Albino, al mercato agricolo per saperne di più sul latte

Distributore-latte-crudo1È in programma sabato 14 novembre la nuova edizione del “Mercato agricolo e non solo” di Albino, in piazza della Libertà, adiacente al Comune.

Ci saranno le consuete bancarelle dei produttori che offrono formaggi, vini, olio, frutta e verdura, miele, farina, salumi delle aziende agricole del territorio oltre a detersivi, cosmetici e altri prodotti importati dalle botteghe del commercio equo e solidale, attive da sempre nella promozione e nel sostegno della filiera corta e del rispetto dei diritti del lavoro e dell’ambiente. Saranno inoltre presenti, come sempre, stand di associazioni e realtà culturali e di alcuni artigiani.

La parte “Non Solo” del mercato, cioè quella culturale e di divulgazione, questa volta sarà focalizzata sul latte crudo che si può acquistare nei vari distributori automatici presenti sul territorio e sulle differenze tra questo e il latte di “produzione industriale”.

«La provenienza del latte crudo è sicura e locale – spiegano i promotori del mercato -, mentre quella del latte di produzione industriale non lo è, nonostante l’etichetta. O ancora, il latte crudo è leggero per l’ambiente poiché non è stato sottoposto a lavorazioni (che implicano impiego di energia) ed ha percorso pochissimi chilometri prima di arrivare sulla nostra tavola, a differenza delle centinaia di km percorsi dal latte della grande distribuzione. Questi due soli aspetti determinano una grande differenza in termini d’inquinamento e impronta ecologica, ma esistono grandi differenze anche da altri punti di vista: quello nutrizionale, del benessere degli animali, delle sostanze che introduciamo nel nostro organismo senza saperlo, della sostenibilità economica per i produttori».

Aspetti che saranno approfonditi sabato grazie anche alla presenza del produttore di latte Guerini di Gazzaniga che fornisce il latte crudo tramite i suoi erogatori, uno dei quali sarà presente al mercato. L’invito è perciò a non dimenticare di portare la propria bottiglia, possibilmente in vetro, per approfittare dell’occasione.

Non mancherà poi lo spazio dedicato alla degustazione: ottimo yogurt fatto con latte crudo e mele cotte locali, accompagnati dalle rispettive ricette per poterli produrre in modo casalingo.

Sarà anche disponibile la nuovissima “Piccola guida alla cittadinanza sostenibile”, realizzata dai soggetti della provincia di Bergamo che promuovono azioni di consumo critico e sostenibilità economica, ambientale e sociale.

 


Yogurt artigianali, due prodotti da assaggiare a Bergamo

Anche per lo yogurt siete alla ricerca del gusto artigianale? A selezionare i migliori ci ha pensato la sesta edizione del concorso nazionale Agri Yogurt, riservato ad aziende agricole, caseifici sociali e produttori artigianali, organizzato nell’ambito delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona. In lizza 50 aziende provenienti da 32 province e 16 regioni d’Italia, che hanno sottoposto alla commissione d’assaggio, composta da 17 giudici, 38 campioni di yogurt da latte vaccino e 12 di capra. Di questi, 17 yogurt vaccini e 6 caprini si sono aggiudicati la qualifica di “ottimo”. Tra loro anche quelli di due produttori bergamaschi, entrambi classificati al quarto posto. Nello yogurt vaccino l’azienda agricola Lanzeni Giuseppe di Caravaggio, in quello di capra la Cascina Aurelia di Bariano, condotta da due giovani imprenditrici, che oltre a formaggi e yogurt producono con il latte delle proprie caprette gelati e cosmetici.

