Provincia, 19 Comuni siglano l’accordo per la stazione unica appaltante

Provincia-BergamoIeri in Provincia, alla presenza di 19 sindaci (Barbata, Bottanuco, Calcinate, Caprino Bergamasco, Casnigo, Cavernago, Dossena, Fontanella, Ghisalba, Mapello, Oltressenda Alta, Piario, Ponteranica, San Giovanni Bianco, Sant’Omobono Terme, Sovere, Ubiale Clanezzo, Val Brembilla, Valgoglio) è stata siglata la convenzione per l’esercizio della funzione di Stazione unica appaltante. E’ il taglio del nastro ufficiale di questo nuovo servizio che qualifica la Provincia come vero e proprio “ente di area vasta” a supporto dei Comuni i quali, ad eccezione del capoluogo, sono chiamati per legge ad associarsi o ad aderire a convenzioni come questa per poter espletare gare di forniture e servizi di importo maggiore di 40mila euro, e di lavori di importo maggiore a 150mila euro. E’ la posa della prima pietra dopo un percorso iniziato lo scorso maggio, quando per la prima volta la Provincia ha mandato una lettera a tutti i Comuni per sondare l’interesse ad aderire a questo nuovo servizio. Il prossimo mese di marzo è prevista l’adesione di altri Comuni che hanno chiesto più tempo per deliberare la firma della convenzione, e per il futuro si prevede che la Stazione unica appaltante sia destinata ad allargarsi ulteriormente: “Al momento è sufficiente che due Comuni si associno per poter effettuare queste gare, mentre l’adesione alla Stazione unica appaltante della Provincia è solo un’alternativa – spiega il segretario generale di via Tasso Antonio Purcaro -, ma per i prossimi mesi si attende l’emanazione di un Decreto che definirà gli standard qualitativi per effettuare gare cosiddette “sopra soglia”, e si prevede che saranno piuttosto elevati, dal momento che l’intento è quello di ridurre il più possibile il numero di soggetti con questo ruolo”.

I 3 “pilastri” della nuova Provincia

La Stazione unica appaltante è quindi destinata gradualmente ad allargarsi e a diventare un tassello importante nel nuovo ruolo che vede la Provincia come “Casa dei Comuni”.  “Possiamo immaginare la nuova Provincia come un edificio che poggia su tre grandi pilastri – spiega Purcaro -. Il primo è costituito dalle funzioni di programmazione e di definizione dell’agenda strategica del territorio: principalmente il PTCP, ma anche altri strumenti di pianificazione come ad esempio il Piano Cave. Il secondo è costituito dalle funzioni proprie, che sono state confermate alle Province in quanto ragionevolmente non avrebbero potuto passare ai Comuni: le strade provinciali, le scuole superiori, l’ambiente. Infine il terzo pilastro consiste nel supportare i Comuni nell’esercizio di funzioni che rimangono in capo a loro come titolarità, ma che vengono esercitate dalla Provincia per garantire maggiore efficienza e standard qualitativi, è questo è il percorso che iniziamo oggi con la Stazione unica appaltante e che intendiamo proseguire”.

Prossimo obiettivo: la “centrale unica” dei concorsi

Nell’ambito del supporto ai Comuni, dopo aver posto le basi per la partenza della Stazione unica appaltante, il prossimo obiettivo di via Tasso è quello di creare una struttura analoga per l’espletamento di concorsi e selezioni per l’assunzione di personale. Anche in questo caso il primo passo è stata una lettera inviata ieri a tutti i Comuni allo scopo di sondare l’interesse per questo eventuale servizio e raccogliere dati sulle esigenze di assunzione dei Comuni per i prossimi 3 anni, in modo da avere un primo quadro conoscitivo del lavoro da svolgere.