Per i gestori di sale gioco e locali con slot machine partono i corsi di formazione. Aderendo alle recenti disposizioni – L.R. 21 Ottobre 2013, n.8 “Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico” – l’Ascom è tra i firmatari del protocollo di collaborazione con l’Asl di Bergamo per la programmazione di corsi formativi rivolti ai gestori di locali slot.
I dati ufficiali sul gioco d’azzardo in Italia confermano che si tratta di un fenomeno significativo, per cui la Lombardia detiene il primato con un fatturato annuo di circa il 18% del totale nazionale. La realtà e l’indotto del gioco d’azzardo sono considerate la terza industria italiana, anche se negli ultimi mesi si nota un’inversione di tendenza sia nel giocato che nel numero delle strutture dedicate. Sono circa 1.600 i giocatori patologici in cura nei Dipartimenti delle dipendenze delle ASL lombarde. Nel 2014 il numero di utenti in trattamento per il gioco d’azzardo patologico nei Sert bergamaschi sono stati 239 (nel 2005 erano 28), per lo più uomini di età compresa tra i 45 e i 49 anni.
La diffusione degli apparecchi nella nostra provincia è alta. Si contano oltre 2mila esercizi dotati di slot machine, il 10% (quindi 200) sono sale gioco, il rimanente pubblici esercizi. In totale i bar nella bergamasca sono 2.600.
I corsi sono finalizzati alla conoscenza e alla prevenzione dei rischi connessi al gioco d’azzardo patologico e alla conoscenza generale della normativa in materia di gioco d’azzardo lecito.
«Non si tratta solo di presentare un corso obbligatorio né di vietare il gioco – spiega il vicedirettore dell’Ascom Oscar Fusini – ma di far crescere il gioco sano e di fare informazione e sensibilizzazione sulla differenza tra gioco sano e gioco patologico. L’obiettivo è rendere più informati i gestori dei locali, permettere loro di riconoscere chi dei loro clienti ha un problema patologico con il gioco e di promuovere buone prassi per ridurre le problematicità del gioco d’azzardo. Accorgimenti semplici possono risultare molto efficaci – rileva – come non posizionare il ripiano per appoggiare il bicchiere accanto alle slot, in modo che il cliente per bere sia costretto a spostarsi dalla macchina, mettere bene in vista un orologio, e ancora evitare l’abbinamento alcol-macchinette che è molto rischioso. In questo modo il responsabile del locale ha anche un ruolo sociale. L’intento è di trovare un equilibrio tra l’attività commerciale e la tutela della salute».
«I corsi sono obbligatori per i titolari degli esercizi – ricorda Andrea Comotti, responsabile dell’area Sistemi gestionali dell’Ascom -. Hanno una durata di 4 ore e al termine della frequenza è previsto un test. I requisiti per frequentarli sono aver compiuto 18 anni e avere una buona conoscenza della lingua italiana. Il corso va effettuato entro il 3 novembre per i pubblici esercizi già in attività e entro tre mesi dall’apertura per i nuovi gestori. La frequenza de essere rinnovato biennalmente. Per chi non ottempera all’obbligo è prevista una sanzione dai 1.000 ai 5.000 euro».
Il costo è fissato entro un massimo di 100 euro. Per gli associati Ascom la quota è di 70 euro”.
In questo percorso di sensibilizzazione e di contrasto al gioco d’azzardo, l’Ascom si impegna inoltre a promuovere il Codice Etico di regolamentazione, redatto dal Tavolo Provinciale per la Prevenzione del Gioco d’Azzardo Patologico costituito da ASL Bergamo – Dipartimento Dipendenze, Ascom, Associazione Atena, Associazione Giocatori Anonimi, Assocciazione Libera, Associazione Provinciale Polizia Locale, Caritas Bergamo, Confcooperative – Federsolidarietà, Confesercenti, Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci, L’Eco di Bergamo, Prefettura, Questura, Sindacato – CGIL, Sindacato – CISL, Tavolo Enti Accreditati, Tavolo Terzo Settore.
Obiettivo del Codice Etico è quello di tutelare la salute dei giocatori e ridurre il rischio di sviluppare una dipendenza da gioco.
Per iscriversi ai corsi e per informazioni, è necessario contattare l’Ascom allo 035 4120111