Turismo, estate boom a Bergamo. Gli stranieri sono la maggioranza

Quasi 200mila presenze da maggio ad agosto 2015: è il dato dei flussi turistici nella città di Bergamo, destinato a salire perché all’appello manca dell’8% delle strutture ricettive, che non hanno ancora comunicato o lo ha fatto un ritardo i propri risultati all’Osservatorio provinciale.

Pur provvisoria, la cifra è già molto significativa, evidenziando un incremento di oltre il 17 % sulle presenze complessive in città rispetto al 2014, con una leggera prevalenza (+18,5%) degli italiani sugli stranieri (cresciuti del 16,6%).

Questi ultimi hanno soggiornato prevalentemente negli alberghi cittadini. Dei 136mila stranieri presenti nel periodo maggio-agosto, 84mila hanno infatti optato per una sistemazione alberghiera.

Il balzo viene messo in relazione anche al potenziamento avvenuto nel 2015 degli strumenti di promozione turistica cittadina, con la realizzazione del nuovo portale Visit Bergamo, che registra oltre 3.500 utenti unici al giorno, e la moltiplicazione della presenza, in ben 5 lingue, sui principali social network, con il numero di mi piace che si è moltiplicato per 8 nei mesi di Expo 2015 Milano.

Il progetto ha visto il coinvolgimento di Ryanair, che ha inviato i contenuti della campagna VisitBergamo nelle proprie newsletter in 5 paesi europei e proposto Bergamo su migliaia di layout delle carte d’imbarco


Stagione di Prosa, al via la vendita degli abbonamenti

I nuovi abbonamenti alla stagione di prosa 2015-16 del Teatro Donizetti sono in vendita dal 27 ottobre (turni martedì-mercoledì-giovedì) e dal 3 novembre (turni venerdì-sabato-domenica).
Gli abbonamenti si possono acquistare alla biglietteria del Teatro in piazza Cavour, aperta dal martedì al sabato dalle ore 13 alle ore 20 (tel. 035 4160601/602/603).

Il costo va da 62 euro a 180 euro secondo varie formule e riduzioni fra cui senior (+65 anni), giovani (fino a 27 anni), titolari di Family card, gruppi di almeno 10 persone. I carnet e i singoli biglietti della Stagione di Prosa saranno in vendita dal 10 novembre 2015. I biglietti hanno un costo da 11 a 30 euro.

La Stagione si inaugurerà il prossimo 15 dicembre con “La verità” scritto e diretto dallo svizzero Daniele Finzi Pasca, uno spettacolo che promette di sorprendere e avvolgere lo spettatore in un’atmosfera surreale e onirica. Attorno al titolo inaugurale si snoderanno numerose attività collaterali fra prove aperte e incontri di approfondimento che segneranno tutti i titoli della Stagione, creando una programmazione articolata e composita che animerà la programmazione culturale cittadina.

La Stagione è composta dai consueti nove titoli, che andranno in scena fra metà dicembre e fine aprile, offrendo un ampio spaccato sulle migliori produzioni italiane dell’ultimo biennio, con un susseguirsi di interpreti di assoluto rilievo come Alessandro Haber e Alessio Boni, Angela Finocchiaro e Laura Curino, Umberto Orsini e Massimo Popolizio, Stefano Accorsi e Marco Baliani, Fausto Russo Alesi, Elio De Capitani, Marco Paolini.

Teatro di narrazione e impegno sociale, temi di riflessione proposti anche con l’humour di commedie surreali, il passato e il suo riflettersi sul presente, la guerra e la resistenza contro la violenza sono fra i temi ricorrenti proposti dalla programmazione 2015-2016 preparata da Maria Grazia Panigada, in cui un grande ruolo è affidato anche a momenti di riflessione e incontro con i protagonisti che completano una fra le stagioni più interessanti del teatro italiano.

La Stagione di Prosa 2015 si realizza grazie al contributo del Comune di Bergamo, della Camera di Commercio di Bergamo e della Fondazione Credito Bergamasco.

IL CARTELLONE

La verità di Daniele Finzi Pasca

15-20 dicembre 2015

La creatività dell’autore-attore-regista-clown svizzero – insieme alla moglie Julie Hamelin Finzi e alla Compagnia – si confronta con una presenza “ingombrante”: un fondale monumentale (9×15 metri) dipinto negli anni Quaranta da Salvador Dalì per il balletto “Tristan fou”, poi dimenticato, ritrovato in una cassa e messo a disposizione dalla Fondazione Dalì Figueras. È nato dalla suggestione di quest’opera d’arte – il cui montaggio in scena diventa un ulteriore momento di condivisione con il pubblico che può “assistere” a tale cerimonia – uno spettacolo che abbina acrobazia, teatro, danza e musica, in cui convivono corpi fluttuanti, contorsioni, acrobatici virtuosismi, costumi piumati e un’infinità di elementi simbolici legati all’universo onirico di Dalì e di Finzi Pasca.

Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi di Marco Martinelli

12-17 gennaio 2016

Una produzione del Teatro delle Ambe-Ravenna Teatro in collaborazione con ERT Emilia Romagna, omaggio al premio Nobel per la pace interpretata da Ermanna Montanari, per una drammaturgia costruita sulla letteratura che negli anni ha accompagnato le azioni e le parole della resistente birmana, uno spettacolo fortemente politico, di chiara derivazione brechtiana, improntato sulla forza di una donna che ha lottato contro la violenza e i soprusi. Anche questo spettacolo sarà spunto di incontri e approfondimenti (in collaborazione con la Cattedra dell’Unesco Diritti dell’uomo ed etica della cooperazione internazionale dell’Università degli Studi di Bergamo).

Il visitatore di Éric-Emmanuel Schmitt

26-31 gennaio 2016

Con traduzione, adattamento e regia di Valerio Binasco e protagonisti Alessandro Haber e Alessio Boni (Goldenart Production) è un titolo fortemente legato al periodo in cui cadono le rappresentazioni, intorno al Giorno della Memoria (27 gennaio, giorno della liberazione del campo di Auschwitz) in cui – su indicazione delle Nazioni Unite – si commemorano le vittime della Shoa. L’intenso testo teatrale dello scrittore francese, vincitore nel 1993 di tre premi Molière, narra dell’incontro surreale, nella Vienna del 1938, tra Freud e un misterioso visitatore che dice di essere Dio (o forse lo è) e pone al razionale padre della psicanalisi una serie incalzante di domande, pensieri, concetti, che sollevano dubbi, per un corpo a corpo verbale, un duello di opinioni, sulla storia e il senso della vita che non perde mai il tono coinvolgente e l’humour di commedia brillante, intelligentemente leggera, a tratti commovente ed esilarante, nonostante tratti quesiti seri ed esistenziali, che riguardano tutti e che lasciano in ciascuno spettatore una domanda, una riflessione, un pensiero in azione.

Calendar Girls, primo adattamento italiano dell’omonimo film di Tim Firth con la regia di Cristina Pezzoli

9-14 febbraio 2016

Porta in scena un gruppo di celebri attrici, fra le quali Angela Finocchiaro e Laura Curino, che ricostruiscono in un fatto realmente accaduto in Inghilterra: alcune mature componenti del Women’s Institute si impegnano in una raccolta fondi destinati a salvare un ospedale nel quale è morto di leucemia il marito di una di loro; l’idea è quella di fare un calendario diverso da tutti gli altri, un calendario che le vede ritratte in normali attività domestiche ma con un particolare non convenzionale: senza vestiti. L’iniziativa riscuote un successo tale da portarle alla ribalta non solo in Inghilterra, ma anche in America, dove vengono ospitate in un famoso talk show. L’improvvisa e inaspettata fama, tuttavia, mette a dura prova le protagoniste. La produzione di questa commedia di culto è di Agidi ed Enfi Teatro.

Il prezzo, di Arthur Miller

23-28 febbraio 2016

Con Umberto Orsini e Massimo Popolizio, nuova produzione della Compagnia Orsini che debutterà nella prossima stagione per ricordare il decennale della scomparsa del grande drammaturgo con un testo poco rappresentato, in cui si affronta il dramma della recessione ma anche il “prezzo” da pagare per raggiungere i propri obiettivi: una toccante riflessione sul tema della responsabilità.

Decamerone vizi, virtù, passioni, tratto dalla raccolta di novelle di Boccaccio

1-6 marzo 2016

Rientra in un ampio progetto di Marco Baliani, Stefano Accorsi e Marco Balsamo di portare in teatro la lingua di tre grandi italiani, Ariosto, Boccaccio e Machiavelli, sfidando la complessità delle loro opere per scoprire quanto ancora siano “nutrienti” le loro invenzioni, i loro azzardi, le loro intuizioni. Sette novelle del Decameron servono a riconoscere e combattere la peste di oggi, quella del vivere civile, la corruzione, l’inquinamento, le mafie, l’impudicizia e l’impudenza dei potenti, la menzogna, lo sfruttamento dei più deboli, il malaffare. Affinché le storie che sembrano buffe, gli “amorazzi triviali”, il riso e lo sberleffo, aiutino a riscoprire il mistero della vita o quell’amarezza lucida che risveglia di colpo la coscienza: è necessario ripartire dalle fragilità e dalle debolezze, riconoscerle e riderci sopra, grazie anche alla nuova drammaturgia scritta da Maria Maglietta. Una produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo in coproduzione con Fondazione Teatro della Pergola di Firenze – Teatro della Toscana.

