Primo fine settimana tiepido per i saldi estivi nella Bergamasca: le prime giornate hanno registrato una tendenza negativa rispetto all’anno scorso. Secondo le stime di Ascom Bergamo Confcommercio gli acquisti sono stati del 10% in meno, con punte negative anche del 12-15%, e uno scontrino medio intorno ai 90 euro.
Il presidente Paolo Malvestiti parla di debutto sottotono: «In generale si sono registrate performance in leggera diminuzione sul 2016. Le famiglie sono ancora in difficoltà e questo si vede anche dal valore degli acquisti. Confidiamo nei prossimi fine settimana. Fare un bilancio dei saldi, a pochi giorni dal via, è azzardato. I conti li faremo alla fine. Per il momento è ancora possibile trovare assortimento di capi e taglie e tante occasioni per rinfrescare il guardaroba. Con il procedere delle settimane l’assortimento sarà via via inferiore».
In questi primi giorni chi attendeva di poter comprare l’abito o le scarpe griffate si è fatto avanti subito, ma non si sono viste file davanti ai negozi. I più gettonati sono stati quelli di abbigliamento e calzature, in particolare i punti vendita delle catene “low cost”. Le famiglie hanno preferito le vie dello shopping e i centri commerciali rispetto alle zone semicentrali e periferiche e hanno acquistato soprattutto costumi da bagno, sandali, polo, camicie, abiti leggeri da donna, calzature sportive e pelletteria.
Le migliori opportunità del settore moda si potranno provare ed acquistare nei negozi fino al 30 agosto.
Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, ogni famiglia spenderà in media per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature a prezzi ribassati circa 230 euro per un valore complessivo intorno ai 3,5 miliardi di euro.