Clusone, il rilancio del centro passa anche da WhatsApp

Dopo l’esperienza di successo di Treviglio e Bergamo, anche i commercianti di Clusone puntano su WhatsApp e su Facebook per condividere informazioni, lanciare proposte, insomma, fare gruppo.

La pagina è già attiva all’indirizzo Clusone Centro-associazione, mentre il gruppo whathsapp, riservato ai soli commercianti del paese, sarà attivato nei prossimi giorni.

sala riunione clusoneL’iniziativa è dell’associazione “Clusone Centro” ed è stata illustrata ieri sera alla sala Legrenzi del Museo Mat durante un incontro pubblico di fronte a una  platea gremita di cittadini, molti dei quali commercianti. La serata è stata anche l’occasione per affrontare la questione del centro storico, un tema caldo per la cittadina seriana e i suoi commercianti.

«Il centro storico deve tornare ad essere il punto focale della nostra cittadina. Oggi non c’è nessun motivo per visitarlo» ha denunciato il presidente dell’associazione Gino Percassi. Percassi ha illustrato alcune proposte per  far rinascere il centro storico. Prima tra tutte, la revisione della Ztl: l’idea è di ridurre la zona a traffico limitato nei periodi di bassa stagione, quando la gente è poca, per favorire l’ingresso delle auto e portare così un maggiore afflusso e ritorno economico, e di estenderla nei mesi estivi negli orari serali e con l’introduzione il sabato di un’isola pedonale. Un’altra proposta avanzata è di rendere omogenei gli orari di apertura dei negozi e di garantire l’apertura estiva la domenica mattina e tutti i mercoledì. L’idea ha ottenuto un largo consenso e sarà al centro di un nuovo incontro a breve che dovrebbe portare prima dell’estate a presentare i nuovi orari in Comune.

Tra i temi indicati come strategici per il centro storico da Clusone Centro non potevano mancare i parcheggi. «Servono altri parcheggi soprattutto di tipo terminale a uso di chi sosta tutto il giorno – ha detto Percassi – il Parco ex Giovannelli/ex tribunale acquisito dal Comune sono aree fondamentali per poter garantire l’accessibilità al centro senza entrarci con l’auto».

L’assemblea si è conclusa con l’invito ai presenti di inviare le proprie proposte e riflessioni all’indirizzo mail commercianti.clusone@gmail.com o attraverso le pagine Facebook di “Clusone Centro”.

riunione commercianti clusone«Le proposte sono state lanciate, ora bisogna trovare il consenso – ha commentato Roberto Ghidotti, funzionario dell’Ascom al termine dell’incontro -. Mi auguro che la presenza folta dei commercianti all’incontro sia il segno dell’unità che è mancata in questi anni. Auspico che sia il primo passo per una nuova modalità di lavoro dei commercianti. È importante che facciano squadra, massa critica, che partecipino alle riunioni, che indichino delle soluzioni. Questo permetterà di andare al confronto con l’Amministrazione e a colloquio la Proloco per far ritornare Clusone un centro vitale per la Valle Seriana. La creazione di una pagina Facebook e di un gruppo WhatsApp è un passo fondamentale in questo senso. Le esperienze di Treviglio e di Bergamo dicono che è una mossa vincente».


Clusone, dai negozi nuove proposte su orari, ztl e isola pedonale

A Clusone si parla di nuovi orari per i negozi negozi, viabilità e rilancio del centro storico. Martedì 31 maggio alle ore 20.30, nella sala Legrenzi, l’associazione Clusone Centro promuove un incontro pubblico per presentare quanto fatto nei tre mesi di attività e per discutere alcuni temi “caldi” per la cittadina.

Nel corso dell’incontro verranno illustrate nuove proposte legate alla zona a traffico limitato, all’isola pedonale, ai nuovi orari di apertura dei negozi e al rilancio del centro storico; e la questione “ex Mirage” che da tempo divide la cittadina.