Le classifiche

Latte vaccino

1- Casati Mario, Daniele e Riccardo soc. ag. (LC)
2- Gocce di Memoria latte az. agr. La Taiata (SO)
3- Leccolatte scarl (LC)
4- Cosi Manuel Fattoria Antica Rendena (TN)
4- Lanzeni Giuseppe (BG)
6- Vitali Ottavio (BS)
7- Pievetta di Fellegara soc. agr. (PC)
8- Az. agr. Zipo di Pozzi Marco (MI)
8- La Campagnola di Destrotti (VR)
10- Caseificio Deidda di Marco Deidda (CA)
10- Angolo di Paradiso di Di Mulo (FM)
12- Oggero Gianpiero (TO)
13- Fenilazzo di Cavaliere A. (BS)
13- Affinito Anna (PZ)
15- Domenicantonio Gaspare (TE)
16- Ferrari Gino e Riccardo (CO)
17- Casalicchio az. Agr. D’Avanti (CB)
17- Fucci Giacomo (RA)

Latte caprino

1- Fattoria il 2° altopiano di La Barbara (TR)
2- Argei le fattorie Renova soc. agr. (CA)
3- Le Capre della Selva Romanesca (MO)
4- Cascina Aurelia di Colzani Gabriele (BG)
4- Mont Blanc soc. agr. di Zerga Edy (AO)
4- Cipolat Padiel Massimo (PN)

 


Mele, ora la Val Brembana rilancia una varietà autoctona

È un bel progetto di recupero territoriale che cresce e si consolida di anno in anno. Quello della coltivazione delle mele in Val Brembana, che ha uno dei suoi momenti clou nella Sagra organizzata a Piazza Brembana dall’Associazione Frutticoltori Agricoltori Val Brembana (Afavb) in collaborazione con Altobrembo, Comune e Pro Loco Piazza Brembana.

L’appuntamento è sabato 17 e domenica 18 ottobre con un ricco programma che unisce alla promozione dei frutti e alla vendita del nuovo raccolto la valorizzazione del territorio e dell’enogastronomia, coinvolgendo numerosi ristoranti della Valle con menù a tema a prezzo convenzionato.

Le mele sono coltivate da centinaia di appassionati che nel 2007 hanno costituito l’Afavb. «Chi coltiva un albero da frutto – sottolinea il presidente Davide Calvi – segnala la volontà di restare in Valle, dimostra di crederci. Il nostro impegno ha reso possibile il recupero di molti terreni, altrimenti abbandonati. La consulenza di tecnici esperti ci ha consentito di selezionare una qualità di alto livello, ottimizzando la resa dei frutteti e valorizzando al meglio le proprietà dei terreni. Le analisi hanno confermato che la Valle Brembana ha ottime peculiarità, addirittura superiori a quelle di zone più rinomate».

Mela Val Brembana (3)I soci Afavb partecipano ogni anno a viaggi di studio in zone dove sono operative aziende frutticole. Per segnalare la qualità e la genuinità delle Mele della Val Brembana, è nato uno specifico marchio di tutela, che mette in evidenza i colori della natura e quelli delle varietà coltivate: Golden, Gala, Red Delicious, Renetta e Topaz. «Sono anche i colori – sottolinea il vicepresidente Pinuccio Gianati – della maschera di Arlecchino, biglietto da visita della Val Brembana e del territorio bergamasco. Stiamo anche lavorando alla selezione di una varietà autoctona, rintracciata a San Giovanni Bianco, che mostra particolari doti di qualità e resistenza».

A livello didattico l’Afavb promuove attività specifiche presso il Campo Scuola “Arcobaleno delle Mele”, attivo dal 2012 a Moio de’ Calvi e per la campagna 2016 annuncia la creazione di un campo biologico certificato. Dallo scorso agosto l’associazione ha una nuova sede a Moio de’ Calvi ed il 4 ottobre ha ufficialmente presentato il proprio progetto nell’ambito di Expo Milano 2015, occasione nella quale hanno debuttato anche due nuovi dolci a base di mele e Mais Nostrano Orobico, un’ulteriore riscoperta del territorio.

