino, Fiordipanna di Almenno San Bartolomeo, Petite Fleur di Almenno San Salvatore, Rosa di Arcene, Bogni di Arcene, Cherubino di Bergamo, San Francesco di Bergamo, Marianna di Bergamo, Selz Cafè di Clusone, Gelatissimo di Darfo Boario Terme, Bar Centrale di Lovere, Arizzi di Olmo al Brembo, La Fonte di Oltre il Colle, Bar Commercio di Osio Sotto, Mento di Roncola, Arlecchina di San Paolo d’Argon, La Gelateria di San Pellegrino Terme, Pasticceria Giuliano di San Pellegrino Terme, Mary’s di Selvino, Bar Roma di Sovere, Rubis di Torre Boldone, Essenza di Trescore Balneario, Gelatiamo di Treviolo, Brina di Urgnano, La Crem di Vertova, L’Oasi di Villongo, Artigel di Zanica, Il Gioppino di Zanica, La Voglia Matta di Zanica.


Ascom, la Campagna di Natale raccoglie 94mila euro

Un dono di Natale di 94mila euro. È quanto raccolto grazie alla campagna “Colora le stelle! … per un Natale da fratelli”, l’iniziativa 2016 che, come ogni anno, vede l’Ascom di Bergamo al fianco del Centro Missionario Diocesano per sostenere progetti di solidarietà in Bergamasca e nel mondo, attraverso un’ampia operazione di sensibilizzazione e coinvolgimento, realizzata anche con l’associazione Il Telaio della Missione e con diverse collaborazioni.

La cifra rappresenta un risultato eccezionale (lo scorso anno la raccolta è stata di 75mila euro, mentre il totale delle 13 edizioni sale a 1.186.000) e sarà ripartita tra le varie realtà scelte per gli interventi di quest’anno: 25mila euro andranno a “Il lavoro e la fragilità a Bergamo”, in collaborazione con le Conferenze di San Vincenzo, per promuovere percorsi lavorativi a sostegno di famiglie in difficoltà, che favoriscano l’integrazione sociale e la possibilità concreta di autonomia; 20mila euro a “Le famiglie cristiane, la scuola e il lavoro in Terra Santa”, per supportare l’impegno educativo nella scuola e attività legate ad artigianato e turismo. La realizzazione sarà affidata all’Amministratore del Patriarcato di Gerusalemme, l’Arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, bergamasco; 25mila euro, infine, saranno devoluti per supportare le popolazioni colpite dal terremoto in Ecuador.

Cinquemila euro saranno inoltre donati alla Comunità Ruah a Bergamo e 10mila all’Hogar San Lorenzo a Santa Cruz de la Sierra in Bolivia, che si prende cura di un centinaio di bambini abbandonati.

A questi si aggiunge il contributo legato al premio “Papa Giovanni XXIII”: 9mila euro dati a tre missionari bergamaschi e per questa edizione assegnati a Antonia Locatelli, missionaria in Bolivia; p. Mariano Ambrosini, in Messico dal 1953 e sr. Maria Urbica Zucchetti in Etiopia dal 1958.

campagna di natale 2016 - presentazione risultati - sala«I numeri dicono qualcosa e portano con sé la dedizione di centinaia di persone che, in una o un’altra iniziativa, si sono alternati dedicando tempo, competenza, insieme ad un mare immenso di passione e di convinzione, per offrire il proprio contributo, libero e generoso: nei servizi più umili e nascosti, come nei momenti di maggiore aggregazione e visibilità», ha dichiarato don Giambattista Boffi, direttore del Centro Missionario Diocesano.

La rete dei negozi ha partecipato acquistando ed esponendo l’alberello simbolo di questa edizione, per testimoniare il valore della solidarietà nel periodo natalizio. «Partecipiamo alla campagna di Natale sin dall’esordio – ha ricordato il direttore dell’Ascom Oscar Fusini – con l’obiettivo di sensibilizzare sul fatto che le Feste non sono solo il momento della corsa ai regali, ma anche occasione per riflettere e dare una mano a chi ne ha bisogno. Per la nostra associazione sono importanti anche le scelte e le modalità del sostegno, come l’attenzione posta al problema del lavoro nella nostra provincia e nel creare opportunità oltre l’assistenzialismo».