«Da troppi anni – spiega in un comunicato l’associazione – la nostra categoria non si interessa alle varie tematiche che riguardano lo sviluppo del nostro territorio in quanto molto probabilmente si è sempre sentita autosufficiente sotto il profilo economico e pertanto autoreferenziata per lo sviluppo del proprio lavoro nel tempo. A fronte di queste problematiche, a novembre, alcuni di noi hanno iniziato a dialogare sui problemi che assillano in modo sempre più stringente tutte le attività commerciali in senso generale per cercare di porre fine al degrado e al disinteressamento delle problematiche del centro storico, arrivando a fondare Clusonecentro. La nostra associazione si è posta fin da subito come parte collaborativa delle istituzioni e di tutti gli organismi che hanno come obbiettivo il sostegno del centro storico. Clusonecentro vuole pertanto riprendere quel vuoto di categoria lasciato nel tempo ad altri forse per disinteresse o cosa più probabile perché le stesse attività producevano comunque reddito».


Clusone, nei negozi la raccolta firme sull’ex Mirage

ex Mirage ClusoneEntra nel vivo a Clusone la polemica sull’operazione “ex Mirage”. Le minoranze e i commercianti scendono in campo con una petizione sulla variante al piano di recupero del complesso.

La raccolta di firme sarà promossa nei negozi della cittadina fino al 15 marzo. Al centro ci sono due questioni: l’aspetto architettonico dell’intervento (nell’area all’ingresso del paese, dove sorgeva il cinema Mirage), ma soprattutto la possibile variazione di destinazione d’uso del piano terra dell’edificio da direzionale a commerciale, con la creazione di nuovi negozi di vicinato. «Abbiamo accolto l’invito delle minoranze a promuovere una raccolta firme perché il tema interessa moltissimo la nostra associazione e la cittadinanza – dice Luigi Percassi, presidente dell’associazione “Clusone Centro” -. Dopo l’ultimo consiglio comunale abbiamo promosso un sondaggio via mail tra 120 commercianti di cui avevamo il recapito e in 48 ore abbiamo ricevuto 80 risposte, tutte esprimevano un’opinione molto negativa sulla ipotesi di variante. Vogliamo prendere in mano il futuro del centro storico, è inutile e dannoso per il commercio della nostra cittadina creare altri negozi perché sono vicini». «Ci auguravamo di avere un dialogo con l’Amministrazione nel corso dell’assemblea dello scorso 24 febbraio – aggiunge Percassi – ma non è intervenuto nessuno e questo ha lasciato tutti con l’amaro in bocca. Viene da pensare che non ci sia l’intenzione di abbandonare l’ipotesi della variante».

Ora si attende di conoscere la volontà dei clusonesi, ma anche dei clienti abituali dei negozi perché «perché l’argomento riguarda tutti», evidenzia Percassi.


“Clusone vien mangiando”, una domenica alla scoperta dei locali

clusone vien mangiando OK-485x680Si chiama “Clusone vien mangiando” ed è un’intera giornata – quella di domenica 4 ottobre – dedicata alla passeggiata e alla degustazione dei piatti e dei prodotti tipici dell’altopiano. La particolarità è che le tappe non sono in postazioni estemporanee come spesso capita in manifestazioni di questo tipo, ma gli stessi ristoranti, bar, gastronomie e pasticcerie della città a comporre una sorta di guida enogastronomica dal vivo, con la possibilità di assaggiare oltre alle proposte anche le atmosfere di ciascun locale.

È organizzata dalla Consulta dei Giovani di Clusone e prevede due percorsi diversi, ognuno in sette tappe. Il costo è di 25 euro (20 euro fino ai 15 anni) e comprende, oltre al menù, calice da degustazione in vetro, posate in acciaio e tovagliolo. Le iscrizioni si ricevono o mail a consultagiovaniclusone@gmail.com o all’ufficio turistico in piazza Orologio a Clusone (aperto tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30). La partecipazione è a numero chiuso.