Natale in Casa Cupiello, di Eduardo De Filippo

8-13 marzo 2016

Nella regia e interpretazione di Fausto Russo Alesi (produzione del Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa), è l’esaltazione della incomunicabilità evidente fra i vari personaggi del capolavoro del teatro di Edoardo: con l’approvazione di Luca De Filippo, l’attore e interprete palermitano ha creato un assolo intensissimo in cui convivono tutti i personaggi originali, lanciando una sfida di grandi dimensioni. L’effetto è talvolta straniante, con un unico interprete che, posseduto da tutte le voci, aiuta il pubblico a vivisezionare le tematiche della commedia: i personaggi appaiono così comunque in scena, in tutta la loro umanità, facendo ritrovare i profondi intrecci umani e sociali, familiari e metaforici, del testo di Eduardo.

Morte di un commesso viaggiatore, di Arthur Miller

29 marzo – 3 aprile 2016

L’omaggio a Miller nel decennale della morte si completa con il suo testo più famoso, in scena – anche in questo caso – nella traduzione di Masolino D’Amico. Elio De Capitani, regista e protagonista, ha conquistato con questa sua interpretazione di Willy Loman – figura tragica di uomo comune nel quale potrebbe riconoscersi chiunque – il premio Hystrio, il premio Flaiano e il premio dell’Associazione Nazionale dei Critici. Il teatro di Miller presenta molte coincidenze con il momento storico attuale: il mutuo da pagare, la disperazione di chi si uccide perché non ha più i mezzi per sopravvivere o perché ha fallito nella scalata sociale. Il tema di fondo è l’apparenza, quel “far finta” che non è altro che la perenne costruzione di noi stessi per come vogliamo apparire, l’uomo ha bisogno di simulazione e al tempo stesso può rimanerne schiavo. uno spettacolo importante in cui si mescolano armoniosamente il piano del presente a quello del passato, in un andare e venire fra realtà e sogno (produzione del Teatro Elfo Puccini).

Amleto a Gerusalemme / Palestinian kids want to see the sea, di Gabriele Vacis e Marco Paolini

19-24 aprile 2016

La stagione si chiude con uno dei progetti più importanti del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, che arriverà a Bergamo subito dopo il debutto. Due protagonisti del teatro di narrazione, uniti da profonda amicizia e collaborazione artistica, lavorano con dieci giovani attori palestinesi: un’idea nata nel 2008 a Gerusalemme, al Palestinian National Theatre di Gerusalemme Est, sotto l’egida del Ministero degli Affari Esteri Italiano e della Cooperazione per lo Sviluppo: una scuola di recitazione per ragazzi palestinesi, allievi la cui voglia di lavorare in teatro è più forte delle difficoltà di attraversare ogni giorno check point e pregiudizi sociali. Nell’Amleto di Shakespeare si scorgono tutte le sfaccettature della vita, complicate dalle esperienze di chi vive in Palestina: i riti di passaggio, il rapporto uomo/donna, il conflitto con la famiglia, le generazioni a confronto, la rabbia, la pazzia, l’amore… Il testo migliore per realizzare un percorso teatrale non facile ma molto affascinante.


Caldara chiude, l’Ascom in campo per trovare un successore

caldara1Bergamo perde una delle sue insegne storiche. Dopo 63 anni chiude Caldara. Il negozio di giocattoli di viale Papa Giovanni a fine anno abbasserà definitivamente le saracinesche portando con sé un pezzo importante di storia commerciale della città.

L’attività era stata avviata dalla famiglia Caldara nel 1952. Con il suoi trenini, le costruzioni, le bambole e le macchinine Pierluigi Caldara ha fatto giocare tre generazioni di bambini. Per cinquant’anni è stato dietro il bancone, difendendo con passione e convinzione i giochi tradizionali dall’avanzata dei videogiochi e dell’elettronica, alternando il suo lavoro in negozio con viaggi per le fiere di tutto il mondo alla ricerca delle novità più emozionanti. Ora, la decisione di chiudere per godersi la meritata pensione e dedicarsi agli hobby finora trascurati, giacché i figli hanno deciso di percorrere altre strade professionali e gli affari con la crisi e la competizione della grande distribuzione non sono più quelli di un tempo.

