Il 24 febbraio, s’è insediato il tavolo Permanente dell’Impresa Lombarda convocato dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico Mauro Parolini. Confcommercio Lombardia ha partecipato all’incontro con il vice presidente Giovanni Paolo Malvestiti – presidente anche dell’Ascom di Bergamo nonché della Camera di Commercio.
Posto l’accento sulla crisi, che ancora pesa su cittadini e imprese, Malvestiti, nel suo intervento, è tornato a sottolineare la necessità di una forte lotta alla burocrazia che «non significa abbattere il sistema normativo, ma distinguere tra una burocrazia “buona” orientata a dare regole “certe” ed una burocrazia “cattiva” che incide negativamente sulla vita delle imprese, attraverso la creazione di adempimenti inutili, ripetitivi e spesso costosi».
«Per questo – ha aggiunto – occorre incidere sulle Semplificazioni, mantenendo regole certe (anche per esempio rispetto a nuove attività presenti nel web come Airbnb, e-commerce ecc.), ma alleggerendo gli adempimenti delle imprese».
Il vicepresidente di Confcommercio Lombardia ha poi portato l’attenzione sulle aggregazioni tra imprese, che contribuiscono ad accrescere la competitività e il posizionamento delle micro e pmi lombarde sui mercati. «Occorre – ha rimarcato – dare nuovo impulso all’esperienza lombarda per lo sviluppo delle Reti d’impresa, sia capitalizzando l’esperienza delle reti nate negli ultimi anni, sia favorendo le aggregazioni di filiera e la nascita di nuove reti. Occorre inoltre dare nuove strategie e nuove sfide alla positiva esperienza dei distretti – Duc, Did e Dat – che hanno saputo evolversi dall’originaria funzione di valorizzazione dei centri urbani a forte vocazione commerciale fino a diventare veri e propri strumenti di marketing territoriale che legano commercio, turismo, attrattività».
In questo ambito, Malvestiti ha avanzato una serie di proposte, come accrescere progettualità e programmi a medio-lungo termine nelle realtà distrettuali; valorizzare la nascita e lo sviluppo di nuove reti e distretti; sostenere (anche con voucher) le reti già operative da almeno due anni; prevedere abbattimento dell’Irap o altre agevolazioni sui tributi locali, per le imprese aderenti ad una rete o distretto.
Nuove imprese e passaggio generazionale
Il 2015 ha visto in Lombardia la nascita di oltre 59mila nuove imprese con un aumento pur lieve rispetto all’anno precedente. Di queste, oltre 10mila appartengono al settore commercio, più di 3mila al turismo e alla ristorazione. Positiva – è stata giudicata da Confcommercio Lombardia – l’azione dell’assessorato allo Sviluppo Economico che sta attivando un nuovo piano di intervento a favore dell’avvio di impresa, attingendo anche alle risorse della nuova Programmazione Comunitaria. Si tratta di un investimento significativo (circa 70 milioni di euro complessivi nei prossimi anni). Le tra le proposte che Malvestiti ha evidenziato figurano il sostegno a tutte le nuove imprese, comprese le attività meno strutturate (micro imprese e pmi) di tutti i settori economici; il consentire anche alle nuove imprese con scarso patrimonio di accedere ai contributi (anche con la garanzia dei consorzi fidi) e l’investimento nella continuità d’impresa, con misure a sostegno del passaggio generazionale.
Rigenerazione urbana, mobilità e centri commerciali naturali
«La sfida delle città del futuro – ha puntualizzato Malvestiti – vedrà vincenti quelle realtà che sapranno coniugare arte, attrattività dei luoghi, mobilità e logistica in ottica di smart city. Il sistema distributivo ed il turismo rappresentano una rete straordinaria di attrattività delle nostre città, assicurando conoscenza dei luoghi e capacità relazionale con il cittadino/consumatore. Valorizzare i centri commerciali naturali – ha proseguito il presidente dell’Ascom – significa affrontare il degrado di edifici abbandonati, prevedere forme di contrasto alla desertificazione dei centri storici, aumentare le attività di servizio, assicurare le diverse forme di accesso alla città e di modalità di spostamento, migliorare la logistica e la mobilità, introdurre forme innovative di approvvigionamento delle imprese (carico/scarico). Anche in questo ambito non sono mancate le proposte. Tra queste, avviare nuove misure per sostenere lo sviluppo di aree cittadine o di vie interessate dalla desertificazione, incentivando l’apertura di nuove attività; attivare politiche per l’attrattività, mantenere un forte raccordo tra commercio e turismo e favorire il recupero dei negozi sfitti».
Internazionalizzazione
Le sempre maggiori opportunità di rapporti commerciali con l’estero delle pmi lombarde – anche alla luce del positivo traino offerto da Expo 2015 – richiedono oggi un più ampio panorama di servizi di accompagnamento e iniziative di sostegno, «rispetto alle quali – ha detto Malvestiti – è fondamentale l’apporto della Regione Lombardia. Iniziative anche per i settori del terziario interessati come il manifatturiero e l’artigianato ai mercati esteri. Tra le proposte avanzate: prevedere nuovi voucher per l’internazionalizzazione, anche per sostenere le spese di logistica, trasporti, servizi assicurativi, manutenzione e post vendita; sostenere l’import strategico (di tecnologia, semilavorati, materie prime e tutto quello che serve al settore manifatturiero); aiutare le imprese lombarde semplificando controlli e procedure doganali.