Il grande risultato è stato possibile grazie a numerose iniziative. Una di quelle di maggior successo è stata quella delle cartoline solidali: ne sono state vendute 13.284 tramite Websolidale-onlus. Per ognuna, il sito ha devoluto un euro, per un totale sui tre siti di 550.00 accessi, 12.000 utenti attivi sui siti, 250 utenti la sera del concerto di Natale. il 65% delle cartoline è stato spedito da Bergamo e provincia, il 15% dall’Italia, il 15% dall’America Latina, il 4% dall’Africa, l’1% da altre nazioni. Alcune sono state acquistate anche dalla Russia (2), dall’India (3), dalla Cina (2) e dalle Filippine (1). All’iniziativa delle cartoline hanno aderito 20 scuole e 2 oratori bergamaschi.

Particolarmente riuscito anche il progetto “Zucchero di stelle”, che ha coinvolto tra gli altri l’intero Istituto comprensivo di Stezzano e 34 scuole diverse. I bambini hanno realizzato dei disegni che sono stati stampati su bustine di zucchero. Il ricavato, ancora da stimare, si aggira attorno a 28-29mila euro.

Importanti, infine, la capanna natalizia collocata dall’Eco di Bergamo, che ha raccolto 3.826,93 euro, e il contributo dei grandi centri commerciali, che hanno messo a disposizione degli spazi per la vendita di prodotti natalizi. Allo stand di Oriocenter sono stati raccolti 16.314 euro, in quello dell’Iper di Seriate 6.500 euro, da sommare ai 5.231,65 euro nei bussolotti delle offerte.


Kalika, a Treviglio la pizza è anche solidale

kalika-2A Treviglio è possibile mangiare una buona pizza mettendosi una mano sul cuore. Sedersi da Kalica, in via Milano, non significa infatti solo gustare il cibo più amato dagli italiani, ma anche essere solidali.

Il locale è nato come cooperativa di lavoro per dare vita alla pizzeria della solidarietà ed è l’emanazione diretta dell’omonima associazione, senza fini di lucro, fondata tre anni fa per sostenere i genitori di disabili adulti in carrozzina finanziando i loro progetti. Le difficoltà diventano, infatti, sempre più gravi quando i ragazzi crescono e rischiano di perdere chi li ha accuditi. Il nome in greco significa bocciolo, simbolo del ristorante. L’obiettivo degli associati è raccogliere 400mila euro, cifra necessaria per acquistare l’immobile che diventerà una casa famiglia.

La struttura è già stata individuata, si trova ad Arcene, supera i 500 metri quadri e può ospitare tre famiglie e sette ragazzi. Per realizzare il sogno, ogni sera, si alternano con entusiasmo al banco e tra i tavoli una quarantina di volontari. A presiedere la cooperativa è Emilia Ruggeri, con esperienze nella ristorazione, che da quarant’anni vive sulla sua pelle le problematiche legate alla gestione di un figlio disabile, colpito da meningite all’età di 18 mesi.

«Il nostro calvario è cominciato proprio quando Cristian era vispo e cominciava a parlare. Con il tempo aveva cominciato a mangiare e camminare da solo, ma cinque anni fa c’è stata una forte crisi convulsiva, seguita dal coma e quando si è ripreso aveva perso ogni progresso – spiega la signora -. Negli anni, quando ho avuto la necessità di un supporto esterno, mi sono accorta che non esisteva una struttura in grado di aiutarmi». Nei progetti, la futura casa famiglia avrà un dirigente e si avvarrà di personale qualificato, su doppio turno, che sarà pagato attraverso le rette e garantirà un’assistenza ai pazienti soprattutto dopo la morte dei loro genitori e in assenza di altri parenti che possano prendersene cura. Il servizio riguarderà la bergamasca.

kalika«Ma per chi non avesse risorse per provvedere a sé economicamente, interverrà la pizzeria a coprire i costi», annuncia Emilia. Un altro motivo per cenare da Kalica è che le pizze sono davvero buone. Si usa il lievito naturale, la pasta riposa per 72 ore, formagelle e salumi sono nostrani, la mozzarella di bufala è Dop e le verdure sono da agricoltura biologica. Confortevole e colorato anche l’ambiente, arricchito dagli arcobaleni sulle pareti e dotato di un’area con i giochi per i bambini.