La chiusura dello storico negozio di giocattoli di viale Papa Giovanni ha suscitato grande dispiacere nell’Ascom: «È  un fatto che ci rattrista molto – dice il direttore Oscar Fusini –. Non si tratta solo della chiusura di un negozio storico e del congedo di un imprenditore bravo e serissimo ma di un simbolo del giocattolo orobico che scompare. La chiusura di Caldara conferma due fatti da tempo sotto la lente di ingrandimento: la crisi dei consumi che prosegue e colpisce il commercio tradizionale, e il cambio di vocazione commerciale di parte della città, in particolare di viale Papa Giovanni  dove gli elevati valori degli immobili rendono più proficue le attività di bar e ristoranti piuttosto che i negozi. Infine, impone una riflessione sul passaggio generazionale che fatica ad attuarsi nei nostri settori».

«Il problema – denuncia Fusini – non è solo la chiusura di un punto vendita, ma la dispersione di competenze dell’imprenditore che lascia e chiude la propria attività. Per questo auspico che qualche giovane voglia riportare in vita l’attività, magari in un altro negozio (se l’attuale ha valori immobiliari troppo elevati) chiedendo al signor Caldara un aiuto. Saremo ben lieti di favorirne il passaggio di competenze, magari finanziandolo con il progetto Sviluppo».

Intanto, i locali saranno messi in affitto e da lunedì la merce sarà in vendita con sconti dal 20 al 50%.


Voci del Mare, 25 anni di ristorazione “formato famiglia”

Di certo non mancavano né il coraggio né la fiducia ai fratelli Maria Cristina e Vincenzo Amato anche loro provenienti da Tramonti, sulla Costiera amalfitana, in provincia di Salerno, comune che ha dato a Bergamo e provincia un numero consistente di cuochi ma soprattutto di pizzaioli e almeno una ventina di locali.

Avevano infatti rispettivamente 20 e 21 anni nel 1990 quando hanno aperto in città, in via San Bernardino 106, il ristorante pizzeria le Voci del Mare. La famiglia, non solo in senso metaforico, si è poi ben presto allargata. Sono infatti arrivate due sorelle gemelle, Lucia e Lina, e i “fondatori” si sono sposati con l’inserimento quindi della moglie di Vincenzo, Luisa, e del marito di Maria Cristina, Beppe a completare la squadra.

«Siamo qui ormai da 25 anni – racconta Maria Cristina – e di strada ne abbiamo fatta conquistandoci quella che per noi è ormai una clientela tradizionale. In effetti non siamo partiti alla cieca visto che sia io, in cucina, sia mio fratello come pizzaiolo avevamo già una discreta esperienza anche in provincia di Bergamo, avendo iniziato a lavorare all’età di 14 anni. Che piatti preparo? Cucino così come piace mangiare a me: tradizionale, sano, genuino e abbondante, non mi piacciono le miniporzioni anche se mantenere il prezzo basso è difficile».

voci del mare - salaIl locale è ampio, circa 200 coperti, e all’inizio del nuovo anno verranno ristrutturati sia l’ambiente sia l’arredamento. Per la sua capienza le Voci del Mare si presta anche a banchetti e cerimonie con un costo massimo di 30 euro a testa (dieci per i bambini) per menù che comprendono dall’antipasto al dolce. Un altro punto di forza del ristorante è il servizio a domicilio, mezzogiorno e sera, senza maggiorazione di prezzo sia per le pizze sia per i piatti di cucina: si fissa l’orario e il menù arriva tutto a casa o al lavoro puntuale, posate comprese.

«Per il menù di mezzogiorno abbiamo una clientela pressoché fissa anche se ci sono delle oscillazioni stagionali – rileva la titolare -. Alla sera abbiamo invece soprattutto famiglie, che possiamo dire ci seguono da anni, si sono affezionate. Proprio perché questo è il nostro bacino principale la nostra cura sta nel proporre anche i menù baby a 3 euro e pizza baby a 2,50 euro».

E se la pizza è senz’altro il piatto più gettonato non mancano spunti interessanti anche dalla carta. L’antipasto imperiale propone cozze, frutti di mare, vongole, gamberetti e spada affumicato oppure c’è il fritto campano con crocchette, olive ascolane e verdure pastellate ed anche il tris di affumicati: spada, salmone e tonno. Per rispetto alla tradizione locale non mancano i casoncelli alla bergamasca ma il richiamo del mare è fortissimo ed esercitato, ad esempio, dagli scialatielli alle vongole e pomodorini o dalla pasta al cartoccio con i frutti di mare o ancora dai tagliolini al nero di seppia.

Classica la lista per quanto riguarda i secondi piatti di pesce con grigliata mista, fritto misto, orata e pesce spada. Buona anche la presenza di carne con costate, bistecche e i filetti mentre la cotoletta alla milanese, gigante, oltre che alla maniera classica, viene servita con cinque farciture diverse. I dolci sono torte fatte in casa.