La Sagra darà naturalmente l’opportunità di assaggiare e comprare le mele, ma anche prodotti del territorio, gastronomici e d’artigianato locale. Sabato alle 9 è in programma l’apertura ufficiale dell’area espositiva nel centro di Piazza Brembana, mentre alle 10 si aprirà il laboratorio didattico “La merenda sana: mele e sapori del territorio”, dedicato alle scuole locali. Alle 10.30 verrà inaugurato il “Tour gastronomico” che offre ai visitatori la possibilità di assaggi guidati alle eccellenze in mostra.

Alle 11.30 lo chef Andrea Midali presenterà preparazione e degustazione di risotto con le mele. Nel pomeriggio, alle 15.30, il tecnico Adriano Gadaldi illustrerà per i neofiti la possibilità di avviare un frutteto, mentre alle 16.30 degustazione di dolci di mele direttamente da Expo. Alle 17 il biologo nutrizionista Paolo Paganelli guiderà un incontro sul tema “Le Mele della Val Brembana, frutti della salute”.

Domenica 18 ottobre sarà interamente dedicata alla mostra-mercato delle Mele e dei prodotti tipici, con decine di stand. Alle 10 i tecnici Afavb proporranno una dimostrazione pratica di coltivazione, mentre alle 11 grazie alla collaborazione con Slow Food Valli Orobiche verrà proposto un Laboratorio del Gusto per abbinare mele e formaggi. Alle 14.30 partiranno le attività di animazione per bambini nell’area MeLaGIOCO, mentre alle 15 le torte in gara per lo specifico concorso verranno proposte all’assaggio del pubblico dagli allievi dell’Istituto Alberghiero di San Pellegrino Terme. Alle 16 la premiazione dei migliori frutti e dei dolci più gustosi chiuderà la due giorni di festa.


Cibo e turismo slow, in Fiera arrivano anche delegazioni dall’Expo

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La presentazione dei due eventi. Da sinistra: Alessandro Pagnoni, responsabile per Promoberg di Alta Quota; il segretario generale Luigi Trigona; Mons. Giulio Dellavite, segretario generale della Curia di Bergamo; Stefania Pendezza, responsabile per Promoberg di Agri Travel & Slow Travel Expo; Giancarlo Brivio, presidente provinciale della Coldiretti e Pietro Segalini, presidente Unpli Lombardia (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) 

Sia la montagna che il viaggio contengono una chiave di lettura del senso della vita. Non è un caso, quindi, che anche quest’anno la Fiera di Bergamo abbia deciso di ospitare in contemporanea due eventi internazionali che hanno un unico comune denominatore: il turismo.

“Alta Quota” e “Agri Travel & Slow travel expo” andranno infatti in scena insieme dal 9 all’11 ottobre, offrendo un itinerario variegato che va dall’universo delle risorse montane e sciistiche ai percorsi sostenibili in mezzo alla natura e alle tradizioni. «Se la nostra esistenza si svolge all’insegna della ricerca della felicità, forse poche cose meglio delle montagne e dei viaggi riescono a svelarci le dinamiche di questa impresa – ha detto il segretario generale dell’Ente Fiera Promoberg Luigi Trigona presentando gli appuntamenti–. Sia l’arte del viaggiare che dell’affrontare una scalata o una gita impegnativa pongono una serie di interrogativi nient’affatto semplici o banali. Alta Quota e Agri Travel insieme hanno un’alta valenza e consegnano ai loro visitatori le molteplici opportunità della risorsa montana e dell’apprezzamento del nostro territorio. Importante è la sinergia creata tra le istituzioni e gli operatori dell’industria turistica che, insieme, possono concentrare piani di sviluppo a sostegno dell’imprenditoria di questo comparto».