PERCORSO GIALLO

APERITIVO

Bar Genzianella (piazza Sant’Anna) dalle 11 alle 12.30

  • Analcolico o alcolico a base di frutta
ANTIPASTO

Gastronomia Dinner (via Carpinoni) dalle 11.30 alle 13.30

  • Tris di affettati, frittatina e losanga
PRIMO PIATTO

Ristorante Mas-Cì (piazza Paradiso) dalle 12.15 alle 14.15

  • Tagliolini al fumè
SECONDO PIATTO

Hotel Ambra (via Querena) dalle 12.45 alle 15.15

  • Polenta capù e cotechino
FORMAGGIO

Salumeria la Rocca (via Concerie) dalle 13.30 alle 16

  • Formagella nostrana
DOLCE

Pasticceria Duci (via S.Defendente) dalle 14.15 alle 16.45

  • Torta da forno ai frutti di bosco
CAFFÈ

Nei bar del centro storico aderenti dalle 15

PERCORSO ROSSO

APERITIVO

Bar Leroi (piazza Orologio) dalle 11 alle 12.30

  • Analcolico o alcolico a base di frutta
ANTIPASTO

Gastronomia la Buongustaia (piazza Manzù) dalle 11.30

  • Tris di affettati, polpette di verdura, pane e olio
PRIMO PIATTO

Ristorante Della Torre (via Querena) dalle 12.15 alle 14.15

  • Foiade al ragù di salsiccia e fughi porcini
SECONDO PIATTO

Ristorante le Terrazze (via San Defendente) dalle 13.15

  • Polenta e brasato
FORMAGGIO

La casa del Formaggio (piazza Paradiso) dalle 14.15

  • Formagella nostrana
DOLCE

Ol Pastisér (viale Gusmini) dalle 14.45 alle 17.15

  • Gianduioso al cucchiaio
CAFFÈ

Nei bar del centro storico aderenti dalle 15

Entrambi i menù sono accompagnati, nelle varie tappe in base ai cibi proposti, da vino bianco e rosso Valcalepio della Cantina Medolago Albani, Moscato spumante San Maurizio della Vallebelbo, acqua frizzante e naturale Fonti Pineta.


Clusone, servizi più integrati nel nuovo Distretto socio sanitario

inaugurazione distretto sanitario Clusone (2)«Più servizi sul territorio e meno in ospedale. È questa la filosofia del nuovo modello di sanità su cui Regione Lombardia è impegnata in questi mesi per definire un nuovo quadro normativo». Una visione che trova un suo esempio nella nuova sede di Clusone del Distretto socio sanitario della Valle Seriana e Val di Scalve, come ha ricordato il presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani, intervenuto all’inaugurazione insieme con l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Sorte, il direttore generale della Asl di Bergamo Mara Azzi, il sindaco di Clusone Paolo Olini e le autorità civili e religiose del paese.

Al Distretto Socio Sanitario della Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve fanno riferimento 24 comuni. La nuova sede, trasferita da via Matteotti, è stata realizzata in via Somvico (con ingresso dall’ex pronto soccorso dell’Ospedale San Biagio) per offrire spazi più funzionali agli utenti e servizi sempre più integrati.

Oltre al Distretto socio sanitario, la struttura ospita l’Ambito Territoriale del Comune di Clusone e, nel piano seminterrato, la sede dell’Avis provinciale. «La nuova sede di Clusone è una realtà assolutamente in linea con la riforma sanitaria che stiamo approvando perché integra i servizi sociali del Comune con quelli sanitari. Regione Lombardia ha investito una cifra importante, 1.800.000 euro, per la sua ristrutturazione, perché, come sancisce la Costituzione italiana, la salute dei cittadini è un diritto e va garantita a tutti». I tempi di realizzazione hanno rispettato le previsioni, «questo – ha sottolineato Mantovani – grazie alla collaborazione tra la Asl di Bergamo e le istituzioni locali che hanno unito le forze per dare rapidamente alle comunità del territorio una struttura che potesse rispondere ai loro bisogni».

inaugurazione distretto sanitario Clusone (1)All’interno del Distretto sono presenti i servizi di: Scelta e revoca, Ufficio invalidi civili, Dipartimento di Prevenzione Medica, Ambulatorio Vaccinazioni, Ambulatorio Pediatrico, Guardia Medica, Consultorio Familiare, Cead.

Tra i vantaggi dell’intervento ci sono l’integrazione con i servizi sociali dei Comuni nella logica della riforma, l’accorpamento di tutti i servizi in un’unica sede, il miglioramento degli spazi di accoglienza (nell’altra sede non era presente una sala di attesa), la dislocazione su due piani anziché su quattro come nella precedente sede, il superamento di tutte le barriere architettoniche, un totem per informazioni attivo 24 ore su 24, parcheggio con 9 posti riservati ai disabili (prima erano 2) con possibilità di accesso dell’ambulanza per la Commissione Invalidi e parcheggi gratuiti (prima erano a pagamento).