E per chiudere con un sorriso alla cassa troverete una sorpresa. Per una spesa superiore a 15 euro vi sarà consegnato una specie di “gratta e vinci” con la differenza che alle Voci del Mare si vince sempre: si va da una bibita in lattina a uno sconto del 10% sul conto.

LA PROVA

A mezzogiorno proposte per tutte le tasche

È ancora fermo ai 10 euro il prezzo menù di mezzogiorno completo a le Voci del mare. Ci sono poi altre combinazioni che prevedono 6 euro per il solo primo piatto, 8 per il secondo con contorno. Altre soluzioni prevedono a 10 euro il menù insalatona e il menù pizza, 8 per il panino-pizza farcito a scelta con insalata, salumi, formaggi o tonno. Infine per la costata di manzo o il fritto misto con contorno il costo è di 18 euro. Tutti i menù comprendono acqua, vino o altra bevanda e caffè.

Il nostro obiettivo è, come sempre, testare il menù completo che nell’occasione prevedeva: pasta alla carbonara, alla siciliana e al pomodoro tra i primi mentre tra i secondi piatti si poteva scegliere tra il vitello tonnato, i pesciolini fritti e il prosciutto cotto ai ferri. Contorni: patatine fritte, insalata e verdure cotte.

Buoni i tagliolini alla carbonara, stuzzicanti i pesciolini fritti, per altro gettonatissimi, il tutto completato da un buon piatto di verdure cotte. Per dieci euro, in tutta onestà, difficile pretendere di più, un rapporto qualità-prezzo decisamente soddisfacente.

Voci del Mare
via San Bernardino, 106
Bergamo
tel. 035 314849
chiuso il lunedì
www.vocidelmare.it

 


Via Angelo Maj, la festa di commercianti e residenti compie vent’anni

festa via angelo majÈ un’antesignana delle feste in strada. Da vent’anni, infatti, via Angelo Maj mostra come per un giorno un’area della città solitamente trafficata può cambiare aspetto, con la chiusura al traffico e dando spazio ai commercianti e alle associazioni solidali, sportive e agli appassionati di ogni età.

L’appuntamento, organizzato dall’associazione via Angelo Mai, è domenica 18 ottobre dalle 8 alle 19 con negozi aperti, bancarelle, musica, libri, artisti, giochi per i bambini, cibo, animali, rassegne ed esposizioni.

Ciò che non manca mai è la castagnata benefica. Quest’anno il ricavato sarà devoluto al potenziamento del Centro diurno per disabili di Botta di Sedrina.


Accademia Carrara, sono 32 i candidati alla direzione

Sono 32 i candidati ufficiali all’incarico di direttore dell’Accadamia Carrara. Tante sono state infatti le domande arrivate entro il termine della fase preliminare del bando di gara (fissato per le ore 12 del 15 ottobre), tra le quali sarà effettuata la scelta del nuovo dirigente del museo cittadino.

Ora la decisione spetta al Cda della Fondazione Accademia Carrara che, anche in considerazione del lavoro della commissione tecnica che a breve si riunirà per selezionare i 5 nomi tra i quali scegliere, individuerà il direttore del Museo che assumerà le sue funzioni dal 1° gennaio 2016.

L’incarico avrà durata quadriennale. La retribuzione lorda annua prevista è di 80mila euro, più un’eventuale retribuzione di risultato per un importo massimo di 15mila euro.


«Colorata, moderna, mitteleuropea». Così i negozianti vedono via Quarenghi e dintorni

Chi l’avrebbe detto? Via Quarenghi e dintorni, da sempre considerate aree degradate e a rischio sicurezza, non sono poi così male per chi ci vive e ci lavora.

Gran parte del merito va a quelle associazioni, imprenditori e singoli cittadini che non si sono limitati al lamento – dalla difficile convivenza con gli stranieri alle situazioni di vera e propria illegalità – ed hanno cercato di vedere positivo. E così, dopo gli anni più bui, oggi il sentimento più diffuso è che «le cose stanno migliorando».

È quanto emerge dalle interviste contenute nel video “Un quartiere in evoluzione”, proiettato ieri sera nell’ambito delle iniziative per presentare il progetto sociale “Q6 – Immagini di un quartiere in evoluzione”, che ha messo in rete diversi soggetti con l’obiettivo di aumentare la coesione sociale, creare occasioni di incontro, socializzazione e condivisione di spazi.

