Piace la card che dà accesso ai musei. Si potrà utilizzare anche in altre regioni

museo Caffi“In pochissimo tempo, da quando abbiamo lanciato la Card della cultura lombarda, ne sono già state vendute più di 1000 e il numero è in continuo aumento. Dimostrazione che il progetto funziona ed è apprezzato dai lombardi”. Così l’assessore regionale alla Cultura, Cristina Cappellini sull’aggiornamento del progetto dell”Abbonamento musei – Lombardia.

Abbonamento che permette di accedere liberamente e ogni volta che lo si desidera ai musei, le residenze reali, le ville, i giardini, le torri, le collezioni permanenti e le mostre di Milano e della Lombardia. Oltre a dare la possibilità di visitare l’ampio patrimonio culturale e museale della Lombardia, rappresenta anche il modo migliore per conoscere l’offerta culturale della regione. L’Abbonamento vale per 365 giorni dal giorno dell’acquisto.

“La card lombarda – ha spiegato ancora Cappellini – ha preso spunto da un analoga iniziativa sperimentata in Piemonte e che ha avuto grande successo. La nostra idea, dopo una prima fase sperimentale è ora quella di renderla utilizzabile oltre che in Lombardia e Piemonte anche in altre Regioni vicine. Un progetto a tutti gli effetti macroregionale”. Ad oggi sono quasi 100 gli istituti culturali lombardi che hanno deciso di far parte di questa rete. Sono presenti praticamente tutti i più importanti patrimoni artistici di tutti i territori lombardi”.

I musei aderenti a Bergamo e provincia sono 14: Campanone; Convento di San Francesco-Museo storico sezione mostre (Bergamo); Galleria d’Arte moderna e contemporanea Gamec; Museo Adriano Bernareggi; Museo civico archeologico; Museo civico di Scienze naturali E. Caffi; Museo Donizettiano; Museo e tesoro della Cattedrale; Orto botanico Lorenzo Rota; Palazzo del Podestà Museo storico – Età veneta ‘500 interattivo; Pinacoteca dell’Accademia Carrara; Rocca – Museo storico sezione ‘800; Torre dei Caduti; Galleria dell’Accademia Tadini di Lovere.