agri travel & slow travelAgricoltura, cultura, turismo, sostenibilità saranno le parole chiave di questa seconda edizione di Agri Travel che ben si concilia con le tematiche dell’Expo. Puntando sul concetto di turismo lento e spirituale, in contrapposizione con la frenesia del viaggiatore contemporaneo, l’evento focalizzerà l’attenzione sul mondo rurale, sulle tradizioni e sul cibo come bussola delle culture. «Il viaggio ideale – prosegue Trigona – è stato costituito quest’anno da Expo e dal suo clamoroso successo di cui Agri Travel ospiterà una significativa rappresentanza. Nei padiglioni della Fiera giungeranno infatti diverse delegazioni provenienti da Expo 2015, ovvero Cina, Colombia, Kazakistan, Israele, Marocco e Zimbabwe, per un confronto internazionale tra le diverse realtà. Il tutto in un’ottica di turismo slow che leghi virtuosamente il cibo ai luoghi di produzioni, per raccontare e mettere in dialogo tra loro arte, cultura, scienza, salute, paesaggio, storia e tradizioni».

Agri Travel & Slow travel expo verrà affiancata ad Alta quota, la fiera della montagna giunta ormai alla sua 12esima edizione. L’area esterna si confermerà regno indiscusso per chi ama escursionismo, arrampicata, trekking, alpinismo, nordic-walking e mountain bike, con circa 45 appuntamenti tra eventi, gare e incontri.

Tra le novità dell’edizione 2015 ci sarà la snowbike, la nuova disciplina austriaca per vivere la neve in modo divertente, aggregativo e sicuro. Saranno inoltre presenti 127 imprese tra grandi distributori, negozi specializzati,  operatori del settore e hotel benessere che forniranno informazioni utili sul pianeta della montagna. Per i più golosi ci sarà il villaggio della polenta taragna per degustare prodotti tipici del territorio lombardo accompagnati da birre artigianali e vini locali. Il 2015 è anche l’anno della conquista del Cervino. Per l’occasione verranno proiettati due filmati d’eccezione: “La grande conquista” di Luis Trenker e “Bonatti sulla Nord del Cervino” per celebrare l’alpinista bergamasco nella prima sua ascesa.

Per ulteriori informazioni sul programma dei due eventi: www.bergamofiera.it

Orari: venerdì 9 ottobre dalle 15  alle 20; sabato 10 e domenica 11 ottobre dalle 10  alle 20. Ingresso gratuito.


Dentro Expo / Un fondo sosterrà le start up agroalimentari innovative

banner pendezza

Il nuovo fondo nazionale per la creazione di imprese altamente innovative in campo agroalimentare partirà con una dotazione iniziale di 20 milioni di euro, cui faranno seguito ulteriori investimenti legati a tematiche specifiche, tra cui la digitalizzazione: questo è quanto è stato annunciato dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali nel corso del convegno “Start up e Innovazione”, svoltosi recentemente presso l’Expo di Milano. L’iniziativa è stata promossa dal Mipaaf congiuntamente con Google Italia e la fondazione ItaliaCamp, cui si deve la creazione del concept  “Vivaio Italia”, vero e proprio leit motiv del Padiglione Italia presso l’Esposizione universale.

Padiglione ItaliaDurante la conferenza, cui hanno assistito oltre 400 start up italiane selezionate tra le migliori pratiche d’innovazione imprenditoriale del nostro Paese,  il ministro Maurizio Martina ha affermato che «la sfida del futuro si gioca proprio nel saper interpretare la tradizione con nuovi strumenti». «L’agroalimentare – ha aggiunto – è un settore dinamico che attrae sempre più energie giovani e il nostro ruolo oggi deve essere quello di favorire lo sviluppo e attivare filoni di ricerca anche tecnologica che sappiano supportare al meglio le esigenze delle imprese del settore».

Il fondo ministeriale opera assumendo partecipazioni di minoranza nel capitale aziendale delle start up che presentino un convincente piano d’affari e che garantiscano un apporto di capitali privati pari ad almeno il 30% dell’investimento totale. Le provvidenze del fondo, destinate prevalentemente ai giovani, potranno essere cumulate con gli aiuti finanziari che il governo mette a disposizione attraverso Ismea per gli imprenditori under 40 per sostenere lo sviluppo di imprese agricole efficienti.