Clusone, quei giovani che credono nel rilancio

Spettacoli itineranti per il borgo storico, concerti in piazza dell’orologio, notti bianche con shopping sfrenato fino a tarda sera e progetti artistici e culturali per rilanciare il turismo. A tirare le fila di questa animata movida clusonese c’è la persona che non ti aspetti. Niente musicisti tatuati o seri amministratori, ma il volto fresco di una studentessa. Lisa Carrara ha soli 22 anni e da qualche mese è la nuova presidente della Consulta giovani di Clusone. Composta da ragazzi tra i 16 ai 32 anni, questa associazione ha il compito di colorare e ravvivare le vie della città con la collaborazione di Turismo pro Clusone. Insieme a Lisa nel direttivo ci sono Paolo Poletti (vice presidente), Matteo Trussardi (segretario) e Luca Balduzzi (tesoriere), tutti giovanissimi e con tanta voglia di fare: «Il mio compito è quello di tenere unito il gruppo – spiega Lisa – in modo che per ogni attività svolta ci sia sempre il giusto entusiasmo da parte di tutti. Così facendo si può pensare di raggiungere traguardi importanti».

Cosa ti ha spinto a candidarti?

«Ho sempre creduto in un centro storico animato e giovane e mi piacerebbe riportare Clusone alla vivacità di una volta. Noi ragazzi della Consulta vogliamo proporre eventi tutto l’anno per creare un’atmosfera unica nelle strade clusonesi e sostenere tutte le attività commerciali. Desideriamo che la città torni a essere una meta turistica ambita per chi passa nella meravigliosa Valle Seriana e che i giovani abbiano un motivo in più per ritornare a trascorrere qui le loro serate».

Quanti membri ha la consulta e in che cosa consiste?

«La Consulta conta 33 membri di età compresa tra i 16 e i 32 anni. Il suo ruolo è quello di proporre miglioramenti in città avanzando proposte all’amministrazione comunale e, come stiamo facendo attualmente, affiancando la Turismo Pro Clusone nelle attività di promozione turistica».

Secondo te Clusone in questi anni, nonostante la crisi, ha saputo offrire valide opportunità lavorative ai giovani?

«La situazione occupazionale giovanile a Clusone non è diversa dal resto d’Italia. Purtroppo ho constatato difficoltà di inserimento lavorativo per i giovani cittadini».

Tu lavori?

«In questo momento sono ancora impegnata negli studi».

Quali sono le principali preoccupazioni dei ragazzi che, come te, si affacciano a una società in piena crisi economica?

«Le preoccupazioni dei miei coetanei sono molte. Una situazione instabile e incerta basata su lavori occasionali o a tempo determinato non permette di porre le basi in un futuro lavorativo».

Avete pensato a qualche manifestazione nuova rispetto allo scorso anno?

«Oltre a confermare “Viviamo Clusone”, “Baraday and Night”, la “Festa dello sport” e “Winter Night” inseriremo una giornata di degustazione dedicata alla gastronomia e ai sapori della Valle Seriana, in programma ad inizio ottobre».

La consulta giovani sta collaborando anche per il restauro di uno stendardo situato nella Basilica di Clusone. In che cosa consiste il progetto?

«Oltre a organizzare eventi per Clusone abbiamo deciso di mettere in atto anche un progetto basato sull’arte. È quindi nata l’idea di far restaurare lo Stendardo della Confraternita di Santa Maria del suffragio, un’opera che si trova all’interno della Basilica di Clusone. Vogliamo, infatti, che la nostra città ritorni ad essere una meta turistica, non solo per le attività che si svolgono durante l’anno, ma anche per le bellezze artistiche che propone. Stiamo raccogliendo fondi per finanziare questo progetto di restauro: durante ogni evento esponiamo la nostra idea per ricevere nuove offerte. Nel nostro sito www.consulta.comune.clusone.bg.it ci sono tutti i dettagli mentre chi volesse contribuire economicamente, anche con una piccola offerta, può contattarci all’indirizzo email consultagiovaniclusone@gmail.com».