I prezzi sono convenienti: 10 euro per una margherita o una marinara inclusi bibita o birra grande e caffè, 13 se la pizza è a scelta. Per le festicciole di compleanno bastano 50 euro per dieci invitati, cifra che include cinque pizze, bibite e animazione. Kalica è anche pizzeria da asporto. Aperta dalle 17.30 a mezzanotte. Giorno di chiusura il lunedì.


Invito a cena con i piatti dei rifugiati

Il cibo è una formidabile opportunità per conoscere terre e persone diverse. A Bergamo succede venerdì 16 dicembre – dalle ore 19.30 al condominio solidale Mater in via della Clementina, 34 – quando tutta la cittadinanza è invitata a “Il mondo… in un piatto!”, una divertente sfida tra i piatti delle diverse culture di provenienza degli ospiti del progetto Sprar, di casa Amadei e di casa Mater.

È un evento natalizio che vede coinvolti due progetti del Comune di Bergamo – Servizi Sociali – Area Adulti: Sprar  Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati e Condominio solidale Mater, struttura che accoglie donne sole o con bambini in difficoltà socioeconomica, tra cui quattro donne richiedenti asilo del progetto Sprar. Enti gestori sono Cooperativa Ruah e Caritas Diakonia.

L’ingresso è libero, basta solo prenotarsi all’indirizzo mater@cooperativaruah.it. Si potranno assaggiare diverse specialità dal mondo ed assistere al live show del cantante bergamasco Cato.

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Campagna di Natale Ascom, la solidarietà è anche sulle bustine di zucchero

A Bergamo il mondo del commercio è ancora una volta in prima fila per la campagna solidale natalizia. L’Ascom è infatti al fianco del Centro Missionario diocesano per il 13esimo anno consecutivo (vale a dire dalla prima edizione) nella raccolta fondi a favore di progetti missionari e di sostegno al territorio durante le festività. Un percorso che ha consentito di raccogliere sino ad ora oltre un milione di euro (1.092.000, per la precisione), di cui 75mila l’anno scorso.

Il tema delle iniziative di ques’anno è “Colora le stelle… per un Natale da fratelli” e il ricavato andrà a sostegno di tre progetti. A Bergamo e provincia promuoverà percorsi lavorativi per persone rimaste senza impiego. In Terra Santa fornirà aiuto alle famiglie e comunità cristiane, in un progetto che verrà affidato all’Amministratore del Patriarcato di Gerusalemme, l’Arcivescovo bergamasco Pierbattista Pizzaballa. Una terza parte dei fondi sarà destinata ai soccorsi per la zona di Esmeraldas, in Ecuador, colpita da un disastroso terremoto nello scorso mese di aprile.

campagna-di-natale-2016-testimonialcampagna-di-natale-zucchero-bustine-1Il testimonial è un alberello in legno bianco decorato con nastri rossi. Ai commercianti è stato chiesto di acquistarlo (all’interno di un kit contenente anche la presentazione dell’iniziativa e dei tre progetti e mini calendari da offrire ai clienti) e di esporlo per trasmettere ai clienti il messaggio di solidarietà. Da quest’anno c’è anche un nuovo “strumento” di raccolta fondi e sensibilizzazione, semplice ma presente, in pratica, in ogni gesto quotidiano: le bustine di zucchero. I bambini delle scuole aderenti alla campagna hanno realizzato disegni che sono stati stampati su 300mila confezioni di zucchero, messe in vendita nelle scuole stesse e proposte ai bar e ristoranti Ascom, che servendo il caffè potranno perciò ricordare l’impegno per chi è in difficoltà. È stata inoltre confermata la partecipazione dei centri commerciali, Orio Center e Iper di Seriate, dove saranno presenti rispettivamente spazi per la vendita di presepi e per il confezionamento dei pacchi.