Tra i prossimi obiettivi del Mipaaf vi è inoltre quello di lavorare sulle infrastrutture della comunicazione digitale, «investendo 500 milioni di euro di risorse europee e pubbliche per portare internet veloce con la banda ultralarga nelle zone rurali – ha detto il ministro – e dare impulso a processi di innovazione per sostenere la crescita del settore agroalimentare».

Google Italia, partner co-organizzatore della conferenza, ha annunciato le iniziative della multinazionale per voce di  Michiel Bakker, Director Global Google Food. «Ci troviamo di fronte ad un’occasione preziosa per promuovere le eccellenze produttive italiane in tutto il mondo ed affrontare temi importanti come quelli al centro della Carta di Milano, promossa da Expo – ha osservato Bakker -.  La tecnologia oggi offre opportunità notevoli a produttori, imprenditori e start up del mondo agroalimentare e Google è pronta a fare la propria parte».

Nella strategia complessiva di Google per le Pmi agroalimentari italiane rientra il progetto “Made in Italy: Eccellenze in Digitale” (www.google.it/madeinitaly), che ha la finalità dichiarata di divulgare su scala globale le migliori produzioni agroalimentari italiane nel mondo. Altro fondamentale obiettivo: potenziare l’educazione al digitale al servizio delle imprese. A questo proposito Google Italia ha dato corso alla creazione di una nuova piattaforma denominata “Crescere in Digitale”, specificamente dedicata alla formazione di giovani talenti.


Albino, cena in piazza con i prodotti del mercato agricolo

albino cena in piazzaL’edizione di agosto del “Mercato agricolo e non solo” di Albino, in programma sabato 8, si terrà in via eccezionale sul piazzale della chiesa, piazza San Giuliano, e si protrarrà per l’intera giornata.

Il consueto appuntamento promosso da Mercato&Cittadinanza, che promuove la filiera corta e la sensibilizzazione sui temi dell’ecosotenibilità, diventa quindi una vera festa di piazza che al mercato, dalle 9 alle 12.30, affianca i laboratori pomeridiani di scambio di saperi, due aperitivi, uno caratterizzato dalle specialità preparate con erbe locali spontanee e l’altro con i prodotti del Commercio EquoSolidale e di Libera, spettacoli circensi, musica dal vivo, oltre all’ormai tradizionale cena a kmZero con prodotti locali, dei produttori M&C e di alcuni negozi di vicinato albinesi.

Ecco il programma, particolarmente ricco di attività anche grazie alla rete di collaborazioni sempre più consolidata con realtà ed associazioni del territorio:

dalle ore 9
  • “Mercato agricolo e non solo” con i produttori e gli artigiani locali
  • Letture di libri Leggo Facile e uno strepitoso Laboratorio Artistico a cura della Biblioteca
  • Baratto di libri e fumetti a cura delle comunità Deinos e Kairos
ore 11.15
  • Aperitivo a kmZero con erbe spontanee locali e altre specialità a cura dell’associaizone PaneAmaro
dalle ore 15
  • Animazione per bambini: truccabimbi e giochi da tavolo
ore 15
  • LABORATORIO “Facciamo il formaggio insieme” a cura di Battista Aquilini, produttore di formaggi di capra che partecipa a M&C
ore 16
  • LABORATORIO /  WorkSHOW di panificazione e pasta madre a cura de “Gli Armadilli-Laboratorio di ecologia pratica”    con distribuzione di pasta madre ai partecipanti
ore 16.30
  • Merenda in piazza
ore 17
  • Spettacolo di circo moderno V.I.P.-Very Important Palo di e con l’acrobata Andrea Fantauzzi
ore 18
  • Aperitivo Equo Solidale a cura di Amandla (CommercioEquoSolidale)
ore 19.30
  • Cena a kmZero di Mercato&Cittadinanza
ore 21
  • Spettacolo di circo moderno V.I.P.-Very Important Palo di e con l’acrobata Andrea Fantauzzi
a seguire
  • Musica da vivo con il duo di rock e blues acustico “M&N”

Per tutta la giornata sarà attivo il bar equo-solidale e a kmZero. Sono previsti spazi al coperto in caso di pioggia.