C’è coesione e partecipazione tra i giovani di Clusone?

«Ogni evento svolto è stato per noi soddisfacente. I giovani hanno sempre apportato il loro contributo, aiutando nell’organizzazione o proponendo miglioramenti costruttivi per gli eventi futuri».


Alta Val Seriana, raccolta punti e concorso diventano digitali

I commercianti del Distretto del commercio di Alta Valle Seriana – e quindi di Castione della Presolana, Cerete, Clusone, Fino del Monte, Onore, Parre, Piario, Ponte Nossa, Rovetta e Songavazzo –  lanciano “Le carte vincenti”, un concorso a premi che permette di vincere fino a mille euro in buoni spesa.

Fino al 31 maggio i clienti possessori della Valle Seriana Card (su smartphone, cellulare o in formato cartaceo), che effettuano acquisti nei negozi e nei locali aderenti all’iniziativa riceveranno un punto per ogni euro speso che verrà caricato automaticamente sulla tessera. Al termine del periodo di validità della raccolta punti, per ogni 50 punti accumulati, verrà consegnata ad ogni cliente una cartolina virtuale. Tutte le cartoline assegnate parteciperanno quindi all’estrazione finale, che si terrà entro il 30 giugno 2015, alla Camera di Commercio di Bergamo.

In premio il Distretto dell’Alta Valle Seriana mette buoni spesa per un valore di 2.100 euro. Per il primo estratto è previsto un buono da 1.000 euro, per il secondo di 500 euro, per il terzo da 250 euro; dal 4° al 10° estratto i buoni saranno di 50 euro. L’estrazione avverrà attraverso un software di gestione che assicurerà la casualità delle estrazione e la correttezza nell’assegnazione di un numero di cartoline virtuali strettamente proporzionale al numero di punti accumulati, nella misura indicata in precedenza.

I buoni spesa potranno essere utilizzati indistintamente in tutti i punti vendita aderenti al sistema della Val Seriana Card, entro e non oltre il 31 ottobre 2015, e dovranno essere spesi ciascuno in un’unica soluzione. I  premi eventualmente non ritirati dai vincitori né dalle riserve entro il 31 ottobre 2015 saranno devoluti alla Onlus Fondazione Sant’Andrea di Clusone.

I negozi aderenti all’iniziativa sono 41: a Castione della Presolana, Eredi di Migliorati, Albergo Prealpi, Albergo Aurora, Albergo Spampatti, Iato srl, Hotel Pineta, Albergo Sole, Ottica Alex, Maflan; a Cerete, Tradizioni&Delizie; a Clusone, Balduzzi Lorenzo, So.ris.Co Ristorazione collettiva, Balduzzi Giuseppe, Bar Mantegazza, Mairen, Grassi Giovan Maria, Pellegrini Alessandro, Fornoni Roberto & c, Feeport, Freeport Baby, Hotel Ambra, Kinesis Video & Film, La Linea Casa, LeRoi, Musica Ribelle, Ottica Giudici, Samantha Calzature; a Onore, Albergo Betulla, Bar Pineta, Agriturismo Fattoria della Felicità, Knock Out; a Fino del Monte, Poloni Venanzio, Rossi Angiolino Passio; a Ponte Nossa, Artigianbeer, Bosio Impianti Elettrici e Orafo Leo; a Parre, Albergo Ristorante Belvedere e Speedy; a Piario, Spiga d’Oro; a Rovetta, La Cantina di Bacco e Ristorante Pizzeria Hotel Vecchio Mulino.


Clusone, «anche i negozianti devono darsi una mossa»

«Non esistono commercianti di serie B e chi lavora fuori dal centro meriterebbe la stessa attenzione degli altri. Di impegno ne abbiamo messo tanto, ma la crisi ha portato alcuni assestamenti e spostamenti verso l’esterno del centro storico dovuti anche al caro affitti». Lorenzo Balduzzi, assessore al Turismo e attività produttive di Clusone (che andrà al voto per il rinnovo dell’Amministrazione quest’anno) è un fiume in piena. Dalle sue parole trapela un misto di emozioni. La soddisfazione per il lavoro svolto in questi anni, di certo, non manca. Eppure resta un filo di rammarico per non essere riuscito a trasformare il borgo storico in un centro commerciale all’aperto. L’iniziale ambizione di creare botteghe floride e frequentate, infatti, ha ben presto ceduto il passo a una realtà disgregata e un po’ individualista dove i servizi e le attività commerciali si stanno decentrando verso la periferia. «La congiuntura economica e le difficoltà di bilancio, che sono variabili di non poco conto, hanno condizionato gli investimenti a cui ho cercato di sopperire con il dialogo e la ricerca di condivisione. Ma il percorso non è stato facile e gli scontenti non mancano», spiega Balduzzi.