Il video, realizzato da Damiano Cao con la partecipazione dei ragazzi del centro “La Fabbrica dei Sogni”, tocca via Quarenghi, Zambonate, Baschenis, Palma il Vecchio, ma anche via San Bernardino e Moroni fino a piazza Pontida, e mette a confronto le nuove generazioni di ogni nazionalità, nel ruolo di intervistatori, con negozianti storici e nuovi commercianti stranieri e con i residenti.

Tra loro il calzolaio presente da 60 anni che di trasformazioni ne ha viste tante e dice «io mi sono sempre integrato bene con le persone», il barbiere che parla di una situazione in miglioramento, la mamma che apprezza l’apertura di nuovi locali, anche etnici, perché danno vivacità alla sera, chi descrive la zona come «più colorata», chi ritine la città «più moderna» e affida ai giovani che ha davanti il compito di cambiare le cose in meglio.

Il progetto Q6, finanziato dal Bando del volontariato 2014, ha visto impegnate le associazioni Auser Città di Bergamo Onlus, Arcisolidarietà Bergamo, Auser Volontariato Provinciale di Bergamo, Fabbrica dei Sogni, con l’Istituto Comprensivo statale Mazzi, la Parrocchia Sant’Alessandro in Colonna e il Teatro Prova.

Q sta per quartiere, 6 è la linea dell’autobus Atb che attraversa l’area della città interessata dal progetto, che nel corso dell’anno ha creato opportunità di conoscenza del territorio, di scambi intergenerazionali, di integrazione sociale e, non ultimo, ha costruito occasioni per sviluppare il senso di cittadinanza attiva e responsabile. Ha realizzato diverse attività rivolte per lo più ai ragazzi delle scuole del quartiere, l’Istituto Comprensivo “Mazzi”, grazie ad una trentina di volontari delle associazioni e delle realtà coinvolte. Sono state raccontate storie delle tradizioni popolari, si è parlato ai ragazzi di risparmio energetico e stili di vita responsabili, è stato realizzato un piccolo orto sulla terrazza dell’associazione La Fabbrica dei Sogni, si sono tenuti laboratori di ricamo, cucito e costruzione di semplici strumenti musicali.

È stata realizzata anche una Mappa dei Servizi, in cinque lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo). Ideata da Paolo Scanzi, responsabile Politiche Sociali di Arci Bergamo con la collaborazione con gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Mazzi”, vuole dare ai cittadini dell’area e dell’intera città uno strumento che possa aiutarli a conoscere e a orientarsi tra i numerosi servizi offerti dal quartiere. Sono stati individuati, tra i tanti, i servizi per la salute, il divertimento, i trasporti, l’assistenza sociale.

La mappa è stata distribuita ai cittadini in occasione della serata di presentazione, ai ragazzi dell’Istituto comprensivo “Mazzi” e si potrà trovare gratuitamente in alcuni esercizi commerciali dell’area e presso le associazioni.

Un’ulteriore occasione per far conoscere il progetto sarà sabato 17 ottobre. Dalle 10 alle 20 alla Fabbrica dei Sogni in via San Giorgio 1 si terrà il Mercatino dell’usato solidale e dal tardo pomeriggio l’Apericena “Prodotti del mondo e della tradizione”, organizzati dalla rete Q6 per invitare i cittadini a sostenere le attività del progetto. Al mercatino dell’usato solidale si potranno trovare abiti, accessori, giocattoli, oggetti per la casa e molto altro. Un’occasione per portare a casa qualcosa a cui donare una seconda vita. Un piccolo gesto di solidarietà nell’ottica della sostenibilità e del riciclo. Nella serata, dalle 18.30 alle 20, si terrà poi l’apericena “Prodotti dal mondo e della tradizione”. Con un offerta minima di 10 euro si potranno gustare specialità di vari paesi del mondo preparati dalle famiglie del quartiere. Prelibatezze multietniche per condividere, attraverso il linguaggio universale del cibo, sapori e saperi.

Per info mercatino e prenotazione apericena: tel. 3491386543, mail: info@fabbricasogni.it

 


Maltempo in arrivo, l’apertura di BergamoScienza trasloca al Teatro Sociale

logo bergamoscienza_altaA causa dell’annunciato maltempo, tutti gli eventi in programma venerdì 2 ottobre dalle ore 21, per la serata di apertura della XIII edizione di BergamoScienza, previsti in piazzale degli Alpini, si terranno al Teatro Sociale. Sono stati cancellati quelli delle band musicali in palinsesto nel pomeriggio.

Le prenotazioni si aprono oggi a partire dalle ore 18 sul sito www.bergamoscienza.it

Il sipario si alzerà alle 21 con “I magnifici 7 + 1”, filo conduttore di questa edizione e leit motiv che il pubblico ritroverà in diverse occasioni nei 17 giorni del festival.