«La campagna di Natale – ha affermato il direttore dell’Ascom Oscar Fusini, nel corso della presentazione – è in linea con lo spirito della nostra associazione, fatta di persone che hanno il fine comune non solo di promuovere e tutelate l’impresa ma anche valori sociali». «È importante perché invita ad una solidarietà diffusa e promuove la partecipazione, ma anche perché nei progetti finanziati il filo conduttore non è l’assistenzialismo ma cercare di creare opportunità per il soggetto beneficiario. In questi 13 anni abbiamo contribuito al benessere e allo sviluppo della dignità delle persone – ha sintetizzato efficacemente – e per il futuro ci impegneremo a diffondere e condividere con il maggior numero di associati gli obiettivi dell’operazione».

La campagna, che vede la collaborazione anche dell’associazione Il Telaio della Missione-onlus, coinvolge oltre ai commercianti tante e diverse realtà, ecclesiali e non, presenti nella sede dell’Ascom nella conferenza stampa di presentazione, alla quale sono intervenuti don Giambattista Boffi, direttore del Centro missionario diocesano e Susanna Scarpellini, presidente de Il Telaio della Missione.

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Queste le principali iniziative

Cartoline solidali

WebSolidale-onlus donerà un euro per ogni cartolina virtuale natalizia inviata tramite il proprio sito (www.websolidale.org), senza alcun costo per chi invia e chi riceve. Le immagini di Natale sono realizzate dai bambini delle scuole dell’infanzia e primarie di Bergamo e di alcune missioni nel mondo.

Concerto di Natale

Nella Basilica di Sant’Alessandro in Colonna sabato 10 dicembre alle ore 21 alla presenza del vescovo di Bergamo Mons. Francesco Beschi e di diverse personalità del territorio. Durante la serata sarà assegnato il premio “Papa Giovanni XXIII” (nona edizione) a tre missionari bergamaschi.

“Note di notte stellata”

Elevazione musicale dell’Orchestra Sinfonica del Centro di Musicoterapia dell’Associazione Spazio Autismo – onlus, sabato 17 dicembre alle ore 21 nella Chiesa Parrocchiale di Santa Caterina a Bergamo.

Kit dedicato a commercianti

L’alberello in legno bianco decorato con nastri rossi, testimonial della campagna, e calendarietti da offrire ai clienti per promuovere il messaggio di solidarietà. È presente anche in uffici, condomini, oratori e famiglie.

Capanna natalizia nel centro di Bergamo

Allestita in collaborazione con l’Eco di Bergamo dal 6 dicembre al 6 gennaio, con alcuni momenti di animazione promossi da Sesaab.

“Panettone della solidarietà”

È il frutto dell’impegno di numerosi volontari che hanno realizzato una simpatica confezione con un panettone classico della ditta La Torinese. Il panettone sarà consegnato il 16 dicembre alle ore 18 presso l’Ottagono della parrocchia di San Paolo in città, piazzale San Paolo, ai rappresentati di alcune realtà di impegno sociale del territorio.

“Zucchero di stelle”

I bambini delle scuole aderenti alla campagna hanno realizzato disegni che stampati su bustine di zucchero e messe in vendita presso le scuole stesse o presso bar e ristoranti.

Stand per la vendita di presepi e “presenti natalizi”

Dal 25 novembre al 22 dicembre, grazie a Oriocenter, che gratuitamente mette a disposizione uno spazio, e a Ascom Bergamo per l’allestimento dello stand.

Stand di presepi e materiale etnico

Dal 7 al 10 dicembre presso San Moises a Venezia.

Stand confezionamento pacchi regalo

All’Iper Seriate fino al 24 dicembre ad opera di alcuni volontari

“La melodia delle Stelle Alpine”

Elevazione Musicale del Coro Idica di Clusone presso la chiesa parrocchiale di San Paolo, venerdì 30 dicembre alle h 21.

Esposizione di presepi tradizionali e vendita di presepi da tutto il mondo

Dal 6 al 18 dicembre nella saletta della parrocchia di Sant’Alessandro in Colonna in via s. Alessandro (salendo prima della Basilica sulla desta)

Per conoscere dettagliatamente i progetti e tutte le iniziative: www.cmdbergamo.org – www.websolidale.org – www.iltelaiodellamissione.org