Rondò delle Valli, quell’incubo quotidiano dimenticato dalla politica

rondò valliSpettabile redazione

ho letto qualche settimana fa, sulla stampa locale, che politici e amministratori pubblici bergamaschi stanno discutendo della possibilità di realizzare o meno un’autostrada o superstrada per collegare Bergamo a Treviglio. Orbene, io abito ad Alzano Lombardo, in Val Seriana, e ogni mattina, vi assicuro, mi devo sorbire di quelle code al Rondò delle valli che non vi dico. Qualcuno dirà: ancora con questa solfa del rondò! Bè, come potete constatare dalla foto scattata giovedì scorso (e che vi allego), poco o nulla è cambiato in questi ultimi anni.

L’altra mattina, una delle tante, dall’inizio della coda, appena superata la via Martinella, all’immissione nel rondò ho impiegato 16 minuti. Senza contare l’immancabile bis, il secondo “tappo” al rondò di Campagnola, con la colonna d’auto ferma a partire dalla caserma dei carabinieri di Via delle Valli.

La durata delle code va a giornate. E’ comunque imprevedibile e pertanto devo mettere in conto, ogni mattina, una partenza anticipata per non arrivare tardi al lavoro. Speravo che il Tram delle Valli (opera davvero meritoria) e soprattutto la superstrada Seriate- Nembro- Cene e il nuovo sottopasso in direzione Val Brembana potessero dare un po’ di ossigeno agli intasamenti. Così non è stato. So che non se la passano altrettanto bene quelli che arrivano da Gorle, costretti anche loro a estenuanti code quotidiane prima di potersi immettere nel Rondò delle Valli.rondovalli 1

Ecco, alla luce di tutto ciò, mi chiedo: ma prima di mettere mano a nuove infrastrutture, che magari non servono (la Brebemi insegna), non sarebbe il caso di gettare un occhio a quel che non va sulla viabilità “storica”. Come si può far finta che questi problemi non esistano più? Qualche anno fa, se ben ricordo, la Giunta comunale di Bergamo decise di rinviare la realizzazione del sovrappasso perché non se la sentiva di affrontare l’ investimento sul rondò.

Non sarebbe allora opportuno dirottare eventuali contributi regionali, che mi pare siano previsti per la nuova arteria Bergamo-Treviglio, su interventi utili a risolvere ingorghi cronici piuttosto che spendere risorse in nuove opere che impatteranno pesantemente sul territorio con tanti dubbi sulla loro effettiva utilità?

lettera firmata

Copyrights 2006-2022 – Iniziative Ascom S.p.A. – P.iva e C.F. 01430360162