Chi sono i magnifici 7? Sul palco il genetista Edoardo Boncinelli e il matematico Piergiorgio Odifreddi racconteranno la storia di sette scienziati che hanno rivoluzionato la scienza e cambiato così le nostre vite: il teorizzatore del metodo scientifico Galileo Galilei (1564-1642); il fisico inglese Robert Hooke, che coniò il termine “cellula” (1635-1703); John Dalton, il chimico inglese che enunciò della teoria degli atomi (1766-1844); il biologo e naturalista britannico Charles Darwin che formulò la teoria sull’evoluzione della specie (1809-1882); il tedesco Albert Einstein, che ricevette il Premio Nobel per la Fisica nel 1921 per la teoria della relatività (1879-1955); il matematico e crittografo britannico Alan Mathison Turing, considerato il padre della scienza informatica e dell’intelligenza artificiale (1912-1954).

Al compositore bergamasco Gaetano Donizetti è dedicata invece “Lirica scientifica”, un’insolita jam session lirica fra musica, scienza, teatro e sonorità contemporanee realizzata in collaborazione con la Fondazione Donizetti. Sul palco Francesco Micheli, direttore artistico della stagione lirica del Donizetti, insieme alla dj e performer NicoNote e all’attrice Maria Pilar Perez Aspa in un dj set operistico.

La festa si concluderà con i Verdena, uno dei più validi gruppi altern-rock italiani, che si esibiranno in una performance speciale. Il gruppo, accompagnato da giovani musicisti bergamaschi di formazione classica – due clarinettisti e un quartetto d’archi – eseguirà cinque brani tratti dagli ultimi due lavori “Endkadenz Vol. 1” ed “Endkadenz Vol. 2”, riarrangiati in versione acustica.

In via eccezionale, per la serata di inaugurazione, esibendo il voucher di prenotazione, si può viaggiare gratuitamente sui mezzi Atb e Teb, così come avviene nei tre fine settimana del festival.

Il calendario scientifico del festival sarà inaugurato invece nella nuova Aula Magna dell’Università degli studi di Bergamo in Sant’Agostino – sempre venerdì 2 ottobre – da Peter Charles Doherty, immunologo australiano, Premio Nobel per la Medicina (1996) per i suoi studi sulla specificità della difesa immunitaria. Doherty il giorno successivo terrà la 3° Levi Montalcini’s Memorial Lecture in onore della grande scienziata già presidente onorario di BergamoScienza.

La manifestazione proseguirà fino al 18 ottobre tra conferenze, tavole rotonde, incontri, scienziati di fama internazionale e giovani ricercatori, mostre e laboratori interattivi, spettacoli teatrali e concerti, film e documentari, tutti aperti gratuitamente al pubblico.

Il programma è disponibile sul sito www.bergamoscienza.it

Per informazioni: tel. 035 0951237 – prenotazioni.privati@bergamoscienza.it


Settembre, prezzi in calo trascinati da trasporti e tempo libero

Nel mese di settembre, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), a Bergamo, registra una diminuzione dello 0,6% rispetto al mese scorso.
Il tasso tendenziale, la variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, si attesta a +0,2%, in aumento rispetto al mese scorso (+0,1%).

La variazione più marcata, in diminuzione, si registra, nella divisione di spesa dei “Trasporti” nella quale calano il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne, i trasporti aerei, i carburanti e il trasporto ferroviario passeggeri.

In calo anche “Ricreazione, spettacoli e cultura” dove la discesa è influenzata dai pacchetti vacanza e dai prodotti informatici, solo in parte controbilanciata da crescite nelle quotazioni dei servizi di e-book download, dei supporti con registrazioni di suoni, immagini e video, giochi e hobby, macchine fotografiche e videocamere, riviste e periodici, giornali, libri scolastici e articoli sportivi. Seguono in diminuzione “Servizi ricettivi e di ristorazione” dove al calo dei villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù si contrappone, un seppur moderato aumento degli hotel e pensioni.

Diminuiscono nel complesso anche “Bevande alcoliche e tabacchi” con cali nei vini e aperitivi alcolici e aumenti delle birre e in misura più lieve “Abbigliamento e calzature”.

Tra le divisioni con segno positivo, si trova la divisione dell’“Istruzione” dove crescono le quotazioni dell’istruzione primaria e dei corsi di formazione. Segue quella delle “Comunicazioni” nella quale si riscontrano aumenti negli apparecchi per la telefonia sia fissa che mobile.

