Rinascimento urbano, Bergamo vara il “Tavolo per l’edilizia”

costruzioni - ediliziaUn progetto strutturato di rilancio del settore delle costruzioni nella Provincia di Bergamo per la creazione di un’edilizia innovativa: è questo l’obiettivo che muoverà i lavori del Tavolo per l’Edilizia, istituito dalla Camera di Commercio di Bergamo presentato questa mattina. Il Tavolo, coordinato da Ottorino Bettineschi, vicepresidente della Camera di Commercio e presidente dell’ Ance di Bergamo, raccoglie tutti i rappresentanti e gli interlocutori locali della filiera dell’edilizia, ovvero Ance Bergamo, Cna, , Compagnia delle Opere, Confartigianato Bergamo, LIA,  Ordini degli Architetti, degli Ingegneri di Bergamo e dei Geologi della Lombardia, Università di Bergamo, Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati di Bergamo e Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Bergamo. Ogni associazione vi partecipa con il rispettivo presidente e si riunisce periodicamente con cadenza settimanale: attualmente il gruppo dei Presidenti si è riunito già 7 volte da fine luglio. Nell’ambito della presentazione odierna, cui erano presenti tutti i componenti del Tavolo, sono intervenuti: Paolo Malvestiti, presidente della Camera di Commercio di Bergamo,  Ottorino Bettineschi, che ha illustrato il Manifesto del Rinascimento Urbano, il Professor Paolo Riva in rappresentanza dell’Università di Bergamo ed Emanuele Prati, segretario generale dell’ente camerale.

La filiera

La Provincia di Bergamo esprime numeri imponenti per quanto riguarda le costruzioni: la filiera conta infatti più di 20.000 imprese che sviluppano un fatturato di 3,5 miliardi di Euro e circa 8MILA professionisti, per un totale di quasi 30mila attività al netto dei rispettivi collaboratori. I temi chiave che verranno affrontati in termini di didattica, ricerca e sviluppo, saranno la rigenerazione urbana, la crescita della qualità e della sicurezza del territorio anche tramite il contrasto al dissesto idrogeologico, le prestazioni del costruito per una più alta vivibilità dei residenti ed attrattività turistica, così come l’efficientamento delle infrastrutture. Il raggiungimento di questi obiettivi sarà da perseguire mettendo al centro la tutela dell’ambiente, sia da parte della committenza pubblica che di quella privata, la riduzione delle emissioni di CO2 (ed altri gas serra), attraverso il risparmio, l’efficienza energetica, l’impiego di fonti rinnovabili e l’utilizzo di materiali sostenibili e di eco-innovazioni, la valorizzazione ed il recupero del patrimonio artistico, culturale e naturale e nuovi modelli di partenariato pubblico-privato. Per realizzare questo progetto una grande attenzione sarà rivolta all’innovazione e alla ricerca attraverso collaborazioni tra università, scuole, aziende e mondo delle professioni al fine di valorizzare e sviluppare le eccellenze già presenti sul territorio. Conseguenza dell’innovazione e della ricerca è la creazione di un sistema di formazione continuo su materiali, tecnologie e processi di filiera. Infine, ma non meno importante, è da sottolineare l’azione volta a favorire aggregazioni tra tutte le imprese della filiera per vincere le sfide di un mercato globale e competitivo.

“Oggi per l’edilizia a Bergamo si chiude un mondo e se ne riapre un altro – ha dichiarato Bettineschi, coordinatore del Tavolo per l’Edilizia -. Dopo otto anni di crisi, il comparto delle costruzioni c’è, non si arrende e dimostra di saper reagire mettendo in campo tutte le sue forze facendo rete. La filiera oggi rappresentata lavorerà affinchè a partire dalle linee guida del Manifesto del Rinascimento Urbano, si realizzi un Progetto che a cascata “costruirà nuovi progetti”. “La ripresa che stanno riscontrando altri settori merceologici non ha ancora coinvolto le costruzioni che per la nostra provincia hanno un impatto determinante sull’intera economia – ha dichiarato Malvestiti -. Auspico che il Tavolo per l’Edilizia possa portare frutti, collocandosi in un momento in cui, cogliendo questi primi segnali congiunturali positivi, si possa ripartire con azioni ragionate e mirate. La Camera di Commercio sarà in prima linea nell’appoggiare tutti quei progetti volti a portare fuori dalla crisi il nostro territorio affinché l’economia riparta nella sua complessità”. In una riflessione inviata dal Rettore dell’Università di Bergamo, Remo Morzenti Pellegrini si evidenzia che il Tavolo per l’Edilizia avrà anche il compito di pensare “Un modello per una città vivibile: sicura, confortevole, attrattiva; che sia un vivace polo con patrimoni culturali e artistici da tutelare, una Bergamo attenta all’ambiente e alla sostenibilità, centro di relazioni virtuose tra cittadini, pubblico e privato. Una Bergamo virtuosa, che cresce grazie all’impegno di tutte le persone che ogni giorno si prendono cura di un bene comune, la propria città”.

Il progetto

Per identificare le azioni a supporto di questa politica di sviluppo sono stati creati 6 Gruppi di lavoro che con funzioni e obiettivi specifici: Marchio e comunicazione, Analisi ricognitiva del territorio, Innovazione, ricerca e formazione, Credito e reperimento risorse finanziarie, Norme e Imprese e Lavoro. Il primo obiettivo in ordine di tempo sarà l’ideazione di un Marchio della filiera dell’edilizia bergamasca che identificherà le imprese e le attività economiche che nell’ambito di questo percorso aderiranno ai requisiti per farne parte. Il lavoro dei Gruppi servirà a formulare proposte che a seconda della loro natura verranno sottoposte alle diverse Istituzioni di governo locale ed è previsto che il Tavolo si faccia promotore anche di iniziative pubbliche, quali convegni ed eventi di interesse del settore, tra cui anche manifestazioni fieristiche. Questo percorso nel suo complesso, anche tramite il lavoro dei Gruppi, permetterà una ricognizione del settore a 360°: questo per permettere che le proposte formulate siano realmente corrispondenti alle esigenze del territorio e che abbiano ricadute concrete e dagli effetti misurabili, anche in ragione della diffusa consapevolezza che l’edilizia è un traino irrinunciabile per la Provincia oltre che per l’intera economia.  Un’azione che fonda quindi le sue radici nel presente con lo sguardo rivolto al futuro: gli odierni processi di riqualificazione delle città richiedono nuovi modelli finanziari e di business in discontinuità con il passato e che possano agevolare sia il settore pubblico che quello privato, come l’innovazione e la ricerca dovranno agire di concerto con i processi di formazione che dovranno necessariamente essere ottimizzati e condivisi con tutto il sistema-filiera. Una filiera che dovrà a sua volta vedere valorizzate imprese e professionisti eccellenti in grado di cogliere opportunità di crescita e di sviluppo. Tutto quello che a livello normativo potrà essere migliorato verrà suggerito agli Enti di riferimento sia a livello locale che centrale, con particolare attenzione a forme di sburocratizzazione ostative rispetto ai tempi che oggi richiedono l’economia di mercato e gli investitori. Cruciale sarà infatti il capitolo sulle risorse finanziarie e sul loro reperimento, puntando tra gli altri strumenti anche ai Fondi Europei. Con questo corposo progetto, il Tavolo per l’Edilizia della Camera di Commercio di Bergamo si candida a diventare una best practice a livello nazionale e a rendere effettivo il passaggio da “Capitale dell’edilizia” a “Capitale dell’innovazione nell’edilizia”.

 

Il Manifesto del Rinascimento Urbano