I fondi raccolti durante la Festa In Piazza sono a favore dell’associazione M&C, a sostegno dell’attività di gestione della qualità dei “Mercati agricoli e non solo”

Tutti i prodotti proposti da Mercato&Cittadinanza non sono solo “a filiera corta” ma anche realizzati nel rispetto dei diritti del lavoro e dell’ambiente. Sono inoltre presenti bancarelle di associazioni e realtà culturali, oltre che gli stand di alcuni artigiani.

Info: mc@cittadinanzasostenibile.it  – 347.9303786 Simonetta Rinaldi


Grani antichi, anche a Bergamo è partita la riscoperta

Soppiantati da varietà più moderne, sacrificati sull’altare dell’aumento della produttività per le esigenze dell’agro-industria e per la ricerca delle migliori caratteristiche reologiche per l’industria del pane e della pasta, i grani antichi tornano nei campi italiani, che dagli anni Settanta ad oggi hanno perso oltre duecento popolazioni di frumento tradizionali.

Anche in Bergamasca si stanno ripiantando i grani dei nostri nonni, dal farro monococco alle varietà create, in piena battaglia autarchica del grano, dal grande genetista marchigiano Nazareno Strampelli negli anni Trenta e Quaranta.

Ad Astino

Nella Valle della Biodiversità, sezione di Astino dell’Orto Botanico di Bergamo, sono spuntate le prime spighe. In campo 22 varietà fornite dal Cra di Sant’Angelo Lodigiano raccontano la storia dell’addomesticazione del frumento: dall’Aegilops Tauschi, varietà selvatica progenitrice del frumento tenero e del farro grande, al Triticum Turgidum, al progenitore selvatico del Triticum monococcum, con spiga lunga e che si rompe a maturità, per citarne alcune.

In campo anche il Grano Khorasan originario dell’Iran, il Triticum Timopheevii, sottospecie selvatica tuttora esistente in Turchia, Iran e Iraq, lo Zhukovskyi, ancora presente nelle regioni del Caucaso. Al farro medio più coltivato in Italia, si affiancano il farro grande spelta e il farro piccolo monococco, nelle varietà Monlis e Monarca. In due passi sarà possibile ripercorrere ad Astino la storia millenaria del frumento, oltre a quella del mais con oltre cento varietà, e vedere crescere in campo circa 300 specie e oltre 1.000 varietà agricole.

In Val Seriana

Nella Valle dal paesaggio ormai “giacimento” di archeologia industriale e cattedrale del lavoro in rovina, con troppi capannoni deserti, tornano le spighe antiche nei campi, dopo più di mezzo secolo di assenza. Andrea Messa, manager per oltre trent’anni presso multinazionali, conquistata la pensione, ha deciso tornare alle origini, riportando, con zappa e aratro, i cereali minori in montagna. L’idea è nata nel 2012 recuperando in soffitta sacchi di sementi di San Pastore di nonno Antonio (per tutti “i segretare”, dato che veniva da una famiglia di notai, direttori di banca e segretari comunali) che nel 1934 vinse la medaglia d’oro della battaglia del grano di mussoliniana memoria.

Richiesti i semi all’Istituto di Cerealicoltura di Sant’Angelo Lodigiano, non senza aver prima consultato i saggi cerealicoltori dell’alta Valle – tutti over 80 – con la creazione dell’associazione culturale “Grani Asta del Serio”, Messa ha deciso di ripiantare Farro Monococco, Frumento Spada, Ardito, Mentana e Orzo, in contrada Beccarelli a Nasolino e alla Valzella di Ardesio. Il progetto di sperimentazione prevede, una volta raggiunto il regime delle colture, come evidenzia il logo dell’associazione, la produzione di farine, pane e pasta a chilometro zero.