In crescita nel complesso i “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” dove aumentano i vegetali freschi e surgelati, i frutti di mare, prodotti a base di latte, i cereali, i succhi di frutta, il caffè, i pesci e frutti di mare secchi, affumicati o salati e lo zucchero; mentre calano le patate, il burro, la carne ovina e caprina, il sale, spezie ed erbe aromatiche, la farina, i vegetali secchi, le uova, il tè e il pollame.

Lieve apprezzamento per “Altri beni e servizi” a causa delle spese finanziarie e bancarie e degli articoli da viaggio.

Complessivamente invariata la divisione “Abitazione, acqua, energia elettrica, gas e combustibili”, così come quelle di “Mobili, articoli e servizi per la casa”, “Servizi sanitari e spese per la salute”.

indice prezzi consumo bergamo settebmre 2015


Bergamo Centro, Ghidotti (Ascom) presidente pro tempore del distretto

Novità per il Distretto del Commercio di Bergamo. Ieri il Consiglio direttivo del Duc ha avviato in Regione l’iter per poter includere dentro il suo perimetro anche i borghi cittadini: Città alta, Borgo Santa Caterina e Borgo Palazzo.

A questa apertura si accompagna una seconda novità: il passaggio di presidenza da Alessandro Riva a Roberto Ghidotti, funzionario Ascom, delegato per i distretti dell’Associazione e dal 2011 presidente del Distretto del commercio di Treviglio. Ghidotti è affiancato da un nuovo amministratore delegato Filippo Caselli, vicedirettore di Confesercenti Bergamo.

«Abbiamo iniziato l’iter per l’allargamento del perimetro del distretto. Nei mesi scorsi è stato creato un tavolo di lavoro con i borghi e oggi chiediamo alla Regione la possibilità di ampliare i confini. Nel distretto di Bergamo confluiranno Santa Caterina, Borgo Palazzo e Città alta – ha spiegato Giorgio Gori, sindaco di Bergamo durante la conferenza stampa svoltasi questa mattina a Palazzo Frizzoni -. Ringrazio Riva per il lavoro svolto in questi anni. Si apre ora una fase di transizione che culminerà con la nomina di un nuovo direttivo a febbraio 2016».

Le dimissioni di Alessandro Riva sono state discusse nel Consiglio direttivo di ieri, dove è stata presa la decisione di affidare le cariche di presidente e amministratore delegato, per un periodo transitorio, a Ghidotti di Ascom e Caselli di Confesercenti.

«Abbiamo iniziato a lavorare sulla città circa 20 anni fa, il cammino è stato lungo ma i risultati sono buoni – ha detto Alessandro Riva -. Si apre per il distretto un nuovo scenario e una nuova modalità di costruire. Lascio l’incarico per motivi personali e ora voglio fare quello che più mi piace: il padre e il commerciante. Ringrazio per il lavoro svolto l’amministrazione e ogni singolo commerciante».

A Riva i ringraziamenti anche dai rappresentati di Ascom e Confesercenti.

«Grazie al lavoro svolto da Riva ora possiamo ridisegnare il distretto. La mia presidenza sarà una fase transitoria che darà entro i primi mesi del 2016 la nuova governance del distretto con l’elezione di un presidente scelto tra i commercianti – afferma Roberto Ghidotti, presidente neo eletto –. In questo mandato transitorio, le associazioni di categoria sono chiamate ad essere strumento dell’evoluzione del distretto stesso che deve trasformarsi da luogo degli eventi a luogo in cui si discutono le politiche commerciali. All’interno del distretto è necessario una maggior rappresentatività del commerciati, così da poter proporre, discutere e stimolare l’amministrazione comunale sui temi che toccano tutto il mondo del terziario: dalla viabilità all’urbanistica, alle nuove dinamiche dei consumi fino all’utilizzo dei bandi regionali e europei. Il distretto deve essere un strumento utile ai commercianti. Già dalle prossime settimane cercheremo di coinvolgere il maggior numero di imprenditori del terziario del centro città e dei degli altri borghi».

«Riva è andato bel oltre il mandato affidatogli e si mostrato molto generoso nei confronti della città – ha sottolineato Filippo Caselli, neo amministratore delegato del distretto –. Ascom e Confesercenti lavoreranno insieme per il distretto secondo uno spirito di servizio nei confronti della società. È un’unione anomala ma che è la peculiarità delle relazioni associative di Bergamo. Il primo appuntamento riguarderà le iniziative di Natale, ma lavoreremo anche per ampliare il distretto verso altre categorie come gli artigiani e i proprietari di immobili. Il distretto diventerà il luogo di confronto con l’amministrazione comunale per tutte le azioni che hanno a che fare con le attività commerciali».

Dalla Regione la risposta sull’ampliamento del perimetro dovrebbe arrivare entro un paio di mesi.