Assessore, è tempo di voltare pagina e rimboccarsi le maniche, quindi?

«Non si può soddisfare tutti e le idee sostenute dal sottoscritto e dalla mia amministrazione saranno andate in contrasto con tanti altri pensieri ma, come ricordo spesso, la società, le abitudini e i ritmi di vita sono cambiati e il cassetto non si riempirà più come nei tempi passati, solamente aprendo la porta. Bisogna darsi una scossa, sotterrare l’ascia di guerra, fare sacrifici maggiori e collaborare tutti uniti. Uno per tutti, tutti per Clusone. Fisco permettendo».

Clusone con altri dieci Comuni dell’altopiano fa parte del Distretto del commercio Alta Valle Seriana. Questo progetto non ha contribuito a dare un input al commercio e al turismo?

«Sì, attraverso questo strumento promosso da Regione Lombardia abbiamo messo in campo e sostenuto iniziative importanti. Abbiamo partecipato a più bandi e permesso investimenti con contributi fino al 50% destinati a determinate opere per circa 500.000 euro. Abbiamo condiviso promozioni e progetti sostenuti anche da Promoserio per cifre altrettanto significative. Inoltre è in pista un concorso a livello di Distretto legato all’utilizzo della web app che permetterà a chi accumulerà punti presso gli aderenti di partecipare a un concorso a premi in buoni spesa di più di 2.000 euro».

Ma i giovani partecipano alla vita clusonese o preferiscono andare a divertirsi altrove?

«I ragazzi ormai si rendono indipendenti precocemente. A loro interessano eventi di tipo musicale e ludico che portano valore aggiunto, soprattutto ai pubblici esercizi».

Che tipo di iniziative sono state organizzate per tener vivo il centro di Clusone?

«Sono partite molte iniziative coordinate dall’amministrazione, dalla Turismo Pro Clusone e inizialmente dall’associazione Wiva Clusone che si sono concretizzate nell’organizzazione di movide estive con aperture protratte fino a tardi».

Insomma, nonostante le esigue risorse economiche, Clusone fa di tutto per mantenersi giovane e vivace…

«Dal 2014 l’amministrazione ha stipulato una convenzione importante con la pro loco che, a sua volta, si avvale della collaborazione di Astra e della Consulta Comunale dei Giovani. Un progetto che ha reso la scorsa estate ricca di avvenimenti, nonostante il tempo sia stato inclemente, e che è proseguita con l’istallazione delle luminarie, senza richiesta di nessun contributo al singolo commerciante, e con la Winter Night nel periodo dell’Immacolata che ha riscosso un successo notevole. La collaborazione continuerà anche nel 2015: abbiamo già organizzato il Carnevale storico, la giornata dello sbarazzo il 21 febbraio e un evento coincidente con la festa della donna».

I negozianti aderiscono volentieri alle aperture domenicali?

«Il rilancio dell’apertura della seconda domenica del mese, purtroppo, a mio avviso non ha raccolto le adesioni e la costanza necessaria per avere un risultato che non si pretendeva immediato».

Il terzo martedì del mese è un momento importante per i commercianti clusonesi…

«Sì, perché abbiamo istituito una giornata di incontro e confronto con tutti i commercianti che vogliono partecipare».

E dal punto di vista turistico, Clusone è ancora una meta turistica appetibile?

«I clienti potenzialmente interessati alla nostra piazza commerciale oggi sono le famiglie con bambini e il turista della terza età. Clusone ha retto in maniera soddisfacente e la piazza è ancora appetita, alla faccia di chi non perde tempo per sparlarsi addosso, dimenticando che i primi sostenitori della nostra città dobbiamo essere noi».