Le antiche spighe richiedono il più antico e insuperabile metodo di trasformazione, con la macinatura a pietra nel fiabesco mulino ad acqua Giudici di Cerete. «È bello veder ondeggiare le spighe mature dopo oltre sessant’anni dal definitivo abbandono delle coltivazioni in quota – spiega Messa che dell’associazione “Grani Asta del Serio” è presidente oltre che fondatore -. Le nostre vallate sono state  sempre autosufficienti nella produzione di grano per il loro sostentamento. Erano tempi in cui il grano si faceva per il consumo familiare e non per la “grana”. Lo scopo dell’associazione è quello di riscoprire e valorizzare elementi culturali e colturali delle nostre vallate, di cui ogni famiglia almeno fino agli anni Cinquanta era depositaria».

Il progetto è al terzo anno dalle prime semine: «Nel 2012 abbiamo avviato le prime prove in campo con frumento Mentana e San Pastore, unitamente ad altri due tipi di grani creati dal genetista Nazareno Strampelli: l’Ardito e il Tiriamo diritto. Da Piario a Fiumenero oggi contiamo venti siti di sperimentazione in atto. Le prime semine hanno dato ottimi risultati, tanto che il grano è cresciuto bene fino a 1.050 metri. Tra poco, a luglio, abbiamo in programma la prima mietitura, nei due ettari complessivi coltivati nelle nostre valli. Ci aspettiamo di cogliere 100 quintali di grano, di ottenere quindi 80 quintali di farina e ricavare circa 160 quintali di prodotti da forno».

Oltre ai cereali propriamente detti, in Valle si torna a coltivare il formèt negher o grano saraceno: «Da sempre si coltiva in montagna, dall’Alto Adige alla Valtellina – continua Messa -. Non a caso la distanza tra Teglio, patria del grano saraceno, e Valbondione è inferiore a quella che separa l’Alta Val Seriana da Bergamo. È una coltivazione interessante tutta da recuperare: oggi l’85% del grano saraceno viene importato da Turchia e Marocco. Se dovessimo produrre anche solo il 5% in Italia avremmo fatto la felicità dei cerealicoltori».


Treviglio, fino a domenica la Fiera agricola. L’ultima all’ex foro Boario

fiera agricola treviglioWeekend all’insegna dell’agricoltura a Treviglio, dove dal 30 aprile al 3 maggio torna, per la 34esima edizione, la Fiera Agricola della Bassa bergamasca, appuntamento che, grazie alla lunga tradizione e alla collocazione geografica, è considerato un punto di riferimento per il comparto agricolo e zootecnico di Bergamo e Crema.

La Fiera, che sarà inaugurata giovedì 30 aprile alle ore 18.30, si svolgerà nel quartiere fieristico in viale Merisio, su un’area di 14.000 mq ed ospiterà almeno 120 espositori provenienti oltre che dalla Bergamasca anche dalle province di Brescia, Mantova, Cremona Lodi e Milano. In primo piano tra gli appuntamenti, le Mostre ufficiali zootecniche in collaborazione con l’Associazione Provinciale Allevatori di Bergamo, ovvero la Mostra Provinciale della Razza Frisona, quella dei Suini e quella del Coniglio riproduttore.

Numerose anche le iniziative proposte dall’Associazione Norcini Bergamaschi, tra cui le dimostrazioni della lavorazione dei salumi, in programma tutti i giorni, e, il primo maggio, il quinto concorso provinciale del “salame tradizionale bergamasco”, la gara di “stima del peso di un salame oltre misura” e quella di “bravura e velocità nella legatura del salame bergamasco”, oltre alle degustazioni.

Il carnet si completa con incontri, convegni, dibattiti, degustazioni, presentazione di prodotti tipici del territorio e proposte mirate di turismo enogastronomico in collaborazione con la Pro Loco di Treviglio. Strettamente a tema anche la linea del ristorante-bar allestito per accogliere i visitatori, con 200 posti a sedere e menù rigorosamente tipici bergamaschi.

