“No all’happy hour nelle macellerie e pescherie”

“No all’happy hour nelle macellerie e pescherie”

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image-4Scontro tra Regione Lombardia e la Fipe. La causa è un articolo del disegno di legge sulla semplificazione approvato dalla giunta regionale (e in attesa ora del via libera definitivo dell’aula del Pirellone) destinata a liberalizzare la vendita al pubblico di cibi da consumare nelle pescherie e macellerie, in particolare per l’happy hour. Lo denuncia sul Corriere della Sera Lino Stoppani, presidente dell’organizzazione di Confcommercio che rappresenta bar e ristoranti. “Trovo davvero paradossale – dice Stoppani – che da una parte si consideri importante e strategico il settore della ristorazione per la promozione turistica dei territori, per la valorizzazione dei prodotti della filiera agro alimentare, per il ruolo sociale che svolge e dall’altra parte la si costringa a subire provvedimenti che indeboliscono e dequalificano l’offerta, alimentando concorrenza sleale e disorientano il consumatore. E tutto questo nel bel mezzo di Expo.

Dice la legge della regione che «gli esercizi commerciali di vicinato che esercitano in via prevalente l’attività di vendita al dettaglio di carne o pesce è consentito il consumo immediato dei prodotti di gastronomia presso i locali dell’esercizio, con l’utilizzo degli arredi aziendali e di stoviglie e posate a perdere, ma senza servizio ed assistenza di somministrazione». La conseguenza più rilevante sarebbe la possibilità offerta di utilizzare spazi ed aree pubbliche all’esterno del negozio. Secondo la Fipe, saremmo di fronte a una triplice violazione delle regole sulla corretta concorrenza: «Nei confronti degli altri commercianti di alimenti che non possono utilizzare gli spazi antistanti; nei confronti degli artigiani che sono limitati nella vendita ai soli generi di propria produzione; nei confronti degli esercizi della ristorazione che propongono pietanze di carne e di pesce identiche a quelle fornite da detti esercizi dovendo rispettare regole molto più stringenti e che comportano costi altissimi». Stoppani ha annunciato, nella stessa lettera inviata al governatore Roberto Maroni, di essersi autosospeso dal ruolo di consigliere di Confcommercio Lombardia delegato al «confronto» con la Regione. Un passo indietro, spiega, dettato «dal sistematico maltrattamento di un settore che non poteva avere un servizio peggiore». La legge è stata fortemente voluta dalla Lega Nord, ma nella maggioranza di centrodestra che governa il Pirellone non tutti apprezzano la deregulation dell’aperitivo.