 

 

 


Bosio (Ascom): «Lo shopping si può incentivare con aperture coordinate»

Chi lavora ogni giorno nel borgo storico sa bene quanto sia grande la fatica quotidiana per risalire la china e riconquistare la fiducia della clientela. Anche una cittadina vivace e ricca come Clusone, d’altronde, ha subito una forte battuta d’arresto, sia sul fronte turistico che commerciale. Colpa del caro affitti che ha determinato uno spostamento delle attività dal centro alla periferia. Ma anche della minor disponibilità economica della gente che ha dovuto tagliare le spese superflue e ridurre in modo drastico la durata delle proprie vacanze. A confermare questo trend è Alessandro Bosio, presidente del Consiglio direttivo della Delegazione Ascom di Clusone che punta il dito contro la mancanza di coesione tra i negozianti: «Lo shopping si può incentivare aumentando le aperture domenicali e serali. Ma in seguito alla liberalizzazione degli orari, ogni commerciante fa da sé e questo crea confusione nella clientela. Bisogna lavorare insieme per ottimizzare il risultato finale».

C’è mancanza di collaborazione tra i commercianti, insomma?

«Nel loro piccolo i negozianti si stanno dando molto da fare, ma manca la coordinazione. In un centro commerciale c’è l’obbligo di agire tutti allo stesso modo. In un paese, invece, è più difficile. Ci sono molti bottegai “vecchio stampo” che non hanno una mente aperta alle novità. Poi ci sono quelli che hanno famiglia e quindi non aderiscono alle aperture festive per comodità».

E l’amministrazione comunale vi dà una mano?

«Il sindaco ha sempre avuto tra i suoi obiettivi la valorizzazione del commercio in centro. Il problema è che i progetti studiati a tale scopo non sono mai andati a buon fine, sia per la carenza di posti auto sia, come dicevo, per la mancanza di orari definiti sulle aperture e chiusure dei negozi».

Quali sono le principali difficoltà per un giovane che vuole aprire un’attività a Clusone?

«Ci sono per fortuna tanti giovani creativi che hanno voglia di mettersi in gioco e sono disponibili a lavorare con orari elastici. Alcuni però soccombono per colpa del caro affitti, problema che, invece, non tocca le vecchie generazioni perché hanno negozi di proprietà. Per non parlare dei costi di gestione e delle tasse che pesano tanto sui piccoli imprenditori».

Molti lamentano uno spostamento del commercio dal centro alla periferia…

«In effetti negli ultimi dieci anni il commercio si è spostato sul provinciale. In particolare nell’ultimo anno supermercati come Ld e Testmark hanno raddoppiato le loro volumetrie».

Colpa del caro affitti?

«Sì e questo non vale solo per i negozi ma anche per le case. Ho la percezione che il borgo storico sia stato abbandonato dai residenti. Ci sono tanti appartamenti vuoti, sia per i costi sia perché chi vive in centro non sa dove parcheggiare e ha bisogno di acquistare anche uno e due box. La riqualificazione di Clusone non si basa solo qualche notte bianca che poi finisce e torna tutto come prima. L’ex area del cinema Mirage all’ingresso del paese prevede la realizzazione di parcheggi interrati e lo spostamento di un market già presente sul territorio, ma non basta. Servirebbero dei nuovi silos».

E dal punto di vista della ricettività?

«Con la crisi, il turista ha accorciato i periodi di vacanza e oggi preferisce pernottare in un bed and breakfast, che ha costi più contenuti, piuttosto che in un grand hotel. Bisognerebbe puntare di più su questo nuovo tipo di accoglienza».