Nata nel 1981 per rispondere alle esigenze del settore e porsi come punto di incontro e di scambio tra le realtà che gravitano e interagiscono nel panorama agricolo della bergamasca e cremasca, la Fiera troverà presto una nuova collocazione, dopo la cessione da parte del Comune dell’ex Foro Boario. L’amministrazione ha infatti avviato la fase definitiva per la realizzazione del nuovo Polo Fieristico, che sorgerà in via via Murena, a sud della stazione Centrale.

Dal 2005 l’agricoltura è comunque di casa a Treviglio tutti i mercoledì mattina in piazza Cameroni, dove si svolge il mercato degli agricoltori organizzato dalla Fiera Agricola della Bassa Bergamasca, il primo nato in Lombardia.

La fiera è aperta giovedì 30 aprile della 19 alle 23, da venerdì 1 a domenica 3 maggio dalle 9 alle 23.


Slow Food Day, a Bergamo mercato agricolo e taglieri

slow food-day quadratoSabato 18 aprile si tiene in tutta Italia la quinta edizione dello Slow Food Day, giornata in cui le Condotte si mettono a disposizione per dare informazioni su Slow Food e sui principali progetti associativi, per far conoscere i Presidi, i prodotti delle Comunità del cibo e quelli dell’€™Arca del territorio, per offrire momenti didattici e divulgativi insieme agli agricoltori locali che producono in modo sostenibile. Le manifestazioni di quest’anno sono dedicate al cibo quotidiano “Buono, Pulito e Giusto”.

In città l’appuntamento è in piazza Pacati, nel quartiere di Monterosso, dalle 9 alle 14. La Condotta Slow Food Bergamo sarà presente al “Mercato Agricolo e Non Solo” insieme con la Cooperativa Sociale Aretè, Comunità del Cibo – Terra Madre – Slow Food, che per l’occasione presenterà il libro “Progetto Aretè – Costruzione di un modello di impresa agricola con finalità sociali”. Organizzerà anche un incontro di educazione alimentare per la prima classe della scuola media Camozzi di Monterosso presso l’ostello e preparerà il “Tagliere slow” composto dai prodotti del Mercato, accompagnati dal pane di filiera bergamasca del progetto Aspan e dai vini del Consorzio Valcalepio.  Contatti: enrico.radicchi@tiscali.it 348 2896002; Stefano Golino fiduciario@slowfoodbergamo.it 334 1181594

La Condotta della Bassa bergamasca sarà invece in campo domenica 26 alla Cascina Pelesa (via Canonica 148 – Treviglio – frazione Geromina), ospiti della Cooperativa agricola Castel Cerreto, per una giornata che avrà come protagonisti gli asparagi biologici, con possibilità di raccolta fai da te e tante altre iniziative.Contatti: Chicco Crippa 335 8127207 – slowdood.treviglio@gmail.com

 


Pasquetta, al castello di Malpaga “assalto” ai prodotti tipici

È piaciuta davvero la Pasquetta proposta da Confagricoltura Bergamo al castello di Malpaga: un pic nic apparecchiato da ben 30 aziende agricole che nelle proprie postazioni hanno proposto prodotti e piatti tipici. La bella giornata, lo scenario storico, le iniziative di intrattenimento organizzare a corollario – come le visite al castello, gli spettacoli in costume, l’area didattica e l’esposizione di carrozze – hanno fatto il resto regalando alla manifestazione quasi 8mila presenze e un bilancio sopra ogni aspettativa. L’evento, dal titolo “Enogastronomia, storia e tradizione”, è stato realizzato nell’ambito del progetto di Confagricoltura “Expo… anch’io”, progettato in avvicinamento all’esposizione universale di Milano e al suo tema “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita”. L’alimentazione si è così intrecciata con la promozione della produzione agricola, l’enogastronomia, ma anche con la storia e l’arte del territorio.