 


Ma qui sopravvivono botteghe artigiane e negozi storici

La bottega di Angelo BalduzziForse non sarà più la cittadina ridente che, negli anni Settanta, pullulava di turisti milanesi e si godeva i frutti di un redditizio mercato di seconde case. Eppure oggi Clusone resta un piccolo gioiello nel cuore della Valle Seriana dove le idee creative dei più giovani si mischiano all’esperienza di commercianti storici ormai alla soglia della pensione. In piazza dell’Orologio c’è qualche saracinesca abbassata di troppo, ma il gusto per la tradizione e le arti manuali non si è mai spento. Farina, uova e mattarello, il raviolificio Sanga continua a produrre la sua pasta fresca seguendo le genuine ricette di una volta. E pochi passi più in là, c’è una piccola bottega artigiana dove acquerelli, tele e vasi di terracotta regnano incontrastati. Tutte le opere provengono dall’intuizione di Angelo Balduzzi che dal 1983, in questa officina d’altri tempi denominata Allerìa, dà forma alla sua passione per l’arte. In centro, invece, a farla da padrone sono soprattutto bar, caffetterie e gelaterie, dove tra le specialità non può certo mancare la tipica crema di Clusone.

Claudio Balosetti – Artigiana Gelati

Claudio Balosetti di Artigiana GelatiClaudio Balosetti è uno dei gelatai più noti in città. Lui in tasca ha un diploma di geometra ma, a un certo punto della sua vita, ha deciso di iscriversi alla scuola per gelatiere e seguire corsi professionali tenuti da maestri come Sergio Colalucci e Donata Pancera. E così oggi i suoi progetti non sono più sulla carta, ma prendono vita dietro il bancone di Artigiana gelati, in piazza Uccelli: «Per attirare tanti clienti ho sempre puntato sulla qualità del mio prodotto. Oltre ai gelati tradizionali offro anche gelati senza glutine, senza zucchero e per intolleranti al lattosio. Anche i semifreddi e le torte hanno ingredienti naturali e di stagione, frutta biologica, non ci sono grassi idrogenati, scegliamo prodotti certificati come il latte a chilometro zero dell’agriturismo Fattoria della felicità di Onore. Inoltre riforniamo bar e ristoranti. Per fidelizzare la clientela facciamo parecchie promozioni e abbiamo anche creato una tessera punti: ogni 10 regaliamo una torta oppure un chilo di gelato».

 Sergio Rinetti – bar Paradiso 18

Paradiso 18 di Sergio RinettiPiù pessimista è invece Sergio Rinetti, titolare del bar Paradiso 18: «I centri storici sono poco vivi in questo periodo – dice -, ma non è un problema solo di Clusone. La situazione è la stessa anche a Bergamo, Milano, in Italia e in Europa in generale. La crisi la stanno subendo tutti, purtroppo non è un bel periodo. Tante aziende hanno chiuso, molti hanno perso il posto di lavoro e quindi la gente non spende più come un tempo».

 

In mezzo ai grandi marchi in franchising e qualche negozio di nuova apertura, a Clusone sopravvivono ancora cartolerie un po’ vetuste dagli scaffali impolverati e negozi di giocattoli ormai demodé in un’epoca in cui bambole di porcellana e tricicli hanno ceduto il passo a marchingegni elettronici.

Riccardo Serturini – Musica Ribelle

Riccardo Serturini, titolare dello storico negozio di dischi “Musica ribelle” di via Carpinoni, continua a reggere nonostante la crisi. Nella rivoluzione digitale degli mp3, del peer to peer e del download, Ricky, come tutti i suoi fedeli clienti lo chiamano, ha puntato sulle rarità e sulla musica live. Serturini riesce infatti a scovare tutto quello che i comuni negozi non hanno, da vecchissimi Lp in vinile ai cd di importazione, fino a biglietti per partite, teatri e concerti, magari esauriti da mesi.

Grazia Girola – Le sorelle abbigliamento

Grazia GirolaIn via San Vincenzo de Paoli, in una zona meno centrale, incontriamo infine Grazia Girola che insieme al marito gestisce Le sorelle abbigliamento. Indifferente alle più moderne strategie di marketing che spingono il commerciante a reinventarsi aprendo la propria attività anche in orari festivi, la titolare ammette: «Per me la domenica è sacra, non voglio diventare schiava del lavoro. Il mio negozio è fuori dal centro, quindi non aderisco mai alle aperture festive. Ho provato a tenere aperto ma non mi conviene perché qui non passa molta gente. Io e mio marito lavoriamo in questo negozio dal 1989. Ormai i muri sono nostri, quindi a differenza di altri commercianti, non dobbiamo fare i conti con le spese dell’affitto, altrimenti, cari come sono i prezzi degli immobili avremmo già chiuso».